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theco
Utente Super




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Inserito il - 01 aprile 2011 : 17:30:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luigi, continui a non cogliere il punto, quell'articolo non fa altro che suggerire che l'utilizzo dell'energia nucleare costerà 5 volte di più rispetto all'utilizzo delle rinnovabili... non affronta nè problematiche ambientali, nè problematiche etiche, nè problemi di fattibilità.

Magari in una discussione 'sull'energia per il futuro' tu sei libero di considerare il 'costo economico' come un fattore trascurabile, così come sei libero di pensare che il 'risparmio energetico' non debba nemmeno far parte di questa discussione. Magari però altri potrebbero pensarla diversamente: le tue correzioni ai calcoli sono del tutto marginali, il risultato a cui giungi è che la scelta nucleare costerà 4,9 volte la scelta di produrre energie rinnovabili, anzichè le 5,0 volte citate nell'articolo, non mi sembra che ciò cambi la logica del discorso.

Tra le regole sulla manomissione dell'informazione c'è anche quella di screditare l'antagonista sulla base di argomentazioni personali che nulla hanno a che vedere con l'oggetto del discutere.

In questa stessa sezione si è fatta una lunga discussione nella quale più persone hanno sostenuto la necessità di documentare con rigore le proprie fonti: Suffritti lo fa con puntiglio, tu no, per quale ragione dovremmo prendere per buone le tue opinioni. Potranno non piacere le fonti di Suffritti, ma sono lì, se non vuoi o non puoi contestarle sulla base di qualcosa di più solido delle tue opinioni personali continuerò a pensare che il nucleare sia la scelta più costosa in termini economici, ferma restando ogni altra valutazione.


Infatti, tutti i nostri concorrenti del G8 impiegano un mix di fonti più equilibrato e articolato rispetto a noi e, tra l'altro, hanno un parco che va da 17 a 105 impianti nucleari e noi nessuno; 7 su 8 (esclusa la Germania) ne hanno pianificate molte altre.
Quindi, o siamo gli unici al mondo che hanno capito, o siamo gli unici che continuano a non voler capire.


Purtroppo non sono rimasti molti i motivi di orgoglio nazionale verso l'estero, vuoi privarci anche di quei pochi?



Vorrei far notare poi come ben pochi, compreso il WWF - e questo mi ha molto deluso - trascurino l'impatto delle varie fonti energetiche sulla conservazione della natura.


Questa cosa, anzichè indignarti, dovrebbe farti riflettere, sei tu che hai appena sostenuto che a parlare dovrebbero essere sempre gli esperti.

Ciao, Andrea

Modificato da - theco in data 01 aprile 2011 17:56:26
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theco
Utente Super




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Inserito il - 01 aprile 2011 : 21:16:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:
Il mio amico Andrea/Theco


Scusa Luigi, preso dal fuoco delle mie ragioni ho scordato di ricambiare la tua gentilezza... lo faccio ora

Ciao, Andrea
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 01 aprile 2011 : 21:54:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hèhè buffo vederti così arrabbiato Luì.. tu che eri un esempio di moderazione e pacatezza !
.. Io per ora ascolto (sono sostanzialmente d’accordo con Theco), e vorrei porti una domanda: questo surplus di energia che chiami “picco”, è ancora così elevato se si pensa ad una organizzazione della economia e della distribuzione, basata sul mercato cosiddetto a KM 0 ?? Se ho ben capito l’energia costa molto anche distribuirla sulla lunga distanza..
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2011 : 00:28:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione, Giovanni. Se uno si innervosisce perde credibilità. Bisognerebbe saper resistere alle provocazioni.

Il risparmio energetico non abbassa di molto il picco, perché si risparmia soprattutto nei periodi che non sono di picco; quindi, fa crescere addirittura il rapporto tra picco e media.

Per quanto riguarda le fonti, ne ho citate alcune (mi chiedo se qualcuno è andato a leggerle per verificare), ma non tutte. D'altra parte, una volta citato il dato, non è difficile trovarlo su internet per controllare; fonti diverse forniscono gli stessi dati.
Il problema non sono i dati di partenza, ma i ragionamenti che ci si costruiscono sopra; quando parlo di fare i conti intendo l'elaborazione dei dati, non i dati grezzi.

Credo anche che chi insiste troppo nel citare le fonti dei suoi dati, spesso è proprio uno che vuole mistificare; cita le fonti per dimostrare che è serio e rigoroso e poi, in mezzo alle cose giuste e serie ti spara un salto logico che capovolge le conclusioni. E' un po' come gli alibi; di solito i colpevoli ce l'hanno; gli innocenti non se ne preoccupano.

A me fa innervosire il ragionare in malafede: partire dalla conclusione e poi cercare di costruire dei ragionamenti che la giustifichino, aggiustando un po' qua e un po' là; evitando una parte del ragionamento che smentirebbe le conclusioni e cose del genere.

Con questo, non sto dicendo che Andrea ragioni in malafede; anzi, lo considero una persona intellettualmente onestissima.
Non credo neppure che il Suffritti sia in malafede; da bravo informatico, si è divertito a trovare dati e ha provato - da incompetente come dichiara onestamente lui stesso di essere - a montarci su degli algoritmi di calcolo.

E' questa la realtà che mi atterrisce: che tanti commettono errori tragici in perfetta buonafede; sono orgogliosi e soddisfatti delle loro conclusioni sorprendenti e pensano che quelli anche solo un pochino più consapevoli di loro cerchino di sfruttare la propria competenza per raggirarli. Per questo, non li ascoltano, neppure se parlano semplice.

Questo atteggiamento è normale nelle piccole scelte quotidiane, ma guai a provare ad applicarlo alle strategie di politica economica, o alla medicina o in campi scientifici in cui non si può ragionare a buonsenso e a sensazione. Affideresti a un referendum la decisione se vaccinare tutti contro l'influenza?

Comunque, io volevo dire solo alcune cose importanti: Dai dati che ho ricavato da un sito di sviluppatori di fonti rinnovabili (e quindi stimati in eccesso), sfruttando tutte le opportunità di installare centrali eoliche che offre il nostro paese si potrà fare a meno di una centrale termica da 2Gw al massimo; quindi l'eolico è un aiutino, ma sarebbe assurdo pensare di impostarci su il futuro.
Per gli impianti solari non ho detto niente perché non ho trovato dati chiari; indubbiamente oggi costa un botto.

La conclusione - temo - è che noi italiani ci illuderemo di poter risolvere il problema energetico con le energie rinnovabili (contrariamente a tutti gli altri paesi industrializzati) e quando scopriremo che non bastano saremo già usciti dal numero dei paesi industrializzati e l'anomalia sparirà .....
Tra 10 anni l'India e la Cina avranno costruito 70 nuove centrali nucleari e consumeranno loro tutto l'uranio che c'è; il Giappone proseguirà col suo programma di 15 nuove centrali nucleari e manterrà le 55 attuali nonostante l'incidente (i giapponesi sono un popolo che sa fare i conti; accetto scommesse!).

E tra 10 anni, i turisti che verranno a visitare l'Italia, ormai paese che camperà di turismo, ammireranno le cime dei nostri monti decorate con pale che girano (o, peggio, che stanno quasi ferme); ma Greenpeace ha sentenziato che sono belle da vedere ...(se almeno la gente facesse il suo mestiere ..).

Poi potremmo parlare di impatto sulla natura e sarebbero dolori; ma a chi importa qualcosa della natura quando ha paura e non sa di cosa ?.....
In democrazia le paure ancestrali (come dice Margherita Hack) contano più di qualsiasi ragionamento scientifico.

luigi
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elleelle
Moderatore Trasversale

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Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2011 : 00:39:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Luigi, continui a non cogliere il punto, quell'articolo non fa altro che suggerire che l'utilizzo dell'energia nucleare costerà 5 volte di più rispetto all'utilizzo delle rinnovabili... non affronta nè problematiche ambientali, nè problematiche etiche, nè problemi di fattibilità.


.. a allora , se non affronta nessuno dei problemi veri, perché tappezzarci una pagina intera di FNM?

....le tue correzioni ai calcoli sono del tutto marginali, il risultato a cui giungi è che la scelta nucleare costerà 4,9 volte la scelta di produrre energie rinnovabili, anzichè le 5,0 volte citate nell'articolo, non mi sembra che ciò cambi la logica del discorso.


Non ho detto niente del genere; ho solo evidenziato degli errori a titolo di esempio per dimostrare che l'articolo era inaffidabile. E comunque quegli errori non spostavano il risultato da 5 a 4,9, ma piuttosto da 5 a 1,5. Ma il problema non sono i costi, è la fattibilità; inutile dimostrare che una soluzione costa meno se non è attuabile in Italia.


Vorrei far notare poi come ben pochi, compreso il WWF - e questo mi ha molto deluso - trascurino l'impatto delle varie fonti energetiche sulla conservazione della natura.


Questa cosa, anzichè indignarti, dovrebbe farti riflettere, sei tu che hai appena sostenuto che a parlare dovrebbero essere sempre gli esperti.


Purtroppo, quelli erano gli esperti di riferimento fino a una venticinquina d'anni fa, quando io ero iscritto al WWF e portavo orgogliosamente il distintivo all'occhiello; poi si sono politicizzati anche loro, come tutti ormai, se vogliono sopravvivere ....

E così via ...

luigi
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theco
Utente Super




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Inserito il - 02 aprile 2011 : 07:59:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:
Purtroppo, quelli erano gli esperti di riferimento fino a una venticinquina d'anni fa, quando io ero iscritto al WWF e portavo orgogliosamente il distintivo all'occhiello; poi si sono politicizzati anche loro, come tutti ormai, se vogliono sopravvivere ....


Io non sono mai stato iscritto al WWF, non ho pensato nemmeno in passato che potessero costituire un riferimento, però mi farebbe piacere sapere chi tu, dopo 25 anni, consideri 'esperti di riferimento' in campo ambientale.

Ciao, Andrea
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2011 : 09:41:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Effettivamente, è una bella domanda. Secondo me, dentro le varie organizzazioni e gli enti di stato ci sono tanti bravi esperti, ma, di solito, i vertici delle organizzazioni, quelli che si pronunciano, non sono mai veramente indipendenti e si schierano secondo le necessità del momento.

La trasformazione è avvenuta appunto alla fine degli anni'80 quando sono nati i partiti verdi e l'ecologia è diventata strategia politica. Forse, il meglio sta ancora nel WWF, ma "dentro" l'organizzazione.

Forse, modestia a parte, un discreto riferimento lo potremmo essere noi di NM presi tutti insieme con le varie sfumature .....
luigi
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a p
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Inserito il - 02 aprile 2011 : 13:33:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:


E tra 10 anni, i turisti che verranno a visitare l'Italia, ormai paese che camperà di turismo, ammireranno le cime dei nostri monti decorate con pale che girano (o, peggio, che stanno quasi ferme); ma Greenpeace ha sentenziato che sono belle da vedere ...(se almeno la gente facesse il suo mestiere ..).



luigi



E' il cosiddetto turismo energetico (vedere volume 3)

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Alessandro PD


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2011 : 16:05:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora, per i nostri poveri animaletti il tempo è veramente scaduto .....
Si riesce a fare business con qualsiasi schifezza! ........

E allora, perché non organizzare visite guidate alle discariche ?
luigi
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



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Inserito il - 02 aprile 2011 : 16:58:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Personalmente non la vedo così negativamente ... nuove opportunità di lavoro innanzitutto, educazione ambientale, conoscenza tecnologica, ecc.

Alessandro PD


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2011 : 17:29:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione; era una battuta. Secondo me bisogna distinguere.

Se si crea un parco eolico in una piana agricola senza particolari pregi paesaggistici e naturalistici - a parte l'irrilevanza della produzione di energia come ho spiegato qualche messaggio fa e il danno agli uccelli e altri animali - può essere che quell'area ci guadagni qualcosa e diventi più interessante da visitare.
E questo vale sicuramente per tante spianate della Germania o della Danimarca, o per certe zone centrali degli Stati Uniti.
Se però si pensa agli impianti eolici che stanno sui monti che circondano Tempio Pausania e Aggius (era a questi che si riferiva l'affermazione di Greenpeace), tra quei picchi di granito che sembravano venire dall'eternità e ora non li puoi guardare senza il fastidio delle pale che girano ......., viene veramente tanta tristezza ....

E quanto all'educazione ambientale, non ce la vedo proprio ....

luigi
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



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Inserito il - 02 aprile 2011 : 17:55:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perché molte scuole portano a vedere questi impianti? proprio lunedì accompagnerò una scolaresca a vedere il primo impianto eolico del Veneto.
Far conoscere ai nostri figli possibili forme energetiche alternative educa e contribuisce alla formazione. Se questo può contribuire a far scelte migliori nel futuro ... ben venga .. ai posteri l'ardua sentenza ... magari fra 50 anni quando noi non ci saremo uno dei nostri figli avrà individuato partendo dagli impianti esistenti (e visitati) una soluzione innovativa, a minore costo ed impatto ambientale.

Alessandro PD


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2011 : 18:30:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non voglio polemizzare o squalificare certe iniziative.

Sono d'accordo che si tratta di tecnologie interessanti che devono essere conosciute, che creano posti di lavoro e PIL, che ci permetteranno di avere più energia da spendere e tutto il resto.

L'unico aspetto che non condivido è che siano classificate come tecnologie "per l'ambiente", perché, con tutta la buona volontà, non riesco a vedere nessun guadagno da parte della natura e della tutela della biodiversità, mentre vedo molti danni certi e potenziali.

Preferirei che si chiamassero col loro nome senza abusare dei termini "bio", "verdi", "ambientaliste" ecc...; sono solo nuove tecnologie industriali per risolvere i problemi dell'energia e fanno tutt'altro che bene alla natura.

luigi
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



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Inserito il - 02 aprile 2011 : 23:24:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ogni infrastruttura ha un impatto sull'ambiente , anche queste ce l'hanno.
Se ci aiutano a risparmiare risorse secondo me vale la pena adottarle, facendo le debite considerazioni tecnico-economiche (ed anche ambientali)

Alessandro PD


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Acipenser
Utente Senior


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Prov.: Estero

Regione: Germany


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Inserito il - 03 aprile 2011 : 20:28:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Per gli amanti dei numeri riporto 'as is' una riflessione a firma di Pietro Suffritti, comparsa su un network pubblico. E' lunga però mi sembra interessante perchè parla esclusivamente di costi (numeri), lo fa in modo comprensibile e soprattutto cita ogni fonte di informazione utilizzata.


Prima di ogni altra considerazione, quello che conta, se vogliamo il nucleare, sono i numeri e quelli non sbagliano.
di Pietro Suffritti

[...]


La pubblicazione di testi non originali di tale estensione è a mio avviso sconsigliabile (invoco soltanto il rispetto del buon senso, di conseguenza mi rendo conto che ci sono ampi margini di soggettività), se sono possibili soluzioni alternative; nella fattispecie, anche se l'intervento è presentato come opinione di un terzo, il testo vìola i punti 1 della sezione 2 nonché 3 e 5 della sezione 3 del regolamento di sezione. A mio avviso, sarebbe stato preferibile presentare l'articolo in forma di collegamento ipertestuale.

Colgo l'occasione per chiarire che considero i testi non originali (se incollati in una discussione):

a) soggetti alla totalità delle norme del regolamento quando sono presentati come argomenti a sostegno di proprie tesi;
b) eventualmente non soggetti ad alcune norme del regolamento (ad es. il punto 1 della sezione 2) quando sono proposti come oggetto di discussione. Chi fosse nel dubbio circa l'attribuzione di liceità ad un testo da incollare può contattarmi, fermo restando che nel giudicare eventuali citazioni come irregolari sarà considerata la complessità interpretativa che inevitabilmente si associa al qualificare un testo dal punto di vista regolamentare.

Messaggio originario di elleelle:

[...]

Quindi, la strategia mi sembra chiara: creare polverone per bloccare la discussione.

Del resto, vedo che quello che avevo scritto io prima, che smentiva certe affermazioni contenute nel messaggione, non è stato minimamente contestato, e, quindi, probabilmente non è stato letto o non è stato capito.

Quindi, mi sembra chiaro che a nessuno interessa chiarirsi le idee e che a qualcuno interessa confonderle agli altri, per cui credo che la discussione sia finita su un binario morto.


Luigi, considero questa un'attribuzione irregolare di malafade ad Andrea ed al resto dell'utenza.

Messaggio originario di elleelle:

P.S.: per chi volesse saperne di più sulle credenziali della persona che ha scritto l'articolo riportato da Theco, può cercare in rete o entrare qui. Forse indicare indirizzi di siti non è tanto corretto rispetto al regolamento, ma forse a volte si fa di peggio ...


Qui per me stai portando argomenti politics. Segnalo che i contenuti del link non sono in linea col regolamento di sezione e con quello generale di FNM.

Messaggio originario di elleelle:

A me fa innervosire il ragionare in malafede: partire dalla conclusione e poi cercare di costruire dei ragionamenti che la giustifichino, aggiustando un po' qua e un po' là; evitando una parte del ragionamento che smentirebbe le conclusioni e cose del genere.

Con questo, non sto dicendo che Andrea ragioni in malafede; anzi, lo considero una persona intellettualmente onestissima.
Non credo neppure che il Suffritti sia in malafede; da bravo informatico, si è divertito a trovare dati e ha provato - da incompetente come dichiara onestamente lui stesso di essere - a montarci su degli algoritmi di calcolo.


Riporto il brano sopra citato per dovere di completezza.

Messaggio originario di elleelle:

[...] ma Greenpeace ha sentenziato che sono belle da vedere ...(se almeno la gente facesse il suo mestiere ..).


Messaggio originario di elleelle:

Purtroppo, quelli erano gli esperti di riferimento fino a una venticinquina d'anni fa, quando io ero iscritto al WWF e portavo orgogliosamente il distintivo all'occhiello; poi si sono politicizzati anche loro, come tutti ormai, se vogliono sopravvivere ....


Considero politics anche questi due estratti.



Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 aprile 2011 : 20:53:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Acipenser ha ragione.

Sono stato provocato, ma poi ho provocato a mia volta usando termini non neutri.
Questa discussione mi ha fatto soffrire e si è capito, e mi dispiace di aver polemizzato.

Il fatto è che credevo che FNM potesse essere una buona sede per parlare di queste cose. Ci sono naturalisti, fisici, ingegneri, economisti, agronomi ecc... e ciascuno di noi poteva portare la sua competenza specifica per chiarire i dubbi degli altri e approfittare della competenza altrui per chiarirsi i propri.
Per motivi che mi sfuggono, invece, pochi sono entrati nel merito e la discussione è diventata, specialmente nel "secondo tempo" uno scontro tra tifoserie.
E' come se tutti fossero certi di aver capito il problema o che, per qualche ragione, non volessero rimettere in discussione quello che avevano capito.
Eppure, non stiamo parlando di etica, religione o altri temi che toccano i convincimenti più intimi e sensibili; stiamo parlando di scienza, economia, ecologia e mi aspettavo meno diffidenza e dietrologia e più contributi.

Pazienza! Vuol dire che, per qualche strano meccanismo inconscio, come - scusate se mi ripeto - aveva osservato in televisione Margherita Hack, si è creato un "corto circuito" tra questi temi e quell'area inconscia dove albergano le nostre paure e i nostri sogni e dove la ragione non ha diritto di cittadinanza.

Un fenomeno interessante da studiare per uno psicologo, ma tra di noi non ce ne sono, e quindi non credo che capirò mai cosa è successo.

A questo punto, prendo atto dell'impossibilità - e direi quasi della paura che percepisco - di approfondire il tema, e, da parte mia chiudo così senza perdere e far perdere altro tempo.

Grazie a tutti e scusate qualche passaggio polemico o innervosito.
I ragni mi aspettano ....

luigi


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 aprile 2011 : 22:29:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giusto due precisazioni/ridimensionamenti prima di chiudere ....

Messaggio originario di Acipenser:
Messaggio originario di elleelle:

[...]

Quindi, la strategia mi sembra chiara: creare polverone per bloccare la discussione.

Del resto, vedo che quello che avevo scritto io prima, che smentiva certe affermazioni contenute nel messaggione, non è stato minimamente contestato, e, quindi, probabilmente non è stato letto o non è stato capito.

Quindi, mi sembra chiaro che a nessuno interessa chiarirsi le idee e che a qualcuno interessa confonderle agli altri, per cui credo che la discussione sia finita su un binario morto.


Luigi, considero questa un'attribuzione irregolare di malafade ad Andrea ed al resto dell'utenza.


Per pignoleria; se si legge bene, la malafede (o, più innocentemente, la volontà di alzare un polverone) l'avevo attribuita solo ad Andrea. Per gli altri utenti avevo solo constatato il disinteresse.
Messaggio originario di Acipenser:
Messaggio originario di elleelle:

P.S.: per chi volesse saperne di più sulle credenziali della persona che ha scritto l'articolo riportato da Theco, può cercare in rete o entrare qui. Forse indicare indirizzi di siti non è tanto corretto rispetto al regolamento, ma forse a volte si fa di peggio ...


Qui per me stai portando argomenti politics. Segnalo che i contenuti del link non sono in linea col regolamento di sezione e con quello generale di FNM.


Non era mia intenzione chiamare in causa i contenuti del sito; era solo per citare la fonte da cui veniva l'"articolo" riportato da Theco.
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marz
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Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 03 aprile 2011 : 23:47:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Luigi, come sai, non sono le discussioni "calde" che mi fanno paura, nè le posizioni anticonvenzionali. Ma per sana ed antica consuetudine, porto avanti solo le battaglie che hanno una qualche minima probabilità di essere vinte. E questa non ne ha nessuna, perchè, salvo alcune rare eccezioni, manca in Italia qualunque consapevolezza dell' importanza strategica del problema energetico.

Detto questo, ho apprezzato la tua analisi tecnica e ti porgo la mia solidarietà sul piano personale. Altro non voglio aggiungere.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 04 aprile 2011 00:20:14
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2011 : 10:58:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti ringrazio, ma non pretendevo assolutamente di convincere qualcuno e non era una questione di vincere o perdere. Io qui sul forum preferisco sempre pareggiare ...

Il fatto è che, secondo me, le problematiche complesse, bisogna prima sviscerarle e chiarirle e, in questa fase, contestarsi a vicenda sulle affermazioni di merito. Poi, quando tutti condividono una base più ristretta di conoscenze comuni, ognuno può prendere posizione in maniera diversa dagli altri in base alle proprie priorità e ai propri valori, anziché passare dal "brainstorming" alle decisioni.

Ma quello che mi sorprende di più è che, sia sul forum che nei siti delle organizzazioni ecologiste e ambientaliste, si parla di investimenti, ritorni economici, rischi per la salute, ma mai e poi mai si parla seriamente di impatto sulla natura.

Sembra che la natura sia rimasta solo una specie di poster appeso alla parete per fare da emblema, ma poi, nei fatti, non glie ne frega niente a nessuno e siamo pronti ad antropizzare quel poco che è rimasto di naturale pur di non rinunciare alle nostre comodità o alle nostre certezze ....

E così la natura è attaccata da ogni lato; dai suoi nemici consapevoli di sempre e dai suoi nuovi "amici" inconsapevoli che, nei fatti, ne predicano lo stravolgimento.

luigi
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



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Inserito il - 04 aprile 2011 : 23:36:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma quello che mi sorprende di più è che, sia sul forum che nei siti delle organizzazioni ecologiste e ambientaliste, si parla di investimenti, ritorni economici, rischi per la salute, ma mai e poi mai si parla seriamente di impatto sulla natura.


L'aspetto economico (ricavi/costi) deve prevalere su ogni scelta ... è anche un principio europeo ... ogni migliore tecnologia disponibile deve essere economicamente sostenibile.

Passata questa "strettoia" si comincia a ragionare anche di altri aspetti come quelli ecologici

Alessandro PD


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