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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 dicembre 2009 : 16:45:44
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Finalmente un vetrino di funghi mi è arrivato, è stato preparato dal buon Mauretto che è quindi il primo ad inviarmi un suo vetrino per mettere in pratica e verificare alcune tecniche di microscopia meno usuali e confrontarle nell’ambiente micologico.
Il vetrino contiene asco spore ed aschi di Cordyceps ophioglossoides ed è stato colorato con Rosso Congo.
Pur nel pieno rispetto delle consuetudini e del regolamento del Forun NM, il fare foto su vetrini non preparati da me è stata causa di forza maggiore, in quanto io non sono un micologo e questo era l’unico espediente per me per potervi mostrare queste modalità operative.
La prima tecnica testata è quella già vista nelle mie prime prove fatte utilizzando il microscopio biologico invertito, sfruttando la possibilità di andare ben oltre la normale Illuminazione Obliqua. Si ottiene l’effetto eliminando il condensatore del microscopio e, sul tavolo ora completamente sgombro, proiettando una luce diffusa ma spostata lateralmente, in modo da operare quasi in luce radente. Il vantaggio che si ottiene è un notevole effetto tridimensionale, inoltre si possono rendere visibili anche sostanze completamente trasparenti e normalmente invisibili, ma di cui la luce radente mette in evidenza l’ombra. E’ il caso, ad esempio, del sottilissimo velo d’acqua che per adesione superficiale resta a contatto fra le spore ed il vetrino, altrimenti completamente invisibile anche in CdF. Il vantaggio maggiore lo si ha con strutture molto semplici e piane, mentre le strutture complesse o sovrapposte diventano ancora più confuse e poco leggibili.
Immagine: Catene di ascospore 174,34 KB .
Immagine: Ascospore (ob. 65x) 100,53 KB .
Immagine: Panoramica 144,45 KB
La seconda tecnica provata è l’utilizzo della polarizzazione compensata ad onda intera. La luce viene prima polarizzata a Nicol incrociati, poi si aggiunge sul percorso ottico un lamina ritardante ad onda intera (Rosso di I° ordine) ruotandola fino a riportare alla quasi normalità la colorazione dei tessuti. A questo punto avremo la messa in evidenza di eventuali inclusioni cristalline, altrimenti invisibili, con in più una resa molto più vivida dei colori, con effetti di illuminazione molto simili al “controluce”. Le strutture globulari, tipo le cellule, spesso assumono una consistenza plastica molto marcata, quasi non fossero state sezionate, ma delicatamente distaccate lasciando le cellule perfettamente integre.
Immagine: Polarizzata e compensata 155,36 KB .
Immagine: Polarizzata e compensata 107,37 KB .
Immagine: Sezione foglia di Mais polar. + comp. 44,83 KB
La terza tecnica provata è la auto fluoroscopia. Tecnicamente viene ottenuta illuminando il soggetto con un fascio di luce monocromatica, nel nostro caso un LED blu da 475 nm. Alcune sostanze, alcune strutture, se vengono colpite da questa luce si eccitano ed emettono una nuova luminosità, di tutt’altro colore: verde, rosso, ecc. Il risultato è che guardando dentro ad un microscopio per fluoroscopia, letteralmente non si vede un tubo ! Poi, magari, abituando gli occhi e guardando meglio, può capitare di vedere qualche particolare colorato in modo anomalo che ci fa riflettere. Quindi attenzione, si possono vedere cose strane, ma se non c’è il vostro cervello a ragionare ed a capire di cosa può trattarsi e perché ciò avviene, servirebbe a ben poco. Ecco perché io non tenterò di dare spiegazioni di quello che ho visto: io di micologia non so nulla, attendo che siate voi a guardare, a capire ed infine, a spiegare a me quello che si vede.
Immagine: Cosa sia non lo so ! Ma c'è ! 164,75 KB
Tutte le foto sono fatte con la stessa fotocamera e trattate allo stesso modo: leggera maschera di contrasto, riduzione a 800x600, leggera riduzione della dominante rossastra. Null’altro.
P.S. Se poi qualcuno di voi esperti di post produzione vorrà cimentarsi nel renderle più presentabili graficamente, mi farebbe un grosso favore e se poi ci spiega come fa, avrà per sempre la mia eterna benedizione.
Io mi sono divertito moltissimo a fare queste prove, ma sono sempre più convinto che occorre che siate voi a provare, con i vostri occhietti, anche perché le foto non rappresentano che in minima parte ciò che si vede direttamente.
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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sapiens
Utente Senior
Città: valeggio sul mincio VR
1339 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 dicembre 2009 : 23:06:37
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Ciao.
Interessante il discorso. Specialmente quello della polarizzazione. Io ho comperato a suo tempo su ottica turi il necessario per la polarizzazione. Però non vi è compresa la "lamina ritardante ad onda intera (Rosso di I° ordine)". Dove posso trovarla? se c'è il primo ordine c'è anche il secondo?
Non so cosa sia
Che macchina hai per le foto?
Ciao
La vita non è un gran che ma è sempre meglio di quella dei protozoi (e delle api) Link |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 dicembre 2009 : 10:57:56
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Anche a me piace moltissimo l'utilizzo della luce polarizzata, è un argomento infinito, trovi sempre delle novità.
Per le lamine compensatrici, le più utilizzate agli albori della microscopia erano quelle che si potevano ricavare dalla natura: la lamina ad onda intera che era fatta da una sottile e trasparente lamina di cristallo di gesso e quella a quarto d'onda che era ricavata da un sottile foglio di mica. Oggi sono naturalmente sintetiche, si acquistano in fogli formato A4 e poi vanno ritagliate in misura.
Non voglio fare discorsi commerciali, ma se volete posso dare ad un Moderatore l'indirizzo di dove acquistare sia le lamine polarizzatrici, sia quelle di compensazione, poi in diversi fate l'acquisto e con pochi Euro avete il vostro corredo.
Se poi vi accontentate di provare, senza pretendere la perfezione, potete farlo anche senza spendere nulla. Le informazioni, troppo lunghe per ripeterle qui, le trovate sul mio sito a: Link
Per quanto riguarda la mia macchina fotografica, va benissimo ed è comodissima nell'uso, ma quando le condizioni di luce diventano critiche, poverina non imbrocca più un bilanciamento del bianco neppure a pagarla !
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
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Aphyllo
Moderatore
Città: firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
9108 Messaggi Micologia |
Inserito il - 14 dicembre 2009 : 13:35:05
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Molto interessante. Attendo le impressioni di chi conosce quel vetrino perchè l'ha preparato (Mauretto). Non riesco ad immaginare niente di micologico ritratto con la tecnica di auto fluoroscopia.
Una domanda: perchè hai postato questa discussione qui e non in "Funghi e microscopia"?
Marco F. |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 dicembre 2009 : 23:20:21
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Bella domanda: perchè ho postato la discussione qui invece che la ?
Devi però ammettere che per uno che frequenta da poco questo Forum, l'abbondanza di sottogruppi per la sola Microscopia è quanto meno esuberante.
Io ne ho contati quattro, spero di non essermene perso qualcuno:
1- Osservazioni al microscopio 2- Tecniche di Microscopia e Strumentazione 3- Microscopia Vegetale 4- Tecniche di Microscopia e Studio
E vuoi sapere la verità vera vera ?
Quando ho scritto il testo, io ero fermo al sottogruppo Tecniche di Microscopia e Studio, il titolo mi sembrava quello giusto e li sono rimasto.
Ad ogni modo spostate pure la discussione, oppure mettetela su entrambi i gruppi di Tecniche di Microscopia, tanto anche se finalizzati alla micologia, sono concetti abbastanza generali che possono interessare anche altri settori della Natura vista attraverso il microscopio.
Andrea ---> Link
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