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Dopo tanta monotonia (su cui, tra poco, tornerò, cercando di spiegarne la ragione), un documento molto diverso e, secondo me, particolarmente interessante. Pur continuando a concentrarmi su Taiwan, ho deciso di lasciare (momentaneamente) i cinesi hàn e di cercare qualcosa sulle popolazioni aborigene.
Sono particolarmente fiero di aver trovato questo documento: una canzone per pescare le lumache (di mare? d'acqua dolce? penso la prima) degli aborigeni Paiwan.
Il testo è in verità minimale, quasi eroso, e non sarà facile dimostrare la parentela con la tradizione in esame... però sarà la melodia, sarà l'estrema importanza dei paiwan e della loro lingua nella genesi della famiglia linguistica austronesiana, diffusa dal Madagascar all'Isola di Pasqua... fatto sta che trovo questa versione particolarmente affascinante.
Testo in lingua paiwan: dingding dingding udra-udral dingding dingding kedri-kedri dingding dingding udra-udral dingding dingding kedri-kedri
traduzione cinese presente nel video:
Immagine:
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Traduzione italiana della traduzione cinese, fatta da me: Canzone della lumaca (musica: canzone di pesca) Lumaca, lumaca, grande lumaca, lumaca, lumaca, piccola lumaca, lumaca, lumaca, grande lumaca, lumaca, lumaca, piccola lumaca.
Primo video. Traduzione delle note in cinese presenti su youtube: "Canta l’insegnante. Lingua paiwan. Canzone popolare adattata." (NB: non so in che cosa consista l'adattamento)
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Secondo video. Traduzione dal cinese delle note presenti su youtube: "Canta un bambino. Lingua paiwan. Canzone popolare adattata”
A proposito: il materiale proviene da una scuola che cerca di trasmettere alle giovani generazioni la cultura e la lingua paiwan. La scuola ha una pagina facebook: Link
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Incoraggiato dal risultato, ho insistito ed ho cercato qualcosa di simile presso altri popoli aborigeni di Taiwan.
Ho trovato il seguente video, intitolato (in cinese): "Scuola elementare di Wànníng – canzone della lumaca”
Wànníng è un centro della valle di Huatung (Huādōng) nell’isola di Taiwan, abitato dagli aborigeni Amis (anche detti Pangcah); nella didascalia cinese su youtube si spiega che i bambini fanno una pausa durante le lezioni del giovedì e cantano sotto la guida dell’insegnante di lingua amis.
Purtroppo youtube non riporta per iscritto il testo della canzone, che ora come ora non saprei proprio come ricostruire.
La melodia è come quella, tante volte sentita, in uso in Giappone (n. 409).
La cosa singolare è che – secondo me – i bambini cantano, per ben due volte, qualcosa di molto simile al “denden mushi mushi katatsumuri” dei giapponesi.
È vero che anche i paiwan, vicini degli amis, dicono “dingding” per “lumaca”… Ma nel loro caso la melodia è originale e il testo pure…
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Insomma: quest'ultimo ritrovamento mi ha indotto a riflettere seriamente su tre fatti:
1) la presenza della stessa melodia in Giappone (n. 409) e in una famiglia di versioni cinesi, presenti anche nella Repubblica popolare ma incentrate soprattutto nell'isola di Taiwan; 2) la musicalità tipicamente occidentale di questa melodia; 3) la forte similitudine testuale tra la n. 409 e le versioni cinesi appena riferite.
Per comodità riporto qui la canzone giapponese n. 409, tanto per cambiare in una versione rock piuttosto sbarazzina:
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Ebbene, ho trovato che la larga diffusione della filastrocca n. 409, e della corrispondente melodia occidentalizzante, è dovuta al suo inserimento in un libro di testo per le scuole elementari del 1911 (44° dell’era Meiji), edito dal Ministero giapponese per l’educazione, intitolato Immagine:
4,65 KB Jinjō shōgaku shōka (di cui si parla su wikipedia qui: Link ) La canzone della lumaca è la sesta del primo volume, quindi la sua diffusione è dovuta a un motivo molto semplice: faceva parte del programma di prima elementare! Puoi vedere gli spartiti originali a questo indirizzo: Link
In effetti in Giappone il canto, promosso giusto in quegli anni dal noto pedagogista Izawa Shūji (su cui vedi la voce di Wikipedia in inglese, Link ), era un elemento importante nei programmi scolastici anche per ragioni politiche (favoriva la modernizzazione, l’uniformazione linguistica, il fiato, la forza morale, l’armonia sociale, l’apprezzamento del popolo circa il valore dei governanti…). Si trattava spesso di melodie occidentali: in effetti Izawa aveva studiato musica negli Stati Uniti d’America.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
I libri di testo giapponesi vennero importati ed adattati durante la dominazione giapponese di Taiwan (1895-1945), anche con l’intervento dello stesso Izawa, che per ragioni di servizio si trasferì sull’isola alle dipendenze del Ministero dell’istruzione.
La scuola, ed in essa le canzoncine, ebbero un ruolo determinante nella politica coloniale, mirante all’assimilazione degli isolani tramite valori e lingua giapponese (leggo tutto ciò nella tesi di Hui-Hsuan Chao, Musical Taiwan Under Japanese Colonial Rule: A Historical And Ethnomusicological Interpretation, University of Michigan, 2009, Link).
In effetti scavando ancora un po’ trovo che un manuale scolastico del 1934 edito dal Governo giapponese di Taiwan e intitolato Immagine:
4,4 KB cioè Canzoni per l’insegnamento nella scuola elementare, contiene una canzone intitolata Immagine:
1,7 KB , cioè per l'appunto "lumaca". Lo vedo in questo studio di Lài Měilíng, dedicato ai Manuali di musica a Taiwan durante la dominazione giapponese Link , pagina 9, ancora una volta al sesto posto nella colonna riferita alla prima classe elementare).
Ora come ora non saprei dire se il libro fosse scritto in cinese od invece in giapponese, come mi pare fosse usuale nelle scuole coloniali a Taiwan... volendo si può provare una ricerca interbibliotecaria, ma questa ricerca la vedo un po’ più dura... tuttavia, riassumendo, credo di aver stabilito perché:
1) i giapponesi cantano la canzone con una melodia occidentale, 2) perché la stessa melodia si canta a Taiwan.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
a) se – come sembra da molteplici indizi – il testo in cinese sia un adattamento/ una traduzione novecentesca della versione giapponese n. 409, come farebbe pensare la somiglianza testuale che osservi;
b) come siano nate le varianti cinesi lievemente differenti che ho riportato.
Immagino, comunque, si tratti di fatti recenti e che abbiano avuto un ruolo in ciò la scuola ed il movimento scoutistico (come noti, i video in maggioranza si riferiscono a questi due contesti, formidabili produttori/riciclatori di tradizioni popolari).
Un terzo quesito, c) come da Taiwan alcune versioni abbiano raggiunto la Cina popolare…
chiama in causa, secondo me, un altro mezzo di comunicazione: posso sbagliare, ma credo che un ruolo in ciò l'abbia giocato... internet.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Restando in Oriente, a volte capita di illudersi… ora racconto la storia di un mio piccolo abbaglio.
Qui Link (da ciò che capisco col traduttore di Google) c’è il blog di una signora indonesiana di Jakarta che tratta di esperienze familiari di didattica per mezzo di filastrocche. Parla di come insegna al suo bambino le preghiere, i nomi delle dita, i giorni della settimana, ecc. A un certo punto cita una “lagu siput”, cioè una canzone della lumaca:
"Gini lhoooo..... Siput-siputku... mari kemari.... ikutlah aku ke kebun bibi..."
Per un attimo sono stato molto contento. Poi mi è venuto un dubbio. Non si trattava di una canzone tradizionale, ma di una creazione… del bambino di questa signora. In effetti poche righe sopra, la signora citava una canzone tradizionale:
Bebek bebekku mari kemari ikutlah aku, ke kebun bibi... disana banyak kesukaanmu, cacing yang gemuk oh ayo diserbu
La canzone si trova su diversi altri siti ed è la canzone indonesiana della papera, che, secondo il solito traduttore, dice qualcosa come “mia paperella, vieni nel giardino della zia per mangiare i vermetti”… e siccome la lumaca di solito non mangia i vermetti… mi sa che ero andato fuori strada.
(Ah, quanto mi piacerebbe sapere meglio le lingue )
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Ho trovato ancora un paio di canzoni in cinese, di tipo diverso, che presenterò prossimamente: devo cercare un aiuto, perché per ora le mie conoscenze da principiante non mi consentono di tradurle decentemente.
Cito ora una curiosità, non priva di collegamenti coi temi trattati. Abbiamo visto che in molte lingue e dialetti esistono parecchi sinonimi per indicare la lumaca... il che sta complicando non poco la nostra ricerca.
La cosa non era sfuggita allo storico e linguista giapponese Yanagita Kunio, che in un pioneristico studio del 1930, intitolato Kagyūkō ("Lessico dialettale sulla lumaca") s'interrogava sulla diffusione geografica dei sinonimi di "lumaca" nei dialetti del Giappone: de(n)de(n)mushi,maimai, katatsumuri, tsuburi e namekuji. La loro diffusione in cerchi concentrici intorno alla vecchia capitale Kyoto lo portava ad enunciare la legge linguistica del conservativismo periferico, secondo la quale le innovazioni procedono dal centro.
Questa è la sua mappa... purtroppo la risoluzione non è un granché. Immagine:
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In questo disegno, tratto da una pubblicazione del Ministero dell'Ambiente giapponese, Link , è schematizzato il risultato degli studi di Yanagita. Il Giappone è rappresentato dalla figura rettangolare obliqua. Va notato che esistono anche varianti e altri nomi, e che l'atlante linguistico giapponese del 1977 fa ammontare i nomi della lumaca al non trascurabile numero di... 470.
Immagine:
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Ebbene: studi recenti affermano che le due forme dendenmushi e katatsuburi, diffuse dalla canzoncina a noi ben nota, risultano avere una netta, recente predominanza sulle altre... l'unificazione linguistica tramite la scuola
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Stamattina, nel subforum dedicato alle filastrocche di un forum dedicato alla poesia in lingua marathi, trovo un testo (che non capisco bene) che comincia con le parole... lumaca lumaca, Link
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Il testo, in tutto o in parte, si trova anche ai seguenti indirizzi: LinkLink e Link
Forse ci siamo di nuovo...
Il traduttore dà un risultato poco comprensibile, sia in italiano sia in inglese...
Lumaca Lumaca ....
lumaca lumaca Bay ha guidato lentamente
lumaca lumaca Due corna, le zampe di stomaco
Metti alla prova ciò che la vostra casa Torna in phiratesa
Anche le mani piccole lavataca Campagna timidamente sankhata andare
Il vostro bello mangiare Pagina Asparagi senza pagina
C'erano nattapatta Tenere traccia di camacamata ....
- Purandare.PTI giù.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Il problema, con queste lingue indiane, sono le traduzioni… purtroppo la persona che credevo conoscesse il tamil si è invece rivelata essere di madrelingua differente (sa un'altra lingua dell'area indiana, non il tamil). Lo stesso problema esiste per questa lingua marathi…
La straordinaria varietà di lingue e scritture che si incontrano nella fascia non ancora ben coperta (lungo il tropico e un poco sopra, dall'Egitto all'Indocina) complica non solo la comprensione, ma anche la ricerca del materiale.
La distribuzione trovata sinora è piuttosto strana e, azzardo, potrebbe anche essere dovuta a lacune nei nostri ritrovamenti; tra l'altro ormai dovremmo rigettare la nostra vecchia ipotesi per cui l'islamizzazione potesse ostacolare la tradizione in esame, che abbiamo riscontrato presso diversi popoli musulmani.
Bisognerebbe capire se un tale ruolo abbiano potuto giocarlo alcuni deserti (es.: Sahara), per la loro... scarsità di lumache.
Ma lacune inspiegate ce n'è tante: alcune, piccole, europee (fatico a credere ad un'assenza da Malta, isola la cui cultura lingua e... gastronomia, a metà strada tra Sicilia e Maghreb, farebbero pensare il contrario; mi meraviglio che non abbiamo trovato ancora una versione yiddish, qualcosa come "Shnek, shnek", che deve essere esistita per le le testimonianze in russo e i ragionamenti fatti sulla versione in ebraico). Credo comunque che vi sarebbero ancora scoperte da fare anche in Asia e, forse, in Africa.
Aree dove insistere: Egitto, Sahel, Vicino Oriente, Caucaso, Persia, Asia Centrale, Siberia, Sud della Cina, India, Indocina, Filippine e Indonesia...
Sinora ho fallito diversi tentativi, ad esempio nelle lingue farsi, hindi, bengalese, punjabi, kannada, telugu, malayalam, malese, indonesiano, tagalog...
Ho trovato tante cose interessanti ma non immediatamente utili: una poesia in persiano, una fiaba degli Itelmeni della Kamciatka, una leggenda filippina e indonesiana su una lumaca che inganna un bufalo...
Il problema è seriamente complicato, come dicevo ieri, dal fatto che praticamente ogni lingua (pensa al vepso, con poche migliaia di parlanti) ha parecchi sinonimi di "lumaca". Le mie nuove scoperte in cinese (al di là della loro origine recente) sono dovute al fatto... che ho cercato la lumaca sotto un altro nome.
Ci vorrebbe qualche aiuto locale, poliglotta e veramente appassionato. Ma sono convinto anche che, ripetendo la ricerca a distanza di qualche tempo, l'espansione del cyberspazio giocherà a nostro favore. Vecchi libri saranno digitalizzati, nuovi video saranno pubblicati, qualcuno scoprirà il tuo database...
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
È già accaduto diverse volte che qualcuno "scoprisse" il nostro database. Recentemente lo zoologo Robert Cameron, inglese, studioso sia di gasteropodi che, secondariamente, di tradizioni sulle chiocciole, dopo averlo scoperto mi ha contattato fornendomi del materiale prezioso (tra l'altro, su una danza a spirale in Cornovaglia, che ora è presente nel database).
Per quanto riguarda Malta, ho chiesto al maggior studioso attuale di folklore maltese (che è anche compositore, come me), con cui sono in contatto, e che ha accesso all'archivio nazionale delle tradizioni maltesi. Ha fatto apposta per noi una ricerca molto accurata: se c'era qualcosa, molto probabilmente non c'è più…
Un'altra cosa: stranamente, la filastrocca sembra sparita da diversi territori molto influenzati dall'ex-Impero Ottomano (più che dall'islamizzazione in quanto tale).
Quello che veramente fatico a spiegarmi è l'assenza dalla Puglia!
Anche l'assenza dalla costa atlantica francese è strana.
Personalmente credo che le aree dove insistere siano in sostanza due: l'Asia Centrale (in pratica, tutti gli stati… il cui nome finisce per -stan ) e la zona a sud della Cina (Malesia e Filippine in particolare).
Per quanto riguarda Malta [...] se c'era qualcosa, molto probabilmente non c'è più…
in effetti la probabilità di scomparsa di una tradizione potrebbe essere funzione delle dimensioni demografiche dei suoi portatori.. Lo stesso, mutatis mutandis, potrebbe valere per situazioni da "collo di bottiglia" (leggi: genocidi e simili).
Sto inserendo quest'ultimo nuovo materiale. La versione russa si è rivelata una lieve variante della 569, già nel database.
Abbiamo discrete speranze di avere delle buone traduzioni delle versioni Tamil, anche grazie al nostro Danio che conosce una persona che parla tale lingua (e c'è anche un'altro nostro contatto che prossimamente incontrerà persone che parlano questa lingua e chiederà).
Certo, come dicevi, le piccole popolazioni sono più a rischio nel mantenere le tradizioni, perché il numero assoluto di coloro che le conoscono è basso. Potrebbe essere stato il caso anche dei maltesi.
Posso ora lanciare un appello? Amici pugliesi, umbri, valdostani, conoscete filastrocche sulle chiocciole provenienti dalla vostra regione? Le vostre sembrerebbero le uniche regioni italiane prive di questo tipo di tradizione… Se ne sapete, scrivetele rispondendo a questa discussione, grazie!
Ok… ci ho lavorato un bel po'. Questo dovrebbe essere più o meno il senso delle versioni careliane. Ho aggiunto le virgolette per distinguere le frasi degli informatori intervistati dai due brevissimi commenti introduttivi dell'autore dello studio. I nomi tra parentesi sono quelli degli informatori intervistati.
La chiocciola terrestre era considerata affidabile nel predire una siccità:
"Si era nel periodo in cui c'era tempo secco e un flusso di pioggia veniva richiesto alla chiocciola in questo modo: Chiocciola, animale, mostra le corna per dirci se domani ci sarà tempo secco o pioggia!" (Nasti Aittavaara)
La stessa maniera era ben nota in tutti i villaggi della costa del Mar Bianco:
"E ancora questo, di nuovo, veniva usato con la chiocciola (la si vedeva e allora si usava dirlo): Chiocciola, verme, mostra le corna, se domani ci sarà tempo secco! Se non mostri le corna, allora io ti ammazzo! Dopodiché, se rifiutava le due corna, io la pungevo e la colpivo." (Okahvie Mäkelä)
"Signora chiocciola, Signora verme, mostra le corna, se domani ci sarà tempo secco. Altrimenti ti ammazzo, ti sbatto nella palude, se non li mostri." (Mari Kyyrönen)
"Da noi usavamo dire: Signora chiocciola, Signora verme, mostra i capezzoli, mostra le corna, se domani ci sarà tempo secco!" (Ulla Muistama)
"Se la chiocciola non voleva mostrare le corna, allora veniva schiacciata con un pezzo di legno. Le frasi augurali erano così: chiocciola, verme, se non mostri le corna, ti ammazzo sul posto. Eh, sì, perché si usava schiacciarla con un legno. Ed era finita, per 'sta bestiola cornuta!" (Iro Remsu)
Due nuove filastrocche dal Québec, Canada, pubblicate in un lavoro interculturale fatto a Montréal, Trésores des mères du monde. Comptines et berceuses, Publié par l’arrondissement de Villeray–Saint-Michel–Parc-Extension, Ville de Montréal. Coordination du projet: Louise-France Beaulieu, qui: Link , pag. 15 (nn. 23-24). Dovrebbe esistere anche un CD.
So che le filastrocche "coloniali", come quella australiana, portano pochi elementi all'indagine sulle origini. Ma questi due esempi (benché intessuti di elementi già notissimi per la terra di origine, la Francia) sono di per sé nuovi. La seconda filastrocca mi sembra piuttosto importante, perché mi pare sia la prima a menzionare... la strega. Direttamente dal medioevo europeo.
Colimaçon borgne - Comptine en français Danièle, maman de Geneviève et Frédéric, originaire du Québec
Colimaçon borgne Montre-moi tes cornes Ton père et ta mère sont sur le bord de l’eau M’en vais te jeter à l’eau!
Escargot de Bourgogne - Comptine en français Danièle, maman de Geneviève et Frédéric, originaire du Québec
Escargot de Bourgogne Montre-moi tes cornes La sorcière arrive qui va te faire cuire Sors, sors, escargot Sors la tête de ta maison
Barbaxx
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