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 LA NATURA NELLE PAROLE
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MaggieGrubs
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Inserito il - 12 dicembre 2011 : 13:46:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Di nuovo
William Wordsworth


She dwelt among the untrodden ways
Beside the springs of Dove,
A Maid whom there were none to praise
And very few to love.

A Violet by a mossy stone
Half-hidden from the Eye!
---Fair, as a star, when only one
Is shining in the sky!

She lived unknown, and few could know
When Lucy ceased to be;
But she is in her Grave, and, Oh!
The difference to me.

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MaggieGrubs
Moderatore

Città: Milano
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Inserito il - 12 dicembre 2011 : 13:47:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

William Shakespeare Romeo and Juliet
JULIET:
'Tis but thy name that is my enemy;
Thou art thyself, though not a Montague.
What's Montague? it is nor hand, nor foot,
Nor arm, nor face, nor any other part
Belonging to a man. O, be some other name!
What's in a name? that which we call a rose
By any other name would smell as sweet;
So Romeo would, were he not Romeo call'd,
Retain that dear perfection which he owes
Without that title. Romeo, doff thy name,
And for that name which is no part of thee
Take all myself.



William Shakespeare Hamlet la scena della morte di Ofelia:

GERTRUDE: There is a willow grows aslant a brook,
That shows his hoar leaves in the glassy stream;
There with fantastic garlands did she come
Of crow-flowers, nettles, daisies, and long purples
That liberal shepherds give a grosser name,
But our cold maids do dead men's fingers call them:
There, on the pendent boughs her coronet weeds
Clambering to hang, an envious sliver broke;
When down her weedy trophies and herself
Fell in the weeping brook. Her clothes spread wide;
And, mermaid-like, awhile they bore her up:
Which time she chanted snatches of old tunes;
As one incapable of her own distress,
Or like a creature native and indued
Unto that element: but long it could not be
Till that her garments, heavy with their drink,
Pull'd the poor wretch from her melodious lay
To muddy death. »
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MaggieGrubs
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Inserito il - 12 dicembre 2011 : 13:48:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo me non può mancare Titolo Lucrezio Caro:
L'incipit di De Rerum Naturae


Aeneadum genetrix, hominum divomque voluptas,
alma Venus, caeli subter labentia signa
quae mare navigerum, quae terras frugiferentis
concelebras, per te quoniam genus omne animantum
concipitur visitque exortum lumina solis:
te, dea, te fugiunt venti, te nubila caeli
adventumque tuum, tibi suavis daedala tellus
summittit flores, tibi rident aequora ponti
placatumque nitet diffuso lumine caelum.


(Madre degli Eneadi, delizia degli uomini e degli dei,
alma Venere, che sotto le erranti stelle del cielo
vivifichi il mare ricco di navi e le terre portatrici
di messi, poiché per opera tua ogni essere vivente
viene concepito e, nato, vede la luce del sole:
te, dea, te fuggono i venti, te e il tuo avvento
le nubi del cielo; per te l'industre terra
fa sbocciare fiori soavi, per te ridono le distese del mare,
e, rasserenato, il cielo splende di luce diffusa.)


E due delle mie preferite anche se si parla di foglie e non fiori:
Giuseppe Ungaretti
Soldati

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie


e William Shakespeare. Sonnet 73

That time of year thou mayst in me behold
When yellow leaves, or none, or few, do hang
Upon those boughs which shake against the cold,
Bare ruin'd choirs, where late the sweet birds sang.
In me thou seest the twilight of such day
As after sunset fadeth in the west,
Which by and by black night doth take away,
Death's second self, that seals up all in rest.
In me thou see'st the glowing of such fire
That on the ashes of his youth doth lie,
As the death-bed whereon it must expire
Consumed with that which it was nourish'd by.
This thou perceivest, which makes thy love more strong,
To love that well which thou must leave ere long.
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MaggieGrubs
Moderatore

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 15 dicembre 2011 : 18:41:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao ragazzi
ripassando di qui mi sono resa conto che il mio intervento è stato proprio antipatico
Se mi avete lanciato improperi, me li sono meritati anche se non è stato intenzionale: ero rimasta indietro, e volevo postare tutte le 'mie' poesie ...
SORRY!
Alida
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 16 dicembre 2011 : 19:02:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di MaggieGrubs:

Ciao ragazzi
ripassando di qui mi sono resa conto che il mio intervento è stato proprio antipatico
Se mi avete lanciato improperi, me li sono meritati anche se non è stato intenzionale: ero rimasta indietro, e volevo postare tutte le 'mie' poesie ...
SORRY!
Alida


Non ho capito perché hai mai pensato di esserci risultata antipatica.
Formulando varie ipotesi:
1) perché l'intervento era troppo lungo
2) perché parlavi di foglie e non di fiori
3) perché dai per scontato che non sappiamo il latino (e invece non sappiamo l'inglese...)

Per nessuna delle tre ipotesi il nesso causa-effetto risulta per ora verificato. Ergo: vai tranquilla e continua così.

Edo

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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 dicembre 2011 : 20:18:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tanti auguri e ....
buona lettura con questa poesia,
trovate voi
l'immagine di questa affascinante orchidea spontanea



la figlia di un elfo maggiore


Calypso boreale

Dove hai preso, Calypso, l'eleganza suprema,
del tuo fiore di raso?
Allora, dove hai conquistato la tonalità ineffabile
della tua scarpa divina?

Dio sembra aver concentrato su te tutto il fascino,
la grazia e la bellezza,

ed i brillanti fronzoli per asciugare le lacrime di
questa umanità.

il tuo meraviglioso calice espone la sua gamma

I toni più allegri,
e quando il viaggiatore ti incontra, tutto solo,
egli crede di aver visto dei brillanti.

Il tuo fiore è la stella pura che brilla sulla terra

Nei luoghi scuri del Nord,

e Dio ti pianta là, pura e viva luminosa,

per schiarire/illuminare il luogo.



h correvon 1899
testo originale in francese
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leonella55edo47
Utente Super



5652 Messaggi
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Inserito il - 19 dicembre 2011 : 21:35:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Coccinella,
la poesia e bellissima e sulle prima mi aveva fatto pensare al Cypripedium calceolus, mentre è una lirica amorosa alla Calypso bulbosa (gioco in rima ).

Tanti auguri di buon Natale anche a te.


Paola




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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 dicembre 2011 : 07:31:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grazie Paola,
...un piccolo aiutino per potere immaginare la sottile fragile bellezza di "neidonkenka"


Link

buona visione.


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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 gennaio 2012 : 14:06:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il sonetto

“Natura ed Arte”
di Giacomo Zanella:

Disse Natura all’Arte:
“Io tutto quanto nel mondo appare, dall’atomo alla stella,
dall’elefante al fiorellin che abbella
della ridente primavera il manto,
tutto creo, tutto avvivo.
E tu col canto
angustio e con la tacita favella
de’ tuoi colori, temeraria ancella,
di meco gareggiar t’arroghi il vanto?”

L’Arte rispose:
“Se tu crei, non curi
L’opere tue: di fiori ammanti il campo,
poi con rapida vece a noi li furi,
qual se i tuoi patti abbia tu stessa a scherno;
io colgo a volo un tuo fuggiasco lampo,
e con la rima e col pennel lo eterno.”»

Buon fine settimana
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 23 gennaio 2012 : 22:27:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di coccinella2008:

Link


Bellissimo il sito e bellissimo il nome di questa orchidea: Neidonkenka
Chissà cosa significa? Ha forse il nome di una ninfa Finlandese?
Calìpso: colei che nasconde.
Mi piace questa storia.

Paola



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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 gennaio 2012 : 20:58:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
buon fine settimana e perchè no gita a Carpadasco...

Carpadasco là in alto
con le chiare fontane,
coi cento colombi sui tetti,
coi fioriti giardini,
coi lauri stormenti e le mura
da lungi nereggianti,
oscuro pensiero d'un giorno.

tratto da "la canzone del monte" di Francesco Zanetti



la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


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Flora e Fauna

Inserito il - 30 gennaio 2012 : 06:52:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sera di maggio
di Francesco Zanetti

Passata è la pioggia;
è una sera di maggio,
io ascolto squittire le rondini;
la primavera comincia nei fieni a languire.

E cala sul core un arcano
desire di torbido pianto;
perchè?
Non lo sò: ed è vano
cercare la fonte del pianto.

E penso;
dal candido fiore verrà giù il bel frutto di sangue;
mia vita,
così nel dolore
la gioia s'intorbida e langue.


la figlia di un elfo maggiore
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