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Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


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Inserito il - 30 luglio 2008 : 13:22:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non è questione di dire a nessuno quel che dove fare perchè in questo caso non si trata di discussione, non è niente interessante perchè non si cambia idee...

Credo che ognuno qua ama la vita e ha voglia de conoscerla al meglio.
Una collezione di animali morti è anche molto interessante, anche se i colori tendono a passare.

Certo che la foto ha anche le sue limite, bisogna sapere un po cosa scattare (i criteri determinanti) e non è sempre possibile o facile...

Mi pare che ognuno di noi puo participare al lavoro comune dando le sue observazioni su certe specie che conosce, qualsiasi il modo di conoscimento.
Perché il scientifico, nel laboratorio ha bisogna di avere informazioni sull terreno...
Il lavoro che lui fa è tornato verso la vita del animale, non è soltanto la sua morfologia (che anche si spiega per il modo di vita)
Tutto è complementario, ma ognuno di noi è soltanto capace di fare une di queste cose, communque si deve lasciare a ciascuno il suo dominio de eccellenza.
Ed anche avere confianza !!!
Ciao!!!

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L’école buissonnière
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theco
Utente Super




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Inserito il - 30 luglio 2008 : 14:05:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sembra che questa discussione sia partecipata da persone ragionevoli, senza alcuna intenzione di imporre il proprio punto di vista. Anch'io condivido con voi il fastidio verso le persone che pensano di possedere una verità universale, esportabile anche agli altri, sia che si tratti dello scientismo della prof di Catherine, sia che si tratti del protezionismo degli associati wwf di UnnoRe.

Sul forum è facile venire a contatto con punti di vista diversi dai nostri e questo dovrebbe esserci di aiuto per evitare l'errore di considerare il nostro punto di vista come qualcosa che può andare al di là di noi stessi. La nostra ragione può arrivare a sedurre qualcuno con le parole o a lasciarsi sedurre dalle parole di qualcuno... questo è tutto, questa è la grandezza del forum e non ha nulla a che vedere con la ragione e il torto, nè con l'imposizione del proprio punto di vista.

Ho notato che i contatti a questa discussione sono diventati moltissimi, segno che l'argomento interessa la gente, mi fa piacere, penso che tutti vivremmo meglio indulgendo di tanto in tanto a qualche 'dubbio etico'.

Finora si è parlato di approcci alla natura: scientifici o contemplativi si è detto, a essere sincero non mi piacciono molto queste due definizioni, non le trovo 'politically correct' nei confronti dei cosiddetti contemplativi, però rendono l'idea e non vale la pena sottilizzare sulle terminologie.
Ora nella discussione si intuisce la voglia di allargare il discorso ad altri 'scismi': accademici/appassionati e collezionismo sì/collezionismo no.
Naturalmente sul forum c'è chi si sente più vicino all'una o all'altra categoria... riusciremo a parlare anche di questi aspetti senza imporre agli altri la nostra verità?

Ciao, Andrea
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Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


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Inserito il - 30 luglio 2008 : 15:59:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vado a provare...
Appassionata si, lo sono per tutto , è il mio modo di vivere...
Voglio dire entusiasmarme e fare le cose al meglio a fondo...
Ma non so se si oppone a accademista...

Accademista chissà depende di un gruppo colle sue regole, deve ubbedire e seguire quello che fanno gli altri, è normale perchè si tratta di un lavoro pagato.

Colla passionne, faciamo come vogliamo ma c'è bisogno di serietà anche...

Collezionismo si, mi piace moltissimo ma colle foto!!!
Ciao!!!

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L’école buissonnière
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CP
Utente Senior


Città: Modena
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


1446 Messaggi
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Inserito il - 30 luglio 2008 : 21:27:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

Ma sei proprio sicuro che lo smunto pallido "entologo" fosse proprio un accademico? Per me era semplicemente un cretino qualsiasi...

Ed è un peccato che una collezione, soprattutto se ben organizzata e contenente quindi una miriade di informazioni preziose, vada distrutta dagli antreni: ci sono accademici magari abbronzati e anche simpatici e cordiali che saprebbero utilizzarla proficuamente.

Quanto alle spinette tibiali dei maschi di Plebeius beh... in fondo si possono osservare anche con una lente, con l'esemplare vivo dentro un retino e che viene rilasciato intatto subito dopo. A tal fine è d'esempio la guida sulle diurne di Lafranchis, che spiega come osservare anche i genitali di gruppi difficili come le Hipparchia senza fare nessun danno all'animale...



Un dubbio etico - metodologico Paolo Mazzei   Link   Link




Ciao Paolo, dando del cretino a chi non la pensa come voi mi sembra eccessivo e maleducato, specialmente da parte di chi dovrebbe moderare il forum.
Lo scorso anno sono stato a entomo giusto per vedere se c'erano libri nuovi. Sapere che gli insetti vengo allevati solo per essere spillati e venduti, i più comuni per pochi euro mi ha fatto, secondo il tuo linguaggio, schifo.

Le spine tibiali dei maschi delle Plebeyus sono osservabili anche in macrofotografia

Il parere del cretino di turno

CP
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ossossino
Utente Senior


Città: Mondovì
Prov.: Cuneo

Regione: Piemonte


1388 Messaggi
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Inserito il - 30 luglio 2008 : 22:07:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esprimo il mio modesto parere di tesista-studioso-appassionato di lepidotteri...Mi trovo a vivere in una situazione dove ho la piena possibilità di recarmi direttamente sul campo per vedere dal vivo COME si muovano, riporducano, nutrano anche le più comuni specie di lepidotteri...ovviamente le diurne (alcuna ma non tutte) facilmente riconoscibili e sulle quali si sa di più non c'è nessun tipo di problema...anzi, trovo bellissimo il fatto di rincorrere con il proprio retino e/o macchina fotografica i vari Papilionidi nei loro voli planati, magari sperando che si posino per quei pochi istanti davanti a te per poterli immortalare in uno scatto memorabile...di seguire i zig-zaganti voli delle Melitee prima di poggiarsi a suggere il nettare dei fiori, sperando che mostrino entrambe le loro superfici alari al fine di determinarle a casa o meno dalle foto....
Tutto questo però non sempre è possibile, anzi...sono numerose le specie (Hipparchia ad esempio) di difficile determinazione, oppure i vari e già citati Plebejus argus e idas, allora si, la nostra macchina fotografica e il nostro retino (usato in modo adeguato) ci possono aiutare, ma non sempre sono gli unici strumenti che possiamo utilizzare...specialente poi se ci troviamo di fronte a un micro (come ben già espresso da Leonardo)...tante volte si è praticamente obbligati a raccogliere, soprattutto se si sta svolgendo un lavoro presso enti dove bisogna valutare l'incidenza o fare delle analisi qualitative (o addirittura quantitative) delle specie di lepidotteri di una data zona...soprattutto nel caso delle falene...allora bisognerà ricorrere alle analisi genitali...una cosa più o meno etica lo ammetto, ognuno ha il suo punto di vista e entrambi rispettabilissimi a parere mio...

Quando ero più piccolo avevo provato a farmi una mia piccola cassetta, la stessa che ho ancora in camera e mi ricordo quanto dispiacere mi desse sopprimere i miei piccoli amici...perchè in fondo per me sono questo, ho cominciato a studiarli e ad appassionarmi quando ero piccolo, adesso che ne ho la possibilità con il mio prof a scuola (che ringrazio tantissimo), e qua i mei "guru" non faccio altro che continuare ad ampliare le mie conoscenze...ognuno nel suo campo mi da sempre qualcosa di più...così come i miei amici mi danno la voglia di continuare ad andare avanti in ciò che credo ogni giorno...
Personalmente non ho più seccato nessuno di loro, ma ho deciso di dedicarmi all'allevamento (scelta anche discutibile è vero), per vedere e tastare direttamente con mano i tempi, piante nutrici, sviluppo dall'uovo all'adulto di quanti più esemplari mi capiti...soprattutto di notturne essendo le più difficili da seguire in natura...e grazie a molti sto ampliando le mie conoscenze, anche se so già che in futuro SICURAMENTE dovrò sopprimere qualche esemplare...perchè a volte non sempre bastano le foto...pazienza, mi dispiacerà ma so che non sarà un lavoro da buttare via...questo servirà, magari anche a fare spostare la TAV (cosa che siamo riusciti a fare in dipartimento) per salvare le popolazioni di Maculinea di Caselette, oppure sempolicemente per studio mio e di futuri ma so che non sarà mai sprecato...

Ciò che fa veramente ribrezzo invece sono ben altre cose, come ad esempio sapere di che mercato in nero ci sia dietro a tutte queste cose...gente (e qui cito un fatto vero) che se ne va in giro passando per i prati dove noi facciamo marcatura-cattura-ricattura con le M.alcon e teleius che abbiamo al fine di testarne la popolazione...litigando già quasi ogni giorno con il contadino (povero) che vuole semplicemente far fieno non preoccupandosi delle farfalle (ma non gli si può dire nulla a riguardo...colpe mica ne ha lui )...e cmq vederti una èersona che ti passa con il retino davanti catturandoti e seccando Maculinea davanti ai tuoi stessi occhi mentre ti guarda con quell'aria sbeffeggiante non si può descrivere...che poi si sa, sono le solite stesse persone (ma qui mi fermo per non inoltrarmi in discorsi particolarmente pesanti)...
scusatemi ma penso che siano questi i veri problemi e non che per ricerca, censimento, o semplicemente passione talvolta non si accontenta di foto ma sopprime QUALCHE esemplare...la cosa diventa preoccupante quando, anche se si hanno magari già 2 cassette con una stessa specie (e conosco gente che agisce proprio così) continua indistintamente a catturare anche gli stessi esemplari...

Anche qui saranno modi diversi di vedere, così come schierarsi o meno da una parte, però certi limiti credo che bisognerebbe IMPORCELI...

Grazie a tutti per l'attenzione, spero di non avervi annoiato eccessivamente con le mie chiacchiere...

Sono molte le cose che non so...ma non vedo l'ora di conoscerle...
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 00:15:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Paolo, dando del cretino a chi non la pensa come voi mi sembra eccessivo e maleducato, specialmente da parte di chi dovrebbe moderare il forum.
Lo scorso anno sono stato a entomo giusto per vedere se c'erano libri nuovi. Sapere che gli insetti vengo allevati solo per essere spillati e venduti, i più comuni per pochi euro mi ha fatto, secondo il tuo linguaggio, schifo.

Le spine tibiali dei maschi delle Plebeyus sono osservabili anche in macrofotografia

Il parere del cretino di turno

Hai fatto un pasto particolarmente pesante, o hai litigato con qualcuno? A chi non la pensa come noi: chi sarebbero questi "noi" in cui vorresti incasellarmi? Ti fa schifo Entomodena: non ci andare. Hai letto il resto della discussione? Pare di no, allora rileggitela, e ne riparliamo. Poi se vuoi fare polemica tanto per farla trovati un altro bersaglio.

Le spine tibiali si osservano sulle foto? A volte, dipende dalla foto; perché con la lente è proibito?



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Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


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Inserito il - 31 luglio 2008 : 10:16:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quello del "cretino"..;
Mi pare siamo tutti Latini qui, cioè gente a volta con poca pazienzia quando se innervosice e quando uno ci fastidia...
Cretino mi pare parola molto cortese, io dico molto peggio quando qualcosa non mi piace...
E umano, è normale...
Adesso si deve pensare "Perchè mi lascio innervosire da questa personna fino a chiamarlo cretino???"
E, le devo dire, anche con tutta la toleranza che ho...
Certi lo sono proprio cretino....
Ma non è tema nostro!!!
Ciao!!!

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L’école buissonnière
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 10:37:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
tra loro c'era anche un dottorando in entologia come si è definito (un tipo magro, smunto, pallido che parlava anche male l'italiano visto che si esprimera quasi completamente in dialetto) e mi ha detto che gli unici che dovrebbero prendere ed ammazzare gli animali per studio devono essere gli ACCADEMICI perchè solo loro possono eseguire dei seri studi scientifici mentre gli hobbisti non sanno fare nulla!

Riporto il pezzo per una corretta valutazione: è una immagine esasperata, grottesca e caricaturale, forse è anche sfuggito che ad "entologia" manca una sillaba, e credo che definirlo un "cretino qualsiasi" con tanto di faccetta sia quanto di meno offensivo possa venire in mente, qualcuno si identifica con questo personaggio? O qualcuno ritiene che possa essere considerato un insulto a qualcun'altro?



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UnnoRe
Utente Junior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 11:41:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non pensavo che riportando un evento che considero si fastidioso e irritante ma anche divertente avrei scatenato un polverone del genere addirittura vedendo persone che si sono risentite di alcuni commenti che non sono offensivi per nulla, visto che si può dire cretino a una persona senza per forza volerla offendere.
Il tipo che ho incontrato quella volta era veramente una caricatura umana secco e magro in maniera quasi inverosimile e pallido come un lenzuolo e ha esibito con orgoglio la sua tessera del wwf come gli altri hanno esibito con altrettanto orgoglio la tessera di amici della terra.
(la mancanza della sillaba non è stata voluta ma un errore di battitura nello scrivere alle volte mi mangio sillabe o anche intere parole in genere rileggo quello che scrivo prima di inviarlo o stamparlo ma avendo la connessione solo a lavoro e usando il pc dell''ufficio alle volte vado di fretta)

Il nodo della questione è uno solo (a mio avviso) OGNUNO DEVE ESSERE LIBERO DI FARE QUELLO CHE VUOLE! Nessuno può obbligare nessuno a fare quello che vuole al massimo può esprimere un pare ma niente di più! Sono fermamente convinto che una collesione di animali e piante (uso animali e piante e non farfalle perchè il discorso lo si può applicare a tutti e due) abbia un valore scientifico maggiore di una collezione di foto! su una collezione di animali e piante si possono fare studi sia macro che micro morfologici che su una foto non si possono fare.
Ma se qualcuno non se a sente di ammazzare un animale o una pianta è liberissimo di raccogliere foto di animali e piante, perchè ribadisco OGNUNO FA QUELLO CHE VUOLE!
Su entomodena anche io ho delle riserve ma visti i soldi che girano sulle vendite degli insetti ci sono troppi interessi economici per impedire la vendita degli animali! basta pensare al Papilio alexanor catturato sulle alpi marittime nella cava abbandonata appena al di fuori del parco e rivenduto a entomodena!!! oppure alla erebia cristy o alla gastropachia populifolia o a 100 altre specie! E la cosa bella e che gli specialisti li comprano, molti entomologi italiani stimati e rinomati sono li a comprare farfalle e falene italiane. 5 anni fa quando ci sono stato l'ultima volta ne ho incontrati un bel pò e di tutti ho i loro libri sui nottuidi, geometridi, sfingidi e bombicidi, sesidi, zygenidi e microlepidotteri!
Ma ripeto OGNUNO FA QUELLO CHE VUOLE!
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JONATHAN
Utente V.I.P.

Città: MOGLIANO VENETO
Prov.: Treviso

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 12:41:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
caro unnore, ognuno fa quello che vuole mi sembra eccessivo.
C'è un codice etico credo, anche nella S.E.I. se non sbaglio e un pò in tutte le associazioni naturalistiche...
Ci sono leggi che tutelano specie e habitat, poche e inadeguate ma ci sono.
Questo spazio in cui scriviamo è libero ma per chi interviene c'è un regolamento se non sbaglio....
Quindi credo che l'obiettivo di questo forum e questa discussione sia cercare di dare delle indicazioni a tutti coloro che lo leggono per cercare informazioni e indicazioni sulla loro attività di naturalisti.
Quindi obiettivamente la considerazione che si trae da questa discussione aperta è che questi temi sono poco discussi e approfonditi.
Una proposta: visto che in questo spazio intervengono persone di diversi ambiti e associazioni non sarebbe ora di redarre un codice etico unico per tutti??
Approvato da tutti, proposto a tutti e a tutte le associazioni più o meno grandi.
Forse c'è già ma io non lo conosco.
Ciao
Giovanni
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 12:54:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo con Giovanni, è chiaro che ciascuno fa quello che vuole, ma poi ne paga le conseguenze, in termini d'immagine, di giudizi etici, di codici civile e penale, a seconda dei casi.

Quindi: aldilà delle proprie convinzioni personali, non si può neanche pensare di rimuovere certi paletti invalicabili, costituiti dalle normative che riguardano la protezione delle singole specie e degli habitat: se catturo un apollo violo il Cites, se uccido un Eriogaster catax la Direttiva Habitat e le leggi che la recepiscono, se catturo qualsiasi farfalla in un parco nazionale senza autorizzazioni sono ugualmente perseguibile, e così via. Se i tritoni autoctoni non sono allevabili in cattività, gradirei non vedere discussioni che parlano del loro allevamento, perché non si può fare, punto: si può discutere se sia giusto o meno vietare ciò che è vietato, ma non incoraggiare qualcuno a farlo.

Per tutto ciò che non rientra in questa casistica, siamo nell'ambito delle opinioni personali, molteplici, sfaccettate, figlie del vissuto di ciascuno di noi, implicanti principi etici profondi e sensibilità individuali che spesso infiammano e portano a fraintendimenti anche dove, secondo me, non ce ne dovrebbero essere assolutamente i presupposti, come qualche messaggio più su.



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Istrice
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Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 31 luglio 2008 : 12:56:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

Sono d'accordo con Giovanni, è chiaro che ciascuno fa quello che vuole, ma poi ne paga le conseguenze, in termini d'immagine, di giudizi etici, di codici civile e penale, a seconda dei casi.

Quindi: aldilà delle proprie convinzioni personali, non si può neanche pensare di rimuovere certi paletti invalicabili, costituiti dalle normative che riguardano la protezione delle singole specie e degli habitat: se catturo un apollo violo il Cites, se uccido un Eriogaster catax la Direttiva Habitat e le leggi che la recepiscono, se catturo qualsiasi farfalla in un parco nazionale senza autorizzazioni sono ugualmente perseguibile, e così via. Se i tritoni autoctoni non sono allevabili in cattività, gradirei non vedere discussioni che parlano del loro allevamento, perché non si può fare, punto: si può discutere se sia giusto o meno vietare ciò che è vietato, ma non incoraggiare qualcuno a farlo.

Per tutto ciò che non rientra in questa casistica, siamo nell'ambito delle opinioni personali, molteplici, sfaccettate, figlie del vissuto di ciascuno di noi, implicanti principi etici profondi e sensibilità individuali che spesso infiammano e portano a fraintendimenti anche dove, secondo me, non ce ne dovrebbero essere assolutamente i presupposti, come qualche messaggio più su.



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Juventino
Utente Super

Città: Nizza

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Inserito il - 31 luglio 2008 : 12:59:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vero che ci sono regole ma nessuna autorità per farle rispettare..
Cio è il problema...

Al mio parere il collezionista puo essere colpito di una sorta di compulsione patologica, come credo di averlo capito quando si parlava di personne che hanno cartoni pieni della stessa specie...

Tutte la passioni siano scientifiche o umane possono diventare una malatia..

Puo anche avere l'interese materiale di vendere un animale raro...
Ma se esistesse una autorità a controlare molti abusi sarebbero evitati...
Ciao!!!

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JONATHAN
Utente V.I.P.

Città: MOGLIANO VENETO
Prov.: Treviso

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 13:06:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E si Paolo sono daccordo,
ma quello che ho cercato di chiarire con i miei post è che il fine è per tutti noi, tranne i famosi collezionisti di cui si parlava, tutelare questi incredibili forme di vita che sono le farfalle.
Senza le informazioni di distribuzione e frequenza di ogni specie (certezza della determinazione) non è possibile valutare la rarità delle specie la loro minaccia o addirittura estinzione.
Di conseguenza non è possibile intraprendere azioni di TUTELA, quali possono essere la redazione delle famose e criticate LISTE ROSSE, primo passo per l'elaborazione di eventuali liggi e regolamenti futuri.
Questo è il punto fondamentale della questione e dovrebbe coniugare le esigenze dei super protezionisti e degli entomologi tradizionali.
Ma mi pare che c'è ancora un certa reticenza a considerare la faccenda da questo punto di vista.

Ciao
Giovanni
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 13:40:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel titolo iniziale facevo riferimento al dubbio, anzi avrei fatto meglio a riferirmi al DUBBIO, in quanto motore di ogni attività scientifica, dall'analisi letteraria alla matematica. Era, e rimane, un dubbio mio che ho cercato di condividere. Tuttavia mi sembra che ora si cominci a discutere partendo da alcune certezze e con implicazioni che vanno al di là delle mie intenzioni. Sugli aspetti legali non posso discutere: vivo in un paese con leggi e sensibilità diverse da quelle a cui sottostà la maggior parte degli scriventi in questo forum. Sulle necessità e pratiche individuali nemmeno proprio perché sono individuali. Non sono d'accordo sul "ciascuno fa quello che vuole". Né in questo né in altri ambiti. Ritengo che ognuno debba fare ciò che può volere, che ci siano delle parentesi entro le quali dobbiamo costringerci. Lo diceva già Montesquieu qualche secolo fa.
Il problema che la nostra etica dovrebbe farci affrontare, al di là o in concordanza con la legge, ed è il problema che all'inizio volevo porre, è quello dell'opportunità di spillare, imbalsamare, mettere in bottiglia, sotto resina o altro un animale, un lepidottero, una pianta rara. Per le mie esigenze, per le esigenze di Catherine e di altri, questo non è necessario, quindi non è opportuno. Capisco che possa essere necessario per altri e per un certo tipo di ricerca. Ho però l'impressione che a volte si possa avere il sentore di una certa "zona grigia", di appassionati che giustificano la loro sete di possesso (classica del collezionista, e lo dico da filatelista) con la sete di sapere.
Ripeto, è un'impressione e non necessariamente emana da questo forum.

Ciao!

Alessandro

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 14:10:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orsobblu:

Nel titolo iniziale facevo riferimento al dubbio, anzi avrei fatto meglio a riferirmi al DUBBIO, in quanto motore di ogni attività scientifica, dall'analisi letteraria alla matematica. Era, e rimane, un dubbio mio che ho cercato di condividere. Tuttavia mi sembra che ora si cominci a discutere partendo da alcune certezze e con implicazioni che vanno al di là delle mie intenzioni. Sugli aspetti legali non posso discutere: vivo in un paese con leggi e sensibilità diverse da quelle a cui sottostà la maggior parte degli scriventi in questo forum. Sulle necessità e pratiche individuali nemmeno proprio perché sono individuali. Non sono d'accordo sul "ciascuno fa quello che vuole". Né in questo né in altri ambiti. Ritengo che ognuno debba fare ciò che può volere, che ci siano delle parentesi entro le quali dobbiamo costringerci. Lo diceva già Montesquieu qualche secolo fa.
...


Tutto ciò è assai condivisibile, ed io lo sottoscrivo pienamente. Desidero solo attenuare le sottolineature, convinto come sono che UnnoRe (nonostante sia appunto un ... Unno) abbia scritto che "ciascuno fa quello che vuole" sottintendendo "nell'ambito di norme e consuetudini".

A Caterina volevo dire che dal mio personalissimo "osservatorio" la presenza di un'autorità in questo campo sarebbe assai inquietante. Nonostante l'età, o forse proprio a causa dell'età, ho tuttora assai poca fiducia nell'autorità. In Spagna è proibito raccogliere insetti. Anche i ricercatori professionisti devono chiedere un'autorizzazione in qualunque occasione. Molte amministrazioni, mi raccontava un collega, richiedono per questo una foto aerea prima e dopo il campionamento. Sì avete capito bene: una foto aerea. Naturalmente la norma è inutile, inapplicabile o, se applicata, di costo proibitivo. In più, lasciatemelo dire, in un ambiente delicato, come ad esempio una duna, un fotografo fa gli stessi danni di chi raccoglie qualche insetto.

Completamente diverso è il discorso delle sofferenze inferte agli insetti raccolti. Mi sento di condividere in pieno le impressioni di Beppe, e questa è una motivazione (a differenza di quella conservazionistica) che ha tutto il mio rispetto e su cui ho riflettutto molto. Il discorso sarebbe troppo lungo, io cerco di limitare al massimo ogni sofferenza anche se diventa un po' difficile, dovendo uccidere qualcuno, limitarne le sofferenze. Al momento non credo ci siano alternative, in futuro chissà?

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


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Inserito il - 31 luglio 2008 : 14:12:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco, l'hai detto molto bene!!!
Il possesso et guistificarlo di ogni modo possibile...
Quando mi trovo in Natura, mi sento una piccolina parte del tutto, ne più ne meno importante degli altri ma una parte...
Communque, le altre valgono come io..
Il possesso è un concepto molto allontanato da me, non ne ho bisogno...

E come se uno volessi discutare filosofia con altro coll animo di convencerlo e di mostrare la sua superiorità....

Ed anche si puo sbagliare completamente credendo di far bene...

Complicatissimo!!!
Molto interessante, grazie Orsobblu per averci dato il tema!!!
Ciao!!!

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theco
Utente Super




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Inserito il - 31 luglio 2008 : 14:18:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ehilà quanti nuovi spunti... la mancanza di controlli sul rispetto delle normative, il commercio (che è cosa ben diversa dal collezionismo) di ex viventi, il ruolo delle associazioni, ecc.

Non dobbiamo dimenticare che ci muoviamo su due piani diversi, anche se non sempre ben separabili tra loro.
Sappiamo che purtroppo, almeno in alcuni casi, non è possibile giungere ad una determinazione sistematica senza uccidere l'essere da determinare e sappiamo anche che gli studi sulla biodiversità, e quindi in definitiva la possibilità concreta di proteggerla, necessitano di informazioni e determinazioni precise. Credo che nessuno possa mettere in discussione questa affermazione, che appartiene ad un piano materiale.

Esiste poi un piano etico sul quale, a differenza del precedente piano materiale, tutti possono mettere in discussione tutto. Io ad esempio non sono in grado di uccidere (o di fare uccidere per mio conto) alcun essere vivente, a meno che non si tratti ovviamente di difendere o nutrire me stesso e le persone a cui tengo: nè la conoscenza, nè la tutela, nè tanto meno il collezionismo rientrano tra le possibili motivazioni che potrebbero portarmi ad uccidere o ad acquistare animali uccisi per essere venduti.
Ciò ha fatto sì che io abbia sempre indirizzato i miei interessi naturalistici verso settori che non richiedono uccisioni 'di studio' (ad es, le piante) o verso settori inanimati: geologia, paleontologia, astronomia e ultimamente lo studio di tanatocenosi marine.
Tutto ciò non è nè giusto nè sbagliato, è solo il mio modo di fare.
Mi ha fatto piacere leggere in questa discussione che anche chi si ispira a principi etici diversi consideri comunque l'uccisione di un essere vivente un gesto estremo, da riservare ai casi di studio in cui ogni altra possibile tecnologia meno invasiva si rivela insufficiente. Credo che questo sia un punto davvero molto importante e spero che si moltiplichino, tra gli addetti a questo settore, i consigli e i suggerimenti che ho letto (naturalmente senza capirli) per raggiungere il risultato con il minor danno possibile.

Vorrei provare a cogliere questi stessi aspetti in un'ottica 'collezionistica'.
Se uno studio ha richiesto l'uccisione di una farfalla è auspicabile che lo sfortunato insetto venga poi 'sistemato' e 'collezionato', non fosse altro che per evitare future uccisioni all'insorgere di nuove esigenze di studio. Però in questo modo non si fanno le collezioni... una collezione parte sempre da una lista di specie e si pone come obiettivo quello di materializzare quella lista all'interno di contenitori, cercando di giungere al completamento della lista, quindi uccidendo o acquistando specie la cui soppressione non è motivata dallo studio.

L'esempio che qualcuno ha fatto relativo agli specialisti che si recano ad acquistare campioni alla fiera mi sembra illuminante in proposito: quella farfalla sulla bancarella ha già un cartellino che ne riporta nome e provenienza, non è necessario acquistarla per entrare in possesso di queste informazioni, l'acquisto è quindi motivato dal desiderio di possesso, non da esigenze di studio.
Qualcuno potrebbe obiettare che una seria analisi della variabilità morfologica di una specie richiede la disponibilità di moltissimi esemplari, preferibilmente provenienti da posti diversi e questo è il motivo per cui lo studioso si ritrova con uno scatolone pieno di esemplari della stessa specie... non metto in discussione il principio generale, ma sottolineo che siamo finiti molto molto lontani dall'affermazione iniziale, quella secondo la quale si uccide il minimo indispensabile e solo se non è possibile fare diversamente.

Per assurdo il mio studio di variabilità morfologica sarà completo solo quando avrò ucciso, preparato e collezionato ogni singolo individuo di quella specie:
lo scopo è lo studio, non si può dire nulla...
Il metodo di studio è il collezionismo massiccio, non si può dire nulla...
Il mercato a quanto pare esiste, e anche su questo non si può dire nulla, fino a che non vengono infrante le leggi...

Come avrete capito non mi sono molto simpatici i collezionisti di cose naturali, però non amo nemmeno chi si ammanta di nobili motivazioni scientifiche per comportarsi nè più nè meno come farebbe un collezionista motivato solo da ragioni estetiche.

Dov'è allora il limite che ognuno dovrebbe porre a se stesso, visto che abbiamo giustamente stabilito che i limiti non possono essere imposti dall'esterno. Io vi ho raccontato dei limiti che pongo a me stesso, raccontatemi dei vostri.


Ciao, Andrea
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UnnoRe
Utente Junior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


59 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2008 : 14:25:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ATTENZIONE UN CHIARIMENTO!!!

Il mio (OGNUNO FA QUELLO CHE VUOLE) era riferito al fatto che ognuno deve scegliere se raccogliere foto di animali/piante o proprio animali/piante non era riferito a distruggiamo tutto!
e se notate la ho criticato la raccolta e la vendita di farfalle e di altri animali, naturalmente la cattura di animali protetti è sbagliata!
ma ripeto lo scegliere e di raccogliere o no le farfalle deve essere una scelta personale dettata dalle proprie convinzioni.
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Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


10135 Messaggi
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Inserito il - 31 luglio 2008 : 14:43:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Unno Re, quello l'avevo capito!!!

Hemerobius, neanche a me mi piace la autorità perchè so cosa faccio..
E nel tema di che parliamo (come in altri ma è altra storia...) non ne ho bisogno perchè non facciamo niente male scattando foto...

Lo dicevo per gli tanti abusi di che avete parlato...
quando la gente non si sa comportare bisogna una autorità, è triste ma è cosi...
Ciao!!!

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