ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento. Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.
Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.
Invidia? Invidio te che sai vita morte e.. miracoli degli ungulati (e non solo) appenninici, e soprattutto hai occasione di studiarli sul campo! Io non ho mai visto né una lince né un gatto selvatico libero in vita mia, ma adoro i felini, e sopratutto di questi due (gatto selvatico e lince ) fin da quando ero bambino, e quando ne ho occasione, “divoro” ormai da una vita, tutte le pubblicazioni e i libri disponibili. Anzi , mi scuso se sono stato ipercritico ed antipatico nei confronti di F. Mossolin e del Gruppo Lince Italia, ma penso che quando si rende pubblico un lavoro, è normale aspettarsi elogi e critiche. Penso, tra l’altro, che sia encomiabile il lavoro fatto da Franco Tassi (che, non dimentichiamocelo, ci ha regalato il PNALM così come lo conosciamo, salvandolo dalle lottizzazioni degli anni ’70 avviando la campagna di reintroduzione di cervi e caprioli, l’operazione S. Francesco con il WWF sul lupo…… e chi più ne ha più ne metta) sulla ricerca storica della Lince in Italia . Detto questo, però, come molti altri, non capisco perché si vogliano portare come prove di inconfutabile presenza, foto per lo meno dubbie (è un eufemismo questo) o impronte che non dicono assolutamente nulla. Cerco di spiegarmi meglio: Linci sugli Appennini molto probabilmente ci sono, e verosimilmente si riproducono. Se un ricercatore riconosciuto a livello internazionale, come B. Ragni dice ( testuale su Atlante dei mammiferi dell'’Umbria 2002) “Lynx linx è comparsa nell’area dei monti Sibillini nel 1994 probabilmente in seguito di immissioni clandestine effettuate intorno al 1990 nella Marsica, area del parco nazionale d’Abruzzo; successivamente la presenza del felide è stata rilevata in diversi siti dell'Appennino umbro-marchigiano e in aree interne umbre un impronta o un eventuale foto “leggibile” fatta domani a una lince, significherebbe solo che è stata fotografata una lince ( probabilmente una L. linx carphaticus) che di appenninico, avrebbe solo il domicilio coatto e non (visto che ultimamente va di moda ) il permesso di soggiorno. Insomma sarebbe solo una “clandestina” e non la misteriosa Linx appenninica che è ricomparsa dalle nebbie dell'oblio. Il Gruppo Lince Italia non se l’è posto questo quesito all’indomani di un ennesimo annuncio di scoperta? Il dubbio che ho ( non solo io ) è che su questa faccenda non si voglia fare chiarezza, perché i mezzi di indagine genetica che ci sono oggi, permetterebbero di risalire all’eventuale ssp di lince (10 anni fa non ci si sarebbe riusciti) e forse il rischio di scoprire che, si, i rilasci clandestini ci sono stati non converrebbe a qualcuno. Altrimenti perché il Gruppo lince, magari come onlus appoggiata da Ente Parco, Regione, Abruzzo ecc.ecc. , non fa un bel progetto e chiede “soldi” alla comunità europea? Informatevi quanti euro prende la Spagna per L.pardinus o Albania e Macedonia per L. l. martinoi ! comunque, in cuor mio spero ( da una vita ormai ) che domani, fra un mese, fra un anno venga (ri)scoperta la Lince appenninica: sarebbe come se una favola si avverasse! ( purtroppo quando si cresce troppo si crede sempre meno nelle favole) Per chi non lo sapeva: vi do una notizia buona sulla lince ( della serie: rinuncerebbero i nostri politici alla “ mazzetta” per salvare una specie in pericolo?)Link E per chi non l’ha gia visto questo documentario (fantastico!) sulla L. pardina in Sierra Morena e Donana in compagnia di cervi gatti lupi avvoltoi monaci… e il top della fauna mediterranea. È il 1° di 5 gli altri di seguito, è in spagnolo ma si capisce benissimo
La Lince Iberica è a dir poco stupenda l'ho vista varie volte ma non a Donana, nel parque natural de la sierra de andujar. Lì vive la seconda e più abbondante popolazione di lince pardina. Se volete delle informazioni per i posti migliori non aspettate a chiedermelo! La prima volta che l'ho vista mi ha attraversato la strada...non ci credevo era il primo giorno! tremavo era un maschio di circa 4 anni,penso, bellissimo si è seduto a circa 30 metri da me ed ha fatto scappare una decina pernici rosse! dovrei ritornarci tra qualche settimana se tutto va bene!
Se una sera vedrai all'orizzonte la mia sagoma scura aspetta, osserva, e non muoverti: potrebbe essere l'ultima volta. ( da l'ORSO di G.Boscagli)
Modificato da - arpax in data 10 gennaio 2010 11:17:26
Avviso per tutti gli amici interessati dall'argomento Lince.
Visto che se ne parla sempre molto, ho pensato di incontrare uno dei protagonisti maggiori di queste vicende legate a questo elusivo felino: Franco Tassi.
Ho realizzato un'intervista in 5 parti che potete vedere sul nostro sito di Naturfoto
Grazie! è sempre bello sentire parlare Tassi. Penso che in molti(in primis gli abitanti delle zone del Parco)gli debbano riconoscenza per le lotte che ha portato avanti in quegli anni bui( e per i risultati ottenuti)! ciao Stefano
Grazie! è sempre bello sentire parlare Tassi. Penso che in molti(in primis gli abitanti delle zone del Parco)gli debbano riconoscenza per le lotte che ha portato avanti in quegli anni bui( e per i risultati ottenuti)! ciao Stefano
vero..........pro' ad oggi prove concrete ed indistutibili sulla presenza attuale del felino non ci sono purtroppo......
.... ed e' per questo che la ricerca deve continuare sul campo, anche da parte di personale non "ufficiale" (universita'), anche a costo del "ridicolo" come dice lo stesso Tassi.
se abitassi li' vicino, credimi girerei tutto il parco per un impronta.....non so quanto personale sia coinvolto, parlo di del gruppo lince.....mi sembra strano che in tutti questi inverni con la neve un impronta non si sia vista...o girano poco oppure non c'e'....ma non conosco i dettagli, parlo cosi' perche' so cosa si dovrebbe fare, io ,come gia' accenato ho coordinato una ricerca sul leopardo in armenia, 2-3 esemplari in 780km2 di area di studio, feci ed impronte nonostante la denstia' esigua (paragonabile a quella della lince in abruzzo ? ) si sono visti durante lo studio di campo fatto dai ricercatori armeni....e questa ricerca e' durata 2 anni, 2 inverni......qui se ne parla da tanto...tanti inverni con neve dove sarebbe possibile incontrare almeno le impronte se c'e 'gente che fa lavoro di campo...
non so quanto personale sia coinvolto, parlo di del gruppo lince.....
Allo stato attuale praticamente nessuno, l'unico attivo nella ricerca, ma a livello personale ed a spese sue e' Francesco Mossolin, autore del libro sulla Lince, solo che abita a Firenze e non e' proprio vicino al PNA. Il piu' vicino sono io che sto a Roma e da Novembre scorso non sono ancora riuscito, per varie ragioni, ad andare al PNA con la neve. Il G.L.I. funzionava quando con la direzione Tassi del Parco avava una propria sede operativa in loco e chi partecipava alle ricerche poteva fermarsi ad avere un appoggio logistico. In ogni case sempre tutto a spese proprie perche' gia' mancano fondi per la ricerca delle universita', figurati per le associazioni di volontari. Le uniche ricerche ufficiali attualmente in corso al PNA sono quelle con finanziamento PATOM per l'Orso marsicano (non con soldi governativi (ovviamente) ma con uso di fondi da una donazione proveniente dagli USA) e quelle universitarie sul Lupo fatte dal gruppo di ricerca di Boitani/Ciucci.
Nonostante tutto rimango ancora dubbioso... tutti lì conoscono qualcuno che l'ha vista, ma nessuno l'ha mai vista. Gli avvistamenti senza foto rimangono solo parole, possono essere di guardiaparco dell'Engadina come di una persona che và al Parco per la prima volta, ma non documentate non fanno testo. Anche se si riuscisse ad accertare l'assenza del felino di certo, a mio avviso, non lo direbbero a nessuno, perchè ormai si è creato un vero e proprio business attorno a questo bellissimo felino. Eppure si potrebbe utilizzare il metodo del fototrappolaggio, ma niente! Se non sapessero che fare non dovrebbero altro che dare un'occhiata in Spagna dove la presenza di una coppia sola è stata accertata in pochissimo tempo. La lince è stata sicuramente presente in Appennino, sicuramente anche con una sottospecie, ma ora non mi sembra possibile. Magari mi sbaglierò, ma non si può continuare con il fatto che è un animale elusivo perchè a volte sembra di essere presi quasi in giro! ciao a tutti
Se una sera vedrai all'orizzonte la mia sagoma scura aspetta, osserva, e non muoverti: potrebbe essere l'ultima volta. ( da l'ORSO di G.Boscagli)
[i]....Allo stato attuale praticamente nessuno, l'unico attivo nella ricerca, ma a livello personale ed a spese sue e' Francesco Mossolin, autore del libro sulla Lince, solo che abita a Firenze e non e' proprio vicino al PNA. Il piu' vicino sono io che sto a Roma e da Novembre scorso non sono ancora riuscito, per varie ragioni, ad andare al PNA con la neve.
allora la vedo un po' dura trovare tracce.....ma possibile che nei paesi all'interno del parco non ci sia una persona interessata a questo e a farsi dei bei giretti e riportare qualche dato?
mi sembra strano, se io vivessi li', nel tempo libero non farei altro che questo....
Indipendentemente dal pensiero di ciascuno sulla Lince, davvero complimenti a Flavio per questa dettagliata testimonianza di uno dei principali padri, se non "DEL" padre, della conservazione della natura in Italia. Tutti quelli che lavorano nelle aree protette e nel settore della conservazione hanno trovato la strada spianata su mille aspetti da questo grande personaggio. che ha fatto lotte inaudite rischiando in prima persona....al quale anche il sottoscritto deve praticamente tutto.
Sarebbe bello (ed in questo Flavio mi ha rubato l'idea che covavo da tempo) raccogliere testimonianze di Tassi anche sulle mille altre cose che ha fatto e curato. Vediamo....
Sono felice per quanto ha espresso Foreste Casentinesi e gli utenti che come lui hanno apprezzato. Mi auguro che il dibattito riprenda e a tal proposito vi inoltro quanto segue:
COMUNICATO STAMPA
Il Comitato Parchi Nazionali di Roma, diretto da Franco Tassi, e il Centro Habitat Mediterraneo LIPU Ostia stipulano una importante "Alleanza per la Natura". Il 13 marzo 2010 la prima iniziativa: giornata dedicata al tema "SOS FAUNA" con dibattito sui "Magnifici Sette" presso il Centro visite Mario Pastore del CHM LIPU Ostia.
Tutti sono invitati.
Il Comitato Parchi Nazionali, fondato e diretto da Franco Tassi, e il Centro Habitat Mediterraneo LIPU di Ostia, centro naturalistico situato presso la foce del Tevere, hanno stipulato una importante "Alleanza per la Natura", libero accordo tra le due storiche organizzazioni, unite tra loro nella missione della tutela della natura e della diffusione di una cultura ambientalista.
Nell'ambito dell'intesa, il Comitato Parchi Nazionali utilizzerà subito gli spazi del Centro visite Mario Pastore del CHM LIPU Ostia per organizzare riunioni dei gruppi facenti parte del comitato, promuovere conferenze, mostre e dibattiti, mentre in futuro sarà possibile allestire, presso la struttura LIPU di Ostia, un vero e proprio centro di documentazione naturalistica di rilevanza internazionale.
La prima iniziativa in programma (a ingresso libero) avrà luogo Sabato 13 marzo, a partire dalle ore 10, presso il Centro visite Mario Pastore del Centro Habitat Mediterraneo LIPU di Ostia (sito nel parcheggio del Porto Turistico di Roma, con ingresso da Via dell'Idroscalo) e sarà rappresentata dalla Conferenza "SOS FAUNA", a cura del Prof. Franco Tassi e dei collaboratori, tra cui Francesco Mossolin, Lorenzo Rossi e Mario Pellegrini, con la presentazione di opere recenti e di interessanti novità sull'argomento.
Seguiranno, anche nel pomeriggio, interventi e dibattito, con la partecipazione dei principali esponenti dei Gruppi operativi: anzitutto Gruppo Lince e Gruppo Criptozoologia, ma anche i Gruppi Orso, Lupo e Camoscio, nonché aderenti, specialisti e simpatizzanti di varia estrazione e provenienza.
Il tema dell'incontro si concentrerà soprattutto sulle "specie-totem": in particolare Lince appenninica, Orso marsicano, Lupo appenninico, Camoscio d'Abruzzo, Cervo, Capriolo e Aquila reale, preziosi animali-totem spesso denominati a livello divulgativo "I Magnifici Sette".
Parallelamente alla conferenza, avrà anche luogo l'inaugurazione della mostra "Natur-foto" che raccoglie una panoramica di scatti naturalistici di Flavio Nobile, Ruxandra Trica , Diego Pelliccia e Federica Cenci, che hanno dato vita al gruppo Naturfoto (sito Internet: Link). La mostra sarà aperta, ad ingresso libero, presso il Centro visite Mario Pastore del CHM LIPU di Ostia da Sabato 13 marzo a Sabato 20 marzo, dalle ore 9 alle ore 13.
Per informazioni:
Centro Habitat Mediterraneo LIPU Ostia
Centro visite Mario Pastore
Parcheggio Porto Turistico di Roma - ingresso da Via dell'Idroscalo