Città: territori della magnifica comunità di fiemme
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
547 Messaggi Flora e Fauna
Inserito il - 08 aprile 2009 : 20:47:58
Messaggio originario di pardus:
ciao confermo che nelle prealpi comsche sia iniziata la fase territoriale, sentito distintamente 2 caprioli "abbaiare" per il possesso dell'area..
Sei convinto che i caprioli abbaino per per il possesso del loro territorio?? da chi hai sentito questa notizia? non credo proprio sia così l'abbaio del capriolo e una delle emissioni vocali che il nostro bellissimo ungulato ha in genere abbaia per nervosismo ma lo puo anche fare in risposta ad altri abbai io lo chiamo "braccare" Ti e mai capitato di avvicinare un capriolo a favore di vento vedi che comincia ad innervosirsi? il suo atteggiamento e prima di allerta annusa l'aria cerca con la vista il potenziale nemico abbassa la testa fa finata di mangiare osserva nuovamente magari scalpita un pochino con una zampa ...la sua tensione e al massimo...... in genere un giovane ti abbaia già da fermo nella fase di osservazione mentre un adulto prima scappa si ferma al sicuro e fin che non ti ha ben identificato comincia ad abbaiare (braccare) per poi allontanarsi borbottando sonoramente...............e molto altro sicuramente i caprioli che hai sentito tu ho erano disturbati o come a volte capita si "chiamano" solo per localizzarsi
Messaggio originario di cedrone: Sei convinto che i caprioli abbaino per per il possesso del loro territorio?? da chi hai sentito questa notizia? ....
Potrei averla scritta io da qualche parte ... non ricordo bene; ... in ogni caso più che una convinzione .... è una certezza. Alla fine della fase gerarchica, i maschi di capriolo che hanno conquistato un territorio, ... iniziano a delimitarlo utilizzando tre tipologie di marcamento: il marcamento visivo (fregoni e raspate) ... quello odoroso (sempre tramite sfregamento "dell'organo frontale" e delle ghiandole interdigitali) ... e quello acustico (l'abbaio) che ha spesso tonalità e caratteristiche diverse dall'abbaio d'allarme ... emesso anche dalle femmine. A titolo di esempio vi posto un paio clips che mostrano abbai territoriali: nella prima il maschio, dopo aver abbaiato per diverso tempo spostandosi a "semicerchio", ha raggiunto questo poggetto che si affaccia su di un calanco e, dopo aver marcato ripetutamente un cespuglio di rosa canina, ha continuato ad abbaiare in modo sempre meno "deciso" .... finchè si è messo a covo!
.... In quest'altra invece si vede la reazione di questo maschio ad alcuni miei abbai "di richiamo", .... notate il "passo da parata" e la ripetizione cadenzata dell'abbaio che accompagna i passi in modo "minaccioso"! (Scusate per la parte iniziale un po' infrascata). Ciaooo.
Il nervosismo può essere provocato anche da un potenziale rivale? Allora può essere giusto parlare di "abbaio territoriale"?
in genere un giovane ti abbaia già da fermo nella fase di osservazione
Questo l'ho potuto osservare lunedì scorso, il maschietto stava fermo e abbaiava, tre quattro volte, poi mi ha "accettato" ed è andato avanti a mangiare in pace
Una curiosità che i più esperti mi toglieranno, ci sono diversi modi di "abbaiare" per il capriolo così come avviene per i bramiti del cervo?
Messaggio originario di cedrone: Sei convinto che i caprioli abbaino per per il possesso del loro territorio?? da chi hai sentito questa notizia? ....
Potrei averla scritta io da qualche parte ... non ricordo bene; ... in ogni caso più che una convinzione .... è una certezza. Alla fine della fase gerarchica, i maschi di capriolo che hanno conquistato un territorio, ... iniziano a delimitarlo utilizzando tre tipologie di marcamento: il marcamento visivo (fregoni e raspate) ... quello odoroso (sempre tramite sfregamento "dell'organo frontale" e delle ghiandole interdigitali) ... e quello acustico (l'abbaio) che ha spesso tonalità e caratteristiche diverse dall'abbaio d'allarme ... emesso anche dalle femmine.
nella popolazione che "seguo" da anni(riserva la fagiana Parco del ticino), ma anche in altre zone, il capriolo avverte della sua presenza e della sua zona con l'abbaio, oltre ad altri tipi di marcatura, specialmente i maschi adulti, anzi non mi ricordo di abbai territoriali delle femmine, mentre chiaramente ho sentito entrambi i sessi abbiare per disturbo antropico e quindi pericolo....
Innanzitutto mi scuso per la qualità dell'immagine. Avevo la reflex impostata ad 1/60 e mentre guidavo è sbucato questo maschio... e ho scattato!!! Si possono notare brandelli di velluto che si stanno staccando dalla stanga (sanguinante)
Città: territori della magnifica comunità di fiemme
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
547 Messaggi Flora e Fauna
Inserito il - 09 aprile 2009 : 19:09:10
Messaggio originario di Luciano54:
.... In quest'altra invece si vede la reazione di questo maschio ad alcuni miei abbai "di richiamo", .... notate il "passo da parata" e la ripetizione cadenzata dell'abbaio che accompagna i passi in modo "minaccioso"! (Scusate per la parte iniziale un po' infrascata). Ciaooo.
Che vuoi che ti dica?? che hai ragione?? sul fatto dell'abbaio e territorialità si e discusso e ridiscusso ..........io sono dell'altra corrente di pensiero Mettiamola via così abbiamo ragione entrambi ma che un capriolo si metta ad abbaiare per rivendicare la sua supremazia in un territorio io personalmente non ne sono convinto ci sono un sacco di fattori che inducono all'abbaio nelle mie brevi (anche in quelle di altri) escursioni nel bosco non ho avuto mai la certezza su questo piuttosto in un modo o in un altro il capriolo maschio o femmina era disturbato ..anche dai suoi simili o da altri fattori vedi il tuo secondo filmato dove il capriolo ti risponde perche allarmato .......
se non abbiamo altre occosioni per farlo buona pascqua Stefano
Non devi dirmi che ho ragione, ... ognuno porta la sua esperienza personale e ci si confronta ... tutto qua Ciao Stefano ... buona pasqua anche a te .... e alla tua famiglia! Ciaooo.
Città: territori della magnifica comunità di fiemme
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
547 Messaggi Flora e Fauna
Inserito il - 10 aprile 2009 : 20:06:02
[quote]Messaggio originario di Luciano54:
Non devi dirmi che ho ragione, ... ognuno porta la sua esperienza personale e ci si confronta ... tutto qua Ciao Stefano ... buona pasqua anche a te .... e alla tua famiglia! Ciaooo.
Grazie.... cavoli!!!!hai visto come ho scritto pasqua!!!!!!!!!!!!!!!!!!
hahahahahahahahhaha se le mai piccola vede come scrivo mi seleziona!!
Quindi in altre specie (ungulati) eventuali "scompensi" nell'apparato riproduttore, con ripercussione sulla produzione di testosterone come vengono evidenziati, cosa comportano?
La tua Maurizio è una domanda molto intelligente. Mi sono documentato e con mio stupore ho scoperto che anche nel cervo può svilupparsi un "parrucca". Questa però è estremamente meno vistosa rispetto al capriolo e anche le modalità di sviluppo sono molto diverse, ed è per questo motivo che è molto poco conosciuta. Cito il Tarello in "Il cervo e il capriolo", pag.201: "L'effetto androgeno sulla calcificazione del palco non è uguale in tutte le specie di cervidi: lo dimostrano gli effetti della castrazione in periodo di sviluppo delle stanghe. Non sempre infatti si ravvisa una così rapida e incontrollata proliferazione di una parrucca come nel capriolo. Nel cervo coda-bianca la castrazione produce effetti molto meno vistosi: la stanga in maturazione prolifera molto di meno, calcifica e muore nell'inverno seguente. Anche nel cervo rosso, nel daino e nell'Axis l'influenza testosteronica sulle corna (?!) è minore. La castrazione di queste speci conduce a una proliferazione scarsa in forma di parrucca solo sulla superficie inferiore del corno (...). Nel cervo rosso, la castrazione prima della pubertà sembra che precluda in ogni caso la possibilità di crescita delle corna (?!) (Jaczewski, 1976). (...). Se la castrazione dell'adulto viene effettutata in autunno o in inverno, quando le corna (?!) sono complete e calcificate, si ottiene la loro precoce caduta.(...) la castrazione, in pratica, non fà che accelerare un fenomeno naturale inducendo un prematuro declino dei livelli androgeni (...)"
La tua Maurizio è una domanda molto intelligente. Mi sono documentato e con mio stupore ho scoperto che anche nel cervo può svilupparsi un "parrucca". Questa però è estremamente meno vistosa rispetto al capriolo e anche le modalità di sviluppo sono molto diverse, ed è per questo motivo che è molto poco conosciuta. Cito il Tarello in "Il cervo e il capriolo", pag.201: "L'effetto androgeno sulla calcificazione del palco non è uguale in tutte le specie di cervidi: lo dimostrano gli effetti della castrazione in periodo di sviluppo delle stanghe. Non sempre infatti si ravvisa una così rapida e incontrollata proliferazione di una parrucca come nel capriolo. Nel cervo coda-bianca la castrazione produce effetti molto meno vistosi: la stanga in maturazione prolifera molto di meno, calcifica e muore nell'inverno seguente. Anche nel cervo rosso, nel daino e nell'Axis l'influenza testosteronica sulle corna (?!) è minore. La castrazione di queste speci conduce a una proliferazione scarsa in forma di parrucca solo sulla superficie inferiore del corno (...). Nel cervo rosso, la castrazione prima della pubertà sembra che precluda in ogni caso la possibilità di crescita delle corna (?!) (Jaczewski, 1976). (...). Se la castrazione dell'adulto viene effettutata in autunno o in inverno, quando le corna (?!) sono complete e calcificate, si ottiene la loro precoce caduta.(...) la castrazione, in pratica, non fà che accelerare un fenomeno naturale inducendo un prematuro declino dei livelli androgeni (...)"
Alessandro "ELAFO" ___________________________
Quindi la "parrucca" nel capriolo sembra che abbia il decorso più nefasto fra gli ungulati