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 conservazione di una raccolta scientifica
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


11322 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 01 aprile 2013 : 00:26:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

ciao a tutti, su richiesta di marco do il via ad una discussione che ha l'obiettivo di scambiare informazioni e opinioni su come organizzare e conservare una raccolta scientifica

ciao

ang



Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)

Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 aprile 2013 : 10:57:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottima iniziativa

Per rendere una raccolta una interessate collezione scientifica la prima cosa da fare è quella di affiancare ad ogni conchiglia (o lotto) un cartellino con i dati di raccolta:
Stato,Regione, Provincia, Comune, toponimo, coordinate geografiche, altitudine,data, nome del raccoglitore, nome del classificato della specie, un numero progressivo

Tra questi dati sono paritcolarmente importanti le coordinate geografiche,
che si possono trovare utilizzando un GPS oppure Google Earth;
Dalle Coordinate geografiche è sempre possibile ritrovare tutti gli altri dati della località.

Il numero progressivo deve essere riportato su un catalogo della collezione insieme: ai dati del cartellino ed a eventuali osservazioni ecologiche.
Il catalogo può essere cartaceo o digitale, in quest'ultimo caso ricordatevi di salvare periodicamente il file su un hard disk.

Questo lavoro renderà la collezione un archivio di dati di distribuzione e storici, di grande importanza anche per valutare i cambiamenti della malacofauna nel tempo.


Sicilia: bellissima per natura
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vill
Utente Senior

Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


646 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 02 aprile 2013 : 12:23:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
aggiungo a quanto già detto da Fabio, che è molto utile il quaderno di campagna dove annotare i dati relativi all'ambiente,la località, la quota e le coordinate; questi dati sono utili nel momento nel quale si procede alla sistemazione del materiale, che non sempre avviene in tempi brevi, ed è possibile dimenticarli e nel caso del GPS cancellare i dati per far posto ad altri.
Personalmente ho conservato i quaderni di diversi anni di ricerche.
Le annotazioni le faccio a matita, se si bagna non si cancella.
Per la parte dell'archivio, oltre al file con i dati ridotti ed essenziali, di ogni località creo una scheda nella quale indico le coordinate ed il tipo di ambiente, le date di raccolta con le specie trovate, il numero di esemplari per ogni specie ed il numero progressivo assegnato. Le schede le stampo e le conservo in raccoglitori, così come stampo il "registro" con la numerazione progressiva, gli aggiornamenti li aggiungo manualmente e periodicamente li stampo. Questo lavoro dopo che mi è capitato di perdere sia i dati sul computer che su il disco di copia ed aver perso mesi per reinserire tutto.

Viller

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Ezallot
Utente Senior

Città: Monster

Regione: Netherlands


938 Messaggi
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Inserito il - 03 aprile 2013 : 18:41:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"Raccolta scientifica"... Non si dovrebbe prima precisare lo scopo?

...lavoro faunistico? ...tutte le specie di un territorio
...tassonomico sistematico? ...le specie di un genere, ad esempio....
..etc....

Altrimenti sa' tanto di collezionismo ben organizzato (scientifico...)

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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


3491 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2013 : 16:56:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' abbastanza evidente che parlare di raccolta scientifica possa coincidere spesso con "collezionismo ben organizzato" come dice Enrico ....
Non trovo che la cosa sia di per se criticabile e tantomeno denigrabile.
Non possiamo certo disconoscere che praticamente tutte le raccolte storiche sono frutto di appassionati che erano essenzialmente dei collezionisti e solo in casi rari dei professionisti che lo facevano come occupazione principale
Le raccolte conservate nei vari musei sono in pratica la "collezione" di più o meno illustri malacologi dilettanti che ovviamente raccoglievano in maniera "scientificamente corretta" e conservavano in maniera conseguenziale !
Se per collezionismo si intende il campionare esemplari, catalogarli ed inserirli in una organizzata raccolta allo scopo di soddisfare la propria voglia di conoscere e, auspicabilmente,prefiggersi lo scopo di renderla disponibile ad altri "appassionati" col fine che il tutto possa poi, un giorno, restare a disposizione in qualche istituto,
se per collezionismo si intende l'allacciare rapporti con altri interessati alle stesse cose ed eventualmente scambiarsi informazioni e materiale,
se per collezionismo si intende il cercare di avere maggiori informazioni possibili su determinate specie e su determinati ambienti e ciò è anche uno stimolo a intraprendere viaggi con lo scopo di ricercare le specie viventi in determinate aree , ebbene, io sono un collezionista, orgoglioso di esserlo.
Credo che la discussione aperta da Ang, su stimolo di Marco di aprire sulla organizzazione di una raccolta , una discussione , non avesse come unico scopo quello di capire quali siano i criteri di catalogazione, ovviamente indispensabili e di assoluta imprescindibilità, ma anche quello di ricevere suggerimenti pratici sulla maniera di trattare gli esemplari, per la pulizia, la conservazione, la sistemazione in raccolta e la conservazione nel tempo.
Su tali temi, ovviamente, ciascuno di noi ha i propri metodi anche se, alla fine, ci sono poche varianti .....
Per esperienza personale mi limito a dare alcuni suggerimenti di cose da non fare , più che di cose da fare:
Non inserire mai in una raccolta esemplari che non siano assolutamente asciutti o che abbiano tracce di parti molli non essiccate.
Evitare di inserire nello stesso contenitore ( sacchetto, scatolina)esemplari della stessa specie ma di località diverse.
Non usare assolutamente prodotti chimici sia per trattare eventualmente parti molli, tipo formaldeide o per pulizia esterna tipo varichina o, ancor peggio, acidi di qualsiasi tipo.
Non pulire in vaschette ad ultrasuoni esemplari fragili, dalla scultura delicata o, peggio, con inizi di fratturazioni e fessure, rischiereste di trovare solo delle briciole !!
Non lasciare asciugare gli esemplari direttamente alla luce del sole per evitarne fratturazioni o scoloriture e distacchi di eventuale periostraco.
Verificare molto spesso se nei contenitori si formano muffe o formazioni saline e cristalline, in tali casi provvedere al più presto con lavaggio, asciugatura accurata e successiva leggera patina oleosa con olii non additivati di profumi o altro.
Una raccomandazione, banale ma è sempre meglio ricordarla, non raccogliere mai esemplari giovanili viventi, la loro presenza in raccolta sarebbe pressochè inutile e priva di motivazioni, anche in caso di esemplari adulti, ogni raccolta di esemplari viventi va fatta solo ed esclusivamente se non è possibile supplire con esemplari freschi già morti , in ogni caso evitare di raccogliere inutilmente un numero di esemplari superiore a quello necessario ad una rappresentazione nella propria raccolta e, inutile sarebbe ricordarlo, evitare accuratamente di prelevare specie a rischio, iscritte nella lista rossa, salvo il rinvenirne esemplari ormai morti !

Ale


"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco)
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marco palmieri
Utente Senior

Città: Bologna


1890 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 maggio 2013 : 19:30:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Garagolo ha perfettamente compreso lo spirito con cui avevo proposto questa discussione.
Propongo con alcune immagini il modo con cui sto organizzando la mia raccolta, sperando di fare cosa gradita a chi cerchi spunti ed idee in merito.
1- avere il papà falegname ha degli indiscutibili vantaggi: dopo vane ricerche di una cassettiera adatta ho optato per il mobile "su misura".
Immagine:
conservazione di una raccolta scientifica
47,05 KB
2- ho scelto di utilizzare per la raccolta dei portaminuterie in plastica con cassettini interni removibili. I vantaggi stanno nel fatto che sotto al cassettino si può mettere il cartiglio con i dati degli esemplari raccolti, e questi possono essere agevolmente spostati a seconda delle necessità. Trovo di fondamentale importanza questo aspetto: una raccolta non cresce semplicemente attraverso il progressivo accumulo, ma necessita di una pressoché continua risistemazione degli spazi. Ne risulta che più questa operazione è agevolata, meglio è.
Immagine:
conservazione di una raccolta scientifica
50,66 KB
3- ad ogni cartiglio corrisponde un numero di serie che rimanda ad un database con dati più puntuali sugli esemplari raccolti: il luogo di ritrovamento, l'habitat, le altre specie rinvenute nello stesso sito, oltre ad eventuali ulteriori annotazioni. Il codice numerico che ho adottato è così suddiviso: i primi due numeri identificano la famiglia (es: Helicidae = 01), e sono seguiti da numeri di serie che identificano la singola specie.
Immagine:
conservazione di una raccolta scientifica
27,84 KB


Modificato da - marco palmieri in data 03 maggio 2013 20:39:09
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vill
Utente Senior

Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


646 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 04 maggio 2013 : 08:28:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
concordo pienamente con quanto detto da Alessandro.
Personalmente utilizzo scatoline trasparenti di varie dimensioni che si adattano perfettamente a contenitori per il ragruppamento delle specie, il tutto conservato in cassettiere per colori a tempera e dei "cucirini tre stelle" recuperate tempo fa da un negozio che ha cessato l'attività.

Marco il tuo metodo per la conservazione e divisione delle specie è ottimo, ma ti faccio un piccolo appunto: il cartellino con le indicazioni non è forse meglio all'interno del contenitore piuttosto che sotto? nel caso di rimozione di più contenitori vi è la possibilità di confondere le provenienze, a meno che nel contenitore non vi sia indicato un numero di riferimento. Personalmente in ogni scatolina posiziono un cartellino o più cartellini corrispondenti alla stessa specie e località di provenienza, in questo modo evito di confonderli.

Viller


Modificato da - vill in data 04 maggio 2013 08:29:04
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marco palmieri
Utente Senior

Città: Bologna


1890 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 04 maggio 2013 : 10:01:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Viller!
Io quando devo spostare più cassettini trasferisco il cartellino all'interno degli stessi, ma in effetti, come tu suggerisci, il rischio, se non si sta attenti, c'è, e si può ovviare al problema scrivendo sotto alle scatoline il numero di serie di riferimento..
Ma il limite maggiore delle scatole che uso io sta nel fatto che il coperchio è unico per tutti gli scomparti: ti si ribalta il contenitore da dodici scomparti con le clausiliidae dentro e sei finito!!

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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 maggio 2013 : 14:14:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sulle cartoline ho scritto tant'anni fa un lavoro - vedo oggi ch'è i consigli sono ignorati - anche delle grande musei.....

Purtroppo in tedesco: Link

"Good people don't go into government" (D. Trump)

conservazione di una raccolta scientifica
Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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