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 L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA
 Il fascino sottile dell' imperfezione della natura
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



3506 Messaggi
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Inserito il - 14 luglio 2012 : 10:39:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Ciao Maurizio, io non credo che le proprietà emergenti abbiano molto a che vedere con questa affermazione.
Se però vuoi spiegare il nesso fra l' affermazione e le proprietà emergenti, la leggerò molto volentieri e le valuterò con attenzione.




ciao marz,
scusami ma non avevo visto la tua replica;
mi riferivo in particolare all'ultimo elemento che citavi, l'"armonia" degli ecosistemi, che ho liberamente interpretato (ma forse non intendevi questo precisamente), come la loro capacità di raggiungere un equilibrio dinamico, direi quasi, per estensione, un'omeostasi, nonchè la capcità di resistere entro certi limiti alle modificazioni indotte anche dall'esterno (resilienza);

non credi che questa sia una capacità "nuova" di un ecosistema, rispetto a quelle delle singole componenti?

ciao, buona fine settimana

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 16 luglio 2012 : 23:59:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono stato via per qualche giorno e non ho potuto replicare a nessuno . Conto di farlo senz' altro domani.

Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 17 luglio 2012 : 21:31:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Brevemente...

A Sandro73: tralasciando ogni altra considerazione , mi pare che siamo d'accordo nel ritenere che la perfezione non è di questo mondo e che la natura non fa eccezione.

A WildCatBear: se ho capito bene, sostieni che la natura sia perfetta e che siamo noi, per nostri limiti intrinseci, a non essere in grado di capire. Dal mio punto di vista, è un discorso non razionale; se non ci è posibile comprendere, che ne discutiamo a fare?
Io, comunque, parlando in generale, mi sforzo sempre di capire e di solito ho anche la presunzione di riuscirci .

A Maurizio: per quanto riguarda l' armonia degli ecosistemi la penso esattamente come Gomphus nel suo penultimo intervento.


Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 luglio 2012 : 21:44:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vediamo adesso la problematica dell' imperfezione della natura da un altro punto di vista.

Uno dei problemi che angustiavano molto i teologi naturali prima di Darwin era la predazione esercitata dalle specie carnivore, che contrastava parecchio (per usare un eufemismo) con la visione di una natura perfetta ed idealizzata dove il leone convivesse pacificamente con l' agnello.

Un teologo inglese di metà ottocento, Buckland, "risolse" il problema affermando che gli animali carnivori inducono una morte rapida e relativamente indolore e che alle prede venivano così risparmiate le "devastazioni della decrepitezza e senilità" e via di questo passo. E che quindi, in definitiva, la predazione non era che una manifestazione della perfezione e della bontà della natura.

Al di là della evidente opinabilità della tesi esposta, il problema vero sorse quando qualcuno sollevò la questione degli icneumonidi. Gomphus ( che credo in materia ne sappia più di me), glielo spieghi tu cosa sono gli icneumonidi e quali sono le loro abitudini nutritive o preferisci che lo faccia io ?




Giuseppe

Modificato da - marz in data 20 luglio 2012 21:49:03
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


171 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 23 luglio 2012 : 09:57:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:
A WildCatBear: se ho capito bene, sostieni che la natura sia perfetta e che siamo noi, per nostri limiti intrinseci, a non essere in grado di capire.

Più precisamente, dico che abbiamo la presunzione di poter valutare tutto
con parametri umani, e che tali parametri siano universamente validi.

Ma basta conoscere un po' di stria per capire che i nostri parametri
sono limitati, e ancora in fase di sviluppo (speriamo)
le verità che ieri erano insindacabili oggi sono superate,
e nulla ci assivura che arriveremo mai ad una capacità di comprensione
realmente sufficente per comprendere la natura.

Per ora ... la interpretiamo a nostra misura.

Cammina leggero nel verde
così lieve
che del tuo passaggio non resti traccia
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32917 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 luglio 2012 : 11:23:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa rispoosta starebbe bene nell'altra discussione parallela ....
luigi
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2345 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2012 : 01:27:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sandro73 mi ha "rubato" l'idea: etimologicamente, "perfetto" richiama l'idea di finito, concluso.
Su questo argomento voglio citare una frase del Dialogo di Galileo:

Sagredo. Io non posso senza grande ammirazione, e dirò gran repugnanza al mio intelletto, sentir attribuir per gran nobiltà e perfezione ai corpi naturali ... questo essere impassibile, immutabile, inalterabile etc., ed all'incontro stimar grande imperfezione l'esser alterabile, generabile, mutabile etc.: io per me reputo la Terra nobilissima ed ammirabile per le tante e si' diverse alterazioni, mutazioni, generazioni etc. che in lei incessantemente si fanno ...
Questi che esaltano tanto l'incorruttibilità , l'inalterabilità etc., ... meriterebbero d'incontrarsi in un capo di Medusa, che gli trasmutasse in istatue di diaspro o di diamante, per diventar più perfetti che non sono.
(la faccina non è nell'originale, ma ci stava)

fern
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 luglio 2012 : 21:27:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La citazione è magnifica e la faccina ci sta benissimo. Italo Calvino considerava Galileo, oltre che naturalmente un grande scienziato, il più grande scrittore italiano di tutti i tempi e forse non aveva tutti i torti. Mi permetto di riportare la citazione integralmente.

Sagredo: io non posso senza grande ammirazione, e dirò gran repugnanza al mio intelletto, sentir attribuir per gran nobiltà e perfezione a i corpi naturali ed integranti dell'universo questo esser impassibile, immutabile, inalterabile etc., ed all'incontro stimar grande imperfezione l'esser alterabile, generabile, mutabile, etc.: io per me reputo la Terra nobilissima ed ammirabile per le tante e sì diverse alterazioni, mutazioni, generazioni, etc., che in lei incessabilmente si fanno; e quando, senza esser suggetta ad alcuna mutazione, ella fusse tutta una vasta solitudine d'arena o una massa di diaspro, o che al tempo del diluvio diacciandosi l'acque che la coprivano fusse restata un globo immenso di cristallo, dove mai non nascesse nè si alterasse o si mutasse cosa veruna, io la stimerei un corpaccio inutile al mondo, pieno di ozio e, per dirla in breve, superfluo e come se non fusse in natura, e quella stessa differenza ci farei che è tra l'animal vivo e il morto; ed il medesimo dico della Luna, di Giove e di tutti gli altri globi mondani. Ma quanto più m'interno in considerar la vanità de i discorsi popolari, tanto più gli trovo leggieri e stolti. E qual maggior sciocchezza si può immaginar di quella che chiama cose preziose le gemme, l'argento e l'oro, e vilissime la terra e il fango? e come non sovviene a questi tali, che quando fusse tanta scarsità della terra quanta è delle gioie o de i metalli più pregiati, non sarebbe principe alcuno che volentieri non ispendesse una soma di diamanti e di rubini e quattro carrate di oro per aver solamente tanta terra quanta bastasse per piantare in un picciol vaso un gelsomino o seminarvi un arancino della Cina, per vederlo nascere, crescere e produrre sì belle frondi, fiori così odorosi e sì gentil frutti? È, dunque, la penuria e l'abbondanza quella che mette in prezzo ed avvilisce le cose appresso il volgo, il quale dirà poi quello essere un bellissimo diamante, perchè assimiglia l'acqua pura, e poi non lo cambierebbe con dieci botti d'acqua. Questi che esaltano tanto l'incorruttibilità, l'inalterabilità, etc., credo che si riduchino a dir queste cose per il desiderio grande di campare assai e per il terrore che hanno della morte; e non considerano che quando gli uomini fussero immortali, a loro non toccava a venire al mondo. Questi meriterebbero d'incontrarsi in un capo di Medusa, che gli trasmutasse in istatue di diaspro o di diamante, per diventar più perfetti che non sono.

Fatte le debite proporzioni, un concetto in parte analogo lo esprimeva De Andrè, nella canzone "Via del Campo"
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior...




Giuseppe

Modificato da - marz in data 24 luglio 2012 21:50:01
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