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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 15:30:22
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| Messaggio originario di WildCatBear:
..... la cosa migliore sarebbe poter mettere una funivia che darebbe l'ooportunità di vedere la fauna selvtica anche a chi non avrebbe capacità e pazienza per vederla altrimenti.
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A parte i costi di una funivia e le norme di sicurezza, che sono fuori dalla portata di un qualsiasi privato, l'installazione e il funzionamento di una funivia, secondo me, sono molto più impattanti di una strada sterrata usata con parsimonia.
Direi anche che osservare la "fauna selvatica" dai seggiolini di una funivia in movimento ha poco a che vedere con l'osservazione naturalistica.
luigi
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WildCatBear
Utente V.I.P.
Città: piacenza
171 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 16:45:09
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| Messaggio originario di elleelle: A parte i costi di una funivia e le norme di sicurezza, che sono fuori dalla portata di un qualsiasi privato, l'installazione e il funzionamento di una funivia, secondo me, sono molto più impattanti di una strada sterrata usata con parsimonia.
Direi anche che osservare la "fauna selvatica" dai seggiolini di una funivia in movimento ha poco a che vedere con l'osservazione naturalistica. |
ovviamente questo sarebbe da vedere in ottica ruffiana pronaturismo (nota la particolarità)
La funivia ha costi più o meno accessibili dipende dagli obiettivi.
Per un parco dotato di adeguate strutture ricettive e quindi una affluenza non sporadica può essere una valida alternativa alla manutenzione in condizioni di sicurezza sia per animali che per viagiatori di una strada.
L'osservazione naturalistica la lascerei al naturalista che di certo non ha bisogno di seggiovie ma di natura incontaminata, e questo mi riporterebbe al 10 a 0 iniziale.
Per il naturista (turista della natura) che farebbe scappare qualunque animale molto prima di essere a distanza di osservazione, l'osservazione dalla funivia sarebbe una discreta alternativa.
Cammina leggero nel verde così lieve che del tuo passaggio non resti traccia |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 17:31:50
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| Messaggio originario di WildCatBear:
Per il naturista (turista della natura) che farebbe scappare qualunque animale molto prima di essere a distanza di osservazione, l'osservazione dalla funivia sarebbe una discreta alternativa.
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Ottima alternativa per osservare rettili, anfibi, ragni e imenotteri .... luigi
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WildCatBear
Utente V.I.P.
Città: piacenza
171 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 17:49:43
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| Messaggio originario di elleelle: Ottima alternativa per osservare rettili, anfibi, ragni e imenotteri .... luigi |
vero ma a parte che al tipico naturista a piedi forse solo ragni e imenotteri sarebbero visibili, di fatto ne sarebbe comunque poco colpito.
Cammina leggero nel verde così lieve che del tuo passaggio non resti traccia |
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 21:02:43
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| Messaggio originario di faina:
enotria puoi rimandarmi per cortesia tramite messaggio privato l'ultimo tuo messaggio nella discussione chiusa, dove mi dicevi quel nome? grazie, .... |
Provo a farlo io ..... reinserendo il pezzetto di messaggio di Andrea ....
| Messaggio originario di enotria:
Ad ogni modo il titolo si chiama Operatore Agrituristico e la legge nazionale di riferimento per tutte le regioni è la 96/2006.
In ogni caso, almeno all'inizio, ti conviene fare solo alloggio e prima colazione, hai meno problemi con le autorizzazioni della USL. .... |
..... torniamo alla discussione, che mi pare però di troppo ampio respiro rispetto alla richiesta iniziale di Nicola .... che, "rivista", ...potrebbe suonare così: "Consigli per un progetto di rivalorizzazione turistica del territorio"
In pratica si tratta quindi di valutare quali gli interventi necessari e/o consigliati ... per un ripristino ambientale (su territorio piuttosto limitato) finalizzato alla fruizione turistica ... in funzione delle varie e possibili modalità di fruizione ... e cercando di mantenere un elevato valore naturalistico e di naturalità.
Se ho capito male ... chiedo a Nicola di correggermi.
Ciaoo |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 23:48:42
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Per quanto riguarda me ed il mio post iniziale, ritengo ormai chiuso l'argomento e ringrazio tutti quanti hanno voluto partecipare e dare il proprio contributo.
Dal punto di vista generale, dopo aver abbandonato l'ipotesi del lasciare che la Natura facesse liberamente il suo corso, come molto efficace per l'ambiente, ma troppo poco interessante per l'Uomo, abbiamo esaminato varie soluzioni, più o meno realistiche, più o meno impattanti.
Ora mi resta il caso reale, ma questo non è certo discutibile qui sul Forum. Un grazie a tutti per i contributi apportati alla discussione.
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 09:53:58
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per come la vedo io potrebbe essere:
Progetto di recupero e valorizzazione di un territorio a scopo di incentivare il turismo ecologico ed ecocompatibile.
In pratica si tratta quindi di valutare quali gli interventi necessari e/o consigliati ... per un ripristino ambientale (su territorio piuttosto limitato) e territoriale (mettere in sicurezza il terreno) finalizzato alla fruizione turistica selezionata cercando di mantenere un elevato valore naturalistico e di naturalità.
E quali sono gli interventi che possono creare un indotto sul territorio (es: vendita prodotti da orto biologico, noleggio posto tenda, ristoro base, visita naturalistica guidata) da poter poi rinvestire sul territorio stesso (es: cibo per cavalli o simili, sull'orto, sull'energia per illuminazione, sulla benzina che ahimè è necessaria per tenere puliti i camminamenti, sul personale) il tutto sempre in funzione della creazione di un "luogo" pulito, tranquillo e il piu' possibile naturale.
| Messaggio originario di Luciano54:
..... torniamo alla discussione, che mi pare però di troppo ampio respiro rispetto alla richiesta iniziale di Nicola .... che, "rivista", ...potrebbe suonare così: "Consigli per un progetto di rivalorizzazione turistica del territorio"
In pratica si tratta quindi di valutare quali gli interventi necessari e/o consigliati ... per un ripristino ambientale (su territorio piuttosto limitato) finalizzato alla fruizione turistica ... in funzione delle varie e possibili modalità di fruizione ... e cercando di mantenere un elevato valore naturalistico e di naturalità.
Se ho capito male ... chiedo a Nicola di correggermi.
Ciaoo
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la rana non beve mai tutta l'acqua dello stagno in cui vive. |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 11:24:29
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| Messaggio originario di faina:
per come la vedo io potrebbe essere:
Progetto di recupero e valorizzazione di un territorio a scopo di incentivare il turismo ecologico ed ecocompatibile.
In pratica si tratta quindi di valutare quali gli interventi necessari e/o consigliati ... per un ripristino ambientale (su territorio piuttosto limitato) e territoriale (mettere in sicurezza il terreno) finalizzato alla fruizione turistica selezionata cercando di mantenere un elevato valore naturalistico e di naturalità. |
Mettere in sicurezza il terreno è - passami il bisticcio - un terreno molto scivoloso. Garantire la sicurezza contro cadute di rami, punture da rovi o ortica, morsi di vipere(se ce ne sono), punture di vespe e altri insetti, cadute accidentali su terreno sconnesso ecc... significherebbe praticamente stravolgere quel territorio e trasformarlo in un giardino. Credo che ci siano formule che scaricano la responsabilità oggettiva del proprietario del terreno quando questo è stato volutamente lasciato allo stato naturale e prevedano che i turisti, come escono dai percorsi segnalati, si muovano a loro rischio.
| E quali sono gli interventi che possono creare un indotto sul territorio (es: vendita prodotti da orto biologico, noleggio posto tenda, ristoro base, visita naturalistica guidata) da poter poi rinvestire sul territorio stesso (es: cibo per cavalli o simili, sull'orto, sull'energia per illuminazione, sulla benzina che ahimè è necessaria per tenere puliti i camminamenti, sul personale) il tutto sempre in funzione della creazione di un "luogo" pulito, tranquillo e il piu' possibile naturale.
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Se pensi di tenere puliti i sentieri andando in giro con quegli abominevoli apparecchietti tagliatutto a spalla con motore a due tempi che producono un rumore assordante, oltre agli odori di gas di scarico e all'olio vaporizzato, siamo del gatto. Secondo me devi fare un piccolo sacrificio e tagliare con falce, cesoie e seghetto. Quello che spendi di fatica per tagliare lo risparmi non dovendo portare sulle spalle il marchingegno nefasto; risparmi vibrazioni e preservi l'udito. E risparmi soldi; di tempo, invece, credo che ne avrai abbastanza; in fondo la pulizia basta farla un paio di volte all'anno. Personalmente, ti assicuro che, se una mattina, ospite del tuo rifugio, invece del canto degli uccelli o delle cicale, sentissi il rumore di un tagliasiepi, farei i bagagli e me ne andrei senza pagare.
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 11:50:16
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| Messaggio originario di elleelle:
| Messaggio originario di faina:
per come la vedo io potrebbe essere:
Progetto di recupero e valorizzazione di un territorio a scopo di incentivare il turismo ecologico ed ecocompatibile.
In pratica si tratta quindi di valutare quali gli interventi necessari e/o consigliati ... per un ripristino ambientale (su territorio piuttosto limitato) e territoriale (mettere in sicurezza il terreno) finalizzato alla fruizione turistica selezionata cercando di mantenere un elevato valore naturalistico e di naturalità. |
Mettere in sicurezza il terreno è - passami il bisticcio - un terreno molto scivoloso. Garantire la sicurezza contro cadute di rami, punture da rovi o ortica, morsi di vipere(se ce ne sono), punture di vespe e altri insetti, cadute accidentali su terreno sconnesso ecc... significherebbe praticamente stravolgere quel territorio e trasformarlo in un giardino. Credo che ci siano formule che scaricano la responsabilità oggettiva del proprietario del terreno quando questo è stato volutamente lasciato allo stato naturale e prevedano che i turisti, come escono dai percorsi segnalati, si muovano a loro rischio.
| E quali sono gli interventi che possono creare un indotto sul territorio (es: vendita prodotti da orto biologico, noleggio posto tenda, ristoro base, visita naturalistica guidata) da poter poi rinvestire sul territorio stesso (es: cibo per cavalli o simili, sull'orto, sull'energia per illuminazione, sulla benzina che ahimè è necessaria per tenere puliti i camminamenti, sul personale) il tutto sempre in funzione della creazione di un "luogo" pulito, tranquillo e il piu' possibile naturale.
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Se pensi di tenere puliti i sentieri andando in giro con quegli abominevoli apparecchietti tagliatutto a spalla con motore a due tempi che producono un rumore assordante, oltre agli odori di gas di scarico e all'olio vaporizzato, siamo del gatto. Secondo me devi fare un piccolo sacrificio e tagliare con falce, cesoie e seghetto. Quello che spendi di fatica per tagliare lo risparmi non dovendo portare sulle spalle il marchingegno nefasto; risparmi vibrazioni e preservi l'udito. E risparmi soldi; di tempo, invece, credo che ne avrai abbastanza; in fondo la pulizia basta farla un paio di volte all'anno. Personalmente, ti assicuro che, se una mattina, ospite del tuo rifugio, invece del canto degli uccelli o delle cicale, sentissi il rumore di un tagliasiepi, farei i bagagli e me ne andrei senza pagare.
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questo si che è dialogare profiquamente! hai ragione sul fatto che alcune cose prescindono dalla volontà della persona in effetti è cosi'! Quindi chi poi andrebbe in quel luogo non si dovrebbe stupire se incontra una vipera, tanto per dire. Diciamo che pero' per mettere in sicurezza io intendo per esempio sul sentiero eliminare le buche. Oppure come dicevo prima i rami pericolanti nei pressi di un edificio (se ce ne sono) sia per sicurezza verso l'edificio che ovviamente per le persone (se intorno all'edificio è la zona di piu' passaggio o sosta di gente). Altri esempi ce ne sarebbero ma credo di aver reso l'idea.
Per il discorso del taglio, diciamo che da un certo punto di vista hai ragione anche su quel fronte. Tuttavia dipende molto da quante persone gestisco la zona. Se si è da soli la vedo difficile. Se poi il terreno non è piccolo, e magari non è tutto pianeggiante,con rovi magari, da soli la vedo impossibile con una falce...non è che lo ipotizzo, lo affermo con certezza di esperienza personale Cmq dipende molto da che luoghi e dimensioni stiamo ipotizzando. Ti faccio un ipotesi molto probabilistica: ti cade un castagno secco di traverso al sentiero, lo tagli col seghetto? La soluzione sarebbe fare quello che si deve fare quando non c'è nessuno, per non recare fastidi e piu' velocemente possibile.
la rana non beve mai tutta l'acqua dello stagno in cui vive. |
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FranzTN
Utente V.I.P.
Regione: Trentino - Alto Adige
216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 16:06:00
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| Per il discorso del taglio, diciamo che da un certo punto di vista hai ragione anche su quel fronte. Tuttavia dipende molto da quante persone gestisco la zona. Se si è da soli la vedo difficile. Se poi il terreno non è piccolo, e magari non è tutto pianeggiante,con rovi magari, da soli la vedo impossibile con una falce...non è che lo ipotizzo, lo affermo con certezza di esperienza personale Cmq dipende molto da che luoghi e dimensioni stiamo ipotizzando. Ti faccio un ipotesi molto probabilistica: ti cade un castagno secco di traverso al sentiero, lo tagli col seghetto? La soluzione sarebbe fare quello che si deve fare quando non c'è nessuno, per non recare fastidi e piu' velocemente possibile. |
Secondo me Faina ha pienamente ragione su questo. Dato che stiamo parlando di un territorio gestito allo scopo di | creare un indotto sul territorio (es: vendita prodotti da orto biologico, noleggio posto tenda, ristoro base, visita naturalistica guidata) da poter poi rinvestire sul territorio stesso (es: cibo per cavalli o simili, sull'orto, sull'energia per illuminazione, sulla benzina che ahimè è necessaria per tenere puliti i camminamenti, sul personale) |
non di un' area con particolari specificità botaniche e naturali, non vedo il perchè non si dovrebbero utilizzare motoseghe e decespugliatori, se necessari. Dopotutto, il rumore ed il disturbo, utilizzando questi strumenti, è certamente maggiore, ma molto più concentrato nel tempo ed è possibile lavorare efficacemente da soli o comunque con minor bisogno di aiuto. A meno che non vi siano motivi speciali per non farlo quindi trovo logico utilizzare i mezzi più pratici.
| Quello che spendi di fatica per tagliare lo risparmi non dovendo portare sulle spalle il marchingegno nefasto; risparmi vibrazioni e preservi l'udito. E risparmi soldi; di tempo, invece, credo che ne avrai abbastanza |
Quoto nuovamente Faina, invece. Ad esempio, il dover ricavare in un boschetto di rovi e robinie un' area per un semplice pollaio con annesso recinto diventa un vero e proprio lavoraccio, se non si possono utilizzare strumenti a motore. Certo, magari sarebbe un guadagno in salute ma bisognerebbe poterci lavorare a tempo pieno.
Link |
Modificato da - FranzTN in data 28 dicembre 2011 16:29:40 |
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 16:40:13
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stavo ora ora pensando che un buon compromesso naturalistico che crei magari anche un guadagno potrebbe essere installare qualche arnia nel terreno. Credo sia solo un beneficio dal punto di vista naturalistico e forse non è nemmeno un grosso investimento. Potrebbe se non altro procurare fondi per sopperire a parte delle spese di gestione. Anche se in piccola parte mi sa. altre idee per ora non ne ho.
la rana non beve mai tutta l'acqua dello stagno in cui vive. |
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Cmb
Moderatore
Città: Buers
Prov.: Estero
Regione: Austria
12844 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 17:13:37
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un bel sito per questa tema - purtroppo non ho trovato una traduzione in italiano: Link
"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
Vieni nel mondo dei Limax d'Italia
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 21:20:34
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Certamente le osservazioni di Francesco sono condivisibili. Quando si crea il "posto" bisogna per forza usare una tantum mezzi efficienti.
Se però leggiamo bene il passaggio di Nicola | ..... la benzina che ahimè è necessaria per tenere puliti i camminamenti ...... |
, il concetto mi sembra diverso. Se la benzina compare tra i costi di gestione con cui fare i conti, vuol dire che intendeva consumarne tanta; cioè per interventi frequenti e sistematici di manutenzione.
Del resto, le ditte che lavorano per i servizi giardini dei Comuni ormai non tagliano più a mano neanche uno stecco e girano sempre con gli attrezzi a motore in mano o in spalla ...
luigi |
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 23:32:04
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non è che me ne servano 500 litri al mese di benzina assolutamente.., ma cmq è una spesa da mettere in conto. Ce ne sono tante altre ovviamente che per ora sorpassano l'eventuale introito dell'area, una su tutte, il personale.
la rana non beve mai tutta l'acqua dello stagno in cui vive. |
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FranzTN
Utente V.I.P.
Regione: Trentino - Alto Adige
216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 dicembre 2011 : 23:57:11
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| Messaggio originario di elleelle:
Certamente le osservazioni di Francesco sono condivisibili. Quando si crea il "posto" bisogna per forza usare una tantum mezzi efficienti.
Se però leggiamo bene il passaggio di Nicola | ..... la benzina che ahimè è necessaria per tenere puliti i camminamenti ...... |
, il concetto mi sembra diverso. Se la benzina compare tra i costi di gestione con cui fare i conti, vuol dire che intendeva consumarne tanta; cioè per interventi frequenti e sistematici di manutenzione.
Del resto, le ditte che lavorano per i servizi giardini dei Comuni ormai non tagliano più a mano neanche uno stecco e girano sempre con gli attrezzi a motore in mano o in spalla ...
luigi
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In ogni caso è sempre meglio del diserbante, che sarebbe la soluzione più economica e rapida in assoluto. Ho visto posti trattati con "non so che " dove l' erba non ricresceva da un anno all' altro...
| non è che me ne servano 500 litri al mese di benzina assolutamente.., ma cmq è una spesa da mettere in conto. Ce ne sono tante altre ovviamente che per ora sorpassano l'eventuale introito dell'area, una su tutte, il personale. |
Faina, secondo me più che di "personale" avresti bisogno di uno o più soci, se cerchi di avviare un' impresa di questo tipo devi disporre anche di un buon capitale iniziale...
Link |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 dicembre 2011 : 00:12:44
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Sono d'accordo. Assumere dipendenti sarebbe da kamikaze. Ci vogliono soci che condividano la passione per il progetto e condividano il rischio. Soci, naturalmente, con quote molto diverse.
I diserbanti non li nominiamo nemmeno, per carità! E' già una vergogna che li usi l'ANAS ..... |
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Acipenser
Utente Senior
Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero
Regione: Germany
1668 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 dicembre 2011 : 19:41:41
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Salve a tutti,
a breve prenderò in esame la presente discussione la cui moderazione era sospesa per quanto accaduto qui.
Scusate per il disservizio.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta. Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato. |
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