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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 19:32:13
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Seguendo una discussione precedente e leggendo le relative risposte, mi sono posto una domanda: qual'è il giusto rapporto fra l'Uomo con le sue esigenze e la Natura con la sua fragilità ?
Per spiegarmi meglio vi faccio un esempio: ammettiamo che io sia proprietario di un'intera vallata in montagna, quindi con il potere di gestirla a mio piacimento, o quasi.
Una possibilità sarebbe la gestione naturalistica assoluta: non faccio nessun intervento e lascio che la natura faccia il suo corso. Come risultato ottengo un angolo incontaminato, un naturale equilibrio locale, un piccolo Eden, ma che nessuno può vedere. Non vi sono strade, non vi sono sentieri percorribili, solo gli intrepidi Indiana Jones armati di machete potrebbero visitarla. Al massimo qualche intrepido reporter potrebbe fare dei documentari e far vedere a tutti gli altri ciò che non possono visitare.
Altra possibilità è una gestione più dedicata all'Uomo e meno alla Natura, con sentieri curati, una gestione equilibrata del sottobosco per lasciare spazio a biacchi e ricci, ma lasciando anche all'uomo la possibilità di fare una camminata per boschi con moglie e figli. Naturalmente un punto di ristoro ed alloggio ed una strada per arrivarci comodamente in auto con tutta la famiglia. In questo modo molti più umani potrebbero beneficiare dell'oasi, non più incontaminata, godere tutti della bellezza della Natura ma, per contro, gli animali si allontanerebbero dai sentieri, qualche bottiglia di Coca Cola resterebbe sui prati e qualche biscia finirebbe sotto le ruote delle auto.
Naturalmente, io ho fatto solo due esempi estremi, in mezzo vi possono essere mille varianti più o meno pro umani, più o meno pro natura.
Allora, se voi foste i proprietari della vallata, cosa fareste ?
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Acipenser
Utente Senior
Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero
Regione: Germany
1668 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 19:37:11
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Salve a tutti,
la discussione di cui parla Andrea è questa .
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta. Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato. |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 19:54:48
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Esatto, e vorrei indicare che nella discussione citata vi è già un ottimo intervento di elleelle (ma non so come linkarlo) che esprime in modo molto onesto ed equilibrato il proprio pensiero.
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 20:20:06
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Il problema è dibattuto da tempo e non solo nell'ultima discussione. Come dici tu, anch'io penso che l'optimum stia in una posizione intermedia. Secondo me, però, anche la seconda opzione che indichi tu non è affatto estrema, ma già abbondantemente mediata. Si può fare anche di peggio; disboscare, organizzare escursioni collettive con aree di sosta attrezzate per picnic e barbecue, piste per ciclocross, o, peggio, per motocross ecc...
A rigore, il meglio per la natura sarebbe la prima soluzione, ma in pratica credo che non sia del tutto giusto.
Anche far conoscere la natura e il valore naturalistico di in luogo a molte persone serve a proteggerlo e a creare una sensibilità diffusa che esca dagli ambienti degli ecologisti duri e puri. Per fare divulgazione bisogna anche rinunciare a qualche posizione di principio. Per esempio, io non sono neppure contrario ai giardini zoologici (senza bisogno di cambiargli ipocritamente il nome in "bioparchi"). Poi, dopo che il primo approccio crea l'interesse, le persone capiscono e affinano la loro sensibilità, specialmente i giovani, e imparano ad apprezzare anche i valori più raffinati; come per la musica.
Secondo me, ci sono delle soluzioni percorribili decisamente valide; basta evitare certi errori grossolani, come stavo accennando all'amico faina.
La strada è un elemento chiave. Se i visitatori possono lasciare la macchina non molto lontano, puoi anche chiedergli di fare l'ultimo pezzo a piedi, evitando di creare strada e parcheggi. Avrai una clientela più ridotta e selezionata, ma vale la pena di provare; per la natura sarà sicuramente meglio. Comunque, ci sono tanti posti ancora ecologicamente sani nonostante siano serviti da una strada; basta non strafare: una strada minima dove si debba andare a passo d'uomo e niente asfalto.
Secondo me, è importante non tagliare più vegetazione del necessario. Bisogna superare la mentalità boscaiola del secolo scorso per cui un leccio era una pianta di pregio e i rovi davano solo fastidio. Ci si deve limitare a creare un minimo di sentieri percorribili e evitare assolutamente di "pulire" il bosco. Non si deve falciare l'erba, né potare gli alberi, meno quelli adiacenti alla casa. Non si devono creare rischi di incendio con aree per barbecue e simili, né consentire il campeggio libero. E bisogna sfatare la diceria che "pulendo il bosco" si limita il rischio di incendio. Gli incendi li appicca sempre qualcuno e ci sono boschi mai puliti che non si sono mai incendiati.
Qualche altro parere?
luigi
Ci siamo accavallati Grazie del complimento; speriamo di meritarcelo ...
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Modificato da - elleelle in data 26 dicembre 2011 20:21:26 |
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Stefano Doglio
Utente Senior
Città: Roma
Regione: Lazio
1599 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 20:23:57
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personalmente credo sia sbagliata la tua contrapposizione tra nessun intervento che porta all'Eden e ad un "equilibrio naturale" (concetto quanto mai controverso) da una parte e gestione che è necessariamente dedicata alla fruizione umana dall'altra. Posto che esista un equilibrio naturale di certo non basta una sola vallata a realizzarlo... nemmeno parchi giganteschi come Yellowstone riescono ad essere in equilibrio senza interventi attivi (c'è un bel libro degli anni '90, Nature's Keepers: Link che spiega molto bene questi concetti, e usato costa 1 solo penny!). Se ad es. nella tua valle c'è una rarissima orchidea, non gestire i (= sparare ai) cinghiali, il tuo "equilibrio" significa l'estinzione locale di quella specie... |
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 22:50:54
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tralasciamo il fatto che è stata chiusa la discussione che ho aperto io per il fatto che come mi è stato detto vendere panini, tagliare edere e pulire i boschi non sono temi del forum, senza quindi considerare la discussione in linea generale,ovvero dove io chiedevo pareri e idee su come fare per recuperare un luogo (tra l'altro in un parco regionale).
addirittura mentre sto scrivendo questo messaggio mi accorgo che è stata addirittura cancellata!! cosi i messaggi utili che avevano scritti alcuni utenti sono andati perduti! chiederei per questo motivo a enotria di rimandarmi per cortesia tramite messaggio privato l'ultimo suo messaggio che aveva scritto che non ho fatto in tempo a segnarmi.
Nell'altra discussione piu' che a una chiusura sarei stato d'accordo con elleelle per un cambio di titolo come aveva suggerito lui.
Rimango basito dai commenti di certi utenti tipo quello che mi dice che chiedo consulenze gratis. Ma come ti permetti? questo è un forum pubblico e io ho diritto di chiedere quello che mi pare tu sei libero di non partecipare.
Stupefatto invece da commenti di Luciano54 che è pure moderatore e mi dice che lui lascerebbe tutto cosi! Complimenti Luciano, ma sai cosa ti dico, se i terreno invece di miei fossero stati tuoi? se fosse la tua casa quella che è attaccata dai rovi? la lasceresti li? la facciamo cadere eh? dimmi una cosa , tu credo le passeggiate in montagna le farai, li usi i sentieri eh? li preferisci puliti? i rifugi se hai necessita' ti fanno comodo anche a te eh?
Questi commenti sono solamente provocazioni. Le case che dico io ci sono gia' e nessuno vuole costruirle di nuove, avete completamente travisato tutto!!!!!!! I sentieri CI SONO GIA! e quindi anche il passaggio di gente. Invece voi avete fatto passare il messaggio come un tentativo di portare il turismo in una zona incontaminata e costruirci robe e disboscare il sottobosco. allucinante... Ripristinare i ruderi era solo un idea per creare un reddito e un recupero, e col reddito mantenere il recupero.
Io ero qui in buona fede, per valutare altre idee con voi insieme, ma come mi suggerisce Istrice posso anche cancellarmi dal forum se mi va, tanto qui a quanto pare i naturalisti siete voi e il nuovo utente che chiede consigli è solo uno che vuole tagliare un bosco.....
ciao Faina
PS: vedo che adesso la discussione è stata rimessa, ma quando scrivevo il messaggio non c'era piu', ho controllato 2 volte. Probabilemnte è stata rimessa perchè in questa ci sono dei link che rimandano all'altra. Puntualizzo per evitare che mi si prenda anche per scemo oltre che per uno che chiede consulenze gratis.
Voglio comunque ringraziare tutti gli utenti e mod che hanno saputo dialogare educatamente e cmq darmi i loro pareri.
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Modificato da - faina in data 26 dicembre 2011 23:06:47 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 23:22:35
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Scusa, Nicola ...
Ricordo che anch'io, quando mi presentai le prime volte aprendo discussioni su questo forum incappai in qualche fraintendimento o mi espressi in termini impropri.
E' sempre difficile entrare in un ambiente nuovo con le sue regole; e non parlo tanto del regolamento di sezione, che vale quello che vale, quanto proprio del clima e dello spirito che accomuna gli utenti consolidati di questo forum.
Le prime volte capita a tutti di entrare "a gamba tesa" oppure semplicemente di esprimere concetti che per noi sono nuovi, ma che nel forum sono stati più volte dibattuti e metabolizzati e magari fanno storcere la bocca a qualcuno.
Come avevo accennato, noi non siamo competenti per indicarti le vie burocratiche o gli spiragli finanziari per realizzare il tuo progetto e non ti sappiamo consigliare su panini e altra refezione. Noi sappiamo vedere la cosa dal punto di vista ecologico (che è cosa diversa da "animalismo" o "naturalismo") e ti possiamo consigliare, tutt'al più, cosa non fare se vuoi preservare in concreto e non solo a parole il valore naturalistico di quei luoghi.
Comunque, tieni presente che sei entrato in un sistema che non conosci a fondo e al quale tu finora non hai dato nessun contributo. Quindi, hai il diritto al rispetto e alla cortesia come tutti quelli che sono cortesi e rispettosi, ma se ti diciamo che forse hai sbagliato porta, forse è meglio se ci rifletti serenamente .......e magari riprendi il discorso domani! luigi |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 23:25:41
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@faina Non prendertela, non vi è nulla di personale nelle nostre discussioni, vi è solo un comune rispetto ed amore per la Natura, solo che questo modo di intendere ha molteplici aspetti e, come è normale, ciascuno ha il suo diverso punto di vista.
Il tuo argomento era molto interessante, solo che aveva un aspetto troppo personalizzato, manteniamoci su di un piano generale e vediamo quali punti di vista vengono fuori. E non preoccuparti, scrivimi direttamente e ti dico tutto quello che vuoi sapere.
@Stefano Doglio Certo, il mio è un discorso ipotetico, ma fino ad un certo punto, e contrappone proprio due diversi modi di intendere la fruizione dell'ambiente naturale: il protezionismo all'estremo, che però porta al non poter usufruire di ciò che proteggiamo e lo sfruttamento, più o meno controllato, che inevitabilmente porta a danneggiare la Natura
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
Modificato da - enotria in data 26 dicembre 2011 23:33:20 |
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 23:31:33
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ringrazio nuovamente enotria. ellelle, capisco cosa vuoi dire voglio puntualizzare che le mie erano idee embrionali, ed ero e sono aperto a nuove idee che possono anche soppiantare del tutto le precedenti. Volevo anche dirti che io saro' anche un nuovo utente ma come scritto nella prima frase della mia presentazione, è tanto che vi leggo, e tanto vuol dire anni.. e ho aperto la discussione dopo aver cercato attentamente la sezione piu' giusta per il fine della discussione stessa. tutto in buonafede e amicizia!
devo dire pero' che quando il sottoscritto chiede spiegazioni all' admin per sapere il motivo di una chiusura di una sua discussione e gli viene risposto di cancellarsi dal forum... allora mi girano un po' i panini....
buonanotte :)
la rana non beve mai tutta l'acqua dello stagno in cui vive. |
Modificato da - faina in data 26 dicembre 2011 23:32:42 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 23:43:03
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| Messaggio originario di faina:
ringrazio nuovamente enotria.
devo dire pero' che quando il sottoscritto chiede spiegazioni all' admin per sapere il motivo di una chiusura di una sua discussione e gli viene risposto di cancellarsi dal forum... allora mi girano un po' i panini....
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Bisogna mettersi sempre nei piedi dell'altra persona. Gli amministratori non possono entrare in tutte le sfaccettature di una presa di posizione, sia per motivi di tempo che per uniformità di comportamento verso gli altri utenti. E a volte devono giustamente tagliar corto sulle polemiche.
Mi pare che, un po' alla volta, ci stiamo chiarendo molto bene i punti di vista - che non sono poi così lontani - e si può riprendere (domani) la discussione in maniera proficua. E credo che dalla nuova discussione potrai ricavare ugualmente le informazioni e, se credi, i suggerimenti che ti interessano.
luigi
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2011 : 23:48:25
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| Messaggio originario di faina:
Stupefatto invece da commenti di Luciano54 che è pure moderatore e mi dice che lui lascerebbe tutto cosi! Complimenti Luciano, ma sai cosa ti dico, se i terreno invece di miei fossero stati tuoi? se fosse la tua casa quella che è attaccata dai rovi? la lasceresti li? la facciamo cadere eh? dimmi una cosa , tu credo le passeggiate in montagna le farai, li usi i sentieri eh? li preferisci puliti? i rifugi se hai necessita' ti fanno comodo anche a te eh? |
Intanto ti chiederei di dare pane al pane ... ecc. Sono stato io a consigliare di cambiare titolo ... non Luigi. Non ho neppure detto che devi lasciare le cose così .... ma non puoi neppure parlare di ripristino territoriale ... facendo quello che vuoi fare ... devi parlare di ripristino ad uso antropico ... o turistico ... o come meglio ti aggrada ... ma non ambientale o territoriale. Io la casa fra i rovi ce l'ho ... e non ci sono strade per arrivarci ... i sentieri (vecchie mulattiere) me li pulisco da solo ... ma non ritengo infestanti i rovi o i pipistrelli che abitano la soffitta .... o i ghiri ... o quant'altro. Credo che anche tu prima di giudicare dovresti cercare di conoscere un po' meglio le persone a cui ti rivolgi. Senza acredine ... ma credo che gli Admin abbiano fatto bene a togliere una discussione ... partita col piede sbagliato, e che rischiava di non portare a nulla; tranquillizzati e riformula il tuo intervento nella giusta ottica Ciaoo |
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FranzTN
Utente V.I.P.
Regione: Trentino - Alto Adige
216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 00:11:46
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Ciao a tutti! Allora, ammesso di poter agire liberamente e svincolato da qualsiasi finalità di guadagno, per decidere come gestire la mia valle personale ( ma che bello!) guarderei cosa succede anche nei dintorni... se il resto del territorio fosse ridotto ad un territorio molto antropizzato simile tutt'al più ad un' estensione dei parchi cittadini, allora cercherei di interdire l' accesso a chiunque. Il canto di merli e cince è meglio anche delle colonne sonore di John Williams ! Un "piccolo Eden" non è che non è visto da nessuno, ma anzi è goduto da miriadi di forme di vita che possono apprezzarlo molto più dei gitanti delle domenica in cerca di un posto per fare grigliate senza affumicare i vicini
E' anche vero che comunque per avere un ecosistema vagamente equilibrato servirebbe un' estensione di territorio immensa: in un ecosistema servono anche dei predatori al vertice della catena alimentare, e se pensiamo che un maschio di lince può difendere un territorio di 300 km2, e che ce ne vogliono parecchi per avere una popolazione vitale, beh, più che una vallata sola mi servirebbe un' intera catena montuosa con parecchie vallate annesse!
Forse l' idea " migliore " sarebbe però una valorizzazione del territorio volta a fare da esempio, in modo da mostrare un modello di armoniosa coesistenza tra uomo e natura " esportabile " anche nei territori vicini alla mia valletta personale. Quindi direi pochissime strade ( la maggior parte della gente ha ben poca voglia di camminare), alcune zone ben circoscritte destinate a chi vuole ammirare la natura, molte aree rigorosamente off limits per gli esseri umani e regolamentazione rigorosa delle attività sportive ( arrampicata, sci alpinismo, motocross)... Ma questo è un discorso meravigliosamente teorico !
Ciao faina, benvenuto sul forum...spero tu non ti faccia influenzare dalla prima esperienza negativa. Un forum deve servire per discutere, e per discutere le opinioni divergenti sono indispensabili...
P.S.: l' espansione del bosco, in qualche raro caso, può anche essere un danno, penso ad esempio ad alcuni tetraonidi... Ma si tratta di specie con esigenze particolarissime...
Link |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 07:04:44
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| Messaggio originario di elleelle:
A rigore, il meglio per la natura sarebbe la prima soluzione, ma in pratica credo che non sia del tutto giusto.
Anche far conoscere la natura e il valore naturalistico di in luogo a molte persone serve a proteggerlo e a creare una sensibilità diffusa che esca dagli ambienti degli ecologisti duri e puri. Per fare divulgazione bisogna anche rinunciare a qualche posizione di principio.
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Ho ripreso questo inserto perché cita un effetto molto importante, la divulgazione e la conoscenza dei giusti valori.
Io stesso, appena entrato nel vostro Forum, mi ritenevo detentore di sani e giusti principi di ecologia e di essere un valido sostenitore della Natura. Nulla di più sbagliato, non ne capivo una mazza e solo leggendo i vari interventi ho visto, ho ascoltato, ho detto le mie sciocchezze, sono stato ripreso e qualche cosa di nuovo ho capito (almeno spero).
Per questo penso che la soluzione di massimo rispetto, se non fornisce anche conoscenza e divulgazione, sia solo fine a se stessa, bella, ma sterile.
Gli stessi interventi pubblici, quelli fatti con i nostri soldi, vincolano sempre l'intervento alla divulgazione. Ad esempio, la CE dice agli agricoltori: se tu vuoi fare una area umida, o un bosco o anche solo una siepe, io ti do i soldi, ma tu, oltre a fare e mantenere per tot anni la struttura, ti devi impegnare a dare libero accesso a quanti vogliono visitarla. Ecco allora che in mezzo al nulla, si crea una area umida o una boschiva, che diventa punto di riposo e di protezione durante la migrazione degli uccelli, ma anche un punto vicino dove le scolaresche possono andare e vedere e, forse, capire.
Scusate la digressione OT, ma questo mi pare sia il motivo principale che rende poco utile la prima soluzione, più o meno utopistica, quella della massima protezione della Natura.
Ma se abbandoniamo questa soluzione, tutte le altre sono dei compromessi, in cui è necessario trovare il giusto livello, quello che massimizza il vantaggio, pur arrecando il minimo danno alla Natura.
Un piccolo inciso: non stiamo solo discutendo a titolo accademico, ma il vostro parere e le vostre idee mi servono per suggerire una migliore gestione ecologica ad una grossa azienda agricola, che attualmente si basa sul reddito di pochi ettari coltivati a vigneto DOC ed a seminativo, ma che ha la stragrande maggioranza del terreno investito a bosco incolto. Come vedete, sono io che vi sto sfruttando, ma il beneficiario è questo e penso che ne valga la pena:
Immagine: panorama dalla corte colonica
167,1 KB
Questa è la situazione attuale, la foto è ripresa dal bordo della corte colonica e, come vedete, vi è il seminativo nella parte più pianeggiante, ma la stragrande maggioranza è bosco, la strada sterrata che si vede sulla sinistra scende fino al fondo valle e raggiunge il fiumiciattolo che è sul fondo, alla estrema destra della foto.
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 09:22:04
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io intendo ripristino territoriale il fatto che ad oggi il territorio, ti ripeto, con le abitazioni usate sporadicamente, i sentieri e tutto quello che gia' c'è, è abbandonato e quindi soggetto a erosione, danni e attacco di piante infestati o semplicemente rami secchi che cadono e sfondano i tetti. Anche tu hai un rudere, mi fa piacere. Nemmeno nel mio arrivano strade come avevo detto, ma solo sentieri. Quindi un punto di incontro ce l'abbiamo e non dovrebbe essere difficile rinforzarlo. Mi pare di aver capito che il tuo rudere non sia abitabile, forse non ha il tetto? in tal caso la differenza sta li in noi, io devo preservare un edificio che è usabile, tu no. Poi magari ho capito male e mi sbaglio.
Tornando alla discussione generale, cosa farei io? Gestire da solo tutto il territorio sarebbe ovviamente impossibile, quindi per forza andrà lasciato libero. Se il territorio è percorso da sentieri posso ipotizzare che In questo territorio ci sia una zona rurale abbandonata o anche solo una capanna di legno. I sentieri vanno tenuti puliti anche solo per una questione di sicurezza e poi perchè pulendo i sentieri non si reca alcun danno a niente. (non è che asfaltiamo il terreno). Il rudere o la capanna secondo me andrebbero recuperati, il terreno intorno a loro andrebbe adattato all'uomo. Attenzione, non intendo 1 ettaro d'intorno ma un raggio di tot metri per rendere sicuro e praticabile il terreno. Decespugliare l'erba per il passaggio dell'uomo, e per evitare di trovarsi vipere in casa per esempio o anche solo zecche, rovi che attaccano le pareti. Potare gli alberi sopra la casa se ce ne sono per evitare che con vento e neve i rami o l'albero stesso possa cadere e fare danni che poi potrebbero essere piu' che rilevanti, visto anche il fatto che non ci sono strade per poter portare eventuali materiali di riparazione. Tutte queste cose sono chiare e sono la bibbia per chi ha una casa in zone senza strate e poco praticabili, montane, boschive per esempio, perche sanno bene che tenere puliti 100 mq intorno casa, rispetto a 100 ettari di terreno selvaggio intorno non reca nessun danno. E cmq quei 100 mq sono il prezzo da pagare (un prezzo esiguo a mio parere) e l'esigenza minima per l'uomo per avere le basi di costruzione di un rapporto uomo natura in quel contesto. Alimentare la capanna con 1 pannello solare sul tetto e una stufa a legna dentro poi sarebbe una cosa direi necessaria. Ipotizzando che l'acqua ci sia poi, un orto biologico non sarebbe male e cmq di danno alcuno.
a voi la palla!
| Messaggio originario di Luciano54:
| Messaggio originario di faina:
Stupefatto invece da commenti di Luciano54 che è pure moderatore e mi dice che lui lascerebbe tutto cosi! Complimenti Luciano, ma sai cosa ti dico, se i terreno invece di miei fossero stati tuoi? se fosse la tua casa quella che è attaccata dai rovi? la lasceresti li? la facciamo cadere eh? dimmi una cosa , tu credo le passeggiate in montagna le farai, li usi i sentieri eh? li preferisci puliti? i rifugi se hai necessita' ti fanno comodo anche a te eh? |
Intanto ti chiederei di dare pane al pane ... ecc. Sono stato io a consigliare di cambiare titolo ... non Luigi. Non ho neppure detto che devi lasciare le cose così .... ma non puoi neppure parlare di ripristino territoriale ... facendo quello che vuoi fare ... devi parlare di ripristino ad uso antropico ... o turistico ... o come meglio ti aggrada ... ma non ambientale o territoriale. Io la casa fra i rovi ce l'ho ... e non ci sono strade per arrivarci ... i sentieri (vecchie mulattiere) me li pulisco da solo ... ma non ritengo infestanti i rovi o i pipistrelli che abitano la soffitta .... o i ghiri ... o quant'altro. Credo che anche tu prima di giudicare dovresti cercare di conoscere un po' meglio le persone a cui ti rivolgi. Senza acredine ... ma credo che gli Admin abbiano fatto bene a togliere una discussione ... partita col piede sbagliato, e che rischiava di non portare a nulla; tranquillizzati e riformula il tuo intervento nella giusta ottica Ciaoo
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la rana non beve mai tutta l'acqua dello stagno in cui vive. |
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gianxla
Utente V.I.P.
Città: selva di progno
Prov.: Verona
Regione: Veneto
366 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 10:15:35
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intanto un saluto a tutti, inizio col dire che questo sarebbe il mio sogno, una valle con una contrada di mia proprietà. io opterei per la chiusura, limitandomi a mantenere prati e radure varie (anche con taglio legna e parziale sfalcio), visto che se non sono gestite il bosco fa presto ad inghiottirsele, e sono molto importanti come habitat per diverse specie. nella contrada ci abiterei, magari con qualche animale. tutto qui. enotria dice giustamente "....la soluzione di massimo rispetto, se non fornisce anche conoscenza e divulgazione, sia solo fine a se stessa, bella, ma sterile". con i mezzi che ci sono al giorno d'oggi se l'uomo ha voglia di conoscere ha mille strade da percorrere, ci sono parchi, riserve, oasi (anche questo forum), basta solo la volontà. invece penso che in un territorio sempre più antropizzato avremo sempre più bisogno di luoghi dove la fauna possa stare tranquilla, senza dover continuamente adattarsi alle nostre esigeze. certo senza pretese, come dice franz, per avere un ecosistema equilibrato ci vorrebbe un territorio con una grande estensione. comunque per me questo rimane un sogno. io abito in un paese di 100 abitanti, in una vallata di montagna, ci vivo benissimo tranne che per i due mesi estivi, e vi assicuro che non si tratta solo di una lattina di coca, nei casi peggiori (parlando di villeggianti ed escursionisti) c'è anche chi ritorna in paese con un piccolo di capriolo in braccio perchè era "abbandonato", nonostante ci siano i cartelli. questo è ciò che farei, non è detto che sia cosa buona! *per enotria, posto da favola nella foto, se fossi in te per la consulenza mi farei dare una dipendance *per faina, mea culpa non ho letto la tua discussione precedente, comunque complimenti per la vallata (un pò invidioso). ciao facci sapere cosa farai. |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 10:20:53
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@Faina
No, non andiamo per ora sul particolare, ho fatto vedere la foto del posto solo per dimostrare che questa discussione, anche se volontariamente mantenuta su un piano generale, non è fine a se stessa, ma può avere dei risvolti pratici ed essere davvero applicata. Quando poi deciderò di passare sul piano reale e finalizzato, lo farò in modo molto diverso, non certo sul Forum, ma probabilmente tramite rapporti diretti e personali e, possibilmente, visite sul posto, magari proprio con qualcuno di voi se vorrà darmi una mano.
Torniamo a noi, alle nostre discussioni e . . . . palla al centro.
@Gianxla Ma un nome un po' più facilmente pronunciabile, senza annodarsi la lingua, no vero ? Bravo, hai introdotto il discorso gestione boschi e prati, come ci regoliamo ? Direi, sulla base dei discorsi precedenti, interventi minimali di taglio, solo se impedisce il passaggio. Invece proporrei nessuno sfalcio, i prati possono benissimo restare come sono, specie se nell'azienda non abbiamo allevamento di animali racchiusi in stalla. Non saprei invece come valutare il passaggio sporadico di bestiame al pascolo, danno certamente danni da calpestio e disturbo alla fauna selvatica, ma come vantaggio apportano nutrienti al terreno. Non lo so, ma penso che il bilancio chiuda in perdita, il danno penso sia maggiore del vantaggio. Idem nel permettere o meno la raccolta dei prodotti del sottobosco, come regolarsi con i raccoglitori di funghi in luogo privato ? Sicuramente arrecano disturbo alla fauna e sicuramente non entrano nel bosco per ammirare la Natura.
Ma, come è complicato cercare di fare il minor danno possibile !
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
Modificato da - enotria in data 27 dicembre 2011 10:43:12 |
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Cmb
Moderatore
Città: Buers
Prov.: Estero
Regione: Austria
12844 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 11:58:47
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Per Nicola - sono un straniero in Italia (scusa la mia lingua!); ti posso dire cosa vogliono i turisti in Italia: sole, sabbia, mare...
Un piccolo parte degli "turisti" (come me) cercano natura [non toccata], cibo tipico, vino locale, escursioni, un grande campo per fare foto, dormire in tenda sui prati, e parlare con persone della regione....
Cognosco un po la tua regione delle Apuane, la Garfagnana, ma anche il Valmaira o Valle Varaita; un parte dal parco Abruzzo (Maiella)... Ci sono siti nel rete dove si vede, come si puo farlo (tourismo "leggero") - non hai paura di contattare il sig. Jörg Klingenfuss (tu trovi il suo Em@il sulle siti sequenti):
Link
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"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
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FranzTN
Utente V.I.P.
Regione: Trentino - Alto Adige
216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 13:19:43
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Secondo me va fatto di nuovo l'importante distinguo : un conto è la gestione del territorio a scopo agricolo/turistico, un conto è la gestione naturalistica.
Nel primo caso è evidente la necessità di incidere pesantemente sul territorio:
| una migliore gestione ecologica ad una grossa azienda agricola, che attualmente si basa sul reddito di pochi ettari coltivati a vigneto DOC ed a seminativo, ma che ha la stragrande maggioranza del terreno investito a bosco incolto.
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@ Enotria, se parliamo di una realtà di questo tipo è evidentemente folle suggerire di lasciar fare alla natura il suo corso. Un' attività agricola deve creare reddito, c'è poco da fare, e non può essere mascherata da scopi naturalistici. Certo, anche un' azienda agricola, a seconda di come è gestita, può avere un impatto negativo sull' ambiente oppure perfino arricchirlo, ma sarà sempre una cosa radicalmente diversa da un' oasi naturalistica.
| Per questo penso che la soluzione di massimo rispetto, se non fornisce anche conoscenza e divulgazione, sia solo fine a se stessa, bella, ma sterile.
Gli stessi interventi pubblici, quelli fatti con i nostri soldi, vincolano sempre l'intervento alla divulgazione. Ad esempio, la CE dice agli agricoltori: se tu vuoi fare una area umida, o un bosco o anche solo una siepe, io ti do i soldi, ma tu, oltre a fare e mantenere per tot anni la struttura, ti devi impegnare a dare libero accesso a quanti vogliono visitarla. |
A parte che nutro forti perplessità sulla figura dell' agricoltore-filantropo che sacrifica parte del suo terreno per creare aree umide, il presupposto è sempre uno smaccato antropocentrismo. Ma perchè devono sempre esserci degli esseri umani ad osservare tutto, sempre e ovunque? Il fatto che anche l' UE possa incentivare questa mentalità non mi sembra affatto confortante, tutt' altro.
Sono d' accordo con Elleelle quando sostiene che:
| Per fare divulgazione bisogna anche rinunciare a qualche posizione di principio. Per esempio, io non sono neppure contrario ai giardini zoologici (senza bisogno di cambiargli ipocritamente il nome in "bioparchi"). Poi, dopo che il primo approccio crea l'interesse, le persone capiscono e affinano la loro sensibilità, specialmente i giovani, e imparano ad apprezzare anche i valori più raffinati; come per la musica.
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Questo però non vuol dire che sia corretto fare di tutto il mondo un immenso "bioparco".
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Modificato da - FranzTN in data 27 dicembre 2011 13:44:47 |
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WildCatBear
Utente V.I.P.
Città: piacenza
171 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 14:08:41
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il giusto rapporto? ... natura 10 -uomo 0 (0,01 al massimo )
Come ha già osservato giustamente FranzTn, tutta la discussione è fortemente deviata dal sottofondo antropocentrista.
i sentieri che servono alla natura li aprono e li mantengono nello stato adatto cinghiali o caprioli (parlo per esperienza diverse volte mi sono trovato a seguire sentieri che a un certo punto capivo non erano opera dell'uuomo)
Quindi nessun intervento?
Lo troverei corretto ma non utile. Purtroppo la natura ha un grande e potente nemico che è l'essere umano ...bisogna combatterlo per proteggere la natura.
Per questo ipocritamente è opportuno dare all'essere umano una natura edulcorata, dolce e idilliaca affichè egli si convinca a dover dare il proprio contributo a proteggerla.
Cammina leggero nel verde così lieve che del tuo passaggio non resti traccia |
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WildCatBear
Utente V.I.P.
Città: piacenza
171 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 14:23:21
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supponiamo quindi fare azioni ruffiane non pronatura ma pronaturismo. una cosa che comunque andrebbe assolutamente abolita sono i mezzi a motore.
la cosa migliore sarebbe poter mettere una funivia che darebbe l'ooportunità di vedere la fauna selvtica anche a chi non avrebbe capacità e pazienza per vederla altrimenti.
L'alternativa è l'accesso tramite un mezzo elettrico.
Dico questo perchè un aspetto che può colpire molto le persone è il trovarsi in un ambiente assolutamente privo di inquinamento da idrocarburi. Chi non ha abitudine a fare lunghe camminate in posti isolati in realtà non ha mai potuto provare cosa sia l'aria pura perchè nemmeno in aperta campagna la si trova davvero.
Un aspetto comunque critico sono i pericoli che la natura comporta, come si fa a ridurre il pericolo senza menomare la natura?
Cammina leggero nel verde così lieve che del tuo passaggio non resti traccia |
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faina
Utente nuovo
Città: lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
11 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2011 : 14:57:47
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enotria puoi rimandarmi per cortesia tramite messaggio privato l'ultimo tuo messaggio nella discussione chiusa, dove mi dicevi quel nome? grazie, io non riesco a mandare pm a nessuno.
qualcuno parlava di recintare il terreno. Non sono sicuro ma avevo sentito che non si puo' recintare un terreno, sopratutto se in un parco, anche se si è proprietari, perchè si creerebbe un ostacolo per i selvatici. Un problema venuto fuori addirittura per fare la recimnzione di un orticello! cmq non sono sicuro..sarebbe da verificare.
i mezzi a motore pewr il trasporto persone sono da eliminare, tranne nei casi eccezzionali di emergenza ovviamente e in alcuni casi di necessità logistiche.
I sentieri non danneggiano nulla, e sono anzi usati dagli animali come è vero anche il contrario, ossia che l'uomo usa quelli degli animali.
Sono d'accordo con franz quando dice: un conto è la gestione del territorio a scopo agricolo/turistico, un conto è la gestione naturalistica. Il problema pero' non è cosi' semplice perchè dipende molto anche dal territorio, da cosa c'è dentro...
per cmb, grazie leggero' i tuoi link appena ho un po di tempo.
la rana non beve mai tutta l'acqua dello stagno in cui vive. |
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