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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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 Emergenza randagismo nel PNALM
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 14 dicembre 2010 : 13:32:19 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Da 'ABRUZZO WEB" riporto alla vostra attenzione ....

SCANNO - Un branco di 12 cani randagi ha attaccato tra Scanno e Villalago, in provincia dell'Aquila, la famigliola di orsi ( mamma orsa e tre cuccioli) che era stata avvistata e ripresa nel novembre scorso da un automobilista.

Mamma orsa ha tentato in tutti i modi di difendere i tre cuccioli passando all'attacco ma alla fine ha dovuto desistere per coprire fuga degli orsacchiotti esponendo se stessa all'aggressivita' dei cani.

"I cacciatori che impotenti hanno assistito alla scena - riferisce il consigliere comunale di Scanno Eustachio Gentile - sono rimasti esterrefatti. Qualcuno di loro per salvare la famigliola di orsi ha anche esploso qualche colpo in aria, ma il branco non si è intimorito. Non è chiaro se qualche cucciolo sia stato ferito dai morsi".

Gentile chiede alla Asl, al Corpo forestale dello Stato e all'ente Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, un intervento immediato per salvare mamma orsa e suoi i tre piccoli, anche arrivando all'abbattimento o alla cattura dei cani randagi che in piu' occasioni si sono dimostrati aggressivi anche verso escursionisti e appassionati della montagna.

"Le comunità di Scanno e Villalago - aggiunge Gentile - stanno facendo di tutto per tutelare l'incolumita' di questi orsi, vero patrimonio dell'intero territorio e vanto internazionale in termini di biodiversità. Per questo evitiamo di comunicare il luogo preciso in cui alberga la famigliola di orsi, al fine di non creare loro disturbo da parte dei curiosi".

L'ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, attento al pericoloso fenomeno presentatosi nell'area protetta, il 9 aprile 2009 ha commissionato a due consulenti veterinari esterni il "Progetto per lo studio preliminare del fenomeno del randagismo canino e suo impatto sul patrimonio zootecnico", con un impegno di spesa pari a 12 mila euro complessivi.

L'esito dello studio deve essere ancora presentato e le amministrazioni comunali, non solo quelle di Scanno e Villalago, visto che il problema interessa l'intera area protetta, sono in attesa dei risultati per intraprendere le azioni necessarie a debellare il fenomeno.

"La paventata chiusura della stazione della forestale a Scanno - conclude Eustachio Gentile - può solo fare presagire che i controlli per la tutela del patrimonio faunistco protetto subiranno una chiara e incontrovertibile involuzione".

LA FORESTALE: "RANDAGISMO PROBLEMA PER AREE PROTETTE"

SCANNO - "Il problema del randagismo canino - spiega il vice questore del corpo forestale dello Stato, Luciano Sammarone - determina tre fattori negativi per le aree protette. Il primo in ordine all'economia degli enti Parco, con danni da liquidare spesso attribuiti ai lupi e invece operati dai cani randagi, il secondo sotto un fattore culturale e sociale che continua ad alimentare dubbi sulle predazioni attribuendole ai lupi e confermandone timori ancestrali, infine, non ultimo, il problema della tutela delle specie protette come nel caso dell'aggressione alla famiglia di orsi tra Scanno e Villalago (L’Aquila)".

Stando a quanto riferisce Sammarone, dirigente della forestale e comandante del coordinamento territoriale per l'ambiente del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: "È necessario trovare una sinergia di intenti tra tutte le amministrazioni interessate, non dimenticando che il fenomeno del randagismo è solo e solamente attribuibile alla responsabilità umana”.

“Maggiori controlli in materia di prevenzione, con il controllo delle nascite dei cani e loro immediata dotazione del microchip - conclude Sammarone - potrebbe essere una strategia vincente".


13 Dicembre 2010 - 15:39




Stefano Orlandini

AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


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Inserito il - 14 dicembre 2010 : 16:17:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' possibile?
Siamo certi dell'attendibilità della notizia?

Angela
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 14 dicembre 2010 : 21:54:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La notizia e' riportata da tutta la stampa locale abruzzese
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Link
e c'e' anche un precedente, negli stessi luoghi che riguarda i Cervi:
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Marco
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Emergenza randagismo nel PNALM

Modificato da - marcospada in data 14 dicembre 2010 21:58:03
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2010 : 03:27:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sarà mica una scusa per non farmi girare in quelle lande desolate?

A parte gli scherzi,dei cani vaganti non mi sono mai fidato,e la cosa mi preoccupa più di un po'....,ci mancava solo questa.
Già due cani insieme si fanno coraggio,figuriamoci 12!




Modificato da - carolan in data 15 dicembre 2010 03:39:40
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 06:50:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non vi'e' alcun dubbio sull'attendibilita' della notizia, ne ho parlato personalmente con il Vice questore Sammarone che e' il responsabile della sorveglianza in area parco per il CFS. Chiunque frequenti il Parco conosce purtroppo questa situazione. Ci sono due tipi di randagismo canino entrambi impattanti sulla fauna :

1)I cani pastori che pur essendo di proprieta' e vivendo presso gli stazzi in pratica sono liberi di muoversi e predare quando non impegnati col gregge e magari non nutriti a sufficienza dal pastore (per risparmiare..talvolta solo per pigrizia...) In zona Feudo Intramonti o ferroio di Scanno in estate ho incontrato spessissimo cani pastori col sotto gola tinto di sangue ed ho assistito ad inseguimenti a cervi condotti da 4-5 cani che si alternano nell'inseguimento per sfiancare la preda.
La scorsa estate poi nella stessa zona al buio (con le torce) ho dovuto con un compagno di escursione arroccarmi spalle alla montagna e aspettare che un fuoristrada che fortunatamente portava i rifornimenti ad uno stazzo vicino ci salvasse da un branco di cani provenienti da quello stazzo

2)I cani cosiddetti vaganti, padronali e non ....piu' comuni vicino ai paesi che trascorrono anche del tempo in paese ma che poi sul territorio fuori dal paese si raggruppano e predano gli animali domestici ed i selvatici...spesso guidati da un vero e proprio individuo Alfa e con dinamiche da branco di predatori.

A prescindere dall'impatto sugli ungulati selvatici ed al grave pericolo che pongono alle persone (in Italia muoiono circa una decina di persone l'anno a causa di aggressioni canine) questi cani sono una minaccia gravissima per tutti gli sforzi di salvaguardia e protezione dell'orso bruno in Abruzzo, poiche' vanno a colpire gli individui piu' importanti ed a rischio della popolazione ursina... i piccoli e i sub-adulti quelli che qui in Abruzzo chiamiamo gli individui appena "smammati " che non hanno ancora le dimensioni e la capacita' di sostenere e respingere l'attacco di un gruppo di questi cani.

Vi voglio raccontare un'altra storia per chi non e' delle nostre parti ...perche' e' abbastaza nota in zona. La scorsa primavera nel vallone sotto la chiesa di Gioia Vecchia vi era una carcassa di vacca che ha attirato per giorni un grosso orso ed un gruppo di 5-6 randagi guidato da un grosso cane bianco e nero....ebbene nonostante l'orso fosse di ragguardevoli dimensioni e talmente forte da spostare la carcassa rivoltandola con apparente facilita' i cani gli si facevano sotto tentando di arrivare alla carcassa e nonostante l'animale resistesse per un po' poi spesso retrocedeva e rientrava nel bosco tallonato dai cani. Ebbene nella stessa area l'altr'anno giravano 2 giovani orsi (2 anni) appena smammati (lasciati dalla madre a cavarsela da soli..) che nel caso di un incontro con quel branco avrebbero rischiato di essere uccisi. 2 anni fa appena fuori Pescasseroli fu recuperato un giovane orso di 1 anno e 1/2.... morto con evidenti segni di un attacco da parte di canidi.
Insomma il randagismo e' un ulteriore minaccia alla popolazione di orsi ...una causa ulteriore della elevata mortalita' infantile di questa specie e come al solito ha le sue radici ,come bene dice Sammarone nell'intervista ad ABRUZZO WEB nei comportamenti umani.

Saluti

Stefano Orlandini
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 07:20:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orlandini:
1)I cani pastori che pur essendo di proprieta' e vivendo presso gli stazzi in pratica sono liberi di muoversi e predare quando non impegnati col gregge e magari non nutriti a sufficienza dal pastore (per risparmiare..talvolta solo per pigrizia...) In zona Feudo Intramonti o ferroio di Scanno in estate ho incontrato spessissimo cani pastori col sotto gola tinto di sangue ed ho assistito ad inseguimenti a cervi condotti da 4-5 cani che si alternano nell'inseguimento per sfiancare la preda.
La scorsa estate poi nella stessa zona al buio (con le torce) ho dovuto con un compagno di escursione arroccarmi spalle alla montagna e aspettare che un fuoristrada che fortunatamente portava i rifornimenti ad uno stazzo vicino ci salvasse da un branco di cani provenienti da quello stazzo

2)I cani cosiddetti vaganti, padronali e non ....piu' comuni vicino ai paesi che trascorrono anche del tempo in paese ma che poi sul territorio fuori dal paese si raggruppano e predano gli animali domestici ed i selvatici...spesso guidati da un vero e proprio individuo Alfa e con dinamiche da branco di predatori.



In entrambi i casi credo non sia corretto parlare di randagismo, .... ma di cani ferali, che sono un problema altrettanto grave .... se non più grave!
Ciaoo

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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 10:32:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...immagino sia corretta la definizione di Luciano (cani ferali)ma insomma si tratta di cani non controllati.

Stefano Orlandini
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Fabio F
Utente Senior

Città: -

Regione: Marche


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 10:54:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io stesso nelle zone citate ho dovuto fare i conti con 3 pastori maremmani lasciati liberi e senza sorveglianza. Si erano messi ai lati del sentiero e avevano accennato una piccola rincorsa. C'è voluto un bel sangue freddo per procedere senza mostrare segni di paura o incitarli alla rincorsa. Insomma, sono un pericolo reale loro, non certo lupi o orsi!
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 10:56:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io che giro spesso il PNA non ho mai incontrato cani aggressivi, pur avendo spessissimo incontrato cani randagi e cani a guardia di greggi. Sicuramente non sono capitata nei luoghi dove bazzicano questi cani.
Non mi è mai capitato di avere paura di cani e spero di non incontrarne mai un branco aggressivo.

Pur credendo che esitano branchi di cani potenzialmente pericolosi io continuo ad avere delle perplessità riguardo la correttezza della notizia dell'aggressione agli orsi.
Troppo clamore, troppe coincidenze ..... sicuramente mi sbablierò e non voglio influenzare nessuno.

Angela
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 11:42:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Immagino, Angela, che a te sia venuta in mente la stessa cosa che ho pensato io, cioe' che i 4 Orsi siano stati coinvolti in una cacciarella al cinghiale, come ho sentito dire che spesso accade, e che la muta di cani "randagi" sia stata probabilmente la muta di segugi della cacciarella, e che gli spari in aria dei cacciatori siano stati fatti piu' per proteggere i cani dall'Orsa che per proteggere gli orsetti dai "randagi".
E' un'ipotesi realistica ma che puo' non corrispondere alla realta' in quanto la presenza di randagi o "cani ferali" da quelle parti e' documentata e reale.

Del resto con una campagna di stampa insistente sull'argomento si verrebbe ad aumentare il consenso dei locali verso la presenza di cacciatori nelle aree limitrofe del parco, che con la loro presenza attiva possano proteggere la grande fauna selvatica ed effettuare battute autorizzate ai randagi pericolosi ed ai Cinghiali che insidiano l'habitat dell'Orso marsicano.

Marco
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Emergenza randagismo nel PNALM

Modificato da - marcospada in data 15 dicembre 2010 11:47:05
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
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Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 11:56:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orlandini:

...immagino sia corretta la definizione di Luciano (cani ferali)ma insomma si tratta di cani non controllati.


Hai ragione Stefano ... la definizione non cambia la sostanza delle cose
Preferisco però la definizione corretta perchè il randagismo canino è una piaga ben più pericolosa e difficile da estirpare (se non con abbattimenti) mentre per i cani ferali basterebbe "stringere" un po' i controlli e le sanzioni ... inducendo in tal modo i proprietari ad una maggiore attenzione.
Inoltre il fenomeno del randagismo è di solito fortemente limitato (se non annullato) dalla presenza di branchi di lupi territoriali ... cosa che mi sembra non sia rara nel PNALM, ... mentre nulla possono per tenere sotto controllo i cani ferali ... che hanno sempre cibo e un rifugio a disposizione!
Ciaoo.

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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 12:52:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...e' un segreto di Pulcinella che piu' di una volta negli ultimi 3-4 anni si e' dovuti intervenire eliminando questi cani con una carabina di precisione in aree dove la loro presenza era costante e la loro aggressivita' pericolosa per uomini ed animali. Catturarli e' molto piu' difficile e pone il problema della loro custodia e mantenimento. Che e' lo stesso problema del contenimento del pascolo del bestiame brado in zone di riserva integrale...le guardie e i forestali che talvolta tentano di sequestrare una mandria si trovano di fronte al problema di porre sotto custodia gli animali e di nutrirli per cui nominano custodi giudiziari gli stessi proprietari ....che continuano a disinteressarsi dei loro capi (vacche e cavalli...pericolosi anche per la viabilita')
Insomma e' la solita italietta che ha leggi che non riesce a far rispettare e tira avanti solo grazie all'impegno personale di qualche inguaribile idealista !

La caccia al cinghiale in braccata e' un altro problema delicato di cui si parla anche nella stesura finale del PATOM. Sarebbe da eliminare in tutte le aree contigue al Parco consentendo invece la caccia da appostamento fisso....ma questo e' un'altro capitolo di una lunga serie di impegni mancati nella salvaguardia del nostro orso !

Stefano Orlandini
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2010 : 14:33:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marcospada:

...Immagino, Angela, che a te sia venuta in mente la stessa cosa che ho pensato io, cioe' che i 4 Orsi siano stati coinvolti in una cacciarella al cinghiale, come ho sentito dire che spesso accade, e che la muta di cani "randagi" sia stata probabilmente la muta di segugi della cacciarella, e che gli spari in aria dei cacciatori siano stati fatti piu' per proteggere i cani dall'Orsa che per proteggere gli orsetti dai "randagi".
E' un'ipotesi realistica ma che puo' non corrispondere alla realta' in quanto la presenza di randagi o "cani ferali" da quelle parti e' documentata e reale...

Marco
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Emergenza randagismo nel PNALM



A questa ipotesi non avevo pensato,ma il fatto che sembra che siano stati "dei cacciatori" ad assistere alla scena,certo pone qualche dubbio....

E comunque non capisco questa rigidezza sui termini cani randagi o ferali,non si sa ancora niente e vogliamo già identificarli?
O almeno io non so niente,speriamo di saperne di più nei prossimi giorni,anche se mi sembra di capire che il fatto prsunto sia avvenuto ancora una volta fuori-parco anche se c'entrano degli orsi,e quindi qualcuno potrebbe già lavarsene le mani.

Poi quando ci son di mezzo i cani,non so da voi in Abruzzo,ma qua da noi,prima di prendere una iniziativa concreta,non se ne prende neanche una,ed il problema si ripresenta sempre.

Carolan
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2010 : 14:36:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orlandini:


Insomma e' la solita italietta che ha leggi che non riesce a far rispettare e tira avanti solo grazie all'impegno personale di qualche inguaribile idealista !

La caccia al cinghiale in braccata e' un altro problema delicato di cui si parla anche nella stesura finale del PATOM. Sarebbe da eliminare in tutte le aree contigue al Parco consentendo invece la caccia da appostamento fisso....ma questo e' un'altro capitolo di una lunga serie di impegni mancati nella salvaguardia del nostro orso !

Stefano Orlandini


Mi sa che hai proprio ragione,anche se voglio sempre sperare che cambi qualcosa in meglio.

ciao

Carolan
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 17:12:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
O almeno io non so niente,speriamo di saperne di più nei prossimi giorni,anche se mi sembra di capire che il fatto prsunto sia avvenuto ancora una volta fuori-parco anche se c'entrano degli orsi,e quindi qualcuno potrebbe già lavarsene le mani.


...siamo fuori parco nell'area di protezione esterna,in ogni caso ancora sotto la giurisdizione dei Guardaparco e del CFS.

Per Marco Spada
Non avevo notato la dichiarazione del consigliere Gatta che chiede apertamente l'abbattimento dei cani...

Stefano Orlandini
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 17:45:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di AngelaI:


Pur credendo che esitano branchi di cani potenzialmente pericolosi io continuo ad avere delle perplessità riguardo la correttezza della notizia dell'aggressione agli orsi.
Troppo clamore, troppe coincidenze ..... sicuramente mi sbablierò e non voglio influenzare nessuno.

Angela


Qualche dubbio,ripensandoci un pochetto,comincia avenire anche a me,non tanto sull'aggressione agli orsi,quanto sulla natura dei cani.
Io non ho mai visto altri cani nella zona,fuorchè quelli che vanno con le pecore,e che a volte girano liberi per i boschi e fanno i loro comodi con i selvatici,oltre a spaventare gli escursionisti.
Per questo sono preoccupato dalla notizia,una cosa nuova per me sulla zona interessata,non è che magari c'è sotto qualcosa tra cacciatori e pastori?

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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 17:47:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

ilcomunicato del PNALM



Randagismo e cani inselvatichiti
un gravissimo problema per il Parco e non solo
Notizia del 15/12/2010

Pescasseroli. - Non è purtroppo la prima volta che si verificano episodi di aggressione da parte di cani randagi (meglio sarebbe però parlare di cani inselvatichiti) a carico della fauna protetta del Parco. Anzi, come spesso riferiscono le guardie del Parco, non è affatto raro assistere all’inseguimento di cervi e caprioli, le due specie più aggredibili e vulnerabili perché presenti anche nei fondovalle, e di camosci anche in quota. Ma mai era accaduto che attaccassero cuccioli di orso alla presenza di mamma orsa. Qualche caso in passato ha riguardato però cuccioli isolati. Ciò indica in modo inconfutabile la elevatissima pericolosità di questi animali.

E’ un gravissimo problema, tiene a sottolineare il Presidente del Parco Giuseppe Rossi, più volte segnalato alle autorità competenti, che comporta notevoli danni alla fauna protetta. La presenza di centinaia, forse migliaia, di cani randagi e inselvatichiti nel territorio del Parco e nelle aree circostanti, costituisce un pericolo molto concreto non soltanto per la Natura del Parco ma anche per le persone che questi territori abitano o frequentano.

E’ inoltre motivo di danno evidente per l’immagine stessa del territorio e per le attività economiche. Ad esempio, e non sembra inutile ribadirlo, molti danni al patrimonio zootecnico che vengono attribuiti ai lupi sono senz’altro causati da questi animali, più aggressivi degli stessi lupi; anche se poi i danni non è facile distinguerli in sede di verifica.

Insomma, sostiene il Presidente del Parco, i Comuni e le Aziende Sanitarie locali sono le istituzioni competenti ad occuparsi del problema e devono porre in essere ogni provvedimento opportuno per risolverlo. Anche dei più drastici, se necessario. Ovviamente, l’Ente è a completa disposizione per dare il proprio contributo con il personale veterinario, scientifico e di sorveglianza, affinchè i provvedimenti da questi adottati vengano eseguiti o fatti rispettare ove diretti a terzi, in modo da ridurre decisamente questo grave fenomeno, nell’interesse della conservazione della natura, degli uomini e degli stessi cani randagi e inselvatichiti.

Comunicato Stampa n. 93/2010


Stefano Orlandini
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zulo
Utente Senior

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Prov.: Roma

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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 18:00:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quì da questa parte del lazio ogni volta che inizia la caccia compaiono i cani randagi. sono sempre i cosidetti "cani da posta che non funzionano" quelli che invece di inseguire la cacciagione abbaiano agli scoiattoli. i cacciatori non si preoccupano troppo di recuperarli, perchè tanto diun cane che abbaia agli scoiattoli non sanno che farsene. però in primavera scompaiono sempre, specialmentenelle zone dove sono segnalati i lupi.
dalle parti dell'aquila, dove ho casa, al limite est del parco del sirente velino, tempo fa un cacciatore che proveniva dal frusinate non riuscì a far rientrare il suo cane. tornò ogni fine settimana per un mese, e nonostante si sentisse il cane e il suo campanello, non riusciva a prenderlo. allora chiese hai cacciatori locali di cercare di recuperarlo nel caso si fosse abbrancato alla muta di qualcuno. al bar del paese c'era già chi parlava di bocconi avvelenati perchè quel cane sopravviveva dando la caccia a lepri e faggiani, per i quali era addestrato, lasciando i cacciatori del posto a bocca asciutta. un giorno è stato ritrovato davanti un secchio della spazzatura completamente crivellato di pallottole

"te li stai a prende tutti sti Tonni dar mare, ne lasci uno pe le generazioni future?"

"e che quarcuno duecento anni fa s'è preoccupato de lasciamme un Bisonte a me?"

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giuliano petreri
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2010 : 20:16:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orlandini:
ilcomunicato del PNALM

..... E’ un gravissimo problema, tiene a sottolineare il Presidente del Parco Giuseppe Rossi, più volte segnalato alle autorità competenti, che comporta notevoli danni alla fauna protetta. La presenza di centinaia, forse migliaia, di cani randagi e inselvatichiti nel territorio del Parco e nelle aree circostanti, ....

....... Comunicato Stampa n. 93/2010


Questa mi sembra decisamente una "sparata" ... tipo quelle da bar

Ciaoo.

P.s. Non mi risulta che ci siano cani da "posta" ... magari da braccata o da seguita ... da ferma ... da riporto ... ecc.

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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 21:20:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa mi sembra decisamente una "sparata" ... tipo quelle da bar


...sono d'accordo con te, e' il tentativo maldestro di drammatizzare sperando che qualcuno faccia qualcosa, ma ottiene l'effetto opposto.
Ci sarebbe solo da chippare i cani, multare i padroni quando vengono lasciati incustoditi e creare un canile in zona con una squadra di accalappiacani dove ricoverare i cani rimossi senza padrone. Una bella campagna di sterilizzazione e qualche colpo di carabina nei casi piu critici da parte di Forestale e guardaparco.... altro che studi commissionati a pinco pallini vari....

Stefano Orlandini
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 15 dicembre 2010 : 21:25:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A parte il discorso dei cani (di chiunque tipo), trovo inquietante il fatto che un orso madre con cuccioli si è fatta avvicinare in tal modo, non solo dai cani, ma anche dai cacciatori, immagino anche durante il giorno, altrimenti cosa facevano i cacciatori in giro di notte? Mi sembra che in alcuni paesi nel Parco Nazionale d'Abruzzo, c'è una polarità crescente, fra chi vorrebbe incoraggiare l'avvicinamento degli orsi come attrazione turistica e chi invece considera gli orsi come una minaccia per gli allevamenti o perfino per l'incolumità dei cittadini. In questa situazione di "rapporti alterati" fra l'uomo e l'orso, temo invece che è l'incolumità degli orsi che è a rischio, e non solo dai cani ferali. Preoccupante.

Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr


"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould)
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