testata Forum Natura Mediterraneo
Forum | Registrati | Msg attivi | Msg Recenti | Msg Pvt | Utenti | Galleria | Map | Gadgets | Cerca | | FAQ | Regole |NUOVA Tassonomia | Pagina Facebook di Natura Mediterraneo | Google+
Suggerimento: Leggi il nostro regolamento!! Clicca qui!
Cerca
Salva
Password dimenticata

 Galleria Tassonomica
 di Natura Mediterraneo
 



 Tutti i Forum
 Città, Montagne, Laghi, Itinerari, Immagini del Mediterraneo
 ITINERARI IN ITALIA    Regione Toscana
 Escursione sul torrente Farma e allo stagno della "Troscia"
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 febbraio 2009 : 15:03:19 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite

Nazione: Italia Regione: Toscana Provincia: GR Comune: Roccastrada? Localitŕ: Val di Farma


Ciao a tutti!
Essendo appassionato di anfibi, ho intenzione di parlarvi dello “Stagno della Troscia”, un bellissimo posto immerso nei boschi delle Colline Metallifere, lungo la valle del meraviglioso torrente Farma, che per un buon tratto fa da confine tra le province di Siena e Grosseto.

Ma cosa ha di particolare quel posto?

Innanzi tutto la Valle del Farma è, sia dal punto di vista botanico che zoologico, un luogo davvero importante, sostanzialmente incontaminato, con boschi piuttosto ampi. Buona parte del territorio costituisce la Riserva Naturale Farma, situata tra Monticiano e Roccastrada, che conserva aspetti naturalisti unici per la provincia di Siena e tra i più interessanti dell’intera penisola italiana.
Riprendendo alcune descrizioni dal sito della riserve senesi ( Link ) si legge:

[…] La peculiare conformazione della vallata è all’origine di un vistoso fenomeno di inversione termica, che è alla base delle particolari condizioni microclimatiche che caratterizzano il fondovalle, colonizzato dal faggio, dall’acero di monte e perfino dalla betulla, piante tipiche di altitudini maggiori. In particolare il faggio vive nella Riserva alla quota di 200 m, la più bassa conosciuta in Toscana. A queste specie si aggiungono il rarissimo tasso, la bislingua, l’alloro e il bosso, piante che nel corso dei milioni di anni, col mutare delle condizioni climatiche, si sono estinte da gran parte della penisola italiana ritirandosi verso i luoghi con clima a loro più favorevole. In corrispondenza di alcuni stillicidi di acqua, lungo gli affluenti del Farma, è inoltre presente la rara felce florida, mentre nelle aree più soleggiate del fondovalle cresce la crespolina etrusca, un cespuglio dai fiori giallo limone, endemico dell’Italia centrale, che qui in Val di Farma ha una popolazione isolata da quella principale, gravitante esclusivamente nell’area del Monte Amiata fino all’alto Lazio.
Gran parte delle pendici esposte a nord della Riserva sono occupate dal castagno, un tempo ampiamente coltivato, mentre nei versanti più soleggiati è frequente la sughera, che forma una vera e propria sughereta, residuo del passato utilizzo, sulla sommità di Poggio Sugherello.
La fauna della Riserva comprende specie particolari quali il tritone alpestre apuano, un anfibio che nello stagno della Troscia, sul fondovalle del Farma, vive alla quota più bassa conosciuta in Toscana, a cui si aggiungono la salamandrina dagli occhiali e la rana italica, anfibi esclusivi della penisola italiana.

(Della vicinissima Riserva La Pietra si legge che un altro anfibio endemico della penisola italiana è il coloratissimo e raro ululone dal ventre giallo, che nella Riserva occupa svariati ambienti acquatici, fra cui le raccolte d’acqua presenti lungo il torrente Farma e nella piana del Farmulla. Tuttavia, dall’atlante degli anfibi della Provincia di Siena si constata che l’animale è da anni che non viene più rintracciato in zona…).
Anche la popolazione ittica è ricca di specie importanti, come il ghiozzo di ruscello, il cavedano dell’Ombrone, la rovella e il barbo appenninico, pesci endemici dei corsi d’acqua di toscana e Lazio. Fra i mammiferi vengono segnalati predatori divenuti rari in tutta la penisola e in diminuzione a livello europeo, quali il gatto selvatico, la martora e la puzzola. […]

Appresi di questo posto meraviglioso in uno stand di FestAmbiente di Rispescia alcuni anni fa; era l’estate del 2004!
A quel punto non restava che andare a fare questa escursione nella Valle del Farma, alla ricerca di questo stagno. Andammo in tre il 23 Aprile del 2005, ma le indicazioni che avevo acquisito non furono sufficienti a trovare il sito.

Trovare lo “Stagno della Troscia” è cosa difficile. Su internet il posto è descritto solo a cenni, senza immagini ne cartine. Non restava che tornare da quelle parti e chiedere alla gente del posto, ma sapevo che non era facile. Lo facemmo due settimane dopo, e precisamente il 7 Maggio 2005.
Niente arrivo al fiume dai Bagni di Petriolo, ma direttamente al posto che raggiungemmo alla fine della prima giornata di escursione (vedi ultime tre foto precedenti), e cioè un po’ più a monte.
Sul Farma trovammo una famiglia, fra cui un uomo che pescava. Una signora anziana ci indicò dove guadare il torrente e in che direzione proseguire, ma dopo ore di perlustrazione, nessuno stagno era ancora stato trovato; anzi, mancava poco che mi perdessi anche la mia ragazza…
La “missione” stava di nuovo per fallire, quando ormai privi di speranze, trovammo lungo il torrente, in quel tratto mai frequentato, due signori che conoscevano il tanto ambito sito. Ci condussero fino al punto preciso in cui dovevamo attraversare il torrente, indicandoci più o meno il punto dove lo “Stagno della Troscia” si trovava… Riuscimmo ad attraversare il Farma, con qualche piccola difficoltà, e risalimmo la scarpata boscosa. Alla vista solo bosco; incominciavo davvero a disperare… Camminando ancora un poco, risalendo di pochi metri un rigagnolo d’acqua, mi imbattei in un pantano di foglie marcescenti. Alzai lo sguardo e mi resi conto che ero ai margini di un grosso acquitrino in mezzo al bosco, a qualche metro sopra il livello del fiume: era lo “Stagno della Troscia”!!!

E' su questa vicenda che scrissi a quattro mani il racconto “Lo stagno introvabile” (vi invito a leggerlo ; posso inviarvelo via e-mail...), tanta fu l’emozione che provai nel trovare quel luogo che ospitava il tritone alpestre apuano.

Dovetti aspettare fino al 2008 per tornare in quel posto incantato, ma come si dice in questi casi, questa è un’altra storia!

Per il continuo del resoconto, ma sopratutto per vedere le immagini, vi invito alla discussione "Valle del Farma e Stagno della Troscia: luoghi meravigliosi!" ( Link ) sul forum degli Anfibi. Non inserisco qui le foto per non creare un doppione inutile sull'argomento.

Salutoni e... buon divertimento! Ric


Modificato da - FOX in Data 18 febbraio 2009 15:47:07

Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 aprile 2009 : 08:24:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giorni fa è stata organizzata un'escursione in quei luoghi (presenti anche Fox, Beppe, triturus e elleelle), pertanto ci sono, nel solito topic, aggiornamenti fotografici di grande pregio, dati i personaggi presenti... Fateci una visita.

Ric
Torna all'inizio della Pagina

Resio
Utente V.I.P.

Città: Sovicille
Prov.: Siena

Regione: Toscana


152 Messaggi
Micologia

Inserito il - 04 settembre 2010 : 21:26:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Capitando per caso su questa discussione (gugolando sulle riserve naturali delle province di Siena e Grosseto) ho scoperto dell'esistenza di questo luogo magico, non lontano da dove abito, e così mi è venuta voglia di andarlo a cercare: Grazie alle foto e agli indizi trovati su questa discussione, aggiungendo una discreta conoscenza delle zone in questione, sono riuscito a "ricostruire" il percorso e a trovare lo stagno al primo tentativo! Certo non senza fatica, ma soltanto perchè all'inizio ho sbagliato completamente strada andando a finire da tutt'altra parte... ma una volta trovato il "trampolino", che è relativamente facile da raggiungere, non ci è voluto molto.
Non sono riuscito a vedere il Tritone, ma forse soltanto perchè sono giunto allo stagno in pomeriggio ormai inoltrato e perchè non volevo disturbarlo con retini o altro: Non ho dimestichezza con questo genere di creature, per cui preferisco lasciarle in pace ed evitare di fare danni.
Ecco qualche foto, purtroppo non di buona qualità, ma "l'attrezzatura" è quella che è.

Immagine:
Escursione sul torrente Farma e allo stagno della
178,29 KB
Torna all'inizio della Pagina

Resio
Utente V.I.P.

Città: Sovicille
Prov.: Siena

Regione: Toscana


152 Messaggi
Micologia

Inserito il - 04 settembre 2010 : 21:27:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Escursione sul torrente Farma e allo stagno della
162,4 KB

Modificato da - Resio in data 04 settembre 2010 21:28:55
Torna all'inizio della Pagina

Resio
Utente V.I.P.

Città: Sovicille
Prov.: Siena

Regione: Toscana


152 Messaggi
Micologia

Inserito il - 04 settembre 2010 : 21:30:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Escursione sul torrente Farma e allo stagno della
167,12 KB
Torna all'inizio della Pagina

Resio
Utente V.I.P.

Città: Sovicille
Prov.: Siena

Regione: Toscana


152 Messaggi
Micologia

Inserito il - 04 settembre 2010 : 21:31:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Escursione sul torrente Farma e allo stagno della
161,36 KB
Torna all'inizio della Pagina

Resio
Utente V.I.P.

Città: Sovicille
Prov.: Siena

Regione: Toscana


152 Messaggi
Micologia

Inserito il - 04 settembre 2010 : 21:32:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Escursione sul torrente Farma e allo stagno della
196,43 KB
Torna all'inizio della Pagina

Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 ottobre 2010 : 10:23:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Lorenzo.
Mi fa piacere che il resoconto ti sia stato da stimolo per l'escursione...
Noto che gli alberi caduti in acqua sono aumentati (probabilmente la neve e le piogge di quest'anno); va bene lasciar fare tutto alla Natura, ma posti unici come questi dovrebbero un minimo essere soggetti ogni tanto a mirate manutenzioni.

Un saluto, Ric
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
Scorciatoia






Natura Mediterraneo © 2003-2024 Natura Mediterraneo Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 1,08 secondi. TargatoNA.it | Movie BackStage | Snitz Forums 2000

Leps.it | Herp.it | Lynkos.net