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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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 Forum Animali - Natura Mediterraneo
 MAMMIFERI
 Attenti ai mammiferi selvatici troppo confidenti
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

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Inserito il - 01 ottobre 2008 : 06:58:02 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Attenti ai mammiferi selvatici troppo confidenti!!
Poichè non è un comportamento normale, soprattutto nelle volpi, esso può essere determinato da zoonosi, cioè patologie trasmissibili all'uomo, tra cui la più temibile è la RABBIA.

LUPO NERO
Utente V.I.P.


Città: Foggia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


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Inserito il - 01 ottobre 2008 : 14:47:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
in tutta Italia?
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n/a
deleted

Città: .


181 Messaggi

Inserito il - 03 ottobre 2008 : 03:41:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una volpe confidente non deve necessariamente avere la rabbia...una volpe rabida dimostrerebbe aggressivita'.
Ovunque e' pieno di volpi confidenti che ''opportunisticamente''hanno imparato a cibarsi in citta'.
Generalizzare un concetto simile mi pare eccessivo.
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 ottobre 2008 : 17:44:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
concordo con erreotto, la confidenza degli animali è spesso opportunistica e la rabbia in italia è fortunatamente scomparsa dalla fine degli anni Ottanta*, comunque è sempre meglio evitare il contatto diretto con animali selvatici

Carlo



* rettifica: gli ultimi casi di rabbia in Italia sono stati registrati a Trieste e Udine nel 1995, da allora l'Italia è indenne da rabbia.
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

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Inserito il - 05 ottobre 2008 : 08:13:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Erreotto, non è assolutamente vero quello che dici: la malattia può evolvere in due forme: "la rabbia furiosa", più comune nell'uomo e nei cani e la "rabbia paralitica o muta", che ritroviamo nella maggior parte dei mammiferi selvatici, soprattutto nelle volpi.
I sintomi iniziali comuni alle due forme riconducono ad una malattia virale aspecifica; seguono alterazioni cognitive, della sensibilità e comparsa di dolore nella sede della precedente morsicatura.
Dopo 4-10 giorni la malattia assume una delle due forme tipiche: rabbia furiosa (idrofobia, delirio, agitazione) o rabbia paralitica (assenza di aggressività, paralisi flaccida, generalmente a seguito di lesioni traumatiche di modeste entità).
Il cane rappresenta l’ospite più importante della malattia nel cosiddetto ciclo urbano, mentre la volpe rossa (Vulpes vulpes) è l’ospite fondamentale del ciclo silvestre, rappresentando da sola il 70% circa di tutti i casi di rabbia negli animali selvatici.
I virus della rabbia (famiglia Rhabdoviridae, genere Lyssavirus, sette genotipi differenti, tra cui anche i ceppi European bat lyssavirus 1 (EBL-1), European bat lyssavirus 2 (EBLV-2)), viene trasmesso ad altri animali e all’uomo con il contatto con la saliva di animali infetti, morsi, graffi, ferite o contatto con mucose anche integre.
Si è però dimostrata la possibilità di acquisire la malattia anche attraverso le vie respiratorie dopo permanenza in caverne nelle quali si erano insediate colonie di pipistrelli infetti(Olanda, Danimarca, Polonia, Germania, Regno unito , Spagna): fino ad oggi, in Europa, sono stati diagnosticati 4 casi nell’uomo associati a pipistrelli.
Molte tra le specie di pipistrelli italiani sono migratori.....
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 05 ottobre 2008 : 09:17:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ottime quste inormazioni. spesso mi capita di riparare in caverne durante i lavori in natura. sapevo di dover diffidare delle caverne colonizate, ma non sapevo il motivo. come si iconosce una caverna colonizata o recentemente abbandonata? nel 99% dei casi mi affido al mio fiuto, nel restante 1% ci trovo l'animale o gli animali dentro.

"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"

Link
giuliano petreri
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LUPO NERO
Utente V.I.P.


Città: Foggia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


366 Messaggi
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Inserito il - 06 ottobre 2008 : 02:07:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Carlmor:

concordo con erreotto, la confidenza degli animali è spesso opportunistica e la rabbia in italia è fortunatamente scomparsa dalla fine degli anni Ottanta, comunque è sempre meglio evitare il contatto diretto con animali selvatici

Carlo

non direi, perché ai cani, in Sardegna e' obbligatorio fare il vaccino antirabbica, in motivo ci sara, no?

X aspis, come l'hai saputo? E perché non hanno dettò nel tg? Visto ché e' una malattia così pericolosa e contagiosa
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Quad
Utente Junior

Città: Legnano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 12:01:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di LUPO NERO:

Messaggio originario di Carlmor:

concordo con erreotto, la confidenza degli animali è spesso opportunistica e la rabbia in italia è fortunatamente scomparsa dalla fine degli anni Ottanta, comunque è sempre meglio evitare il contatto diretto con animali selvatici

Carlo

non direi, perché ai cani, in Sardegna e' obbligatorio fare il vaccino antirabbica, in motivo ci sara, no?

X aspis, come l'hai saputo? E perché non hanno dettò nel tg? Visto ché e' una malattia così pericolosa e contagiosa




Per i cani il vaccino antirabbica per essere portati in Sardegna non è più obbligatorio, la Sardegna obbligava ai portatori di animali domestici la vaccinazione solo perchè non avendola mai avuta non volevano introdurla.
Il rapporto 2008 sulla fauna selvatica in Lombardia edito dalla regione stessa dice che "Attualmente in Italia non sono presenti popolazione di volpe portatrici della rabbia silvestre".
E' chiaro che in molti paesi del mondo essa è ancora presente ed infatti per portare il proprio cane o gatto in vacanza in un altro stato Europeo la vaccinazione è obbligatoria.
Ciao
Quad
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Inserito il - 08 ottobre 2008 : 11:21:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono veterinario!
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 08 ottobre 2008 : 11:33:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Carlmor:

concordo con erreotto, la confidenza degli animali è spesso opportunistica e la rabbia in italia è fortunatamente scomparsa dalla fine degli anni Ottanta, comunque è sempre meglio evitare il contatto diretto con animali selvatici

Carlo



Penso che prima di parlare bisogna informarsi. Ci sono stati casi recenti anche nel Veneto. L'Istituto Zooprofilattico di Padova ha disposto delle misure di sicurezza

Alessandro PD


Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 ottobre 2008 : 23:17:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Alessandro:

Messaggio originario di Carlmor:

concordo con erreotto, la confidenza degli animali è spesso opportunistica e la rabbia in italia è fortunatamente scomparsa dalla fine degli anni Ottanta, comunque è sempre meglio evitare il contatto diretto con animali selvatici

Carlo



Penso che prima di parlare bisogna informarsi. Ci sono stati casi recenti anche nel Veneto. L'Istituto Zooprofilattico di Padova ha disposto delle misure di sicurezza

Alessandro PD


Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori


è quello che faccio e credo che l'istituto superiore di sanità possa essere ritenuto affidabile così come Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

a chi va di approfondire l'argomento qui, sul sito del "Rabies Information System of the
WHO Collaboration Centre for Rabies Surveillance and Research", sono disponibili i bollettini sulla diffusione della rabbia in Europa e altre informazioni interessanti .


Carlo
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 09 ottobre 2008 : 00:46:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grande Aspis,

sempre esaudiente come sempre...
Ci manchi un pò, devi essere più spesso sul forum...

grazie

simo



Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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n/a
deleted

Città: .


181 Messaggi

Inserito il - 10 ottobre 2008 : 02:11:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
>Attenti ai mammiferi selvatici troppo confidenti!!
Poichè non è un comportamento normale, soprattutto nelle volpi, esso può essere determinato da zoonosi, cioè patologie trasmissibili all'uomo, tra cui la più temibile è la RABBIA.

Se mi ''lanci'' un avvertimento cosi' grave ,generalizzando in quel modo,(tra l'altro sono anni che in Italia le volpi si vaccinano contro la rabbia)mi pare opportuno rispondere...a questo punto vorrei sapere quante volpi sono state riscontrate positive istologicamente alla rabbia in Italia e in quali parti d'Italia;l'Italia e' indenne da rabbia.Situazioni ''pericolose'' esistono nelle regioni d'Italia del nord per possibili sconfinamenti di volpi portatrici di rabbia dai paese dell'est,ma ripeto, generalizzare il concetto per tutta l'Italia mi sembra eccessivo.
Piuttosto nei boschi guardatevi dalle vespe e dai calabroni che sono molto piu' pericolosi.

Modificato da - n/a in data 10 ottobre 2008 02:56:48
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n/a
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Città: .


181 Messaggi

Inserito il - 10 ottobre 2008 : 02:37:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ancora dal web Link

Stiamo parlando del Trentino ,regione potenzialmente a rischio

tratto da

Patologie della volpe e dei mustelidi




di Marco Bregoli1, Cristina Fraquelli2, Claudio Pasolli 1

1 Istituto Zooprofilattico delle Venezie, AT5 Trento
2 Servizio Foreste e Fauna, Provincia Autonoma di Trento

''RABBIA

Negli ultimi dieci anni in Europa è stato registrato un notevole calo nel numero di casi di rabbia negli animali, grazie al largo utilizzo della vaccinazione orale delle volpi. La volpe resta ancora la causa principale della trasmissione del virus, tuttavia si registra una relativa crescita del riscontro della malattia in altre specie selvatiche e il raccoon dog (Nyctereutes procionoydes), animale presente in centro Europa, sembra essere diventato serbatoio selvatico indipendente. In Europa centro-settentrionale è presente anche la rabbia del pipistrello, sostenuta però da genotipi virali diversi da quelli della volpe. Nell’uomo, tra il 1993 e il 2002, sono stati riscontrati 117 casi, tutti nei paesi dell’Est. Nell’Europa centro-occidentale è stato possibile ottenere il controllo e l’eradicazione della rabbia negli animali domestici e selvatici mediante l’attuazione di specifici piani. L’Italia ha affrontato dal 1977 una serie di focolai che hanno interessato gran parte dell’arco alpino. Dopo l’ultimo caso di rabbia nella volpe che risale al 1995, l’Italia è stata dichiarata indenne nel 1997. Tuttavia rimane importante mantenere una soglia di attenzione, in considerazione della presenza della malattia in Croazia e nella vicina penisola istriana. È inoltre importante osservare prudenza e rispetto per le norme specifiche di profilassi, recandosi con il proprio cane in paesi dove è presente la malattia.''

''MATERIALI E METODI

Durante il periodo della ricerca sono state analizzate complessivamente 536 volpi, 58 tassi, 12 faine e 1 martora. La struttura del campione sottoposto ad indagine è riportato nelle tabelle 1 e 2.
Le carcasse di animali appartenenti alle specie oggetto di indagine sono pervenute presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico corredate da una scheda accompagnatoria recante le indicazioni relative al segnalamento e alla tipologia e luogo del rinvenimento o abbattimento. Questo ha consentito di associare i dati relativi alla provenienza degli animali ai dati sanitari, mediante l’utilizzo di un sistema di georeferenziazione.

L’esame necroscopico/anatomopatologico ha ricercato la presenza di lesioni riferibili alle suddette patologie. In sede necroscopica sono inoltre stati eseguiti i rilievi morfobiometrici per lo studio della costituzione fisica e il calcolo del KFI (indice di grasso perirenale) per l’analisi della condizione fisica.
La ricerca del virus della rabbia è stata eseguita sistematicamente sul sistema nervoso centrale di volpi e mustelidi con la metodica dell’immunfluorescenza diretta.

RISULTATI

Come previsto ed auspicabile, tutti i campioni analizzati per la ricerca del virus della rabbia sono risultati negativi. ''

CONCLUSIONI

La ricerca ha fornito sostanzialmente indicazioni favorevoli in relazione allo stato sanitario delle popolazioni di volpe e mustelidi presenti sul territorio e alle implicazioni connesse alla salute dell’uomo e degli animali domestici. L’assenza di positività per agenti virali come rabbia, parvovirosi e cimurro, indica un basso rischio rispetto a queste malattie sul nostro territorio.

RINGRAZIAMENTI

Ringraziamo la dr.ssa Mariapia Cova e la sig.ra Katia Debiasi, nonchè il personale dell’Istituto Zooprofilattico della Val d’Aosta, della sede di Legnaro (PD) dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dell’Istituto Superiore di Sanità, per il loro importante contributo alla realizzazione della ricerca.
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aspis
Moderatore

Città: Bari
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Inserito il - 10 ottobre 2008 : 07:17:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Erreotto, cercherò di essere più chiaro : d'accordo che in Italia la rabbia non c'è, ma siamo circondati da paesi ove esiste!
Sai, la globalizzazione....., l'abolizione delle frontiere etc. etc.
Ora, confermata la possibilità della trasmissione dai pipistrelli migratori, io, se trovassi una volpe o altri mammiferi troppo confidenti, cioè che in normali condizioni sfuggono l'uomo, non li toccherei!!

Comunque, a parte i pipistrelli, poi ci pensa qualche imbecille ad importare il virus......

Link

Mi leggerei anche questo:


Link


Modificato da - aspis in data 10 ottobre 2008 07:18:45
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n/a
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Città: .


181 Messaggi

Inserito il - 10 ottobre 2008 : 20:05:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che ora ci siamo ''chiariti'' un po' le idee.
Buon lavoro a tutti
Vado a fototrappolare
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Inserito il - 21 ottobre 2008 : 18:38:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiornamento!
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