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vladim
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Città: Milano
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Inserito il - 18 marzo 2008 : 14:15:45 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

La prima di queste foto risale all'estate 2001 ed è stata scattata in provincia di Lodi.
La seconda è dell'agosto scorso, in Camargue.
Navigando nel forum, ho trovato che esistono due specie di ramarri, appartenenti entrambe al genere lacerta,
cioè viridis e bilineata.
E' possibile risalire alla specie dei due esemplari?
Ed in base a quali caratteristiche?
Grazie
Vladim
Immagine:
Ramarri
140,2 KB

“…il signore Iddio ….condusse tutti gli animali da Adamo, per vedere con quali nomi li avrebbe chiamati, poiché il nome che egli avrebbe imposto ad ogni animale vivente, quello doveva essere il suo vero nome. Adamo dunque diede il nome ad ogni animale…”
(Genesi, 2,19-20)

vladim
Moderatore trasversale


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Inserito il - 18 marzo 2008 : 14:16:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Ramarri
242,61 KB
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Carlmor
Moderatore Trasversale


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 marzo 2008 : 14:38:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono entrambe Lacerta bilineata, L. viridis ha una distribuzione più orientale. La determinazione l'ho fatta su base geografica, purtroppo non so quali caratteri consentano di distinguere le due specie visivamente.

Carlo
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vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
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34172 Messaggi
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Inserito il - 19 marzo 2008 : 16:03:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, Carlo,
ed è questo che mi lascia abbastanza sconcertato.
Ho cercato in rete, e non ho trovato altro che distinzioni su base geografica.
Anche su wikipedia, non vi è altro, come si vede da questo "sunto" delle due voci "bilineata" e "viridis".

Immagine:
Ramarri
262,71 KB
Qui però si fa risalire la descrizione della "bilineata" addirittura al 1802.
Invece, nel 4° volume (Rettili e Anfibi) di "Natura Viva", enciclopedia naturalistica della Vallardi ed. del 1960, si legge che:

Immagine:
Ramarri
270,24 KB

Da qui si deduce che nel 1960 si parlava ancora di "sottospecie".
Invece, ad un certo punto, sono state "inventate" due differenti specie, senza per altro che si conoscano i loro caratteri distintivi.
Al limite, se catturo dei "bilineata" in Lombardia e li libero dalle parti di Gorizia, chi li trova li considererà della specie "viridis".
Mi sembra abbastanza strano...
E risalendo ancora più a monte, non ho trovato neppure la definizione delle caratteristiche che distinguono i due generi lacerta e
podarcis, ed il mio stupore diventa ancora maggiore!
Ciao
Vladim

“…il signore Iddio ….condusse tutti gli animali da Adamo, per vedere con quali nomi li avrebbe chiamati, poiché il nome che egli avrebbe imposto ad ogni animale vivente, quello doveva essere il suo vero nome. Adamo dunque diede il nome ad ogni animale…”
(Genesi, 2,19-20)

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Carlmor
Moderatore Trasversale


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8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 marzo 2008 : 16:51:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che la distinzione sia stata fatta, come per molte altre specie separate di recente, sulla base di studi genetici ai quali spesso non corrispondono differenze morfologiche evidenti, il che rende molto difficoltosa la determinazione su campo

Carlo
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 marzo 2008 : 17:09:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esattamente, lo stesso vale per la separazione delle specie dei generi Salamandrina, Hyla, Bombina e diversi altri; non solo, i generi europei delle Lacertinae considerati validi sono in realtà:

Acanthodactylus, Algyroides, Anatololacerta, Archaeolacerta, Dalmatolacerta, Darevskia, Dinarolacerta, Eremias, Hellenolacerta, Iberolacerta, Lacerta, Ophisops, Parvilacerta, Podarcis, Scelarcis, Teira, Timon, Zootoca





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vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
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Regione: Lombardia


34172 Messaggi
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Inserito il - 19 marzo 2008 : 18:01:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
OK !!!
A questo punto i miei dubbi sono chiariti.

Ma... dal mio punto di vista di "grande ignorante" in materia, mi sarebbe parso normale arrivare alle differenze genetiche per distinguere tra loro soltanto le sottospecie!
Invece, bisogna analizzare il DNA non solo per la specie, ma addirittura per il genere..

Mi spiego.
Supponiamo che un genere comprenda tre specie: A, B, C.
Se A è diversa dalle altre in modo “visibile”, mentre B e C si differenziano solo a livello genetico, mi parrebbe ovvio che si definisse che esistono le specie A e D e che la specie D comprende le sottospecie D1 (ex specie B) e D2 (ex specie C).

Ma questa è solo la mia opinione, e NON RESTA CHE INCHINARSI ALLE DECISIONI DI COLOR CHE SANNO.
Grazie a tutti
Vladim


“…il signore Iddio ….condusse tutti gli animali da Adamo, per vedere con quali nomi li avrebbe chiamati, poiché il nome che egli avrebbe imposto ad ogni animale vivente, quello doveva essere il suo vero nome. Adamo dunque diede il nome ad ogni animale…”
(Genesi, 2,19-20)

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