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 Caccia: sull'introduzione dei pallini d'acciaio.
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 30 gennaio 2008 : 11:48:51 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


Caccia: sull'introduzione dei pallini d'acciaio.



Ho pensato di postare questo articolo in quanto ritengo che sia doveroso da parte di tutti essere informati su una questione che non si può conoscere ormai solo per sentito dire ma della quale bisogna cercare di comprendere ogni singolo risvolto, non solo di tipo etico ed ambientalistico ma anche tecnico. Sarà quindi necessario scendere in dettagli che magari non tutti gradiranno ma per una giusta comprensione del problema non c’è possibilità di derogare.
Vi parlo anche con la cognizione di causa di chi è stato cacciatore per oltre vent’anni e da altri venti ha appeso al chiodo i suoi 6 fucili.

A dieci anni di distanza dall’introduzione delle munizioni a pallini d’acciaio in uso attualmente negli Stati Uniti, anche l’Italia, tirata per i capelli da più parti, si sta uniformando alle nuove disposizioni che orientano versa una caccia più consapevole e sotto certi aspetti anche più sportiva rispetto a prima.
Per sportiva intendo “in grado di offrire una chance in più” all’animale cacciato. Ma in effetti, cosa sta veramente cambiando? Innanzitutto la diffusione capillare nell’ambiente dei cacciatori di una nuova consapevolezza che prima mancava: ad ogni cartuccia sparata si contribuisce a spandere nell’ambiente una dose in più di veleno. Quindi, oltre all’uccisione o al ferimento del selvatico esiste anche questo tipo di responsabilità di cui ora tutti sono pienamente consapevoli.
Ma oltre a questa presa di coscienza che può contribuire ad un’inversione di tendenza (il numero dei cacciatori diminuisce di anno in anno) esistono dei cambiamenti sostanziali nel munizionamento tali da comportare una certa rivoluzione persino nelle abitudini di caccia e nei comportamenti generalizzati del cacciatore.
L’introduzione dei pallini d’acciaio sta infatti creando grandissimo scompiglio per un semplicissimo motivo: l’acciaio ha un peso specifico inferiore a quello del piombo, quindi ogni singolo pallino dello stesso diametro (si sceglie in funzione delle dimensioni della selvaggina) pesa circa il 30% in meno. Cosa comporta questo? Che il pallino ha un’inerzia minore quindi tende ad essere rallentato molto di più rispetto al piombo dall’attrito con l’aria riducendo di molto la portata del tiro utile.
Per ovviare a questo inconveniente non da poco s’è pensato di utilizzare pallini in acciaio con diametro maggiore. Chiaramente il volume occupato da 32 grammi di piombo era molto inferiore a quello di una carica con 32 grammi in acciaio. Le cartucce si sono dovute quindi adeguare a queste nuove necessità cercando nuovo spazio all’interno di esse. Ma come? Riducendo l’altezza delle borre che dividono i pallini dalla polvere (creano anche un ammortizzatore per non far salire troppo le pressioni).
Quindi un effetto immediato sarà l’aumento delle pressioni all’interno delle canne che si tenderà ad ovviare con l'utilizzo di polveri più progressive nella combustione. Ma c’è anche l’effetto della impossibilità di deformazione dei pallini in acciaio (presente invece nel piombo molto più morbido) che contribuirà all’aumento delle pressioni nelle canne il momento in cui la colonna dei pallini raggiunge le strozzature delle canne.
I cacciatori allora, per evitare che il proprio fucile possa scoppiare, dovranno comprare nuove armi più robuste, più pesanti, con strozzature meno marcate. Se da una parte questa manovra farà gola alle case produttrici di armi dall’altra vedrà sfoltirsi il numero di coloro i quali già tentennavano a rinnovare il porto d’armi dovendo affrontare una spesa in più, non da poco. Quella di un fucile adatto alle nuove esigenze.
Ma perché parlavo di sportività maggiore? I pallini in acciaio non si deformano e rimangono perfettamente sferici: la rosata che formeranno sarà molto più compatta nel diametro ma anche nello sciame che occupa tridimensionalmente lo spazio. I pallini di piombo, infatti, deformandosi leggermente nello sparo perdevano sfericità e si disperdevano maggiormente (uno sciame di diametro maggiore e con una coda più allungata) aumentando le possibilità di colpire l’animale. Ecco quindi che chi non è un buon tiratore, disponendo di uno sciame di pallini che viaggia più compatto vedrà ridursi le probabilità di successo. Anche lo sciame di pallini viaggerà ad una velocità diversa rispetto a prima alle varie distanze di tiro obbligando a rivedere il calcolo degli anticipi e degli alzi di tiro (è una manovra che si compie quasi d'istinto ma che dovrà essere riconcertata). Avrà velocità iniziale molto maggiore per garantire una sufficiente velocità finale a 35 mt distanza considerata come utile di tiro.
Cosa comporterà tutto ciò: armi più pesanti, meno maneggevoli ed abitudini di tiro diverse. Ma anche animali che moriranno più rapidamente perchè colpiti da più pallini e molti di più che se ne andranno facendo marameo.
Potrà bastare a togliere qualche entusiasmo di troppo?

Beppe





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Modificato da - vespa90ss in Data 30 gennaio 2008 12:20:31

umbertogo
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Città: Calamandrana
Prov.: Asti

Regione: Italy


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Inserito il - 30 gennaio 2008 : 12:00:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Beppe,

molto interessante!

Cosa ci sai dire sulla disponibilità / reperibilità di cartucce con pallini in acciaio e il loro costo rispetto al piombo? Anche questi erano / sono argomenti che il mondo venatorio a offerto per ritardarne l' adozione.

Umberto
Wageningen, NL
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 30 gennaio 2008 : 12:14:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di umbertogo:

Grazie Beppe,

molto interessante!

Cosa ci sai dire sulla disponibilità / reperibilità di cartucce con pallini in acciaio e il loro costo rispetto al piombo? Anche questi erano / sono argomenti che il mondo venatorio a offerto per ritardarne l' adozione.

Umberto
Wageningen, NL


A questa domanda posso rispondere solo in parte: nonostante possa sembrare un'assurdità, il costo dei pallini d'acciaio è già superiore (per nostra fortuna). Si parla di cartucce verdi o di ecocartucce e tu sai bene che qualsiasi prodotto rechi questa denominazione viene subito caricato di costi aggiuntivi. Stasera passerò in armeria e farò una chiacchierata con l'armaiolo riguardo alla reperibilità ed all'umore generale.
Sempre che abbia voglia di parlarne.......
A presto, Beppe




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Fabribor
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Città: Savarna
Prov.: Ravenna

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Inserito il - 30 gennaio 2008 : 12:58:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'argomento è di grande interesse ed attualità.
Riguarda in prima misura gli uccelli, anche quando la caccia è riservata agli ungulati, in quanto di essi si nutrono i rapaci (avvoltoi, nibbi, aquile) che ingeriscono i frammenti di piombo che i mammiferi portano nei muscoli a seguito di ferimenti mortali o no.
Gli effetti del piombo nell'ambiente sono sottovalutati, proprio perché rimane stabile a lungo in condizioni ambientali normali. Ma quando entra nello stomaco degli uccelli, dove il pH è molto acido, allora comincia a dissolversi e ad esplicare l'azione tossica. Per gli uccelli è mortale anche con pochissimi pallini ingeriti, come avrete visto nel ricco post riguardante i fenicotteri e il saturnismo (tossicosi da piombo).
Anche se poco diffusi ci sono alcuni studi sull'argomento. Un appostamento fisso per la caccia ai turdidi marchigiano è stato studiato, in termini di quanto piombo ogni autunno scarica in ambiente. Il calcolo che ne è venuto fuori è di 5-7 quintali di piombo a stagione sparsi su un'area di 34 ettari. Nell'ipotesi, del tutto probabile, che il capanno funzioni per una trentina d'anni, attorno ad esso si verrebbero ad accumulare approssimativamente, 150-210 quintali di piombo in pallini. Paragonandolo al quantitativo di piombo contenuto in una normale batteria da auto, è come se fossero state scaricate nella zona 70-90 batterie all'anno (210-270 batterie in 30 anni !).
A conti fatti risulta una delle principali fonti di inquinamento da piombo più consistenti al mondo, anche dell'industria pesante, del traffico automobilistico laddove il piombo è ancora nelle benzine (anche se questo è più biodisponibile).
Al di là quindi della enorme mortalità innaturale che causa nelle popolazioni di uccelli, acquatici e terrestri, c'è un serio problema di contaminazione ambientale con un metallo che in natura è rarissimo allo stato puro, ma che si trova praticamente tutto legato nei solfuri ipogei da cui si estrae per gli usi antropici.
Occorre pensarci, perché al di là delle giustificazioni varie, tipo "io l'ho mangiato tante volte mentre mangiavo l'anatra e sono vivo", quando un'alterazione ambientale è molto consistente, non è mai senza conseguenze in tutto l'equilibrio ecosistemico.

Fabribor.
Gli uccellini nel vento non si fanno mai male, hanno ali più grandi di me... [F.De Gregori]
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picus
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Città: Milano
Prov.: Milano

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Inserito il - 30 gennaio 2008 : 17:45:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dall'anno prossimo secondo quanto previsto come ultima deroga ( ma se torna Fini con i suoi cacciatori ci sarà forte ostruzione ) i cacciatori dovrebbero utilizzare nelle zone umide cartucce con i pallini di acciaio. Il problema è che l'eventuale trasgressione verrebbe punita solo con 30 € ! Dopo una interminabile discussione anche fra esperti del settore se non ci sarà un nuovo decreto l'applicazione dell'attuale normativa prevede una sanzione simile ( illecito amministrativo )... una scelta tutta italiana
Luigi
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 30 gennaio 2008 : 18:59:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di picus:

Dall'anno prossimo secondo quanto previsto come ultima deroga ( ma se torna Fini con i suoi cacciatori ci sarà forte ostruzione ) i cacciatori dovrebbero utilizzare nelle zone umide cartucce con i pallini di acciaio. Il problema è che l'eventuale trasgressione verrebbe punita solo con 30 € ! Dopo una interminabile discussione anche fra esperti del settore se non ci sarà un nuovo decreto l'applicazione dell'attuale normativa prevede una sanzione simile ( illecito amministrativo )... una scelta tutta italiana
Luigi


Ciao Picus.
Io non tirerei fuori la politica in questa faccenda perchè il problema della caccia attraversa trasversalmente tutto l'arco parlamentare italiano. I cacciatori rappresentano un grosso serbatoio di voti per qualsiasi partito e nessuno di quelli ben rappresentati numericamente se la sente di portare avanti un progetto di legge che mortifichi l'attività venatoria.
Un accordo bipartisan sarebbe l'unica forma possibile per tentare di costruire qualcosa. Ma chi si sentirebbe di proporlo per primo?
A parte questa parentesi risulta chiaro che una contravvenzione di 30 euro è un'offesa all'intelligenza degli italiani. La confisca dell'arma (non il sequestro) ed il ritiro della patente rappresenterebbero un provvedimento esemplare. Francamente in quest'Italia così gratuitamente garantista tutto ciò mi sembra molto fantascientifico.
Beppe



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vespa90ss
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Inserito il - 30 gennaio 2008 : 22:56:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Il perchè del concetto definito di maggior "sportività"



Quando osserviamo su un bersaglio di carta una rosata prodotta da una cartuccia da caccia a pallini notiamo un'immagine di questo genere



Caccia: sull''introduzione dei pallini d''acciaio.


viene spontaneo pensare che la rosata di pallini viaggi disposta nell'aria su di un unico piano e che quindi possa essere bidimensionale.
Niente di più errato. La rosata viene definita anche sciame e quindi assume una forma allungata, cilindrica di questo genere



sciame di pallini a 35 metri di distanza

Caccia: sull''introduzione dei pallini d''acciaio.



si calcola che essa occupi una lunghezza pari ad un decimo della distanza in cui essa si trovi dalla bocca del fucile. In pratica una rosata di pallini in piombo a 35 metri (tiro utile quasi massimo) è lunga circa 3,5 metri.
Da ciò se ne deduce che se un selvatico l'attraversa nella seconda parte posteriore della coda ha buone probabilità di essere colpito solo da uno o pochi pallini ed andarsene ferito.
La colonna di pallini in piombo (sciame) si allunga così tanto perchè questi si deformano al momento dello sparo comprimendosi l'uno sull' altro e perdendo sfericità (tendono a diventare sfaccettati come una pallina da golf), cosa che determina diversità di forma, quindi d'attrito con l'aria, quindi dispersione nel compattamento.
Ecco allora come mai la stessa quantità di pallini in acciaio può invece raccogliersi in una colonna (sciame) lunga circa la metà , cioè 1,70 metri, per via della sfericità che riescono a mantenere a causa della loro maggior durezza.
Ecco perchè parlavo di difficoltà maggiori nel colpire un animale, perchè tutto lo sciame sarebbe più concentrato. Ecco anche perchè la chiamano una caccia più "sportiva". Concedetemi di riportare sulle nostre pagine questo eufemismo che credetemi infastidisce anche me.
Non criticatemi perchè vi sbatto in faccia questa realtà ma è inutile nascondere il capo sotto la sabbia. E' bene che tutti sappiano cosa accade esattamente quando un cacciatore spara alla selvaggina: spesso questa rimane ferita ed ha davanti a sè un destino atroce.
Pertanto, con i pallini d'acciaio anzichè di piombo, diminuiscono di molto le probabilità di centrare un animale al volo e di farlo andare via ferito. Nella stragrande maggioranza dei casi o muore subito perchè colpito da molti pallini oppure si salva.
Purtroppo la normativa entrerà in vigore dal prossimo anno e sarà limitata soltanto alla caccia in zone umide (laghi, paludi, fiumi, risaie, ecc).
Mi auguro che possa essere estesa nel maggior numero di casi possibile ma sinceramente la vedo molto dura che la caccia possa essere abolita del tutto.
Ricordo che negli ultimi mesi in cui ho cacciato scelsi di sparare con un fucile di piccolissimo calibro (cal.28) ad un solo colpo. La cartuccia aveva 16 grammi di pallini anzichè 32. E' stato il primo passo per giungere alla vera caccia sportiva: quella fotografica.
Beppe



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maurizioforti
Utente V.I.P.

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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 08:22:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Beppe, grazie delle spiegazioni che hai fornito sulle differenze tra pallini di piombo e pallini di acciaio, della differenza degli sciami...tutte cose che per me sono nuove in quanto non ho mai preso in mano un fucile. Tutti qui sul forum e altri, anche su riviste o altro, penso abbiano letto sul danno che i pallini di piombo recano specialmente nelle zone umide (saturnismo)e quindi ben venga tutto quanto può ridurre questo impatto in natura...anche se la decisiane doveva essere presa non oggi ma tanto tempo fa. Su questo credo che siamo d'accordo, come forse siamo d'accordo su quello che certe associazioni di cacciatori o gruppi degli stessi hanno fatto in questi anni per salvaguardare certe zone che altrimenti oggi non ci sarebbero più (piana fiorentina e alcuni casi anche nel pisano).
Purtroppo la normativa entrerà in vigore dal prossimo anno e sarà limitata soltanto alla caccia in zone umide (laghi, paludi, fiumi, risaie, ecc).
Mi auguro che possa essere estesa nel maggior numero di casi possibile ma sinceramente la vedo molto dura che la caccia possa essere abolita del tutto.
Ricordo che negli ultimi mesi in cui ho cacciato scelsi di sparare con un fucile di piccolissimo calibro (cal.28) ad un solo colpo. La cartuccia aveva 16 grammi di pallini anzichè 32. E' stato il primo passo per giungere alla vera caccia sportiva: quella fotografica.

Non voglio entrare nel merito sulla chiusura totale della caccia, qui ognuno può avere le sue idee: tu sei stato cacciatore, poi sei passato ad un cal. 28 ad un solo colpo poi hai preso in mano la macchina fotogragica. Forse il problema è di rendere la caccia "più sportiva", togliere di giro i fucili mitragliatori e fare rispettare le regole (una multa di 30 euro se si spara con pallini di piombo invece che con quelli di acciaio mi sembra proprio che sia un'offesa all'intelligenza degli italiani). Ti ripeto, pur non avendo mai preso in mano un fucile, non sono uno di quelli che è contrario "in toto" ad un certo tipo di caccia anche perchè se si parla di recare danno o patimento agli animali basta pensare ad altre cose che succedono giornalmente (le macellazioni di vari animali)ma giornalmente tutti o quasi ci mettiamo nel piatto la nostra bistecca o petto di pollo. Penso che su tutti questi argomenti ognuno di noi possa avere pensieri diversi ma penso anche che ognuno di noi si debba auspicare che qualsiasi decisione venga presa (dai politici, dalle associazioni, ecc), venga presa tenendo in considerazione i vari aspetti dei problemi. Come hai detto tu i pallini di acciaio per la loro indeformabilità possono causare problemi alle canne dei fucili, chi vuole continuare dovrà per forsa cambiare fucile...ogni cambiamento ha i suoi costi ...e poi perchè i pallini di piombo solo nelle zone umide........se si devono cambiare (e si devono cambiare) solo cartucce con pallini di acciaio indipendentemente da dove si caccia.
Poi lo sappiamo tutti: la questione è politica e i politici sanno come fare per non scontentare/accontentare le persone........
Ciao
Maurizio

Maurizio Forti
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 09:02:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Maurizio per questa tua contribuzione obiettiva e pacata nell'analizzare la questione. In effetti il problema della caccia è qualcosa di estremamente delicato e capillare dato che interessa diversi milioni di italiani ed un'enorme quantità di industrie collegate a tale attività.
Vedo che hai saputo cogliere fra le righe dei miei lunghi scritti le perplessità che accompagnano il mio pensiero che nasce da una lunga ed intensa attività venatoria colegata al mio trascorso di gioventù. Non riesco a sentirmi completamente avverso a questa pratica anche se personalmente ho deciso di rinunciarci per aver maturato col tempo dei convincimenti cui oggi non saprei più abdicare. Mi rendo perfettamente conto che in molti luoghi dell'Italia rurale, dove si vive a contatto con la terra che profuma di aratura fresca, la pratica della caccia tramandata di generazione in generazione faccia parte di una cultura e di uno status sociale cui difficilmente si riesce a rinunciare. Prova a pensare al caso limite ed esecrabile in assoluto, di quella zona della Calabria dove, se non sbaglio, ancora per tradizione si continua ad uccidere il falco pellegrino per dimostrare la propria virilità.
La caccia è una cultura che appartiene al patrimonio genetico di quella popolazione e privarli di questa attività sarebbe esercitare un'imposizione di estrema violenza. Non saprei..., sarebbe un po'come eliminare il fumo del tutto.
So anche Maurizio che la bistecca che ho nel piatto è il frutto indecente della macellazione (cui purtroppo ho assistito personalmente quando abitavo a Foligno). Ed anche questa pratica del nutrirmi di pezzi di cadaveri di animali la sto rivedendo tutta ed accade sempre più raramente. Sempre con minor entusiasmo.
Vedo che hai compreso alla perfezione che anch'io sarei favorevole alla eliminazione totale del piombo in favore dell'acciaio per qualcosa di meno aggressivo e devastante.

Sono contento che questo mio post sia servito per alimentare un'interessante discussione che spero la moderazione vorrà tollerare visto che l'attinenza al tema Uccelli di tanto in tanto tende ad opacizzarsi.
Ciao Maurizio,
Beppe





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Modificato da - vespa90ss in data 31 gennaio 2008 09:37:05
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mazzeip
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 09:42:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io non tirerei fuori la politica in questa faccenda perchè il problema della caccia attraversa trasversalmente tutto l'arco parlamentare italiano

Mmmmhhhh... Una risposta a questa tua affermazione può essere questo intervento di Fini, visibile sul sito del "Corriere della Sera" (i colori sono miei):
Link

«In Italia si spara a troppe poche specie»

Il leader di An, Fini: «Cacciatori trattati come cittadini di serie B, servono norme che diano loro più diritti»

Il leader di An, Gianfranco Fini: appassionato subacqueo, ha un passato da cacciatore (Ansa)

ROMA - Parola d'ordine, «rendere giustizia». A chi? Ai cacciatori d'Italia, che non possono essere «considerati cittadini di serie B». Ad essere convinto della discriminazione in atto nel nostro paese, è il presidente di An, Gianfranco Fini, che ha rilasciato, a tal proposito, un'intervista a «Il cacciatore italiano», organo della Federazione italiana della caccia.

«CACCIATORI PENALIZZATI» - Una decina di domande per chiarire che Gianfranco Fini - un passato da cacciatore, recita l'incipit dell'intervista - sente «la responsabilità di un approccio serio e rapido al problema» e vuole «rispondere alle esigenze del mondo della caccia e del lavoro». Perchè «il cacciatore non può essere considerato un cittadino di serie B, chiamato alle urne con richiami propagandistici e - ammonisce il leader di An - subito dopo le elezioni, penalizzato dal ministro di turno». Quindi se cambiasse il governo- si legge nell'intervista - i cacciatori avrebbero delle speranze? «Credo che il governo cambierà presto», dice sicuro Fini. «Sono convinto che occorra una nuova legge che, pur tenendo nella dovuta considerazione la tutela dell'ambiente, non prevarichi le prerogative dell'uomo, anche se cacciatore».

«NORME PENALIZZANTI» - Fini punta poi su un'altra questione: il carniere delle doppiette d'Italia. «Occorre dire che l'Italia ha una stagione venatoria più corta e leggi più restrittive rispetti agli altri Paesi europei; ad esempio- si lamenta il leader di An - si possono catturare meno di una cinquantina di esemplari [sic!... ] delle quasi quattrocento specie che popolano la Penisola». Per Fini, a questo punto, «è necessario dare certezze al cittadino-cacciatore attraverso una legge che restituisca alla caccia la dignità di cui è stata privata».

PROGETTI DI LEGGE - Fini ripercorre le ultime vicende della partita caccia. «In realtà - ricorda, riferendosi alla scorsa legislatura - una riforma della legge n.157/92, voluta da Alleanza nazionale, è arrivata fino alle soglie del Consiglio dei ministri. An, assieme ad altre forze politiche della Cdl, voleva una legge seria, condivisa da tutto il mondo venatorio e che potesse essere approvata in tempi brevi. I nostri parlamentari hanno lavorato seriamente in tal senso». Ma non si è raggiunto lo scopo. «Abbiamo cercato a lungo una mediazione, ma senza esiti positivi. La caccia coinvolge numerose componenti della società civile, ha una sua storia, una sua tradizione e rappresenta uno spaccato di vita per centinaia di migliaia di persone. Purtroppo non è stato facile trovare una soluzione che accontentasse tutti. Noi ci abbiamo provato, ma l'ostruzionismo dell'opposizione, che a parole si dichiarava favorevole a una legge che regolasse la materia mentre, nei fatti, vi si opponeva, le pressioni delle associazioni animaliste e la mancanza di unanime condivisione delle associazioni venatorie non hanno permesso di raggiungere lo scopo». In compenso, tiene a precisare il leader di An, «oggi che siamo all'opposizione, non abbiamo consentito di approvare una legge ancor più restrittiva per i cacciatori che l'attuale maggioranza, piegata ai diktat del ministro Pecoraro Scanio, voleva imporre a colpi di decreti».





Caccia: sull''introduzione dei pallini d''acciaio. Paolo Mazzei   Link   Link
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vespa90ss
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 10:03:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Paolo per la tua precisazione dettagliata ed interessante ma come ripeto mi sembra che non sia il caso approfittare dello spazio che ci ospita per parlare di politica. Sappiamo benissimo che alle spalle del problema c'è la strumentalizzazione della classe politica, in un senso o nell'altro. Ognuno di noi sa come interpretarla con equilibrato discernimento per poi agire di conseguenza.
Ciao Beppe



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mazzeip
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 11:39:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stiamo parlando di (eventuali) nuove disposizioni e normative, e questa è politica, che ci piaccia o no; e non nascondiamoci dietro al "non se ne può parlare", e perché mai? Oppure evitiamo di parlare di questi problemi e torniamo alle farfalline e ai fiorellini. Sono contento che tu abbia sollevato la questione, e mi è piaciuta molto la tua analisi, lucida ed equilibrata, e ti ringrazio , contesto solo l'affermazione:
Sappiamo benissimo che alle spalle del problema c'è la strumentalizzazione della classe politica, in un senso o nell'altro. Ognuno di noi sa come interpretarla con equilibrato discernimento per poi agire di conseguenza

Magari fosse vero! La classe politica non è un'entità astratta, è un insieme di persone che NOI abbiamo messo lì per rappresentarci, e ritengo non solo un diritto ma un dovere avere ben presente quello che costoro pensano dei problemi che ci stanno a cuore. Questo per contrastare il qualunquismo dilagante che porta a dire "è tutto uno schifo, tanto che voti per uno o per l'altro è sempre la stessa storia".



Caccia: sull''introduzione dei pallini d''acciaio. Paolo Mazzei   Link   Link
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maurizioforti
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 11:55:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questo per contrastare il qualunquismo dilagante che porta a dire "è tutto uno schifo, tanto che voti per uno o per l'altro è sempre la stessa storia".
Il problema è che è vero. Il problema è che non c'è un ricambio politico. Il problema è che qualsiasi riforma che viene fatta viene fatta da chi non vuole perdere la poltrona.
Caro Paolo ma tu ricordi facce nuove nella politica italiana negli ultimi 20 anni (per non dire 30)???? E tu pensi che se qualcuno di noi (ma chi?????) si presentasse per un qualcosa senza l'appoggio di qualcuno che conta in Italia la spunterebbe?
Perchè chi può non legifera che la poltrona non è per tutta la vita......ma si esce da quello che questo post voleva comunicare per entrare in una discussione politico/culturale.
Forse si, sono uno dei tanti qualunquisti che ci sono in Italia, ma forse anche perchè, non so tu, mi sono reso conto che ogni volta che vado a votare non cambia nulla...........
Scusate se ho scritto queste cose in uno spazio non adatto ma mi sentivo di rispondere a quello che è stato scritto......

Ciao
Maurizio

Maurizio Forti
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 12:25:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Paolo, immagino avrai ben capito che non sono un qualunquista e se ne può parlare con serenità. Mi sembra solo che non sia il luogo nè il post adatto. Tutto lì. Adoro parlare di tutto. Mi sono fatto qualche nemico perchè cerco di spaziare con la mente e con il cuore relativamente a qualsiasi argomento e non di infilarla solo dentro un oculare di microscopio. Ma mi interessano anche farfalle e fiorellini e gli uccelli di questa sezione.
Se ti va di farlo (ma si rischia di entrare in un ginepraio alla Ballarò dove ognuno rimane con la propria idea) apri un post su Varie e cerchiamo di parlarne con agio e serenità. Era solo per questo che cercavo di far slittare l'argomento. Non mi sembra corretto approfittare di spazi ed argomenti sostanzialmente dedicati ad altro.

Un caro saluto,
Beppe




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Modificato da - vespa90ss in data 31 gennaio 2008 12:27:11
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mazzeip
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Flora e Fauna

Inserito il - 31 gennaio 2008 : 12:35:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No no, per carità, passo e chiudo , visto che è tutto uguale e tutto uno schifo teniamoci i politici che ci meritiamo, sono cosciente che in questo forum la politica non è un argomento gradito, e quindi evito di approfondire i concetti e di fare ulteriori nomi; ma poi non lamentiamoci se, o meglio quando, apriranno la caccia nei parchi.



Caccia: sull''introduzione dei pallini d''acciaio. Paolo Mazzei   Link   Link
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maurizioforti
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 12:53:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ma poi non lamentiamoci se, o meglio quando, apriranno la caccia nei parchi.

non l'ho mai detto....comunque passo e chiudo anch'io, l'argomento comincia a discostarsi troppo da quello che questo post voleva dire.....sempre disponibile comunque a discutere di questo argomenti........e confrontarci su questo

Maurizio

Maurizio Forti
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Modificato da - maurizioforti in data 31 gennaio 2008 12:59:24
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mazzeip
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 14:31:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non l'hai detto tu, ricordiamoci la storia recente per capire cosa ci può essere all'orizzonte: il Comitato nazionale per le Aree Naturali Protette, prima di essere soppresso nel 1997, con deliberazione del 2 dicembre 1996 aveva decretato l’inclusione nella classificazione delle aree naturali protette anche delle “Zone di Protezione Speciale” (ZPS) e delle “Zone Speciali di Conservazione” (ZSC) individuate fra i proposti “Siti di Importanza Comunitaria” (SIC), a cui si sarebbero dovute applicare, quindi, le misure di salvaguardia delle aree naturali protette e quindi gli stessi divieti prescritti dalla legge quadro n. 394 del 6.12.1991 per i parchi e le riserve sia statali che regionali, fra cui anche il divieto di caccia, oltre al divieto in generale di edificare.

Il ministro dell'ambiente (!) "Attila" matteoli, guarda caso di AN, il 25 marzo 2005, ha emanato un decreto che ha annullato la deliberazione del Comitato per le Aree Naturali Protette del 2.12.1996: il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 155 del 6 luglio 2005. Così dagli inizi del mese di luglio in tutte le ZPS ed in tutti i SIC si è tornati ad autorizzare la caccia o a prevedere trasformazioni del territorio.

Per fortuna il TAR del Lazio, con la Ordinanza n. 6856 del 24 novembre 2005, ha accolto la domanda incidentale di sospensione di tale decreto.



Caccia: sull''introduzione dei pallini d''acciaio. Paolo Mazzei   Link   Link
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maurizioforti
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 15:19:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il ministro dell'ambiente (!) "Attila" matteoli, guarda caso di AN, il 25 marzo 2005, ha emanato un decreto che ha annullato la deliberazione del Comitato per le Aree Naturali Protette del 2.12.1996: il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 155 del 6 luglio 2005. Così dagli inizi del mese di luglio in tutte le ZPS ed in tutti i SIC si è tornati ad autorizzare la caccia o a prevedere trasformazioni del territorio.

Perfetto Paolo

Il problema è che non c'è un ricambio politico.

Se "Attila" matteoli, guarda caso di AN, ma è solo un esempio mi immagino (perchè di Attila ce ne sono in tutti i partiti) alle prossime votazioni non fosse votato....ma realmente te pensi che AN non farà di tutto per farlo rieleggere???

E' vero che il popolo è sovrano ed è un dovere/diritto votare...ma chi se non c'è ricambio....e il ricambio deve essere autorizzato da coloro che oggi ci governano.....e la lasceranno la poltrona???????'

Forse sarebbe bene che 30.000.000 di persone disertassero le urne alle prossime.....boh non lo so......

ciao
Maurizio


Maurizio Forti
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umbertogo
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 16:13:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cari tutti,
Ho la netta impressione che si sia partiti da una serie di post molto importanti e 'tecnici' su un argomento che merita di essere approfondito: solo con una conoscenza tecnica si puo' affrontare il problema.
Si e' poi scivolati sul legame cacciatori-classe politica: problema reale ma 'fuori tema' in questo post.

Sarebbe interessante sentire il parere di coloro (e mi pare di capire che ce ne siano in NM) che sono più vicini al mondo venatorio per capire come sono giustificate le resistenze a livello di singolo cacciatore verso il passaggio ad una cartuccia in acciaio.



Umberto
Wageningen, NL
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vespa90ss
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 17:23:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di umbertogo:

Cari tutti,
Ho la netta impressione che si sia partiti da una serie di post molto importanti e 'tecnici' su un argomento che merita di essere approfondito: solo con una conoscenza tecnica si puo' affrontare il problema.
Si e' poi scivolati sul legame cacciatori-classe politica: problema reale ma 'fuori tema' in questo post.

Sarebbe interessante sentire il parere di coloro (e mi pare di capire che ce ne siano in NM) che sono più vicini al mondo venatorio per capire come sono giustificate le resistenze a livello di singolo cacciatore verso il passaggio ad una cartuccia in acciaio.



Umberto
Wageningen, NL


Umberto, grazie per il tuo sagace contributo. I motivi sono diversi e te li elenco.
I costi dell'operazione:
se la legge interesserà solamente la caccia in palude, lago, risaia ecc significa che coinvolgerà semplicemente l'uno per cento dei cacciatori italiani. Questa è la risposta che mi sono sentito dare ieri sera dall'unico armiere che è presente nel centro di Firenze. Le cartucce ancora non sono in vendita o per lo meno lui non le tiene perchè ancora non c'è richiesta. Ed appunto prevede che potrà interessare solo quella impercettibile percentuale di cacciatori (i lagaioli come li chiama lui). Tali cartucce avranno dei costi diversi (superiori) perchè una normalissima legge di mercato prevede che tutto ciò che è innovativo lo debba essere. Un sovrapprezzo valutabile intorno al 50% in più a cartuccia. Un costo assolutamente ingiustificato perchè semmai dovrebbe essere il contrario: il piombo costa molto ma molto di più dell'acciaio.
Le armi:
tutte quelle armi che avessero canne strozzate sopra i 5/10 di mm cioè sopra le tre *** stelle (parlo di due e di una stella), specie quelle più leggere e superfini, andrebbero soggette a possibili deformazioni delle canne o ad esplosione delle stesse con serie problematiche relative a chi sta sparando o a chi si trovi nelle immediate vicinanze. Quindi diventerebbero inutilizzabili se non si adattassero a sparare cariche ridotte.
Il problema è quindi collegato al fatto che il pallino sia di acciaio, quindi indeformabile, quindi meno soggetto ad un facile passaggio lungo il tratto strozzato delle canne. Non solo ma, dipende anche dalla grandezza dei pallini e dalla loro quantità. Una cartuccia che abbia 32 gr. di pallini di piccolo diametro per selvaggina minuta non esercita la stessa pressione di una prodotta per acquatici con 36/45 gr di pallini di grosse dimensione.
Sono tutti dei parametri che combinati insieme introducono una miriade di variabili (peso totale pallini, numero dei pallini, strozzatura canna, tipologia di acciaio canna, pressione atmosferica ecc.) in grado di mettere in soggezione il più smaliziato dei cacciatori. Chi se la sentirà di fare tentativi col proprio fucile? Chi se la sentirà di azzardare?
Nei fucili da palude, più che altro dei Magnum cal.12 e SuperMagnum, si sparano cartucce terribilmente potenti. Sono automatici a 5 colpi che hanno quasi tutti delle prolunghe strozzatrici avvitate sull'estremità della canna. Questo elemento posticcio tenderà ad essere strappato e sputato via al momento dello sparo quando una massa enorme di pallini in acciaio indeformabile si presenteranno su di essa. Anche se la strozzatura sarà di appena tre stelle. Morale della favola sostituzione della canna. Ma un fucile cal. 12Magnum, per quanto possa essere robusto e per quanto progressive fossero le polveri (quelle da palude già lo sono al massimo)dovrebbe sopportare delle pressioni assurde oppure adattarsi all'idea di dover sparare cariche ridotte di pallini. E qui c'è il secondo disappunto dei cacciatori. Carica ridotta significa minor gittata e minor quantitativo di pallini. Quindi minori probabilità di far carniere. Mi segui Umberto? Praticamente si troverebbero in mano un fucile Magnum declassato a semplice cal.12
Tu conosci i cacciatori, quelli veri? Non sai quanti e quali studi fanno per migliorare le proprie tecniche di tiro e di caccia. Dovresti vedere che opera di perfezione sono i laghetti dove praticano la caccia agli acquatici. Qualcosa di impensabile e di estremamente ingegnoso a livello di ingegneria idraulica e di protezione dell'ambiente esterno ed interno. Sei mai stato dentro una postazione di un cacciatore di lago? Una cosa incredibilmente perfetta e funzionale al mille per mille. Nulla è legato al caso e tutto è previsto e pianificato alla bisogna. Quindi puoi immaginare come potranno accogliere la notizia che gli stanno riducendo del 20% le probabilità di fare carniere.
Ho portato solo l'esempio della caccia in palude o al lago. Prova ad immaginare se la cosa dovesse coinvolgere il restante 99% dei cacciatori. Ci sarebbe una rivoluzione guidata dal primo Masaniello di turno che poco dopo si vedrebbe il capo decapitato.

Beppe



A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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Modificato da - vespa90ss in data 31 gennaio 2008 17:26:54
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CP
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Inserito il - 31 gennaio 2008 : 17:46:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi risulta che quando si parla di leggi sulla caccia ci siano votazioni bipartisan. Io abito in un comune/provincia/regione di cui penso sappiate tutti da quale maggioranza siano gestite. Tutti gli anni bisogna ricorrere al TAR ter bloccare la preapertura della caccia (i Verdi cosa ci stanno a fare???)
Ho messo un partito perchè in un precedente messaggio, in questa discussione ne è stato menzionato un'altro.
NDR Contro la proposta di leggee Matteoli ho raccolto + di 100 firme

Ciao

CP
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