|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 luglio 2022 : 10:37:00
|
Immagine: 148,21 KB |
Marco Vidari |
|
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 luglio 2022 : 10:38:50
|
Immagine: 176,75 KB |
Marco Vidari |
|
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 luglio 2022 : 10:39:45
|
Immagine: 217,4 KB |
Marco Vidari |
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 luglio 2022 : 23:05:05
|
ciao marco, occorrerebbe sentire qualcuno che conosce bene la geologia dei luoghi, ma dall'aspetto generale che descrivi e da quello che si può vedere dall'immagine, a me farebbe pensare ad una vulcanite; credo che il colore sia condizionato dall'alterazione della roccia. Non so però, come dicevo, se questa mia impressione sia compatibile con la geologia dei luoghi in un intorno significativo del tuo ritrovamento. Buona serata. |
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2022 : 09:56:27
|
Buongiorno Maurizio,
grazie dell'aiuto, soprattutto perché la richiesta arriva da un ignorante in materia, perciò capisco benissimo che non è sempre facile rispondere a delle domande poste da chi capisce poco o nulla di geologia.
Curiosando qua e là, ho avuto la conferma della presenza di vulcanite nella zona in cui ho reperito i campioni. Giusto per precisione, allego un altro paio di foto, perchè il colore intenso delle precedenti credo fosse dovuto all'esposizone fotografica, più che alla tonalità reale delle rocce.
Grazie ancora.
Immagine: 131,79 KB |
Marco Vidari |
Modificato da - marcov in data 14 luglio 2022 09:57:43 |
|
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2022 : 09:57:02
|
foto2
Immagine: 294,18 KB |
Marco Vidari |
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2022 : 07:36:42
|
ciao marco, quello delle due ultime foto è un altro frammento (un ciottolo) di quella che a te sembra lo stesso tipo di roccia del primo, o sbaglio? per quanto riguarda le foto, è sempre meglio, in generale, farle con esposizione a luce naturale buona giornata |
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2022 : 10:12:32
|
Buongiorno Maurizio,
nella mia ingenuità credo che tutti e tre i campioni che ho raccolto siano la stessa "roccia"
Riallego una foto del primo campione a luce naturale e una foto di tutti i campioni insieme.
Grazie.
Immagine: 111,72 KB |
Marco Vidari |
|
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2022 : 10:13:32
|
tutti e tre i campioni
Immagine: 150,64 KB |
Marco Vidari |
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2022 : 10:57:11
|
si, sono indubbiamente lo stesso tipo di roccia; la sovraesposizione delle prime foto schiacciava la prospettiva e nascondeva all'occhio l'aspetto vacuolare; te lo chiedevo perché da queste nuove foto l'ipotesi più probabile è che si tratti di roccia calcarea o dolomitica "cavernosa". Ho visto infatti che nel foglio Lecco al 50.000, nel quale purtroppo non rientra la zona del tuo ritrovamento (il foglio Morbegno a nord di quello non è ancora pubblicato), vengono descritte "dolomie marnose vacuolari di colore giallognolo o ocraceo" e in legenda "dolomie cavernose" alla voce (formazione) "Carniola di Bovegno". Si dice anche che "le cavità degli orizzonti di dolomie vacuolari presentano talora riempimenti di gesso e anidrite", la cui dissoluzione può produrre quell'aspetto cavernoso. Abbiamo qualcosa di simile anche nel nostro appennino, definibile appunto come "Calcare cavernoso". La dolomia dovrebbe reagire blandamente con acido cloridrico, meglio se concentrato, prova che non so se puoi eseguire. ciao |
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
marcov
Utente V.I.P.
Città: Pandino
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
164 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2022 : 15:33:32
|
acido cloridrico è meglio che io non ne maneggi
grazie mille dell'aiuto, è sempre bello imparare qualcosa.
|
Marco Vidari |
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 luglio 2022 : 09:07:57
|
| Messaggio originario di marcov:
acido cloridrico è meglio che io non ne maneggi
grazie mille dell'aiuto, è sempre bello imparare qualcosa.
|
È incredibile quanto le prime immagini rendano un aspetto diverso del campione rispetto alla "realtà". Una volta di più si conferma che è quasi impossibile definire con certezza la natura di una roccia solo da immagini se non si dà seguito ad un processo di feedback tra xhi scrive, cosa che fortunatamente tu hai fatto. Solo un'ultima cosa: quali sono le dimensioni dei campioni? (Sempre utile inserire nelle foto un riferimento dimensionale). Buona giornata. |
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
Dolasilla
Utente Junior
Città: miano
89 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 luglio 2022 : 17:32:58
|
Dalle foto, e dati i luoghi, mi viene da confermare un'attribuzione alla Carniola di Bovegno, ci sta tranquillamente.
In effetti si tratta di un tipo di roccia (litotipo, in geologichese serio - G.S.) abbastanza tipico, ma che può confondersi con altre cose.
Le "carniole" hanno questo tipico aspetto cariato, vacuolare, spesso sfatticcio (termine geologichese di terreno); a volte contengono anche brecciole, cioè livelli o aree con frammenti minuti di roccia più solida (coerente, in G.S.) imballata nella matrice ocracea. Si formano, pare, in ambienti costieri a clima caldo-arido, nella fascia estrema verso terra, dove l'evaporazione fa precipitare i sali entro i sedimenti fangosi. Poi, quando questi sono sepolti in profondità sotto migliaia di metri di altri sedimenti - cioè l'accumulo attraverso centinaia di milioni di anni - e trasformati in roccia, i sali a volte si sciolgono e lasciano le tipica cavità vuote; a volte il peso soprastante può far collassare dei livelli, frantumandoli, e allora si formano gli orizzonti di brecce.
Nella zona di Mezzoldo, questo tipo di rocce è alla base della successione del Mesozoico, quando su di una piana alluvionale in clima caldo e arido è arrivato da Est il mare (il livello marino si è innalzato, via via sommergendo le terre emerse, a partire da oriente); all'inizio appunto come una lama d'acqua soggetta a rapida evaporazione. Queste carniole, legate in Lombardia a un preciso momento della storia geologica del territorio, vengono denominate "Carniola di Bovegno", dal nome della località ove sono state descritte dettagliatamente (la località-tipo, in G.S.), per distinguerle da altre carniole, di altri luoghi e di altri tempi.
A vederlo dalla foto, potrebbe anche essere una carniola di origine tettonica, cioè un tritume di rocce marnose e argillose, che in origine si trovavano alla base di uno dei grandi piastroni carbonatici che, nel corso della formazione delle Prealpi si sono accavallati gli uni sugli altri. Un po' come un mazzo di carte da gioco stese sul tavolo, le spingi con le mani e si accavallano, riformando il mazzo. Ecco, lungo i piani di scivolamento di queste placche di roccia più resistente, le rocce più "tenere" si sono frantumate per gli sforzi in gioco, assumendo l'aspetto di carniole.
A vedere solo la foto, potrebbe anche trattarsi di un qualche conglomerato di origine continentale "recente" - diciamo ultimi milioni di anni, quando ormai la catena è già emersa - pesantemente alterato. Però questo è un dubbio non verificabile senza l'affioramento di provenienza. In Val Brembana ci ho giracchiato un po', ma non ci ho lavorato; rilevando per i fogli geologici in Val Seriana - quindi condizioni geologiche similari - però di rocce di origine continentale recente così alterate ne ho viste. Mi sembra però un'ipotesi meno probabile rispetto alla Carniola di cui sopra.
|
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|