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 troppi cervi nel pna
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giacomo73
Utente V.I.P.

Città: lanciano
Prov.: Chieti

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 06 maggio 2007 : 09:33:18 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

In un posto qualsiasi del Pna, non lontano da trafficate arterie viarie, ieri sera, non è stato difficile individuare, dopo nemmeno 10 min. di osservazione, un primo gruppetto di una quindicina di maschi in velluto (da bottoni fino a 8/10 punte).
Scattata qualche foto, senza perdere tempo in attesa di altri (sicurissimi) avvistamenti, sono tornato a casa. Peraltro, anche lì dove ero seduto la quantità di sterco di cervo era davvero notevole (ed ero a 50 m. dalla strada).
Io ribadisco il mio concetto: se ben lontani dal periodo dei bramiti, alle 19 di sera, in un posto banale e in mezzo ai cavalli, escono 15 maschi, figuriamoci quanti capi avrei potuto contare se avessi aspettato la luna piena tre o quattro ore più tardi. Del resto in tutto il territorio del parco e appena fuori è quasi più facile trovare fatte di cervo che di mucca.
Di questo passo, se il parco non prenderà provvedimenti (non mi risulta che li abbia già presi) lo squilibrio già adesso ampiamente avvertibile cagionerà seri danni all'altra fauna protetta (camoscio in particolare).



Immagine:
troppi cervi nel pna
39,45 KB

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troppi cervi nel pna
283,5 KB

Modificato da - Flavior in Data 12 ottobre 2010 17:00:05

CarloAG
Moderatore


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 06 maggio 2007 : 10:58:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giustissimo! In tutta la Sardegna e all'Asinara in particolare, i cinghiali stanno facendo "carne di porco" di tutte le altre specie, vegetali e..animali:quando si provvederà ad un serio e oipportuno controllo della popolazione? Il protezionismo as ogni costo è semplicemente deleterio!

Carlo A.G.
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Canaj
Utente V.I.P.

Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 06 maggio 2007 : 13:47:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti è così, ma in Italia purtroppo le cose si fanno (se si fanno) per poi portarle avanti in maniera indecorosa. Non viene quasi mai fatto un serio piano di assestamento faunistico...
Si crede che più roba c'è e meglio è, si immettono specie non considerandone le conseguenze in relazione con le altre,sia animali che vegetali; si pensa ad es. che un capriolo del Trentino sia uguale ad uno Toscano quando gia all'interno di entrambe le regioni si sono diversificate popolazioni con adattamenti diversi..
Tutto questo appunto va direttamente a scapito della biodiversità naturale che è proprio ciò che doveva essere protetto.
Speriamo che le cose cambino
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CarloAG
Moderatore


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


1664 Messaggi
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Inserito il - 07 maggio 2007 : 09:54:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
D'accordissimo! Ma chi glielo spiega ai signori che siedono su certe poltrone?

Carlo A.G.
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giacomo73
Utente V.I.P.

Città: lanciano
Prov.: Chieti

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 07 maggio 2007 : 12:51:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il problema è, caro Carlo, che il Camoscio d'Abruzzo è già in clamoroso calo nel Pna (per fortuna non nei parchi nazionali della Maiella e Gran Sasso).
Però ... tutto tace!

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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1390 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 maggio 2007 : 13:32:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... tutto tace perche' da quando qualche anno fa' hanno fatto un vero "colpo di stato" buttando fuori il Direttore storico del Parco, franco Tassi, mentre si operava al cuore, mettendo praticamente una nuova direzione piu' politicizzata che veramente attenta alla natura del Parco, il Parco, appunto e' allo sbaraglio e la mancanza di fondi dovuta anche alla situazione economica del paese e della relativa legge finanziaria, sta' dando il colpo di grazia al PNA.
Ci sono una marea di Cervi, e' vero, ma che fine ha fatto il progetto di reintroduzione della Lince, predatore specifico del Cervo? Ci sono alcune Linci importate una decina di anni fa' dalla repubblica Ceca e che stazionano ancora nell'area faunistica di civitella Alfedena a fare i gatti d'allevamento; ci sono Linci in gabbia nello zoo di castel di Sangro; e' questa la gestione della fauna nel parco??

Marco
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troppi cervi nel pna
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argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


6664 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 07 maggio 2007 : 16:42:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marcospada:

... tutto tace perche' da quando qualche anno fa' hanno fatto un vero "colpo di stato" buttando fuori il Direttore storico del Parco, franco Tassi, mentre si operava al cuore, mettendo praticamente una nuova direzione piu' politicizzata che veramente attenta alla natura del Parco, il Parco, appunto e' allo sbaraglio e la mancanza di fondi dovuta anche alla situazione economica del paese e della relativa legge finanziaria, sta' dando il colpo di grazia al PNA.
Ci sono una marea di Cervi, e' vero, ma che fine ha fatto il progetto di reintroduzione della Lince, predatore specifico del Cervo? Ci sono alcune Linci importate una decina di anni fa' dalla repubblica Ceca e che stazionano ancora nell'area faunistica di civitella Alfedena a fare i gatti d'allevamento; ci sono Linci in gabbia nello zoo di castel di Sangro; e' questa la gestione della fauna nel parco??

Marco
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troppi cervi nel pna




Che vergogna!!!Quando la politica prende il sopravvento sull'amore per la natura questi sono i risultati.

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)
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Marco Preziosi
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 09 maggio 2007 : 08:05:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marcospada:
[br... ma che fine ha fatto il progetto di reintroduzione della Lince, predatore specifico del Cervo? Ci sono alcune Linci importate una decina di anni fa' dalla repubblica Ceca e che stazionano ancora nell'area faunistica di civitella Alfedena a fare i gatti d'allevamento; ci sono Linci in gabbia nello zoo di castel di Sangro; e' questa la gestione della fauna nel parco??

Marco
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troppi cervi nel pna



Una prima introduzione della Lince (estinta nel Parco due secoli fa) purtroppo è stata già piratescamente effettuata. Facendo ridere gli "addetti ai lavori" di mezza Europa.
Qualche anno fa, senza aspettare gli studi di fattibilità del progetto, alcuni esemplari sono scappati misteriosamente dai recinti ed ora scorrazzano dentro e fuori il PNALM, belle e visibili, al contrario dei loro presuntissimi progenitori.
Se bisogna introdurla almeno che sia a seguito di un progetto serissimo!

Marco
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beringei
Utente Senior

Città: prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


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Inserito il - 17 maggio 2007 : 03:46:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
certo ...ma si puo' sapere quanti sono questi benedetti cervi?e poi è possibile che una volta saturato il territorio non si spostino al di fuori del parco x ricolonizzare le parti di appennino dove si sono estinti?secondo me fuori dal parco c'e' troppo disturbo e bracconaggio e quindi non si consente(almeno in parte)una loro distribuzione x esempio verso il matese dove a quanto mi risulta mancano!o mi sbaglio?
ciao
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giacomo73
Utente V.I.P.

Città: lanciano
Prov.: Chieti

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 17 maggio 2007 : 10:27:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No, si stanno espandendo regolarmente anche al di fuori del Parco ...
Quanto al numero il Parco non lo sa. Forse da quest'anno si inizieranno a fare delle stime numeriche (queste due sono fresche informazioni dell'altro ieri).
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beringei
Utente Senior

Città: prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


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Inserito il - 17 maggio 2007 : 22:37:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giacomo73:

No, si stanno espandendo regolarmente anche al di fuori del Parco ...
Quanto al numero il Parco non lo sa. Forse da quest'anno si inizieranno a fare delle stime numeriche (queste due sono fresche informazioni dell'altro ieri).



ah capisco...potrebbero catturarne qualche decina(se non e' troppo impegnativo)e trasferirli in altre zone dell'appennino soprattutto meridionale dove mancano quasi del tutto...ma i lupi cosa predano all'interno del pna?soprattutto cinghiali?cmq a mio avviso non e' cosi' negativo che ci siano tanti cervi! nel corso degli anni si dovrebbe creare un equilibrio con i predatori.
A proposito,visto che tu a quanto ho capito frequenti molto il pna,sai per caso quanti orsacchiotti sono nati quest'anno?speriamo tanti x la miseria visto che la situazione non e' rosea x la specie!
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giacomo73
Utente V.I.P.

Città: lanciano
Prov.: Chieti

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 18 maggio 2007 : 13:46:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Spostare 10 cervi significa svuotare un bicchiere d'acqua da una vasca da bagno, considerando che in situazioni ottimali i cervi conducono ad un incremento di popolazione superiore al 40%. I costi, poi, divengono altissimi. Meglio gli abbattimenti selettivi (diretti dall'ente parco) che garantiscono la scelta esatta dei capi e, se fatti a pagamento, fanno anche rientrare denaro nelle casse dell'ente. Per avere un equilibrio tra predatori e prede, peraltro, dovresti vedere lupi a prendere il caffé nei bar di paese. I lupi mangiano cinghiali, qualche cervo, bestiame (cavalli, mucche e pecore) ed immondizia ...
Quanto al'essenza del problema, già alla fine degli anni '70, a fronte delle prime reintroduzioni di cervi dalle foreste tarvisiane e dalla slovenia, volute dall'allora direttore franco tassi, sandro lovari aveva manifestato forti perplessità per la possibile competizione territoriale con il camoscio. In estate e nei periodi di bramito il cervo si sposta molto in alto (io li ho trovati oltre i 2000 m.), praticamente nel territorio dei camosci. Ma, mentre sulle alpi, orograficamente diverse dagli appennini, i camosci possono salire ancora più su, magari in versanti impervi (appunto, "da camosci"), ciò non è possibile sulle cime del pna (con qualche limitata eccezione per i versanti "impervi"). Frequentemente ho trovato "fatte" di camoscio e cervo negli stessi luoghi. Il problema è che adesso trovo solo quelle di cervi.
La questione, dunque, è sufficientemente seria e si tratta soltanto (a seguito di appropriate indagini scientifiche che non sono assolutamente le mie) di verificare se l'"albergo" ha già le camere tutte occupate o meno e se è il caso di eliminare qualche ospite.
Quanto alla nascita dei piccoli d'orso non so, ma non credo sia possibile venire a conoscenza di dati precisi, visto che è sempre in forte discussione il numero esatto di orsi (adulti) presenti nel territorio. Ciò sia in ragione dei lunghi spostamenti che possono compiere, sia dall'intrinseca difficoltà di avvistamento. Quest'anno sto solo monitorando (per hobby e senza professionalità, s'intende) cervi, camosci e caprioli.

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beringei
Utente Senior

Città: prato
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Inserito il - 19 maggio 2007 : 01:55:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ma gli abbattimenti chi li dovrebbe eseguire?io dei cacciatori non mi fido!se non controllati loro sparano a tutto ciò che si muove!farebbero fuori anche l'orso,come già è accaduto durante le battute al cinghiale ai confini del parco!X quanto riguarda lo spostamento dei cervi sì, costa,ma è meglio fargli fare un viaggio dall'abruzzo alla (ad esempio)campania che non prelevarli dalla foresta di tarvisio che è molto + lontana!visto che queste reintroduzioni vanno fatte tanto vale penderli dal pna!sarà anche un buco nell'acqua xrò meglio di niente!no?
tu lo hai mai visto l'orso?cmq che fortuna poter passeggiare nel parco mi piacerebbe andarci un giorno!ciao
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giacomo73
Utente V.I.P.

Città: lanciano
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Inserito il - 19 maggio 2007 : 12:44:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, l'orso ho avuto il piacere di incontralo, mentre io scendevo e lui saliva, in una parte molto fitta del bosco, ed eravamo neanche a 20 m. l'uno dall'altro. Per osservare le tracce, poi, è sufficiente conoscere i posti.
Quanto agli abbattimenti, negli altri parchi d'europa, vengono fatti, a pagamento, da cacciatori scelti e selezionati dal parco stesso ed accompagnati da guardiaparco che hanno anche la qualifica di cacciatori professionisti (Ranger/PH: professional hunter, come nei racconti di Hemingway). Basterebbe applicare lo stesso sistema. Anche io non mi fiderei neanche per un millesimo dei cacciatori "nostrani" ...
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beringei
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Inserito il - 20 maggio 2007 : 11:04:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giacomo73:

Sì, l'orso ho avuto il piacere di incontralo, mentre io scendevo e lui saliva, in una parte molto fitta del bosco, ed eravamo neanche a 20 m. l'uno dall'altro. Per osservare le tracce, poi, è sufficiente conoscere i posti.
Quanto agli abbattimenti, negli altri parchi d'europa, vengono fatti, a pagamento, da cacciatori scelti e selezionati dal parco stesso ed accompagnati da guardiaparco che hanno anche la qualifica di cacciatori professionisti (Ranger/PH: professional hunter, come nei racconti di Hemingway). Basterebbe applicare lo stesso sistema. Anche io non mi fiderei neanche per un millesimo dei cacciatori "nostrani" ...


bravo!Fai bene a non fidarti !
Oltre al pna frequenti anche altre zone dell'abruzzo?Come è la situazione?ad esempio avevo letto che volevano reintrodurre il camoscio sul sirente-velino .Sai se sta procedendo il progetto?i cervi e i caprioli sono stati reintrodotti anche in altre zone dell'abruzzo oltre la majella?
Grazie delle risposte ciao
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giacomo73
Utente V.I.P.

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Inserito il - 21 maggio 2007 : 11:49:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I caprioli, nonostante un bracconaggio martellante ed inestinguibile (per le profonde connivenze con le istituzioni), sono in espansione in tutto il territorio abruzzese, nella fascia collinare e soprattutto pedemontana.
Nel pna e zone limitrofe, soprattutto per la competizione con il cervo non ce ne sono molti (nel senso che ce ne potrebbero essere di più) .
La Maiella, putroppo, un po' per orografia, un po' per altre cause non è molto vocata a contenere i cervi e i caprioli che sono stati reintrodotti negli anni '90 (i caprioli, se non ricordo male, anche nel 1983, ma senza successo). Sempre con l'eccezione della fascia pedemontana dove ne sto seguendo diversi e cerco di radicarli con saline e casuali foraggiamenti. In quota vanno alla grande, invece, i camosci.
Non ho molte notizie riguardo a quest'ultimi nel parco velino sirente. So che dovrebbe essere in costruzione un'area di acclimatamento nella zona di cartore ...

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Bigeye
Moderatore


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Prov.: Viterbo

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Flora e Fauna

Inserito il - 21 maggio 2007 : 13:19:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Marco Preziosi:

Una prima introduzione della Lince (estinta nel Parco due secoli fa) purtroppo è stata già piratescamente effettuata. Facendo ridere gli "addetti ai lavori" di mezza Europa.
Qualche anno fa, senza aspettare gli studi di fattibilità del progetto, alcuni esemplari sono scappati misteriosamente dai recinti ed ora scorrazzano dentro e fuori il PNALM, belle e visibili, al contrario dei loro presuntissimi progenitori.
Se bisogna introdurla almeno che sia a seguito di un progetto serissimo!

Marco
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ragionamento sensatissimo questo di marco che quoto in pieno.
troppo spesso accecati dalle "specie bandiera" in molte aree protette ci si è lasciati prendere la mano da una sorta di ottimismo irragionevole.
introduzioni, reintroduzioni, ripopolamenti mi trovano quasi sempre contrario.
invece guardo sempre con interesse le opere di miglioramento ambientale, la grigila dei corridoi biologici integrati, la conservazione in situ delle specie minacciate e già presenti (che non mancano mai).
gestire è favorire la dinamica delle popolazioni con interventi positivi e modelli eclatanti come quello dell'espansione del Lupo, lo stanno a testimoniare in modo chiaro.
pensare a un ritorno economico usando specchietti per le allodole può far piacere a un amministratore, ma a un naturalista dovrebbe far terrore.

in my honest opinion


okkione
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giacomo73
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Inserito il - 30 giugno 2007 : 22:33:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Uno dei cinque gruppi che oggi "riempivano" un territorio di 1 kmq:


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troppi cervi nel pna
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marcospada
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 30 giugno 2007 : 23:35:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sembra che ormai occupino l'areale del Camoscio, se continuano cosi' la situazione sara' seria.

Marco
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troppi cervi nel pna
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Subpoto
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Inserito il - 01 luglio 2007 : 00:03:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Giacomo,
scusa la mia ignoranza in materia,ma credo che cervi e camosci prima che li portassimo quasi all'estinzione vivevano in equilibrio e sono convissuti per innumerevoli millenni.
Non sarà forse che il camoscio ha occupato l'habitat del cervo rimasto temporaneamente libero e dovrà ritornare sui dirupi che sono il suo habitat naturale?

La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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giacomo73
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Inserito il - 01 luglio 2007 : 09:15:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premetto di aver inserito la nuova foto non per rinvigorire la questione, ma solo per aggiungere qualche scatto recentissimo.
Appena ho un po' di tempo ne metto altre ...

Quanto al problema, secoli addietro i cervi non avevano bisogno di salire sulle vette riservate ai camosci. Avevano, infatti, altre valvole di sfogo ed un diverso equilibrio con i predatori, tra i quali, legittimamemnte, l'uomo.
E poi, era così anche nello Stelvio finché i tecnici faunistici, assolutamente non cacciatori, hanno stabilito di rimediare il problema dei cervi con gli abbattimenti ...
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