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 di Natura Mediterraneo
 


Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Lasiocampidae - Poecilocampa alpina ssp. canensis
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 02 gennaio 2016 : 07:30:24 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Lasiocampidae Genere: Poecilocampa Specie:Poecilocampa alpina ssp. canensis
...prima farfalla (per me) del 2016!

Trattansi di Poecilocampa alpina ssp. canensis (Millière, 1876). Per chi volesse approfondire la questione sp. ssp. della Poecilocampa alpina può leggere il Link, personalmente c'ho già "sbattuto la testa" l'anno scorso!




02.I.2016 - Abruzzo - Riserva Naturale Regionale Orientata del Monte Salviano - L'Aquila
Lasiocampidae - Poecilocampa alpina ssp. canensis
186,58 KB

Immagine 2
Lasiocampidae - Poecilocampa alpina ssp. canensis
188,73 KB

Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)

Modificato da - Holly in Data 02 gennaio 2016 14:02:34

Holly
Moderatore


Prov.: Varese

Regione: Lombardia


5555 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2016 : 12:25:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che splendore!
Belle foto.


Federica

Come forth into the light of things,
let Nature be your teacher.

- The Tables Turned, William Wordsworth -
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


2251 Messaggi
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Inserito il - 02 gennaio 2016 : 12:29:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Holly:

Che splendore!
Belle foto.


Federica


...è la cosiddetta farfalla "yeti", parente di jubecca di guerre stellari..............però c'è anche un pò di bue muschiato.................

Grazie Federica!


Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)
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Holly
Moderatore


Prov.: Varese

Regione: Lombardia


5555 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2016 : 12:31:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di EIDOS:
...è la cosiddetta farfalla "yeti", parente di jubecca di guerre stellari..............però c'è anche un pò di bue muschiato.................

Grazie Federica!




e un po' di leone: notare la criniera bionda!


Federica

Come forth into the light of things,
let Nature be your teacher.

- The Tables Turned, William Wordsworth -
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
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Inserito il - 02 gennaio 2016 : 13:08:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Direi che è stupenda!!!



Link
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Jiri
Utente Senior

Città: Pogno
Prov.: Novara

Regione: Piemonte


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2016 : 15:27:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto bella. Qui abbiamo solo le gugine P. populi

Jiri
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 02 gennaio 2016 : 15:35:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Jiri:

Molto bella. Qui abbiamo solo le gugine P. populi


...invece dalle mie parti e che io sappia è segnalata solo l'alpina (a prescindere che la si voglia considerare come specie o sottospecie)


Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)
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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2016 : 16:50:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella!

Mary
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2016 : 17:18:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
anche in Umbria la P. populi non è segnalata...


Link
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 02 gennaio 2016 : 18:47:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riporto le cartine di distribuzione per P. populi e P. alpina estrapolate da Bombici e Sfingi d'Italia, Volume 1: (Lepidoptera Heterocera) di Bertaccini, Fiume, Provera - 1994



Lasiocampidae - Poecilocampa alpina ssp. canensis
220,77 KB

...ma è evidente che i dati riportati in questi testi (che personalmente ritengo molto ben fatti) specialmente quelli relativi alla distribuzione, non sono aggiornati!



Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)

Modificato da - EIDOS in data 02 gennaio 2016 18:50:42
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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Inserito il - 02 gennaio 2016 : 20:32:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo Hellmann e Parenzan (I macrolepidotteri del Piemonte), P. alpina è rara ma presente nel Piemonte, nelle province di Torino e Alessandria.

Mary
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 02 gennaio 2016 : 21:16:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mary from Italy:

Secondo Hellmann e Parenzan (I macrolepidotteri del Piemonte), P. alpina è rara ma presente nel Piemonte, nelle province di Torino e Alessandria.


...e invece sul testo da me citato a proposito di C. alpina c'è scritto: "Non è stata mai segnalata in Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli, Venezia Giulia, Umbria, Molise e Sardegna"

quindi (secondo la mia opinione)

1) bisognerebbe sapere a quando risalgono i vari dati a cui si fa riferimento
2) non è detto che nuove segnalazioni non siano emerse successivamente alle pubblicazioni consultate

insomma il punto che in fondo mi preme sottolineare in tutto questo, è che ho la sensazione che i dati sulla lepidettorologia italiana, almeno quelli in circolazione, non sembrano poi così aggiornati e univoci, ma qui non vorrei aprire un altro grosso capitolo che esuli troppo dal Forum, anche perché per conoscere davvero la situazione attuale sui dati italiani, bisognerebbe dare voce anche a chi questo lavoro lo fa per "professione", certo è che se pur a livello amatoriale mi sembra che siamo davvero lontani dalle culture nord europee


Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)

Modificato da - EIDOS in data 02 gennaio 2016 21:18:24
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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2016 : 21:31:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I macrolepidotteri del Piemonte (2010) è molto più recente di Bombici e Sfingi d'Italia (1994).

Ovviamente nessun volume del genere sarà mai aggiornato al 100%, quindi ci vorrebbe forse un sistema per comunicare le ultime scoperte a qualche ente regionale.


Mary
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
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Inserito il - 03 gennaio 2016 : 08:05:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mary from Italy:

I macrolepidotteri del Piemonte (2010) è molto più recente di Bombici e Sfingi d'Italia (1994).

Ovviamente nessun volume del genere sarà mai aggiornato al 100%, quindi ci vorrebbe forse un sistema per comunicare le ultime scoperte a qualche ente regionale.




…certo Mary, è ovvio che un istantanea del momento sulle specie e la distribuzione dei lepidotteri in Italia non la si può trovare in nessun tipo di testo (a parte che esistono comunque gli aggiornamenti), ma per essere ancora più chiaro prova per esempio ad andare sulla checklist della fauna italiana: Link

se cerchi la famiglia Erebidae non la trovi! Ho visto per esempio che le Catocale si trovano ancora tra i Noctuidae…quindi, mi domando io, a che serve?

Insomma quello che mi preme chiarire in questo topic, è che spesso ci troviamo (almeno parlo per me) a spulciare dati su pubblicazioni fatte nel tempo e in maniera discontinua sulle varie regioni italiane e non esiste in Italia una raccolta di dati univoca (la tua proposta mi sembra interessante ma francamente credo che sia difficilmente realizzabile, alla fine ti spiegherò del perché almeno secondo me) e ufficiale per quanto riguarda i lepidotteri, o se esiste non serve a niente (anche se è vero che ci sono delle eccezioni come leps.it di Mazzei che per me rimane un punto di riferimento fondamentale, ma qui si tratta piuttosto di una raccolta di immagini, se pur importante, ripeto, ma per la determinazione dei lepidotteri europei), non solo, ma credo di non essere ne il primo ne l’ultimo a dire una cosa del genere. Anche per quanto riguarda gli altri taxa, per quel poco di esperienza che mi è stata concessa in passato all’interno dei Parchi della mia regione, ho visto che si faceva veramente fatica (per non dire impossibile) a mettere in comune tutti i vari dati che si avrebbero a disposizione e che proverrebbero da più parti (addirittura questi problemi sorgevano tra gli stessi Parchi della stessa regione!), molto spesso vanificando, con un tale atteggiamento, la validità e la serietà di qualsiasi lavoro scientifico a lungo termine, ma qui il discorso si complica notevolmente perché secondo me ci rientra tutto il “DNA” del campanilismo italiano dovuto per forza di cose ad una molteplicità di realtà storico/geografiche/culturali del nostro paese e la scarsa considerazione della cultura scientifica non solo di questo nostro momento storico.
Perché secondo me non è proprio realizzabile un “sistema” per comunicare le ultime scoperte, almeno per ora, per esempio a qualche ente regionale…
Primo perché le persone coinvolte in questo tipo di studio, cioè i professionisti in Italia sono veramente pochi, anzi, spesso e volentieri per “campare” devono fare anche un altro lavoro (proprio perché un certo tipo di attività scientifica da noi non è considerata come in altri paesi), e secondo poi perché i dati scientifici, per essere veramente scientifici, si devono basare su dati certi, “misurabili”, in altre parole, come sappiamo già, per stabilire la bontà della determinazione di alcune farfalle si deve ricorrere necessariamente alle analisi dei genitali che di certo non può fare chiunque (non lo può fare chi lo fa solo per hobby, o comunque non tutti), tutte le varie checklist fatte fino ad oggi si sono basate su collezioni private e museali, ma detto tutto ciò, ritengo anche che in alcuni casi sia possibile “accumulare” dati attraverso una documentazione fotografica che potrebbe costituire un archivio accessibile a chiunque sia interessato (in fondo anche questo Forum contiene molti dati nella sua galleria tassonomica e non è detto che un giorno non possano servire ad uno studio scientifico più lungimirante. Ritengo altresì che Natura Mediterraneo sia piuttosto “giovane”)


Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)

Modificato da - EIDOS in data 03 gennaio 2016 08:47:36
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