Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Anche probabile vista una certa sinuosità esterna delle mandibole prima di quella apicale che lo stercorarius non ha. Però non si vede molto bene quindi un margine di dubbio per me resta.
Grazie Giorgio, anche se in realtà mi hai fatto venire ulteriori dubbi perchè G. stercorarius l'avevo escluso per l'areale (Faunaitalia lo dà presente al Nord e in Sicilia. Effettivamente come distribuzione è parecchio strana...) mentre la mia incertezza riguardava G. mutator, specie di cui non ho trovato quasi nulla
G. mutator è inconfondibile se si osservano le 9 strie elitrali (invece di 7) tra la sutura e il callo umerale. Oggi è non comune e rarissimo dalle mie parti, ma un tempo citato come abbondante.
Ok, questo mi sarà molto utile in futuro, grazie! Per quel che riguarda la distribuzione di G. stercorarius, pensi che la checklist sia troppo riduttiva?
ne ho osservato anche in Appennino sino alla Lunigiana. Sarà strana la distribuzione della cklist (N, Si)ma sarebbe altrettanto strano che bestie così grosse e cercate da vari entomologi filolamellicorni non lo abbiano notato se fosse presente in S (peraltro i citati reperti toscani sono appena in S).