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erix
Utente Senior
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607 Messaggi Flora e Fauna |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
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607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 maggio 2013 : 22:32:05
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Colate laviche del 1607 (me lo dice la carta UTM che porto con me). Ambiente apparentemente inospitale. Immagine: 184,65 KB |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 maggio 2013 : 22:35:01
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Meno che per lui.Un maschietto ad occhio tra i 25 e i 30cm. Immagine: 289,95 KB |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
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607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 maggio 2013 : 22:37:48
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Lo si intuisce dal forte contrasto tra le macchie nere e il fondo cenerino e il ricco arabesco di strie sulla testa. Ciao. Angelo Immagine: 144,55 KB |
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aspisatra
Moderatore
Città: Svizzera
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2170 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 maggio 2013 : 07:33:29
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Splendido esemplare. Vista l'inospitalità apparente dell'ambiente, hai potuto osservare altri rettili, lucertole ad esempio? Sai se vi é una certa presenza di roditori?
La vipera é piccola ma bella in carne, per cui ben nutrita! |
Greg Meier
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
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607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 maggio 2013 : 08:42:46
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Ciao Greg.Ti rispondo in base alla mia esperienza. Le vecchie colate laviche sono il rifugio delle Podarcis siculus che talora sono gli unici vertebrati in quello che può sembrare un deserto lavico. Le giovani aspis spesso stanno ai margini di questi antichi fronti lavici appena ricoperte da rada vegetazione pioniera (ginestra,rosa canina,astragalo etnense, le specie più vistose):e quì tra le loro prede ricercano le Podarcis (veramente comuni in questi ambienti lavici) e nidiacei( tra le specie che nidificano nelle vecchie colate, il Culbianco e lo Zigolo nero - credo ).Stiamo parlando di ambienti oltre i 1300-1400m (infatti la Tarantola mauretanica altro abitatore delle forre laviche a queste altezze non c'è più). Ove si arrestano queste antiche colate laviche spesso insistono conetti vulcanici avventizi ricoperti da fitta vegetazione arborea:nel piano basale spesso insistono querceti termofili (leccio e roverella che quì sull'Etna si spingono ben oltre i 1300m), mentre più in alto troviamo il Pino nero e il faggio.Quì abita l'arvicola preda-target delle vipere adulte ad alta quota sull'Etna: ieri diverse tane di questo mammifero nel bosco mi avevano fatto ipotizzare la presenza delle vipere adulte in sito. Non le ho trovate ma conto di iniziare una escursione apposita nel pomeriggio con orari più adatti. Ciao |
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aspisatra
Moderatore
Città: Svizzera
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2170 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 maggio 2013 : 09:12:49
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Grazie Angelo per le spiegazioni. Proprio pochi giorni fa parlavo con un biologo e ipotizzavamo che la rarefazione di alcuni serpenti nelle nostre basse quote fosse legata alla scarsità di roditori, poco avvantaggiati dalla selva castanile relativamente povera in alimenti da roditore. Per cui nel tuo caso si potrebbe ipotizzare che le vipere che colonizzano le colate laviche siano principalmente predatori di lucertole e nidiacei, mentre quelle che stanno presso i faggeti e querceti abbiano pure una certa abbondanza di roditori. Sarebbe pure interessante capire se vi è una fenomeno di “migrazione” negli esemplari giovani e adulti, che colonizzano ambienti favorevoli alla loro alimentazione.
Buona ricerca oggi pomeriggio!
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Greg Meier
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AnDrO
Utente Senior
Città: Vercelli
3091 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 maggio 2013 : 10:24:38
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decisamente un bell'incontro, in un ambiente a prima vista inospitale! Il gongilo non è presente a quelle quote? Perché mi pareva di aver letto che si spinge abbastanza in alto, ma potrei sbagliarmi . |
Andrea |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 maggio 2013 : 12:01:33
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L'Etna è un ambiente particolare: sopra i 1000 metri tutto diventa raro, perfino il comunissimo Biacco stenta a sopravvivere. La mancanza di acqua rende la vita difficile a molti organismi.Purtuttavia due serpenti altrove rari in Sicilia sulle alte quote etnee diventano quasi comuni (beninteso,per i parametri isolani, tu Greg dalle tue parti trovi in un giorno le vipere che io trovo in due anni): addirittura due anni fa, quasi al tramonto,d'estate, a quota 1600, monitorai 7 Coronelle in meno di un ettaro in un'ora! e mi dovetti fermare quasi per l'oscurità (ero fuori pista ed è facile perdere l'orientamento sul vulcano). La dinamica delle popolazioni di serpenti su un vulcano in perenne trasformazione(tra colate che cancellano boschi vetusti, piogge piroclastiche che trasformano il sottobosco in una spiaggia di sabbia nera ecc.e solo quest'anno ce ne sono state ben 13!!) è particolare e meriterebbe un discorso ben più lungo: per farti un esempio certi coni vulcanici emergono dalle immensità dei deserti lavici come "isole verdi" piene di vegetazione.Ebbene lì, l'esperienza mi ha insegnato che in questi habitat vi si condensa il 100% della popolazione erpetologica d'alta quota:vipere,coronelle,saettoni,ramarri,lucertole sicule. Il Gongilo è un rettile moderatamente termofilo e fino ai mille metri è comune.Diventa raro tra i 1000 e i 1200m.Finora l'ho trovato fino ai 1340m ma vicino a coltivazioni ruderali (meleti). |
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AnDrO
Utente Senior
Città: Vercelli
3091 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 maggio 2013 : 13:03:11
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grazie per il chiarimento! |
Andrea |
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euscorpius
Utente Senior
Città: Busto Arsizio
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
727 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 09:40:48
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mi ero perso questo post, l'habitat è davvero suggestivo e la vipera ha una livrea bellissima! A colpo d'occhio (complice anche la luce radente e la posizione della testa) ricorda addirittura la Vipera ammodytes montandoni (cornetto a parte, ovviamente ) Ciao, Marco
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Marco Colombo Fotografia Naturalistica Wildlife Photography Link |
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Tiraxiatu
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
1314 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 09:43:19
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| addirittura due anni fa, quasi al tramonto,d'estate, a quota 1600, monitorai 7 Coronelle in meno di un ettaro in un'ora! e mi dovetti fermare quasi per l'oscurità (ero fuori pista ed è facile perdere l'orientamento sul vulcano). |
Incredibile, è un numero esorbitante per questa specie (almeno per la Sicilia), io mi ricordo di averne viste massimo tre in mezza giornata in un ottimo hot-spot non etneo! Una domanda: ma erano tutte in attività? |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 20:38:26
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L'Etna e' così,pensa era 5 anni che non ne vedevo una in un tramonto d'agosto in un posto così Immagine: 129,72 KB |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 20:43:50
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Rinvenni i sette esemplari che mi sembrarono tutte femmine adulte e tutte particolarmente Immagine: 251,51 KB appiattite al suolo lavico ancora caldo.Le ultime foto le dovetti fare con il flash:questo esemplare è quello che mi colpì di più per via della barra dorsale molto chiara. |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 20:55:09
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Volevo rispondere a Greg riguardo la colonizzazione di un territorio da parte di organismi vertebrati nel nostro caso i rettiliin un territorio particolare come quello vulcanico: ho scritto che ad alta quota i conetti vulcanici avventizi(i vulcanologi inorridiranno ma non mi sovviene proprio la giusta definizione tecnica)sono dell vere e proprie isole verdi attorniate da colate laviche solidificate.Ecco questa foto dà un pò l'idea. Immagine: 168,69 KB |
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 21:11:36
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La foto è scattata dalla sommità di un altro cono vulcanico molto recente dato che è "nato" nel 1886:ebbene benchè in gran parte riforestato dall'uomo(ma con vegetazione pioniera a ginestra), sul cono vivono P.siculus,L.bilineata e Coronella austriaca.Evidentemente questo serpente,eminentemente saurofago, si è adattato benissimo a questi ambienti estremi perchè segue le direttrici di colonizzazione di Podarcis sicula.Un'ultima curiosità prima di chiudere: si parlava in un post precedente di stress indotto dagli umani :ma vi immaginate dallo stress indotto dalla natura su vertebrati come i rettili che sono intimamente legati al suolo e che vivono a un paio di chilometri in linea d'aria dal cratere di un vulcano che quando è in attività fa tremare il suolo per diverse ore e altera il territorio circostante con la quantità di cenere che rilascia al suolo? Ciao a tutti e spero che la discussione sia stata interessante. Immagine: 64,18 KB |
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AnDrO
Utente Senior
Città: Vercelli
3091 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 22:14:26
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| Messaggio originario di erix:
Immagine: 251,51 KB questo esemplare è quello che mi colpì di più per via della barra dorsale molto chiara.
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hai ragione, è molto particolare questa colorazione . Decisamente interessante questo tipo di ambiente, sembra quasi essere governato da regole differenti, rispetto a quelle "classiche" che conosciamo. |
Andrea |
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bernardo borri
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
3002 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 maggio 2013 : 18:12:30
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Interessantissima documentazione, grazie anche da parte mia! |
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aspisatra
Moderatore
Città: Svizzera
Regione: Switzerland
2170 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 maggio 2013 : 19:25:14
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Grazie Angelo per le foto e le ulteriori spiegazioni! Effettivamente é impressionante vedere questi isolotti verdi in mezzo alla lava, ma non mi sorprende che molta vita ci si concentri (insetti, uccelli, rettili, ecc.). Condivido l'osservazione sull'influenza che le vibrazioni del sottosuolo possano incidere sulla vita di questi animali. È comunque sempre affascinante osservare fin dove la natura riesce a spingere i propri limiti! |
Greg Meier
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erix
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
607 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 maggio 2013 : 08:30:32
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Grazie a voi per l'interesse che avete mostrato: ci sono adattamenti e adattamenti. Le Coronelle ( intese come vertebrati predatori al vertice della catena trofica )che vivono sull'Etna hanno "forzato" il loro adattamento a un ambiente che è decisamente più ostico rispetto a quelle che vivono sulle Alpi e gli Appennini. E ci hanno messo poco se pensate che l'Etna ha "appena" 500.000 mila anni e che in questo piccolo lasso di tempo è passato da 0 a 3300 metri trasformando in continuazione i suoi ambienti. Riguardate quella foto con i conetti che emergono dal deserto lavico: ebbene lì prima esisteva l'immenso Bosco della Ferrandina di cui oggi rimangono stentati lembi di faggeta e castagneto nelle parti più alte.Ma le eruzioni con le conseguenti colate laviche sono eventi naturali che trasformano in continuazione gli habitat di qualsiasi vulcano attivo al mondo:la natura alla fine riesce sempre a riconquistarsi i suoi spazi. Ciao. Angelo |
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