|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
|
|
Autore |
Discussione  |
Fortunato
Utente Senior
   
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 aprile 2013 : 12:33:12
|
Immagine:
177,72 KB |
Fortunato/Zoroaster |
 |
|
Fortunato
Utente Senior
   
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 aprile 2013 : 12:33:46
|
Immagine:
250,73 KB |
Fortunato/Zoroaster |
 |
|
aspisatra
Moderatore
   

Città: Svizzera
Regione: Switzerland
2170 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 aprile 2013 : 12:45:39
|
Ottima l'analisi di Fortunato! In molte culture si venera chi si teme!!
Ci sentiamo estranei a questo principio??
Analizziamo la paura cristiana di non potere accedere al Paradiso per capire perché alcuni "estremisti" sono tanto devoti ai loro capi spirituali e ai quotidiani o settimanali riti di appartenenza religiosa.
Ma va da se che chi é confrontato quotidianamente con animali pericolosi ha imparata da secoli o millenni a doverci convivere.
Lontano dall'India, in SudAfrica, ricordo pure io che all'entrata di un albergo dove c'era una fontana e vari cespugli, soggiornava un cobra che gironzolava. I responsabili del posto dicevano solo di non infastidire la bestiola, che regolarmente torna in quel posto (credo che ci venisse per far la muta e poi tornava in altri territori di caccia). Malgrado una cultura importata dall'europa, e pochi rimasugli locali, anche in questa occasione ho notato un'accettazione del pericolo, una volontà di convivere con la realtà.
Da noi in effetti i serpenti malgrado alcuni abbiano del veleno, sono relativamente gestibili da chiunque. Il terrore che suscitano per i vari motivi esposti da altri, fanno sì che alcuni facciano i cafoni uccidendoli o maneggiandoli, sentendosi grandi e forti...ma fondamentalmente la cosa é alla portata di tutti.
|
Greg Meier
Link |
 |
|
Fortunato
Utente Senior
   
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 aprile 2013 : 15:14:56
|
| Messaggio originario di aspisatra:
Ottima l'analisi di Fortunato! In molte culture si venera chi si teme!!
Ci sentiamo estranei a questo principio??
Analizziamo la paura cristiana di non potere accedere al Paradiso per capire perché alcuni "estremisti" sono tanto devoti ai loro capi spirituali e ai quotidiani o settimanali riti di appartenenza religiosa.
Ma va da se che chi é confrontato quotidianamente con animali pericolosi ha imparata da secoli o millenni a doverci convivere.
Lontano dall'India, in SudAfrica, ricordo pure io che all'entrata di un albergo dove c'era una fontana e vari cespugli, soggiornava un cobra che gironzolava. I responsabili del posto dicevano solo di non infastidire la bestiola, che regolarmente torna in quel posto (credo che ci venisse per far la muta e poi tornava in altri territori di caccia). Malgrado una cultura importata dall'europa, e pochi rimasugli locali, anche in questa occasione ho notato un'accettazione del pericolo, una volontà di convivere con la realtà.
Da noi in effetti i serpenti malgrado alcuni abbiano del veleno, sono relativamente gestibili da chiunque. Il terrore che suscitano per i vari motivi esposti da altri, fanno sì che alcuni facciano i cafoni uccidendoli o maneggiandoli, sentendosi grandi e forti...ma fondamentalmente la cosa é alla portata di tutti.
|
Grazie Greg! Io e te la vediamo esattamente nello stesso modo! 
Questa statuetta di immagine sacra si trova invece in Italia, in Alta Val d'Aveto. Il messaggio che la statua dà a chi la osserva è evidentemente di tipo diverso, rispetto a quello delle statuette indiane... 
Immagine:
281,2 KB
Ora, qualcuno di voi si chiederà e/o mi chiederà: ma è la religione che ci induce a odiare i serpenti oppure noi odiavamo i serpenti fin dai tempi degli etruschi (tanto per dire) e quindi abbiamo "forgiato" la religione seguendo i nostri gusti...?
La domanda è intelligente ma sostanzialmente viziosa: è come chiedersi se nasce prima l'uovo o la gallina... 
Dato che le religioni sono l'espressione dei sentimenti dei popoli e non una realtà sovraimposta (anche se per i credenti di quasi ogni fede non è, logicamente, così, dato che i credenti di quasi ogni fede pensano che la loro religione abbia origine da una "rivelazione" sovrannaturale), è chiaro che tutti i fattori che ho già citato e che ci fanno odiare e perseguitare i serpenti (da noi NON così pericolosi da dover essere venerati, come invece accade in India) hanno "plasmato" una religione ofidiofoba, dove il male tentatore è rappresentato proprio da un serpente! E la religione, a sua volta, incrementa e incancrenisce ancora di più la nostra istintiva avversione verso questo genere di animali... 
|
Fortunato/Zoroaster |
Modificato da - Fortunato in data 04 aprile 2013 15:47:25 |
 |
|
aspisatra
Moderatore
   

Città: Svizzera
Regione: Switzerland
2170 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 aprile 2013 : 20:45:50
|
Purtroppo il "gioco" delle "grandi" religioni monoteiste é ancora più meschino. Nelle religioni "primitive" il serpente rappresentava la fertilità, che si univa alla Dea Madre e la fecondava. rappresentava il sapere e la conoscenza. Le nuove religioni per soppiantare gli antichi culti e gli antichi credo, hanno reso negative le antiche figure.
L'abbondante e sessualissima Dea Madre é stata trasformata in una vergine e casta ragazza. Il serpente da messaggere e fecondatore é stato trasformato in antagonista viscido e malvagio che per ovvi motivi non feconderà nessuna donna.
Altre culture sono invece un bel esempio in cui le nuove divinità di sono alleate a quelle antecedenti Qui di seguito l'immagine Khmer del 14°secolo di un Buddha che viene protetto dal cobra a sette teste, comunemente chiamato Buddha-Naga
Immagine:
30,12 KB |
Greg Meier
Link |
 |
|
Discussione  |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
 |
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|