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 Ignoranza selvaggia
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Fortunato
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Inserito il - 04 aprile 2013 : 12:33:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Ignoranza selvaggia
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Fortunato/Zoroaster
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Fortunato
Utente Senior

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Inserito il - 04 aprile 2013 : 12:33:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Ignoranza selvaggia
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Fortunato/Zoroaster
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aspisatra
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2013 : 12:45:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottima l'analisi di Fortunato!
In molte culture si venera chi si teme!!

Ci sentiamo estranei a questo principio??

Analizziamo la paura cristiana di non potere accedere al Paradiso per capire perché alcuni "estremisti" sono tanto devoti ai loro capi spirituali e ai quotidiani o settimanali riti di appartenenza religiosa.

Ma va da se che chi é confrontato quotidianamente con animali pericolosi ha imparata da secoli o millenni a doverci convivere.

Lontano dall'India, in SudAfrica, ricordo pure io che all'entrata di un albergo dove c'era una fontana e vari cespugli, soggiornava un cobra che gironzolava. I responsabili del posto dicevano solo di non infastidire la bestiola, che regolarmente torna in quel posto (credo che ci venisse per far la muta e poi tornava in altri territori di caccia).
Malgrado una cultura importata dall'europa, e pochi rimasugli locali, anche in questa occasione ho notato un'accettazione del pericolo, una volontà di convivere con la realtà.

Da noi in effetti i serpenti malgrado alcuni abbiano del veleno, sono relativamente gestibili da chiunque. Il terrore che suscitano per i vari motivi esposti da altri, fanno sì che alcuni facciano i cafoni uccidendoli o maneggiandoli, sentendosi grandi e forti...ma fondamentalmente la cosa é alla portata di tutti.

Greg Meier

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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


1459 Messaggi
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Inserito il - 04 aprile 2013 : 15:14:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di aspisatra:

Ottima l'analisi di Fortunato!
In molte culture si venera chi si teme!!

Ci sentiamo estranei a questo principio??

Analizziamo la paura cristiana di non potere accedere al Paradiso per capire perché alcuni "estremisti" sono tanto devoti ai loro capi spirituali e ai quotidiani o settimanali riti di appartenenza religiosa.

Ma va da se che chi é confrontato quotidianamente con animali pericolosi ha imparata da secoli o millenni a doverci convivere.

Lontano dall'India, in SudAfrica, ricordo pure io che all'entrata di un albergo dove c'era una fontana e vari cespugli, soggiornava un cobra che gironzolava. I responsabili del posto dicevano solo di non infastidire la bestiola, che regolarmente torna in quel posto (credo che ci venisse per far la muta e poi tornava in altri territori di caccia).
Malgrado una cultura importata dall'europa, e pochi rimasugli locali, anche in questa occasione ho notato un'accettazione del pericolo, una volontà di convivere con la realtà.

Da noi in effetti i serpenti malgrado alcuni abbiano del veleno, sono relativamente gestibili da chiunque. Il terrore che suscitano per i vari motivi esposti da altri, fanno sì che alcuni facciano i cafoni uccidendoli o maneggiandoli, sentendosi grandi e forti...ma fondamentalmente la cosa é alla portata di tutti.



Grazie Greg! Io e te la vediamo esattamente nello stesso modo!

Questa statuetta di immagine sacra si trova invece in Italia, in Alta Val d'Aveto. Il messaggio che la statua dà a chi la osserva è evidentemente di tipo diverso, rispetto a quello delle statuette indiane...

Immagine:
Ignoranza selvaggia
281,2 KB


Ora, qualcuno di voi si chiederà e/o mi chiederà: ma è la religione che ci induce a odiare i serpenti oppure noi odiavamo i serpenti fin dai tempi degli etruschi (tanto per dire) e quindi abbiamo "forgiato" la religione seguendo i nostri gusti...?

La domanda è intelligente ma sostanzialmente viziosa: è come chiedersi se nasce prima l'uovo o la gallina...

Dato che le religioni sono l'espressione dei sentimenti dei popoli e non una realtà sovraimposta (anche se per i credenti di quasi ogni fede non è, logicamente, così, dato che i credenti di quasi ogni fede pensano che la loro religione abbia origine da una "rivelazione" sovrannaturale), è chiaro che tutti i fattori che ho già citato e che ci fanno odiare e perseguitare i serpenti (da noi NON così pericolosi da dover essere venerati, come invece accade in India) hanno "plasmato" una religione ofidiofoba, dove il male tentatore è rappresentato proprio da un serpente!
E la religione, a sua volta, incrementa e incancrenisce ancora di più la nostra istintiva avversione verso questo genere di animali...


Fortunato/Zoroaster

Modificato da - Fortunato in data 04 aprile 2013 15:47:25
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aspisatra
Moderatore


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2170 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2013 : 20:45:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo il "gioco" delle "grandi" religioni monoteiste é ancora più meschino. Nelle religioni "primitive" il serpente rappresentava la fertilità, che si univa alla Dea Madre e la fecondava. rappresentava il sapere e la conoscenza.
Le nuove religioni per soppiantare gli antichi culti e gli antichi credo, hanno reso negative le antiche figure.

L'abbondante e sessualissima Dea Madre é stata trasformata in una vergine e casta ragazza. Il serpente da messaggere e fecondatore é stato trasformato in antagonista viscido e malvagio che per ovvi motivi non feconderà nessuna donna.

Altre culture sono invece un bel esempio in cui le nuove divinità di sono alleate a quelle antecedenti
Qui di seguito l'immagine Khmer del 14°secolo di un Buddha che viene protetto dal cobra a sette teste, comunemente chiamato Buddha-Naga


Immagine:
Ignoranza selvaggia
30,12 KB

Greg Meier

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