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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 novembre 2006 : 22:11:27
Classe: Hexapoda Ordine: Odonata Famiglia: Libellulidae Genere: Sympetrum Specie:Sympetrum striolatum
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Ieri, a Capo Feto (TP), mi sono imbattuto in una coppia di Sympetrum striolatum, in copula sul terreno. Ovviamente attendo da Carmine la conferma a livello specifico, ma in ogni caso stasera voglio concentrare il discorso sulle caratteristiche del tutto eccezionali dell'accoppiamento fra gli Odonati che, essendo riuscito ad avvicinarmi a brevissima distanza, sono riuscito in parte a documentare.
Vedendoli così, in questa strana posizione, come tante volte sarà capitato anche a molti di voi, non è proprio intuitivo capire cosa stiano facendo e, se non fosse per il diverso colore dei due partners, ci si potrebbe facilmente confondere su quale sia il maschio e quale la femmina!
SICILIA - Capo Feto (TP), 24 novembre 2006
È "per colpa" del maschio che i due sessi, per accoppiarsi, sono costretti ad assumere questa stranissima posizione, conosciuta come "forma a cuore". I maschi delle libellule rappresentano infatti l'unico caso noto in tutto il regno animale in cui le gonadi (le ghiandole sessuali che contengono lo sperma) e l'apparato copulatore esterno si trovano in due punti diversi del corpo e non hanno fra loro alcuna comunicazione Le gonadi si trovano dove ci si immagina che stiano, cioè all'estremità dell'addome, mentre il pene sta da tutt'altra parte e cioè nella faccia inferiore del secondo segmento addominale! Il maschio, per potersi accoppiare, deve perciò prima trasferire lo sperma in un serbatoio situato vicino all'organo copulatore e, per farlo, ripiega il suo addome in modo da mettere a contatto estremità e secondo segmento. Poi aggancia letteralmente la femmina (che si tiene afferrata con le zampe al suo addome) dietro la testa con l'aiuto dei cerci:
La femmina a questo punto piega il proprio addome fino a portarne l'estremità in corrispondenza dell'organo copulatore del maschio, che, come abbiamo detto, si trova sulla faccia inferiore del secondo segmento addominale e finalmente i due possono accoppiarsi (il maschio è quello che sta sopra, attenzione a non confondersi):
Che fatica essere odonati
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in Data 25 novembre 2006 23:17:58
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Giacomo
Utente Senior
Città: Sesto Fiorentino
Regione: Toscana
1538 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 novembre 2006 : 22:22:24
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WOW Bravissimo Marcello! Era una cosa che mi chiedevo da tempo e che non avevo mai capito! Grazie a te finalmente il mistero è risolto! Anche oggi ho imparato qualcosa..
Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.
Insegnamento dei nativi americani
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Salvatore Caiazzo
Moderatore
Città: Monteveglio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
3994 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 novembre 2006 : 22:40:01
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Breve ma esauriente reportage, complimenti marcello. Ed io che pensavo avessero dato una sbirciatina al Kamasutra....
Siamo parte della natura - Salvatore |
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asio
Utente Senior
Città: Limbiate
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
854 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 novembre 2006 : 22:53:02
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Eccezionali riprese Marcello.....complimenti ! Carlo |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 novembre 2006 : 23:13:48
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Ho letto con un tale interesse questa tua scheda, Marcello, a parte per il particolare interesse che nutro per i soggetti (concordando pienamente con la tua diagnosi), soprattutto perchè sapevo già che avresti reso il tutto così magicamente affascinante.
Questo è ciò che differenzia un Grande Entomologo, capace di raccontare la natura e incantare un adulto come un bambino che sfoglia delle pagine di Esopo.
L'operazione di diagnosi delle specie, pur complicata che sia, con lo studio e la dedizione si può affinare nel tempo ma quello che hai tu, Marcello, non lo si può apprendere, è qualcosa che si ha solo dentro .
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 novembre 2006 : 06:27:12
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Una risposta divertente e esauriente alla domanda che abbiamo tutti voluto chiedere !!! Però, io un'altra domanda ce l'avrei. E' tutto così straordinariamente complicato... allora, io vorrei capire perché!!?? Che vantaggi potrebbero avere questo sistema "indiretto" avere nel grande lotta per la sopravvivenza?
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould) |
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giubit
Utente Senior
Città: Verona
Regione: Veneto
831 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 novembre 2006 : 09:03:01
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Grande Marcello! Complimenti! Chiarissima descrizione e splendide foto esemplicative prese "sul campo" di grandissimo interesse. Adesso capisco perchè gli Odonati debbonare fare i "contorsionisti" per potersi accoppiare.
Sarah: | Una risposta divertente e esauriente alla domanda che abbiamo tutti voluto chiedere !!! Però, io un'altra domanda ce l'avrei. E' tutto così straordinariamente complicato... allora, io vorrei capire perché!!?? Che vantaggi potrebbero avere questo sistema "indiretto" avere nel grande lotta per la sopravvivenza? |
Già. Perchè??? |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 novembre 2006 : 10:18:41
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La biodiversità, prodotto della continua evoluzione, si manifesta non solo attraverso le innumerevoli forme viventi che popolano il nostro pianeta, ma anche nella complessità e varietà di comportamenti fra le specie che nel tempo lo hanno abitato e lo abitano oggi. Quello della riproduzione è poi un aspetto affascinante e complesso, con incredibili varianti da specie a specie e da gruppo a gruppo. Per quello che riguarda gli odonati, il modo unico col quale si accoppiano è uno dei caratteri arcaici e ancestrali di quest’ordine che li fa collocare, fra gli insetti alati, in uno dei gruppi evoluzionisticamente più antichi. Infatti non si può parlare di un vero accoppiamento, come quello cui assistiamo fra gli insetti più evoluti, in quanto non vengono a contatto gli organi genitali primari dei due sessi. Negli insetti più primitivi, senz’ali, quali i Collemboli ed i Tisanuri, non vi è alcun contatto “fisico” fra i due partners: il maschio deposita sul terreno il proprio sperma, racchiuso in un sacchetto chiamato spermatoforo e la femmina lo raccoglie nella sua vulva. Il maschio di libellula, invece di depositare gli spermatofori sul terreno, mette il suo sperma in questo organo genitale secondario ed è da questa struttura che la femmina viene impregnata durante la copula. Probabilmente fra gli Odonati fossili vi erano specie che producevano gli spermatofori e li depositavano nel terreno e, nel corso della loro evoluzione, questo comportamento si è perso.
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 26 novembre 2006 12:09:29 |
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micro
Utente Senior
Città: Carpi
Prov.: Modena
Regione: Emilia Romagna
1495 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 novembre 2006 : 16:31:17
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Marcello,
ciao fabio
Link |
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giubit
Utente Senior
Città: Verona
Regione: Veneto
831 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 novembre 2006 : 17:39:38
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Come al solito, risposta chiarissima ed esauriente. Grazie Marcello! |
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MarcoU
Utente Senior
Città: Codevigo
Prov.: Padova
Regione: Veneto
697 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 novembre 2006 : 16:20:52
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Dopo essermi complimentato com Marcello per i consueti, bellissimi reportage (soprattutto in questa stagione, quando la mia pianura veneta è intrisa di nebbia), mi permetto una breve appunto per segnalare che la presenza di organi copulatori separati dalle gonadi non è esclusivo degli odonati.
Questa caratteristica, infatti, si ritrova anche in altri gruppi animali, me ne vengono in mente almeno due: Il primo è quello dei diplopodi juliformi, cioè i millepiedi. In questi animali il maschio, una volta maturo, muta e trasforma due paia di zampe posizionate intorno al settimo paio (la posizione è fissa in ciascuna specie) in appendici copulatorie. L'orifizio genitale, però, è situato più in avanti, in corrispondenza del secondo paio di zampe (appena dietro al capo) e il maschio emette da qui le spermatofore che vengono raccolte dalle appendici copulatorie. Al momento dell'accoppiamento, ho visto maschio e femmina ergere la metà anteriore del corpo e "abbracciarsi" ventre contro ventre (anche l'orifizio genitale della femmina è anteriore. E' interessante il fatto che, passato il periodo riproduttivo, le appendici copulatorie del maschio possono ritrasformarsi in zampe (con la muta successiva).
Anche nei ragni avviene una cosa analoga: questa volta le appendici copulatorie sono rappresentate dai pedipalpi, cioè dalle appendici che stanno vicine alla bocca, mentre l'orifizio genitale si trova sulla faccia inferiore dell'opistosoma (addome).
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Carabus
Utente Senior
Città: Sciara
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
831 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 novembre 2006 : 15:21:17
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| Messaggio originario di MarcoU:
Dopo essermi complimentato com Marcello per i consueti, bellissimi reportage (soprattutto in questa stagione, quando la mia pianura veneta è intrisa di nebbia), mi permetto una breve appunto per segnalare che la presenza di organi copulatori separati dalle gonadi non è esclusivo degli odonati.
Questa caratteristica, infatti, si ritrova anche in altri gruppi animali, me ne vengono in mente almeno due: Il primo è quello dei diplopodi juliformi, cioè i millepiedi. In questi animali il maschio, una volta maturo, muta e trasforma due paia di zampe posizionate intorno al settimo paio (la posizione è fissa in ciascuna specie) in appendici copulatorie. L'orifizio genitale, però, è situato più in avanti, in corrispondenza del secondo paio di zampe (appena dietro al capo) e il maschio emette da qui le spermatofore che vengono raccolte dalle appendici copulatorie. Al momento dell'accoppiamento, ho visto maschio e femmina ergere la metà anteriore del corpo e "abbracciarsi" ventre contro ventre (anche l'orifizio genitale della femmina è anteriore. E' interessante il fatto che, passato il periodo riproduttivo, le appendici copulatorie del maschio possono ritrasformarsi in zampe (con la muta successiva).
Anche nei ragni avviene una cosa analoga: questa volta le appendici copulatorie sono rappresentate dai pedipalpi, cioè dalle appendici che stanno vicine alla bocca, mentre l'orifizio genitale si trova sulla faccia inferiore dell'opistosoma (addome).
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ecco alcune immagine del comportamento riproduttivo nei millepiedi: Link |
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