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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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archimede24
Utente Senior
Città: Zanè
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
3210 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 gennaio 2013 : 20:51:55
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24-06-2012 m. 1400 malga Cheserle, monte Pasubio, (TN)
Un Pieridae che mi è sempre piaciuto, una farfalla che si fa notare, con un modo di posarsi sui fiori quasi signorile, con il suo vestito bianco rigato di nero per i maschi e marrone per le femmine. Ebbene sono stato testimone, il 24 Giugno del 2012, di un fatto che ora vi racconto dai due sviluppi, uno buono e uno meno buono.
Cominciamo con quello buono.
Bella giornata di primavera, partenza per l’escursione da una malga, dove finisce la strada bianca transitabile, prati in fiore e i primi lepidotteri, ma è ancora un po’ fresco. Nel pomeriggio al ritorno dall’escursione, più in quota, un brulicare di farfalle di cui molte crataegi; si mettono gli zaini in macchina e si parte per tornare.
Un centinaio di metri dopo, nella discesa, dove la strada bianca diventava stretta e passava solo un’auto, ecco una pozzanghera di acqua piovana con alcune centinaia di Aporia crataegi che suggevano per terra in un viavai interminabile; uno spettacolo che non avevo mai visto.
E qui sta il tragico ; le ruote delle auto passavano di lì, dovevano passare di lì, la strada era stretta e dove passavi c’erano farfalle che non erano spaventate più di tanto dalle ruote che le schiacciavano; la strada era bianca di queste ali pressate sulla ghiaia.
Ero alla guida della seconda auto del gruppetto, mi sono trovato all’improvviso sopra, sono passato anch’io , come le decine di auto prima e le altre decine che si stavano mettendo in moto per tornare a casa.
Ora, con il senno del poi, cosa si sarebbe potuto fare?
Ci ho riflettuto, l’unica cosa possibile per salvare quelle farfalle, sarebbe stato di chiudere quella pozza con una pala e della ghiaia, ma in quel momento, non c’è stata la prontezza di spirito, e magari non c’era la pala o la ghiaia e si doveva fermare il traffico per qualche momento.
Forse chiamare la forestale, che ne dite?
Anche se ormai, il peggio era già fatto
E stata un’esperienza triste!
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Ciao Gianni
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Modificato da - archimede24 in Data 17 gennaio 2013 20:53:49
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 gennaio 2013 : 21:02:28
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Le cose vanno così e non possiamo farci granché. Anche colmando la pozza, sarebbe rimasta della terra umida che avrebbe comunque richiamato le farfalle. Se erano così numerose, posso immaginare che altrove ci saranno state altre pozze-escrementi-lucertole schiacciate-fonti minerali dove altre farfalle si affollavano indisturbate. |
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archimede24
Utente Senior
Città: Zanè
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
3210 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 gennaio 2013 : 20:15:20
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Hai ragione Alessandro, però dispiace vedere certe cose e non poter far niente.
Ciao Gianni |
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