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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 Triturus carnifex
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luca63
Utente V.I.P.

Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2013 : 13:37:18 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Vorrei condividere tre immagini, due in fase riproduttiva ed un esemplare semialbino. Monti Simbruini (Roma), in bacino artificiale (volubro), adibito all'abbeveraggio del bestiame

Luca
Immagine:
Triturus carnifex
101,35 KB
Immagine:
Triturus carnifex
235,77 KB
Immagine:
Triturus carnifex
127,96 KB

AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2013 : 13:44:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Belle foto e bei soggetti! Soprattutto il primo esemplare! Le hai scattate in questo periodo?

Andrea
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luca63
Utente V.I.P.

Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2013 : 13:49:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No, sono foto di un paio d'anni fa, scattate in marzo. La situazione dei volubri dei Simbruini è comunque la stessa anche ora: in genere strabordanti di carnifex che sguazzano allegramente in acque a volte non proprio limpidissime a causa delle frequenti deiezioni del bestiame
Luca
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2013 : 15:43:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, in genere non sono molto esigenti in termini di qualità delle acque, e si riproducono praticamente in qualsiasi raccolta d'acqua trovino, per fortuna sono molto adattabili sotto questo punto di vista . Riguardo al primo esemplare, cosa intendi precisamente con "semialbino"?

Andrea
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Hystrixcristata
Utente Senior

Città: Viterbo
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


4026 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2013 : 20:01:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissime foto.
Noto che il maschio ha come dei "peli"

Immagine:
Triturus carnifex
13,93 KB


Immagine:
Triturus carnifex
5,83 KB

Che strutture sono?

Grazie

ciao

Alessandro
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2013 : 20:20:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che voglia di disgelo!

Bellissime!

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luca vs
Utente V.I.P.

Prov.: Torino

Regione: Piemonte


341 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2013 : 20:57:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Posso chiederti come hai fatto a fare queste bellissime foto? l'individuo albino è davvero interessante...complimenti!
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 12:38:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissime osservazioni.

Mi pare che quei filamenti all'esterno della cloaca siano caratteristici del maschio di Triturus carnifex nel periodo riproduttivo... da qualche parte dovrei aver letto qualcosa... vediamo se nei prossimi giorni riesco a trovarlo...

Per quanto riguarda il primo individuo... albinotico? flavistico? certo è già grandicello. Vuol dire che riesce a sopravvivere. Molto interessante.
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sirtalis
Utente Senior


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


1867 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 13:31:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riguardo al primo esemplare, cosa intendi precisamente con "semialbino"?


La pupilla è nera quindi non è albino "puro"

Per quanto riguarda il primo individuo... albinotico? flavistico?


anche leucistico credo si possa usare

i "peli" sulla cloaca dei maschi sono i villi (o papille) cloacali.

------------------------

"Man in his arrogance thinks himself a great work, worthy the interposition of a deity, more humble & I believe true to consider him created from animals."

Darwin

Modificato da - sirtalis in data 04 gennaio 2013 13:32:46
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 14:47:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fotografare un corteggiamento così bene in natura non è mica facile, Bravo!
Mi lascia perplesso anche la cresta del leucistico, sembra bella ampia come nelle larve, ma le branchie non ci sono, però non sembra nemmeno da maschio adulto, strano.
Anche negli altri nostri tritoni, a quanto pare con l'eccezione dell'italicus, i maschi in riproduzione hanno i villi o papille cloacali.

Ciao

Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 16:58:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate l'ignoranza , potreste spiegarmi il significato dei termini albinotico e leucistico? Sono sinonimi, oppure sono completamente differenti? e flavistico?
P.S: le papille cloacali del maschio, quale funzione svolgono?

Andrea
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 18:39:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di AnDrO:

potreste spiegarmi il significato dei termini albinotico e leucistico? e flavistico?


Flavistico: dal latino flavus, giallo, dovrebbe indicare un individuo il cui colore tende al giallo, magari per mancanza di altri pigmenti.

Albinotico: non albino, ma quasi... (ad es. perché gli occhi sono pigmentati) allo stesso modo di "melanotico" rispetto a "melanico", checché ne dica il mio vecchio "Devoto-Oli" che lo considera sinonimo di "albino".

Leucistico: dal greco leukós, bianco, indica (e qui invece io e il Devoto-Oli concordiamo) l'individuo biancastro ma non completamente albino.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 22:38:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per la spiegazione! per cui possiamo dire, che albinotico e leucistico sono sinonimi? In effetti, una livrea così chiara, dovrebbe essere non poco penalizzante in teoria... Si riesce a capire dalla foto, l'età dell'esemplare? Si tratta di un'immaturo?

Andrea
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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


329 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 gennaio 2013 : 14:45:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Faccio un po di chiarezza:

La colorazione degli anfibi dipende da cellule pigmentate del derma chiamate cromatofori. Tra queste i melanofori (contenenti eumelanina, un pigmento nero-marrone), gli xantofori (contenenti carotenoidi e pteridine, pigmenti gialli e rosso) e iridofori (contenenti purine cristallizzate, che conferiscono l'iridescenza).

Esistono in natura e sono stati selezionati anche dall'uomo, esemplari mutanti che mancano di queste cellule o che non riescono a produrre questi pigmenti. Fenotipicamente avremo quindi individui con pigmentazione anomala.
Questo dipende dalla manifestazione di alleli recessivi che negli individui normali (tecnicamente detti wildtype) sono comunque presenti ma la loro espressione è "coperta" da quella di alleli dominanti.
Questo significa che animali con pigmentazione anomala sono generalmente frutto di inbreeding spinto, cioè figli di genitori imparentati tra loro.
I geni e gli alleli responsabili della pigmentazione sono molti ma fortunatamente per noi, i meccanismi di interazione e la segregazione sono di facile comprensione, infatti molti centri di ricerca hanno selezionato negli anni diverse varianti fenotipiche di molte specie, tra le quali, di nostro interesse, gli axolotl.
Potrei continuare ma direi di focalizzare la questione su i vari mutanti, visto che se ne sta parlando.

Animali detti MELANOIDI mancano di purine cristallizzate iridescenti, così come i pigmenti gialli risultano prodotti in quantità molto ridotte. Al contrario, il numero di melanofori è molto alto, ed il risultato è un animale notevolmente scuro. Il modo più semplice per determinare se un animale è melanoide è quello di osservarne gli occhi: un wildtype scuro e non melanoide ha un anello lucido intorno alla pupilla dell'occhio, mentre i melanoidi (così come gli albini melanoidi) non hanno questo anello. Parlando di genetica mendeliana, i melanoidi sono omozigoti recessivi per quanto riguarda la produzione di melanina (si può parlare di una situazione m / m), ma ciò non toglie che un melanoide non possa essere eterozigote per altri caratteri, che ad esempio determinano la produzione di pigmenti diversi dalla melanina. Al contrario nei wildtype avremo situazioni di eterozigosi M/m o omozigosi dominante M/M che daranno un fenotipo con una produzione "normale" di melanina (e non un eccesso come in m /m)

In altre zone del genoma si trovano loci dove si incontrano geni responsabili della produzione di altri pigmenti. Ad esempio i cosidetti individui LEUCISTICI (white in inglese)

Anch'essi sono recessivi ma per un carattere diverso (la situazione sarà, volendo, d/d). Questa recessività non impedisce la produzione di pigmenti ma piuttosto impedisce alle cellule che diventeranno pigmentarie, di migrare durante lo sviluppo dalla cresta neurale (vicino alla testa) verso tutto il resto del corpo. L'animale quindi potrà presentare alcune macchie sulla testa e sulla schiena ma decisamente isolate e non diffuse, mentre nell'insieme apparirà simile ad un albino. Il condizionale è d'obbligo visto che individui leucistici potranno NON presentare queste macchie e differire fenotipicamente dagli albini solo per la colorazione scura dell'occhio.

Arriviamo quindi alla terza classe di mutanti, cioè i cosidetti ALBINI, che risentono di una mancanza di melanofori. Ci sono però 3 categorie, in base alla situazione (etero o omozigosi) che si presenta in altri loci rispetto a quello considerato (quelli dove si trovano i geni responsabili della produzione di altri pigmenti, etc come gia visto).

Il primo è l'albino DORATO, nel quale avviene una normale migrazione delle cellule pigmentarie (D/D omozigote dominante o D/d eterozigote dominante), ma non vengono prodotti i melanofori (a/a omozigote recessivo), da qui l'aspetto giallo / oro, perchè xantofori etc si sviluppano normalmente mentre va a mancare la pigmentazione di base nero marrone.

Può poi presentarsi una situazione di ALBINISMO AXANTICO, dove la migrazione delle cellule funziona bene (D/D o D/d come nel dorato) ma le cellule pigmentarie non vengono proprio prodotte, che si tratti di melanofori (nero), xantofori (giallo/rosso) o iridofori(iridescenza).
Perciò l'individuo sarà bianco rosa, occhi compresi. Alcuni studi mostrano come un alimentazione adeguata, alla lunga può "colorare" gli individui di questa categoria, di giallo-rosso (cibi con riboflavine ad esempio)

Infine si incontrano anche i cosidetti ALBINI BIANCHI, che non riescono a far migrare le cellule pigm. (d/d) e non riescono nemmeno a produrle. Quindi l'animale sarà simile a quello precedente (alb. axant.) ma resterà tutta la vita tale e quale. Una peculiarità è la presenza scarsa di iridofori che donano una lucentezza assente negli altri albini, ma la questione è in discussione.

Una quarta categoria è quella degli ALBINI MELANOIDI che (misteriosamente) non producono nessuna cellula pigmentata (sebbene siano m/m come i melanoidi che sovraproducono melanina) aldifuori di alcuni xantofori gialli su testa e schiena. Quindi fenotipicamente sono indistiguibili da altri albini se non in casi particolari.

Ovviamente questi sono studi fatti su Ambystoma mexicanum e semplificano la questione. La realtà dei fatti è che ci saranno almeno altri 10 geni coinvolti direttamente nella produzione di pigmenti ancora da scoprire e studiare. Però forse uno schema del genere può fare chiarezza.

Alla luce di ciò, comunque, si tratta di un crestato di tipo "golden"


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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 gennaio 2013 : 18:56:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per l'esaustiva spiegazione!

Andrea
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 gennaio 2013 : 14:04:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi complimento per quanto scritto da Andrina: non sono un biologo e non sono in grado di commentare (anzi, voglio essere sincero: non ho compreso i meccanismi, ma dipende da me; dovrei studiare la materia e non ho le competenze per farlo brevemente).
Mi complimento anche con luca63 per le immagini. Sono state scattate sott'acqua o fuori? Non c'è il minimo riflesso...

Ric
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luca63
Utente V.I.P.

Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2013 : 10:29:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le spiegazioni sull'albinismo e grazie per i complimenti. In realtà per le foto c'è voluta tanta pazienta, un'infinità di scatti e tanta fortuna. Sono state realizzate proprio in prossimità del bordo di un volubro, con acqua profonda meno di 30 cm. Ho usato una compatta Canon impermeabile D10 che arriva fino a 10 m di profondità (provata anche in mare fino a circa 10 m e funziona benissimo, garantisco). Cielo parzialmente coperto e senza sole, ma giornata molto luminosa, non ho usato flash (dopo i primi scatti mi sono reso conto che i riflessi erano decisamente troppi). Le difficoltà maggiori sono state l'inquadratura (non potendo mettere la testa sott'acqua ho scattato quasi alla cieca...) e resistere con le mani a bagno con temperature dell'acqua inferiori a 10° per il tempo necessario...
Luca
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 gennaio 2013 : 08:14:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie dell'informazione. In effetti mi pareva scattata sott'acqua, ma questo non mi impedisce di dirti bravo!

Ric
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