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moef76
Utente V.I.P.

Città: Milano


125 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 18 novembre 2011 : 10:03:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non vorrei aver creato un vespaio con il mio post.
Ad essere sincero, prima di postarla avevo molto pensato se farlo o no. Poi ha vinto la curiosità di sapere la specie (come detto sono un novello nel campo) della quale avevo fatto un discreto scatto.
Mentre assistevo allo spettacolo io e il mio amico che era insieme a me eravamo parecchio disgustati proprio da quei miseri 3 minuti d'aria concessi ad ogni volatile.
In quel caso ha vinto la parte di amante della fotografia che c'è in me e che forse ha surclassato la parte amante della natura.
In quel caso, obiettivamente, le due cose non andavano molto a braccetto...
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Ago
Utente Senior


Città: Crema
Prov.: Cremona

Regione: Italy


1936 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 18 novembre 2011 : 13:36:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io non ho esperienze dirette purtroppo ma penso che comunque sono animali in SCHIAVITU', per bella e dorata che sia una gabbia d'oro rimane sempre una GABBIA.
Ho assistito anch'io all'oasi di S.Alessio allo "spettacolo", Penso che gli spettacoli siano altri !!!
Ciao a tutti

Ago
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Ago
Utente Senior


Città: Crema
Prov.: Cremona

Regione: Italy


1936 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 18 novembre 2011 : 13:37:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io non ho esperienze dirette purtroppo ma penso che comunque sono animali in SCHIAVITU', per bella e dorata che sia una gabbia d'oro rimane sempre una GABBIA.
Ho assistito anch'io all'oasi di S.Alessio allo "spettacolo", Penso che gli spettacoli siano altri !!!
Ciao a tutti

Ago
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Melanitta
Moderatore


Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


7889 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 15:24:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luca hai fatto benissimo a postare questa foto, e tu stesso hai descritto quello che hai provato di fronte a quello che viene spacciato per spettacolo.
E' stato lo spunto per ribadire ancora una volta un concetto. Gli uccelli selvatici andrebbero ammirati in natura e liberi e selvatici.
L'argomento offre moltissimi spunti per una costruttiva e distruttiva ( nei confronti della falconeria )discussione.
Credo che si sia detto abbastanza in questa sede.
Riprendendo il pensiero di Ago, lo spettacolo, il vero spettacolo è altro.
Ad esempio vedere un Falco pellegrino attaccare un nugolo di storni, senza legacci e legami a colui che è considerata la "bestia" ( toglierei le virgolette ) più crudele, sconsiderata e violenta del pianeta: l'UOMO.

Un caro saluto

Massimo

Les hommes sont faits, nous dit-on,pour vivre en bande comme les moutons, moi, j' vis seul, et c'est pas demain que je suivrai leur droit chemin ( Georges Brassens - La mauvaise herbe )
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moef76
Utente V.I.P.

Città: Milano


125 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 18 novembre 2011 : 17:00:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Massimo, mi trovi d'accordissimo con quanto hai espresso.
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francescobaldi
Utente V.I.P.


Città: forte dei marmi
Prov.: Lucca

Regione: Toscana


250 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 17:39:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
appena ho visto la foto ho subito pensato che qualcuno avesse perso un falco...

Voglio dire la mia, io sono animalista e cmq frequento falconieri e raduni di falconeria
Tra l'altro conosco anche quel falco (non mi ricordo se era un ibrido o no.. puo' darsi l'ho fotografato varie volte) e so chi è il proprietario.
In generale quoto milvus milvus
Io sono favorevole alla falconeria, trattano i rapaci 100 volte meglio che gli esseri umani ve lo posso assicurare.
Inoltre l'uomo sfrutta il rapace ma il rapace sfrutta a sua volta l'uomo in egual misura.
Dalla falconeria io ho imparato 10000 cose in piu' sui rapaci e ho potuto toccare con mano cose che prima a malapena vedevo come puntini nel cielo per qualche secondo.




Visita il bosco dei forestelli.

Modificato da - francescobaldi in data 18 novembre 2011 17:41:46
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FranzTN
Utente V.I.P.



Regione: Trentino - Alto Adige


216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 17:52:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di francescobaldi:

...e ho potuto toccare con mano cose che prima a malapena vedevo come puntini nel cielo per qualche secondo.






Il guaio è proprio questo... che certe "cose", in natura, non c'è modo di toccarle con mano...e buona parte del loro fascino sta proprio qui
Quindi, mi domando, con quali metodi si può far arrivare un rapace sul proprio pugno? Non è nella natura di un rapace libero...
Con simpatia

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francescobaldi
Utente V.I.P.


Città: forte dei marmi
Prov.: Lucca

Regione: Toscana


250 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 17:59:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FranzTN:

Messaggio originario di francescobaldi:

...e ho potuto toccare con mano cose che prima a malapena vedevo come puntini nel cielo per qualche secondo.






Il guaio è proprio questo... che certe "cose", in natura, non c'è modo di toccarle con mano...e buona parte del loro fascino sta proprio qui
Quindi, mi domando, con quali metodi si può far arrivare un rapace sul proprio pugno? Non è nella natura di un rapace libero...
Con simpatia

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In parte hai ragione, ho sentito tante volte critiche come le tue oramai
L'ultima volta stavo cercando di convincere un veterinario che ce l'aveva coi falconieri
I rapaci hanno un grande fascino come dici tu in quanto animali sfuggevoli, rari, etc.. ma quando ti avvicini a loro con la falconeria ti si aprono le porte di un nuovo mondo dove il fascino che provavi a vederli volteggiare in aria si moltiplica per 100 e ti avvolge...diventi un rapace e voli con loro anche tu.
Poi ovviamente se si parla di andare a rubare uova o pulli dai nidi sono ovviamente contrario, tanto per chiarire !
ricambio la simpatia

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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 18:14:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il guaio è proprio questo... che certe "cose", in natura, non c'è modo di toccarle con mano...e buona parte del loro fascino sta proprio qui
Quindi, mi domando, con quali metodi si può far arrivare un rapace sul proprio pugno? Non è nella natura di un rapace libero...
Con simpatia

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il rapace torna al pugno, solo se ha rispetto e fiducia nel proprio "padrone", infatti il falco non viene addomesticato, ma solo ammaestrato, io ho assistito all' ammaestremnto di un corvo imperiale, e non è stato facilissimo, prima doveva accettare la presenza di una persona diversa da quella che lo ha allevato da piccolo(era imprintato), poi ha dovuto "imparare a stare calmo sulla mano", e poi ad accettare cibo, il falco quando lo si fa volare, torna per prendere il cibo, è il modo in cui viene alimentato, se si lascia volare un falco, troppo affamato, lui volevarà via per non tonrnare, vicecersa, se ha mangiato troppo, ed è in sovrappeso, può essere nervoso, e non avere fiducia nel falconiere, quindi non torna, è capitato ad un mio amico, di perdere falchi, perché mobbati dalle cornacchie si sono allontanati, e sono tornati 2 o 3 giorni dopo, nei quali sono riusciti ad alimentarsi tranquillamente (uno era stato visto, mentre faceva delle picchiate per catturare qualche preda), il falco rimase selvatico, e non perderà mai le sue capacità, viene solo abituato a tornare a coonvivere con l' uomo.

il fatto di depredare i nidi purtoppo è vera, qualche anno fa se non sbagli in puglia, fu depredata un intera, colonia di grillai, non so a che scopo, visto che come animale, è poco usato in falconeria, forse piu per collezionismo, il mio amico mi spegava, che spesso, gli animali d'allevamento, avevano delle imperfezioni, perchè gli esemplari in circolazione, quando le leggi sulla falconeria entrarono in vigore, erano pochi, e quindi dopo varie generazioni, dovuti anche a incroci tra consanguinei(questa è una cosa che odio...) di avevano animali, con lievi imperfezioni, per lo piu estetiche, tipo le copritrici, erano leggermente pi§ aperte del solito, ma qusta tecnica purtoppo è usata un po in tutte le specie domestiche, sopratutto con i piccioni, e in quel caso si è andato notevolmente oltre, selezionando piccioni, con caratteristiche che l' invalidano, come occhi enormi,ma mal funzionanti..


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Chiedere è lecito, rispondere è cortesia

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Melanitta
Moderatore


Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 18:18:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco Franz, hai colto nel segno!!
I rapaci, così come tutti gli altri animali selvatici, andrebbero visti nel loro ambiente naturale. Che soddisfazione vedere quel "puntino" lontano, sapendo che è una bellissima aquila reale selvatica e libera tra le sue montagne!!!
Che tristezza invece vederla sui guanti del falconiere, non rispondente ai propri istinti ma sottomessa al volere dell'uomo.
Francescobaldi hai usato esattamente il termine giusto per indicare il rapporto tra l'uomo e l'animale: SFRUTTARE. E' l'uomo che ha la capacità di farlo, il falco deve sottostare al volere del suo "illeggittimo" proprietario.
Un falco appena ha la possibilità di fuggire dal suo "schiavizzatore" se ne vola libero...peccato che spesso sono animali incapaci di autosostenersi e spesso soccombono. Altrimenti come si spiegherebbe l'applicazione di trasmittenti e il maniacale e minuzioso controllo del peso in modo da tenere il falco sempre al disotto di quello normale e quindi "affamato"?
Ecco come l'uomo sfrutta a proprio favore un fabbisogno vitale dell'animale.
Con la fame.
E' questo è semplicemente vergognoso.
Falchi inacappucciati, adornati con piume e piumette, campanellini e legacci..no, no per favore!!!!!
Impariamo ad ammirare e amare i falchi e tutti i rapaci, ma non solo, osservandoli attraverso le lenti di un binocolo o attraverso quello di un cannocchiale o di un teleobiettivo, ma in natura. Sfreccianti sullo sfondo di una scogliera, tra le pareti a strapiombo di una falesia, bassi sul canneto o su campi di grano!!! Che meraviglia, che spettacolo!!!! Vero spettacolo!!!
E se lo vedessimo come un puntino, ci emozioneremmo lo stesso, sapendoli fieri ed ardimentosi e liberi, così come meritano di esserlo.

Saluti

Massimo

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francescobaldi
Utente V.I.P.


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 18:32:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
rispetto melanitta ma non condivido.
Io la penserei come te se nel mondo non ci fossero piu' rapaci liberi ma solamente rapaci armati di geti, campanellini e cappucci.
Siccome la falconeria è e rimarrà un "arte" di nicchia (vuoi per i costi spropositati di alcuni rapaci , del mantenimento , vuoi per l'attrezzatura o il tempo, vuoi perche non è conosciuta molto) io credo che il gioco valga la candela.
Gli spettacoli di falconeria avvicinano veramente e in modo emozionalmente forte tante persone (ragazzi, bambini) al mondo degli animali, come lo è stato per me.
Non è che uno vede uno spettacolo e poi il giorno dopo si compra un falco; gente cosi' se ne presenta tanta ma viene subito scoraggiata e messa in guardia dai falconieri che ben sanno che quello non è l'approccio giusto.
Insomma ci sono dei pro e dei contro come in tutte le cose... non è allora peggio l'equitazione? oppure tenere un canarino in una gabbia? eppure spesso è da queste cose che inizia l'interesse nella natura che poi si puo' trasformare in una passione e cosi via.. Non tutti hanno i bianconi che gli migrano sopra casa

:)

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Melanitta
Moderatore


Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 18:49:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francesco è proprio questo che è sbagliato: l'approccio verso la natura tramite questo tipo di attività.
Io ho svolto e saltuariamente lo faccio ancora, attività didattiche con i bambini e credimi sono molto più entusiasmati al vedere le cicogne volare libere, o ascoltare i cannareccioni cantare a squarciagola nel canneto che non nel vedere falchi legati. Altra cosa è vederli in strutture di riabilitazione con il solo scopo di curarli e possibilmente di restituirli alla meritata libertà in natura.
Poi per quanto riguarda gli spettacoli d'equitazione ed i canarini, anche lì ci sarebbe molto da ridire, ma credo che davvero si andrebbe troppo OT.
Comunque IO credo fermamente che la falconeria non sia nemmeno in sintonia col forum, che si occupa di Conoscenza, valorizzazione, salvaguardia della Natura nell'ambiente mediterraneo.
La falconeria non valorizza nè salvaguarda la natura. Anzi il contrario.
E con questo ho davvero chiuso.

Saluti.

Massimo

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francescobaldi
Utente V.I.P.


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Prov.: Lucca

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 18:59:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Capisco, considera che io parlo per esperienza personale: il mondo dei rapaci l'avevo accantonato dopo che ho passato anni da bambino a cercare i pellegrini inutilmente, e se ad oggi ho potuto rafforzare la mia conoscenza di essi lo devo proprio alla falconeria. Quindi dal mio punto di vista le mie opinioni derivano da fondamenta solide e per me inequivocabili.
Poi come è giusto che sia, il mondo è vario e ognuno ha la sua opinione, mi piaceva solamente partecipare esponendo anche la mia!

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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
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Regione: Basilicata


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 19:03:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Melanitta:

Ecco Franz, hai colto nel segno!!
I rapaci, così come tutti gli altri animali selvatici, andrebbero visti nel loro ambiente naturale. Che soddisfazione vedere quel "puntino" lontano, sapendo che è una bellissima aquila reale selvatica e libera tra le sue montagne!!!
Che tristezza invece vederla sui guanti del falconiere, non rispondente ai propri istinti ma sottomessa al volere dell'uomo.
Francescobaldi hai usato esattamente il termine giusto per indicare il rapporto tra l'uomo e l'animale: SFRUTTARE. E' l'uomo che ha la capacità di farlo, il falco deve sottostare al volere del suo "illeggittimo" proprietario.
Un falco appena ha la possibilità di fuggire dal suo "schiavizzatore" se ne vola libero...peccato che spesso sono animali incapaci di autosostenersi e spesso soccombono. Altrimenti come si spiegherebbe l'applicazione di trasmittenti e il maniacale e minuzioso controllo del peso in modo da tenere il falco sempre al disotto di quello normale e quindi "affamato"?
Ecco come l'uomo sfrutta a proprio favore un fabbisogno vitale dell'animale.
Con la fame.
E' questo è semplicemente vergognoso.
Falchi inacappucciati, adornati con piume e piumette, campanellini e legacci..no, no per favore!!!!!
Impariamo ad ammirare e amare i falchi e tutti i rapaci, ma non solo, osservandoli attraverso le lenti di un binocolo o attraverso quello di un cannocchiale o di un teleobiettivo, ma in natura. Sfreccianti sullo sfondo di una scogliera, tra le pareti a strapiombo di una falesia, bassi sul canneto o su campi di grano!!! Che meraviglia, che spettacolo!!!! Vero spettacolo!!!
E se lo vedessimo come un puntino, ci emozioneremmo lo stesso, sapendoli fieri ed ardimentosi e liberi, così come meritano di esserlo.

Saluti

Massimo

Les hommes sont faits, nous dit-on,pour vivre en bande comme les moutons, moi, j' vis seul, et c'est pas demain que je suivrai leur droit chemin ( Georges Brassens - La mauvaise herbe )



i rapaci sono sempre in grado di cacciare.. vedi i vari nuclei di falchi harris, in italia... sono fuggiti ai falconieri, ma niente gli ha impdito di alimentarsi, non dico che sia un bene, ed io eradicherei la specie dall italia, perche sono alloctoni, ma dimostrano che non hanno problemi a vivere in natura, quando si fanno i ripopolamenti con i rapaci, non c'è bisogno di insegnarli a cacciare, gia sanno farlo....

allora ti credi che anche tenere un cavallo, o un pesce nell acquario sia ingiusto, i cavalli prima erano selvatici, ed adesso sono estinti in natura, ma nessuno ci pensa..

@melanitta, sai che ti rispetto, ed hai ragione che la falconeria, non ha niente a che fare con la salvaguardia della natura, perché diciamo è una cosa quasi indifferente alla natura...e su questo concordo, ma è facile, attaccare i falconieri, quando ci sono anche altre categorie, che magari sono amante anche dagli ambientalisti..(l' esempio dei cavalli), certo lo studio in natura non potrà mai essere equiparato ad altre tecniche, ma prova a far appassionare dei bambini, portandoli in montagna, dove se sono fortunati vedranno un puntino alto nel cielo, e gli verrà detto che quella è un aquila, secondo me rimarranno abbastanza freddi in una situazione del genere, cosa diversa invece se gli fai vedere un animale da vicino, ovvio che per uno studioso la cosa non è la stessa, ma mettiti nei panni di qualcuno a cui devi far nascere l' interesse, o devi appassionarlo...


come ho detto prima, la falconeria viene usata anche per allontanare uccelli "nocivi" sia dagli aereoporti, a che da altre strutture, come gli ospedali, spesso invasi dai piccioni

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Melanitta
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Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 19:21:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francesco chiaro che puoi esprimere liberamente la tua opinione in libertà. Anch'io ho espresso la mia basandomi sulla mia esperienza e modo di vedere il rapporto tra uomo e natura. Ho imparato ad amare gli animali, in particolare gli uccelli, liberi e selvatici nel proprio habitat. Il sogno di possederne uno da toccare, da allevare lo avevo da piccolo...poi ho capito che era più bello e giusto osservarli in natura.
Milvus è normale che l'impatto che dà un uccello a distanza ravvicinata è sempre forte rispetto a quello dato da uno ad un chilometro di distanza, ma io cerco sempre di insegnare il rispetto per gli animali e soprattutto ad "accontentarsi" di osservarli ( a volte anche vicinissimo ) nel cannocchiale o nel binocolo.
In fondo siamo ospiti a casa loro. E' così, no?

Buonaserata a tutti!!!

Massimo

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FranzTN
Utente V.I.P.



Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 20:17:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quando ero ancora un bambino, un giorno mio padre rientrò in casa piuttosto agitato, calzando un paio di pesanti guanti da lavoro, e trattenendo tra le mani un animale che non avevo mai visto, che mi sembrò enorme... ero troppo piccolo per sapere cosa fosse esattamente, ora posso ipotizzare si trattasse di una femmina di sparviere o di un maschio di astore. Qualche cacciatore ( e mi rispamio le qualifiche che attribuirei a questo personaggio) l 'aveva impallinato, e il rapace ferito aveva terminato il suo volo piombando proprio nel recinto di un nostro cane, dal quale mio padre, accorso sentendo i ripetuti latrati, l' aveva portato fuori... ricordo ancora che, in attesa di portare il rapace nel più vicino centro recupero, lo mettemmo in una gabbia, e ancora ricordo come mi fissava con quei suoi occhi gialli...mia madre invece ne era letteralmente terrorizzata, e non vedeva l' ora che sparisse da casa! Riuscimmo a salvarlo, e potè tornare libero, anche se purtroppo non assistetti alla liberazione.
Molti anni dopo, studiando per la maturità, ero solito portarmi qualche libro nel bosco dietro casa ( vivevo in un posto veramente bello, prima che recintassimo il giardino la mattina potevamo guardare i caprioli che venivano a brucare il prato a pochi metri da casa!): finchè un giorno non mi accadde un' esperienza incredibile ed indimenticabile. Parzialmente coperto da un cespuglio ( il motivo dev' essere questo, altrimenti l' evento sarebbe inspiegabile ), ero immerso nella lettura, quando un fruscio mi fece istintivamente voltare la testa: un astore femmina ( questo sì che era grande davvero!) mi stava volando incontro, forse avendo scambiato la mia testa per qualche un mammifero! Ovviamente, vedendomi bene, capì che razza di animale ero e, ad una dozzina di metri da me, con una virata stretta si allontanò subito scomparendo tra gli alberi.
Tutto questo solo per dire che è evidente che tutti noi che stiamo scrivendo, amiamo la natura ed i rapaci, e mai faremmo loro del male: io personalmente però penso che si possano vivere esperienze meravigliose ( ed incredibili, ma vi assicuro che quello che ho scritto è accaduto sul serio) anche senza possedere fisicamente uno di questi splendidi volatili...

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francescobaldi
Utente V.I.P.


Città: forte dei marmi
Prov.: Lucca

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2011 : 20:47:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FranzTN:

Quando ero ancora un bambino, un giorno mio padre rientrò in casa piuttosto agitato, calzando un paio di pesanti guanti da lavoro, e trattenendo tra le mani un animale che non avevo mai visto, che mi sembrò enorme... ero troppo piccolo per sapere cosa fosse esattamente, ora posso ipotizzare si trattasse di una femmina di sparviere o di un maschio di astore. Qualche cacciatore ( e mi rispamio le qualifiche che attribuirei a questo personaggio) l 'aveva impallinato, e il rapace ferito aveva terminato il suo volo piombando proprio nel recinto di un nostro cane, dal quale mio padre, accorso sentendo i ripetuti latrati, l' aveva portato fuori... ricordo ancora che, in attesa di portare il rapace nel più vicino centro recupero, lo mettemmo in una gabbia, e ancora ricordo come mi fissava con quei suoi occhi gialli...mia madre invece ne era letteralmente terrorizzata, e non vedeva l' ora che sparisse da casa! Riuscimmo a salvarlo, e potè tornare libero, anche se purtroppo non assistetti alla liberazione.
Molti anni dopo, studiando per la maturità, ero solito portarmi qualche libro nel bosco dietro casa ( vivevo in un posto veramente bello, prima che recintassimo il giardino la mattina potevamo guardare i caprioli che venivano a brucare il prato a pochi metri da casa!): finchè un giorno non mi accadde un' esperienza incredibile ed indimenticabile. Parzialmente coperto da un cespuglio ( il motivo dev' essere questo, altrimenti l' evento sarebbe inspiegabile ), ero immerso nella lettura, quando un fruscio mi fece istintivamente voltare la testa: un astore femmina ( questo sì che era grande davvero!) mi stava volando incontro, forse avendo scambiato la mia testa per qualche un mammifero! Ovviamente, vedendomi bene, capì che razza di animale ero e, ad una dozzina di metri da me, con una virata stretta si allontanò subito scomparendo tra gli alberi.
Tutto questo solo per dire che è evidente che tutti noi che stiamo scrivendo, amiamo la natura ed i rapaci, e mai faremmo loro del male: io personalmente però penso che si possano vivere esperienze meravigliose ( ed incredibili, ma vi assicuro che quello che ho scritto è accaduto sul serio) anche senza possedere fisicamente uno di questi splendidi volatili...

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bella storia, me ne ricorda un altra di un signore che ho conosciuto il quale da bambino fu per caso testimone della caccia di un astore in un bosco... e poi da grande....
l'ultima frase la condivido anche io.

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gianxla
Utente V.I.P.

Città: selva di progno
Prov.: Verona

Regione: Veneto


366 Messaggi
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Inserito il - 18 novembre 2011 : 22:26:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao a tutti, vorrei anch'io dare un mio personale parere su questo argomento.
sono appassionato di natura, mi piace osservarla, spiarla, possibilmente non facendomi notare per vedere i comportamenti naturali dei suoi abitanti.
non frequento oasi, una volta ho visitato un centro di recupero della lipu, dove c'era un'aquila, l'ho vista da vicino, un gran bell'animale, ma sono tornato a casa con la tristezza nel cuore. girando per i miei monti ho avuto spesso l'occasione di vedere le aquile in volo, molto più piccine ma l'emozione è sempre tanta. una volta mi trovavo in mezzo a un gruppo di mucche su un alpeggio e lei è passata a 3-4 metri sopra la mia testa, ogni volta che ci penso mi viene ancora la pelle d'oca. molti rapaci non sono mai riuscito a fotografarli o a vederli senza un binocolo, ma quando e se ci riuscirò saranno liberi.
naturalmente questo è un mio modo di viverla, ma penso che ci sia molta più emozione con un soggetto in libertà anche se si hanno risultati peggiori.
la foto comunque è molto bella e ben fatta!
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simone1983
Utente Junior

Città: castel di ieri
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


37 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2011 : 10:04:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salve a tutti!!Mi ha incuriosito molto questo tema, "possedere" uno o più rapaci in casa è come il circo che porta in giro dentro gabbie di 2x2m tigri e leoni. E' inutile negarlo ma la libertà di questi animali è resa nulla in questo modo, e quando sento che i falconieri hanno molto rispetto per questi animali provo una rabbia enorme. Credo sia proprio questo il termine chiave, RISPETTO, ma quale rispetto, come si può legare le zampe ad un animale, incappucciarlo, farlo volare un ora al giorno e comandarlo a bacchetta, facendo finta che poi quell'animale ci sia anche riconoscende perchè gli diamo un bocconcino di carne! Poco tempo fa ho conosciuto un ragazzo che lavora in una torre di controllo in un piccolo areoporto del veneto. Mi ha detto che li di piccioni e gabbiani sono pieni, e che creano non pochi problemi alla circolazione aerea. Chiamano un falconiere per far scappare via gli altri uccelli, falconiere che ha un contratto di ben 120mila euro l'anno con l'aereoporto per fare questo mestiere. Falconiere che non ha mai potuto fare niente quando aerei involontariamente hanno urtato contro falchi uccidendoli. Vi sembra normale questa cosa?? Lo chiamate rispetto verso gli animali questo??

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claudiom
Utente Senior

Città: bentivoglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


1303 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 19 novembre 2011 : 10:19:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sapete che c'è!!!! ........C'è che tutti i vs.interventi, pieni di passione, a volte con un poco di comprensibile rabbia.... dicono una cosa sola....
Dicono che tutti voi, ognuno di voi, ha un amore ed un rispetto smisurato per la natura e i suoi abitanti, tutti parlate la stessa lingua, solo in modi sono diversi.
Ed è proprio questo che unicamente è necessario trasmettere, vuoi ai bambini, vuoi agli adulti distratti ed indifferenti. Questa è la sola ns.ultima speranza!

Io che sono un poco bambino, e come un bambino vorrei emozionarmi nell'ammirare da vicino un diffidente rapace, con gli hanni ho imparato qualche cosa:
allora, se avessi un bambino, lo porterei com me nelle uscite nei boschi, nei campi, nelle paludi, gli mostrerei come si guarda prima da lontano quello splendido falco, per capire le sue abitudini, guardare come caccia, dove caccia, e dove fa ritorno per riposare o consumare il suo pasto.
Nel periodo della sua assenza, perchè migrato, oppure di notte, costruirei insieme a lui un piccolo capanno, a una distanza che non sia invadente e pericolosa. Cercherei di spiegargli che è necessario aspettare che il ns.amico accetti questa novità, continuando ad osservarlo da lontano.
Arriverà poi il momento, in cui potremo scivolare velocemente dentro quel piccolo capanno, senza farci notare, cercherò di fargli capire che, come tutte le cose belle, è necessario conquistarle con sacrificio e pazienza, e quindi saranno necessarie probabilmente lunghe ore di attesa, in silenzio e immobili, ma poi...se saremo stati rispettosi, i ns.piccoli sacrifici, saranno ripagati nel momento in cui il ns.amico ritornerà nella massima tranquillità e naturalezza, al suo abituale posatoio, e senza il benchè minimo disturbo, potremo ammirarlo nelle sue pulizie quotidiane o mentre consuma la sua preda, e magari ci regalerà anche qualche foto ricordo.
Pazienza, costanza e rispetto, e le meraviglie che ci circondano, avranno un futuro sereno.

Sono con tutti voi, Claudio.
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