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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
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perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 maggio 2011 : 21:35:02
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Il fatto è molto interessante! E' possibile risalire almeno al civico della via Tiburtina del luogo di cui si sta parlando? In questo modo si possono utilizzare le vecchie carte igm e vedere cosa c'era negli immediati paraggi nel passato :)
p.s. nella mia follia ho trovato il luogo confrontando gli edifici vediamo che esce fuori! Dario |
Modificato da - perfect in data 11 maggio 2011 21:38:40 |
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perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:21:05
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Utilizzando le vecchie cartine IGM del luogo (che generalmente mi sembra risalgano al periodo a cavallo tra le due guerre la situazione appare quella che vi mostro in queste due immagini:
Immagine: 143,05 KB
Esattamente sotto il sito riportato da Stefano la cartografia mostra l'inizio di un piccolo corso d'acqua che però da quanto mi sembra di capire, al tempo delle osservazioni era già bello che interrato.
Dario |
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perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:23:43
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Osservando l'area nei dintorni del sito sempre dalla cartina IGM, si nota la grandissima presenza di acqua, sia come corsi d'acqua chiamiamoli naturali, che come canali di bonifica (non lontano esiste ancora una piccola parte di palude che è la Cervelletta!) e sopratutto pozzi e fontanili di varia natura (identificati con i cerchietti e i rettangolini blu).
Immagine: 180,05 KB
Dario |
Modificato da - perfect in data 11 maggio 2011 22:37:54 |
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perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:36:17
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La zona poco a Sud del sito di osservazione è ancora oggi ricca di acqua. Ci passa sopra il cavalcavia della Roma-Aquila ed è stata soggetta come in altre parti della città a diversi orti abusivi, che comunque anche loro in parte permettono la vita degli anfibi, è ad esempio segnalato il rospo smeraldino anche se io personalmente lì non l'ho mai osservato.
Traendo delle considerazioni direi che l'ambiente che si può interpretare da queste cartine potrebbe tranquillamente aver permesso la riproduzione della Salamandrina, dopo tutto si trattava di ruscelli, fontanili e pozzi. Ciò che mi lascia molto perplesso è dove avrebbero potuto vivere gli adulti che invece notoriamente hanno necessità di condizioni di tipo boschivo. Lì di boschi non se ne vedono molti e non ce ne erano molti nei dintorni della città già a quel tempo, se nonchè osservando bene, ne sono riportati tutt'intorno il forte Tiburtino ed anche verso sinistra praticamente sotto il sito dell'osservazione segnato con il quadratino rosso. (Gli alberi sono riportati sulla cartina con quei cerchietti neri ammassati insieme)
L'osservazione risulta molto interessante perchè a grandi linee ricalca come periodo temporale quelle fatte da alcuni autori per la Salamandra alla Caffarella. Ciò che noto è che i due ambienti sono molto simili, la Caffarella si trova a neanche 2km verso sud, in entrambi gli ambienti questi due animali sono scomparsi, con la differenza che la Caffarella praticamente è rimasta come era negli anni '30 mentre lì al Tiburtino la situazione ambientale è stata stravolta dalle costruzioni. Mi viene da pensare anche a me che in entrambi i casi si trattasse di piccole popolazioni già relitte a quel tempo...
Dario |
Modificato da - perfect in data 11 maggio 2011 22:41:19 |
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Istrice
Amministratore
Città: Ostia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
10849 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:39:42
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wow che analisi Perfect esemplare!!! |
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Barbaxx
Moderatore
Città: Bolzano
Prov.: Bolzano
Regione: Trentino - Alto Adige
6012 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:59:09
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Analisi stupefacente davvero. Un autentico trattatello di storia ambientale...
Ma davvero c'erano le salamandre a Roma? Certo è tutto molto triste. Stiamo devastando l'Italia.
Barbaxx |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 00:22:59
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Ma è proprio tutto vero!!! Grande Dario, sei proprio "PERFECT" questa è una foto aerea del quartiere in costruzione, penso sia del 1955
Immagine: 76,29 KB
sulla Tiburtina esistevano delle vecchie case coloniche e c'era un fontanile con l'acqua gelata anche d'agosto,ma non ricordo d'averci trovato mai niente. La zona poco a Sud del sito di osservazione è ancora oggi ricca di acqua. Ci passa sopra il cavalcavia della Roma-Aquila ed è stata soggetta come in altre parti della città a diversi orti abusivi, che comunque anche loro in parte permettono la vita degli anfibi, è ad esempio segnalato il rospo smeraldino anche se io personalmente lì non l'ho mai osservato.
data la mia età,(1958)prima della costruzione della Roma l'Aquila io scorrazzavo per quei prati, e nella zona dove oggi c'è il cavalcavia, c'era una delle più belle risorgive che si possa immaginare: quella era la nostra "marana" con l'acqua sempre limpida e piena di piante: non era grande, lunga una quindicina di metri e larga un paio, ma nell'acqua nuotavano spinarelli (per noi solo "pesciolini") grossi Triturus carnifex ( gia li chiamavamo "crestati")e più piccoli Lissotriton vulgaris ( i "puntinati") le raganelle non erano comuni, o meglio erano difficili da trovare, perchè si nascondevano sempre in un canneto impraticabile. non ricordo come le chiamavamo (forse proprio perchè erano quasi introvabili, ma per noi le "raganelle" erano i piccoli del ramarro che chiamavamo"ragano")Gli smeraldini (i "rospi verdi") erano meno abbondanti di quelli comuni che divennero addirittura infestanti, negli anni "70 quando costruirono il cavalcavia. Si creò una sorta di laguna e i rospi si riprodussero per più anni in modo massiccio: tutta la zona della Tiburtina fu letteralmente invasa da milioni di minuscoli rospetti che si ritrovavano dovunque!!!! mai visto nulla di simile. Ritornando alle salamandrine, l'unica zona dove le trovavamo era lungo quel muro, e solo quello! mai trovata una nella zona dell'odierno cavalcavia che collega con la Roma l'Aquila. Da lì in compenso nell'unico "boschetto" (poco più di una decina d'alberi tra olmi e salici)dell'area, arrivò un unica grande e solitaria salamandra catturata dai ragazzi più grandi. quello è uno dei tanti ricordi che mi è rimasto indelebile nella memoria, perchè ricordo lo stupore di tutti nel vedere quell'animale che nessuno aveva mai visto. L'immagine che ho ( avrò avuto 9 anni) è legata alle macchie, che non erano gialle brillanti ma quasi bianche . Nessuno aveva mai visto una salamandra Pochi anni dopo la "marana" fu cementificata, e con loro i tritoni le bisce i biacchi e i ramarri che nonostante le perdite di centinaia e centinaia di effettivi ogni anno legati alle "cacce scellerate" di generazioni di adolescenti si riproducevano ogni anno apparentemente senza mostrare segni di flessione apparente. ciao Stefano |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 07:21:57
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Ragazzi mi state commovendo !! Come Stefano anche io sono del '58 e conosco molto bene quella zona. Mi ricordo che prima della costruzione dei cavalcavia dell'autostrada Roma-L'Aquila, andavo a giocare nei prati, attraversando non senza rischi la linea ferroviaria, che stavano a ridosso di Via della Serenissima e appunto arrivavano alla Tiburtina. Ricordo sorgenti di acqua cristallina e gelata dal colore turchese !!
Mauro |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 07:23:00
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| Messaggio originario di Barbaxx:
Analisi stupefacente davvero. Un autentico trattatello di storia ambientale...
Ma davvero c'erano le salamandre a Roma? Certo è tutto molto triste. Stiamo devastando l'Italia.
Barbaxx
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La salamandrina per fortuna ancora c'è e proprio dentro Roma !!
Mauro |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 09:24:14
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Sono rimasto affascinato da questi racconti, e anche un po' malinconicamente rattristato. Penso a quei tempi, in cui se qualcuno avesse detto di tutelare un fontanile o una di quelle raccolta d'acqua, sarebbe stato giudicato pazzo o fuori dal mondo. L'edilizia avrebbe potuto svilupparsi ugualmente, magari lasciando quasi intatto un piccolo parco acquatico in mezzo al verde, dando più valore alle abitazioni in costruzione. Economicamente i costruttori sono stati anche poco lungimiranti... Ma adesso le cose sono cambiate. Se adesso chiunque di noi osserva un sito che merita di essere difeso (e di esempi cominciano ad esserci), non si lasci intimidire dalla macchina economica dell'edilizia e si dia da fare per salvare il salvabile (e l'aiuto da parte nostra, nei limiti del possibile, ci sarà). Io mi sto impegnando, come ho detto diverse volte, per la tutela di una sorgente, dove è in costruzione un parcheggio e un'area ricettivo-turistica (piscina, affittacamere, bagni) lungo la costa urbana. Negli anni '80 ci andavo a vedere i ranocchi; la vasca era piena di Callitriche (penso hamulata) - non sapevo che si chiamasse così - che il contadino ogni tanto la sfoltiva col forcone. Se amo gli anfibi, il merito è di quel posto. Adesso è tutto distrutto, la sorgente provvisoriamente intubata, ma presto, quasi ultimati i lavori, dovrebbero provvedere a ricostruire una vasca-laghetto seguendo, spero, il mio progetto. Vi assicuro che starò loro addosso affinché le cose vengano fatte nel modo migliore, per il bene anche della mia città. E'dura, ma io sono ancora più duro. E' dal 2005 che sto dietroa 'sta cosa e non mollerò. Spero presto di aprire un post, ma a risultati ottenuti... Insomma, quello che è successo in tanti quartieri di Roma e più o meno in tutta Italia, non deve più succedere: adesso ci simo noi. E non siamo pochi...
Ric
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Barbaxx
Moderatore
Città: Bolzano
Prov.: Bolzano
Regione: Trentino - Alto Adige
6012 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 09:53:18
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| Messaggio originario di Mauro Grano:
La salamandrina per fortuna ancora c'è e proprio dentro Roma !!
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Sì, lo so, mi era giunta voce... speriamo che duri. Si trova in un parco urbano, vero?
Barbaxx |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 12:32:31
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Si !
Mauro |
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Patrick_S
Utente Senior
Città: Switzerland
Regione: Switzerland
1195 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 12:36:48
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Veramente molto interessante il racconto, così come l'analisi di Dario!
Sì, la salamandrina sopravvive ancora a Roma in un sito che credo sia abbastanza noto...
Patrick Scimè Link Specie e sottospecie del genere Salamandra |
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perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 18:13:01
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| Messaggio originario di stefanovet1958: Da lì in compenso nell'unico "boschetto" (poco più di una decina d'alberi tra olmi e salici)dell'area, arrivò un unica grande e solitaria salamandra catturata dai ragazzi più grandi. quello è uno dei tanti ricordi che mi è rimasto indelebile nella memoria, perchè ricordo lo stupore di tutti nel vedere quell'animale che nessuno aveva mai visto. L'immagine che ho ( avrò avuto 9 anni) è legata alle macchie, che non erano gialle brillanti ma quasi bianche . Nessuno aveva mai visto una salamandra |
Ma questa è una segnalazione interessantissima Che io sappia l'ultima segnalazione "ufficiale" di Salamandra per l'area romana all'interno del GRA è quella di Capula appunto alla Caffarella del 1963 se non sbaglio, con la tua saremmo all'incirca nel '68. Mi ha colpito molto il fatto che tu abbia parlato di sorgenti di acqua fredda anche in estate, dovrebbe essere stata la costante fondamentale per permettere eventualmente la riproduzione di Salamandra alla fantastica quota di 35 metri sul livello del mare Veramente interessante! Ma anche molto triste
Dario |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 22:11:10
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| Messaggio originario di Mauro Grano:
Ragazzi mi state commovendo !! Come Stefano anche io sono del '58 e conosco molto bene quella zona. Mi ricordo che prima della costruzione dei cavalcavia dell'autostrada Roma-L'Aquila, andavo a giocare nei prati, attraversando non senza rischi la linea ferroviaria, che stavano a ridosso di Via della Serenissima e appunto arrivavano alla Tiburtina. Ricordo sorgenti di acqua cristallina e gelata dal colore turchese !!
Mauro
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Chissà, forse ci saremo anche incontrati più di 40 anni fa su quei prati.....magari a pescare tritoni ( lo facevamo tutti a quel tempo) ciao Stefano |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 22:26:52
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| Messaggio originario di perfect:
| Messaggio originario di stefanovet1958: Da lì in compenso nell'unico "boschetto" (poco più di una decina d'alberi tra olmi e salici)dell'area, arrivò un unica grande e solitaria salamandra catturata dai ragazzi più grandi. quello è uno dei tanti ricordi che mi è rimasto indelebile nella memoria, perchè ricordo lo stupore di tutti nel vedere quell'animale che nessuno aveva mai visto. L'immagine che ho ( avrò avuto 9 anni) è legata alle macchie, che non erano gialle brillanti ma quasi bianche . Nessuno aveva mai visto una salamandra |
Ma questa è una segnalazione interessantissima Che io sappia l'ultima segnalazione "ufficiale" di Salamandra per l'area romana all'interno del GRA è quella di Capula appunto alla Caffarella del 1963 se non sbaglio, con la tua saremmo all'incirca nel '68. Mi ha colpito molto il fatto che tu abbia parlato di sorgenti di acqua fredda anche in estate, dovrebbe essere stata la costante fondamentale per permettere eventualmente la riproduzione di Salamandra alla fantastica quota di 35 metri sul livello del mare Veramente interessante! Ma anche molto triste
Dario
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Queste 2 salamandre provenienti da una zona non nota della campagna romana, sono del 1891, penso siano tutto ciò che resta di un antica popolazione . ciao Stefano |
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saltimpalo
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
2642 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2011 : 23:20:04
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| Messaggio originario di Riccardo Banchi:
Sono rimasto affascinato da questi racconti, e anche un po' malinconicamente rattristato. Penso a quei tempi, in cui se qualcuno avesse detto di tutelare un fontanile o una di quelle raccolta d'acqua, sarebbe stato giudicato pazzo o fuori dal mondo. L'edilizia avrebbe potuto svilupparsi ugualmente, magari lasciando quasi intatto un piccolo parco acquatico in mezzo al verde, dando più valore alle abitazioni in costruzione. Economicamente i costruttori sono stati anche poco lungimiranti... Ma adesso le cose sono cambiate. Se adesso chiunque di noi osserva un sito che merita di essere difeso (e di esempi cominciano ad esserci), non si lasci intimidire dalla macchina economica dell'edilizia e si dia da fare per salvare il salvabile (e l'aiuto da parte nostra, nei limiti del possibile, ci sarà). Io mi sto impegnando, come ho detto diverse volte, per la tutela di una sorgente, dove è in costruzione un parcheggio e un'area ricettivo-turistica (piscina, affittacamere, bagni) lungo la costa urbana. Negli anni '80 ci andavo a vedere i ranocchi; la vasca era piena di Callitriche (penso hamulata) - non sapevo che si chiamasse così - che il contadino ogni tanto la sfoltiva col forcone. Se amo gli anfibi, il merito è di quel posto. Adesso è tutto distrutto, la sorgente provvisoriamente intubata, ma presto, quasi ultimati i lavori, dovrebbero provvedere a ricostruire una vasca-laghetto seguendo, spero, il mio progetto. Vi assicuro che starò loro addosso affinché le cose vengano fatte nel modo migliore, per il bene anche della mia città. E'dura, ma io sono ancora più duro. E' dal 2005 che sto dietroa 'sta cosa e non mollerò. Spero presto di aprire un post, ma a risultati ottenuti... Insomma, quello che è successo in tanti quartieri di Roma e più o meno in tutta Italia, non deve più succedere: adesso ci simo noi. E non siamo pochi...
Ric
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Ciao Riccardo. Quoto tutto quello che hai scritto e complimenti per la tua dedizione a tutela dell'ambiente. Purtroppo adesso sono (spero per poco tempo ancora) senza adsl e quindi scrivo poco. A presto!
Ciao Francesco
Oggi è molto difficile amare la natura planiziale perchè sai benissimo che ciò che vedi oggi....domani potrebbe essere coperto da asfalto o cemento; ma non demordo ed ho la certezza che questi signori stanno già arretrando e grande è la loro rovina! |
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