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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 gennaio 2011 : 10:37:16
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caro claudio, permettimi di dissentire dal tuo ultimo intervento che tutti quelli che partecipano ad un forum credano nel valore della collaborazione mi sembra scontato e perdonami la franchezza ma non hanno bisogno di una predica e di vedere scomodare qualche gigante della storia o le notizie che ci giungono dal nordafrica che non c'entrano nulla con quello di cui parliamo sottolineo che è nella massima libertà di ciascuno di partecipare nella misura in cui può o vuole; il fatto che non trovi la collaborazione che immaginavi per i tuoi progetti potrebbe avere diversi significati oltre alla volontà di non partecipare per chiusura od ottusità, anche solo una semplice questione di tempistica; quante volte ad esempio qualcuno si è trovato solo nella determinazione delle alvanie perché gli altri si stavano occupando di telline o di mangelie? quindi ben vengano tutte le provocazioni e le sollecitazioni ad approfondire dei punti oscuri della malacologia, ma per favore lasciamo fuori amenità come le accuse di "atteggiamento di silenzio colpevole" che sono veramente fuori luogo
ciao
ang |
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hofanec
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Italy
334 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 gennaio 2011 : 12:50:05
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Condivido ciò che dici Angelo ma il mio riferimento a "colpevoli silenzi" è scaturito più che altro da una mia profonda convinzione che se qualcosa non funziona non posso prendermela con gli altri, ma debbo guardare in me stesso per capire quanto ho fatto e quanto avrei potuto fare perchè le stessa andasse diversamente. Se qualche mia parola è risultata offensiva o ha comunque disturbato me ne scuso. Ripeto: io per cultura mi ritengo sempre direttamente responsabile di ciò che non funziona anche se la stessa non dipende direttamente da me. In quanto agli impegni non ne chiedo mai agli altri, se ottengo collaborazioni mi sento sempre io obbligato a produrre risultati almeno proporzionali a quanto mi è stato offerto. Ho già risposto a molti di voi che mi hanno scritto scusandosi per lo scarso contributo offerto (il contributo che si offre non è mai scarso proprio perchè offerto spontaneamente e gratuitamente) che nelle cose che stiamo facendo, nessuno è obbligato a nulla. Im me è spontaneo l'obbligo nei vostri riguardi poichè state dando molto a tutti senza alcuna distinzione.
Claudio Fanelli |
Modificato da - hofanec in data 31 gennaio 2011 12:51:14 |
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Cmb
Moderatore
Città: Buers
Prov.: Estero
Regione: Austria
12844 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 31 gennaio 2011 : 13:02:53
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| Messaggio originario di Ferdinando Giovine:
Io credo che alla comunità scientifica internazionale poco importi di quanto si scriva nei Forum importanti come questo o anche più importanti di questo. Tutto è ancora strettamente legato alle pubblicazioni su riviste (giusto o sbagliato che sia) e più è importante la rivista (con referees e livelli di riconoscimenti) più ciò che si scrive ha una ricaduta pratica sull'accettazione o meno delle affermazioni che si fanno. Purtroppo ancora non c'è un articolo del Codice di Nomenclatura Zoologica che preveda che le specie possano essere descritte solo in alcune riviste e questo permette a chiunque di creare specie e sottospecie per puri fini commerciali, basta essere gli editori di una rivista. Altresì è possibile stampare un libro nella tipografia sotto casa e fare tanti danni a livello tassonomico-nomenclaturale, basta che il libro abbia avuto una distribuzione seppur minima. Insomma il cartaceo conta ancora tantissimo. Questo è lo stato dell'arte da cui si parte. Alcuni Enti scientifici hanno cominciato a pubblicare sul web loro riviste (vedi ad esempio il Notiziario della Società Italiana di Biologia Marina), ma siamo ancora a livello di mosche bianche. Quando gran parte delle Società Scientifiche Internazionali faranno la stessa cosa forse anche ciò che viene scritto nei forum avrà una ricaduta pratica. Questo è il mio pensiero.
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Io direi meno male! Quando il FNM chiude domani, abbiamo scritto tutto per il vento....
"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
Vieni nel mondo degli Limax dell'Italia |
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Cmb
Moderatore
Città: Buers
Prov.: Estero
Regione: Austria
12844 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 31 gennaio 2011 : 13:15:50
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| Messaggio originario di Fabiolino pecora nera:
Infine, altra cosa da sottolineare. Innanzitutto, un olotipo esiste solo per la descrizione di specie nuove, non per le segnalazioni, quindi: "una spedizione tra amici nelle zone di ritrovamente dell'olotipo per confermarne o meno la presenza" non è una frase che abbia senso compiuto. Non ha senso compiuto perchè una cosa è la descrizione di una specie ed una cosa è la sua presenza in un sito. Una specie nuova viene descritta e basta, magari si designa un "luogo tipico", ma non è detto che la specie debba per forza essere stabile in quel sito. Se non sbaglio (ma qualcuno che conosce il codice meglio di me potrà correggermi) il luogo tipico è costituito dai dati di rinvenimento dell'olotipo. Ora, è possibile che un alieno XY mai descritto da nessuna area del globo arrivi in un sito, venga campionato e sia descritto come specie nuova, ma poi non riesca ad acclimatarsi e muoia nel nuovo sito di distribuzione (quello da cui è stato descritto). Ora, alla scienza formale non frega davvero nulla che in quel sito non sia più presente, è stato descritto da quel sito punto e basta. Quindi, anche se tu non lo trovassi più lì perchè non si è mai stabilizzato in situ...non importa quasi a nessuno, è solo un tuo sfizio personale di voler avere la specie nella tua collezione e quindi la vai a prendere da dove è stata segnalata per avere più speranze di trovarla rispetto ad andare a cercarla al buio a Canicattì. Quindi non c'è una base troppo scientifica in quello che proponi a meno che non cerchi del materiale topotipico. Ma questo prevede il passo che scriverò qui sotto.
La vera ricerca dei tipi perduti non si fa a mare ma in museo. E' una cosa che tra l'altro credo sia assai noiosa. Quanti malacologi presenti su questo forum avrebbero la costanza, la preparazione e le finanze di passare magari un anno in un museo alla ricerca di un tipo piuttosto che andare un anno a mare? Tra l'altro con nessuna possibilità di mettere un esemplare in tasca? Secondo me nessuno di voi. Ecco perchè fare malacologia a livello serio diventa un lavoro e non una passione, perchè è una cosa che di base è assai noiosa. Inoltre, per avere accesso a collezioni, musei e quant'altro devi per forza affiliarti ad un qualche universitario che può garantirti un accesso ai tipi (non è che domani Claudio Fanelli si presenta al Museo di Londra, chiede la visione dei tipi e gli stendono il tappeto rosso), e quindi devi avere un amico "forte", lui deve credere che tu lavorerai bene, devi avere un occhio superbuono, una conoscenza della bibliografia superba e altre decine di cose che non sono assolutamente facili da avere. Se tutte le strade sono impercorribili, dopo magari un anno di lavoro in museo (e magari su di 1 singola specie delle 2000 che hai in catalogo) forse vai a mare a cercare materiale vivo o materiale topotipico. E poi magari ti fai un altro anno di lavoro (sempre su di 1 singola specie delle 2000 che hai in catalogo).
Ora, io capisco benissimo che qui (me compreso) siamo tutti cresciuti a pane e Giannuzzi-Savelli, ma poi arriva il momento in cui capisci perchè l'Atlante è stato fatto da collezionisti e non da professionisti e capisci anche il perchè puoi proporre il tuo progetto a chi vuoi tu, ma poi visto l'approccio tutti coloro che tentano di fare malacologia ad un livello almeno decente si defileranno alla svelta da quello che tu gli proponi...
Levatemi tutto ma non il mio mare...
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Nonsens! Al primo, quando si fa la ricerca si deve cercare il olotipo. Ti posso dire, p. e. per Limacidae, che nostro gruppo ha ricercato tutti musei importante per olotipi degli Limacidae. Quando non si trova più si descrive un neotipo (della zona dove era descritto) e si mette in un museo (per noi: Stoccarda). Una altra strada non si puo prendere - altrimenti si fa un grande casino.
E ci sono musei, dove non è possibile di ottenere materiale. Come Londra, come Lyon; ma tu puoi lavorare di là per qualche giorni, quando ti cognoscono.....
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Fabiolino pecora nera
Moderatore
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
5000 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 31 gennaio 2011 : 13:25:30
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Clemens, io credo che il traduttore che usi non ti abbia fatto capire il senso nè di quello che ha scritto Ferdinando nè di quello che ho scritto io tant'è che hai ripetuto, con altre parole, quello che ho scritto io. Sarebbe bene che tu precissassi anche che il "tuo gruppo" è sì formato da te che sei un appassionato, ma anche da tanti altri ricercatori e professori ben conosciuti nell'ambito di lavoro dei molluschi terrestri che ti hanno consentito l'accesso ai musei dove hai cercato gli olotipi...
Levatemi tutto ma non il mio mare... |
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Cmb
Moderatore
Città: Buers
Prov.: Estero
Regione: Austria
12844 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 31 gennaio 2011 : 18:33:55
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ho lavorato in treno e lo akku era quasi vuoto - e ho fatto troppo veloce....
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