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 Nessuno grida: "quella specie è nella mia collezione"
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hofanec
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Italy


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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 11:37:00 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Vorremmo avviare una serie di piccoli "processi", in senso buono naturalmente, su specie fantasma per arrivare poi a documentare la loro validità o meno. Come tutti possiamo vedere ormai internet è riuscita a far mettere a disposizione di tutti tutto lo scibile. Il merito è soprattutto dei forums, come il nostro FNM, dove ciascuno aggiunge un piccolo tassello e tutti insieme producono il grade risultato. Il nostro (di tutti) piccolo catalogo iconografico ne è la dimostrazione migliore: disponiamo di tutte (o quasi) le immagini dei molluschi del Mediterraneo.
Sapevamo fin dall'inizio che alla fine una manciata di immagini sarebbero state di difficile o difficilissima reperibilità.
Ecco allora la domanda che ci è venuta spontanea: come è possibile questo? Ci sono malacologi, un esempio ne è Blu (Edoardo Perna), che ha in collezione, e ha quindi generosamente messo a totale nostra disposizione, le immagini di più di 1000 microconchiglie.
Se di una specie non troviamo immagini il motivo ci deve essere!
La specie è stata creata troppo frettolosamente o superficialmente (naturalmente non vogliamo lanciare strali contro nessun autore), oppure c'è stato un errore di determinazione. La specie è stata determinata su esemplari senza parti molli e magari è di provenienza fossile oppure è frutto di un ritrovamento casuale dovuto a sabbie trasporate da qualche nave.
Nella mia mente c'è sempre stata una perplessità e una domanda: un giorno è apparso nei cataloghi del Mediterraneo la specie Umbonium cfr. vestiarium e vi è rimasta per molte decine di anni. Come è possibile? Analoga è la citazione di una specie indicata con sp. e che permane nelle segnalazioni per decine di anni. Se nessuno ad perviene ad una sua esatta identificazione la cosa può e deve essere considerata nulla nell'arco di due o tre anni massimo.
Insomma non sarebbe male avviare una piccola inchiesta dove i più esperti o i più volenterosi metteno insieme opinioni e documenti. Non sarebbe nemmeno assurdo pensare a una spedizione tra amici nelle zone di ritrovamente dell'olotipo per confermarne o meno la presenza.
Se siete di parere favorevole a questa iniziativa possiamo comunciare ad avviare apposite discussioni, una per ciascuna specie fantasma, nelle quali confrontarci tutti.

Claudio Fanelli

Modificato da - hofanec in Data 29 gennaio 2011 11:39:14

myzar
Utente Senior


Città: Livorno
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Biologia Marina

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 12:15:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La presenza in liste Sistematche "genereX sp." di una certa serietà è secondo me da eliminare tout court. Semplicemente si tratta di specie non ancora descritte e quel sp. sa di capello sulla sedia. Possono avere un valore in elenchi faunistici, nei qusli può interessare il sapere che in un dato genere oltre alle specie elencate ne esiste anche un'altra ancora da descrivere.
myzar
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Paoloerre
Utente Senior


Città: Venezia
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


1541 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 12:29:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei fare una breve considerazione:
E' più facile decrivere una nuova specie (o sottospecie) fasulla grazie alla compiacenza di alcune riviste, che dimostrare che tale specie non esiste, cosa che implica laboriose ricerche iconografiche e bibliografiche.
paolo
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 12:54:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di myzar:

La presenza in liste Sistematche "genereX sp." di una certa serietà è secondo me da eliminare tout court. Semplicemente si tratta di specie non ancora descritte e quel sp. sa di capello sulla sedia.


certamente questo è vero in alcuni casi, ma non sempre, anche perché i più spregiudicati non si fanno remore e descrivono tranquillamente specie nuove lasciando ad altri, come ricorda giustamente paolo, il problema di dimostrare che non sono specie valide; ci sono alcuni casi invece in cui l'indicazione di gen. sp. è utile per segnalare l'esistenza di esemplari di cui ancora non si può dire se rientrano nella variabilità di una specie oppure sono qualcosa di non descritto

ciao

ang
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Ferdinando Giovine
Utente V.I.P.

Città: villa san giovanni
Prov.: Reggio Calabria

Regione: Calabria


142 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 13:05:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A mio avviso alcune specie sono veramente talmente rare che finchè non si trova un esemplare si dubita addirittura della loro esistenza ed a me è capitato diverse volte.
Un esempio: nel catalogo online appena proposto da Fanelli c'è una foto di una Atlantidae col nome di Protatlanta souleyeti. Quella figurata è però una Protatlanta mediterranea. P. souleyeti è una specie rarissima con una scultura a cordoncini sulla conchiglia che va dall'apice sino all'apertura. Personalmente la conoscevo per un solo ottimo disegno di Tesch e per una nota di Issel che istituiva mediterranea che viceversa era totalmente liscia. La cosa fu ripresa anche da Di Geronimo ma sempre senza figura di souleyeti.
Faccio presente che tutto quello che si trova in tutto il mondo è sempre una specie liscia. Il tutto finchè non ne ho trovato una viva nello Stretto perfettamente corrispondente all'unico disegno esistente. Dopo di chè ci si scontra con pseudoesperti che fanno cataloghi che, non avendone mai vista una, pensano di saperne di più di luminari come Tesch o Issel (non mi riferisco a Fanelli ovviamente) e continuano a porre le due specie in sinonimia, mentre il sottoscritto, malgrado i dubbi, mai ha pensato che due Maestri come loro potessero aver preso una cantonata così grande.
Questo per dire che la vera rarità è possibilissima e, per risolvere i dubbi, gira rigira bisogna rivolgersi agli specialisti dei singoli gruppi, anche a livello mondiale, prima di mettere la parola fine ad un nome.
Per quanto riguarda l'uso di sp. per alcune specie concordo in toto con quanto scritto da Myzar. Sono spesso un cappello, ma ci dicono che esiste qualcosa di ancora indescritto e/o poco studiato che comunque ci dovrebbe far usare cautela nella determinazione degli esemplari di quel genere soprattutto negli elenchi faunistici.
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hofanec
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Italy


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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 15:01:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nelle intenzioni del mio post iniziale c'è quella, principale, di dare voce, vincendo un atteggiamento di silenzio colpevole di ciascuno di noi, alle osservazioni su alcune specie per contribuire allo sviluppo della scienza.
Se è vero c'è chi spregiudicatamente crea nuove specie, sottospecie, forme e varietà per vendere meglio le proprie conchiglie oppure lasciando agli altri l'onere di confutare la nuova specie, è anche vero che i più in buona fede, magari presi dall'entusiasmo, incorrono in errori che solo chi non lavora non fa.
Altra intenzione del mio post è quella di aprire un dibattito obiettivo, costruttivo, sereno ed educato per approfondire le informazioni esistenti sulle specie di cui si parla.
Secondo me non possiamo lamentarci di una qualunque di queste situazioni se non siamo noi stessi i primi ad attivarci per chiarirla e magari anche risolverla.
Per quanto riguarda una missione (diciamo una gita tra amici) per andare ad accertare se quel ritrovamento può essere confermato. Anche qui non con lo spirito polemico, o addirittura litigioso, contro questo o quell'autore, ma sempre per migliorarea una conoscenza scientifica e, perche no, divertirci e magari anche reperire un esemplare di quella specie per metterlo in collezione.
Non parlo di cose impossibili o utopiche: vi ricordo che stiamo ancora andando a fare ricerche in Polinesia Francese proprio con questo spirito.

Claudio Fanelli
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Mathilda
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Biologia Marina

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 16:04:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Paoloerre:

Vorrei fare una breve considerazione:
E' più facile decrivere una nuova specie (o sottospecie) fasulla grazie alla compiacenza di alcune riviste, che dimostrare che tale specie non esiste, cosa che implica laboriose ricerche iconografiche e bibliografiche.
paolo




"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io)
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Fabiolino pecora nera
Moderatore


Città: Napoli
Prov.: Napoli

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Biologia Marina

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 21:59:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'idea è sicuramente meritevole, però ho da dire due paroline soprattutto sulle specie aliene, tipo Umbonium. Se queste sono state segnalate e la segnalazione appare attendibile (prima o poi qualcuno revisionerà le segnalazioni attendibili, magari per i mari italiani ), questo non significa assolutamente che si va e si trova. Anzi, siccome circa il 10% diviene invasivo è molto più facile andare e non trovarla. Per tanti motivi, tipo ciclo vitale (chiunque ha mai lavorato in laguna sa che alcune specie hanno un flash mensile, talvolta settimanale e poi chissà dove finiscono per ripresentarsi magari l'anno successivo in un periodo similare - o anche non similare visto che non hanno il calendario ma dipendono da parametri molto vari), problematicità di campionamento (andatela a campionare la Crepidula che vive in Mediterraneo da più di 10 anni e solo nel Porto di Alicante) e così via. Quindi il concetto "non ce l'ho in collezione = non c'è in Mediterraneo è sbagliata!" L'unica cosa da fare per confutare certe segnalazioni è procurarsi tutta la bibliografia in cui la specie viene trattata, adottare un criterio sensato (tipo: presenza di sola conchiglia non significa organismo vivente nell'area, oppure: materiale non rappresentato con figure o disegno o non depositato in museo = impossibilità di fare un double check alla determinazione) e poi scrivere un lavoro, meglio se sottoposto a rivista ISI, e spiegare le ragioni per cui la segnalazione non dovrebbe essere valida.

E' solo questo il motivo per cui Umbonium vestiarium è rimasto per anni nelle liste mediterranee. E' stata segnalata, ma poi durante una revisione delle specie aliene la segnalazione non è stata ritenuta affidabile. Un ulteriore problema è dato dal fatto che la malacologia la vogliono fare proprio tutti (tenendo presente che errare è comunque umano, però c'è un limite a tutto) e quindi la specie anche nel 2001 è stata segnalata ad esempio a Cefalonia

Link

Non mi meraviglierei, quindi, se ci fossero altre decine di segnalazioni di questa specie sparse nella enorme bibliografia malacologica.

Levatemi tutto ma non il mio mare...
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hofanec
Utente V.I.P.

Città: Roma
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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 23:06:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
???


scusa Mario, nessuna intenzione di sminuire il tuo ritrovamento!

Resta la mia proposta di fare qualche analisi più approfondita su certe specie!

Claudio Fanelli
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Ferdinando Giovine
Utente V.I.P.

Città: villa san giovanni
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Biologia Marina

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 08:07:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Claudio, la risposta mia e di Fabio con semplici esempi ti dimostra che a fronte di una bella idea poi la strada è quasi impraticabile su un forum e si risolve rivolgendosi ai vari specialisti dai gruppi, degli alieni, etc. che informalmente ti possono dire che la tale specie è valida/non è valida, si trova/non si trova nel Mediterraneo, ma il tutto dovrebbe comunque risolversi in una pubblicazione con ampia bibliografia cosa che pochi credo abbiano voglia di fare per più di due, tre specie.
Se poi i punti di riferimento sono cataloghi di specie più o meno lasciati all'egemonia di alcuni come il Clemam nel quale una sola persona gestisce tutto lo scibile umano sul Mediterraneo, nessuno specialista si metterà a contestare sistematicamente inserimenti/assenze che spesso vengono calati dall'alto senza bibliografia.
Come dimostrò benissimo Agatino Reitano proprio su questo forum, Dendropoma anguliferum in Italia non esiste, ma è solo una miseidentificazione di petreum, eppure continua a essere presente in tutti i cataloghi perchè secondo Giannuzzi esiste nei mari italiani. Ora tu non puoi stare a litigare tutta la vita con le false segnalazioni e quindi in genere si lascia perdere.
Insomma, l'idea è bella, ma è impraticabile.
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Ferdinando Giovine
Utente V.I.P.

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142 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 08:54:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dimenticavo!
Petreum è sinonimo juniore di cristatus. Questa sinonimia ce la da proprio Monterosato quando scrive che all'epoca in cui descrisse la specie non aveva ancora visto materiale tipico di cristatus, per cui è lui stesso che mette la sua specie petreum in sinoniumia con cristatus. E questo a prescindere di cosa intenda Giannuzzi di cristatus dato che lui, i tipi di cristatus, non li ha mai visti e quindi non può confutare ciò che scriveva Monterosato, nè ha mai fatto una pubblicazione specifica sulla specie in oggetto.
L'attuale situazione sinonimica è
Dendropoma cristata (Vermetus) = petrea = angulifera sensu Giannuzzi et al. non Monterosato
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hofanec
Utente V.I.P.

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Tutti i Forum

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 09:46:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io non ho mai appoggiato ne dato credito alle "baronie". Siamo in democrazia, o almeno così dovrebbe essere, e penso di avere tutto il diritto di contestare le affermazioni di questo o di quel luminare. Naturalmente il tutto va fatto con il dovuto rispetto e mai fuori dei confini dell'educazione.
In quanto alla impraticabilità della cosa sono, ho anche io i miei dubbi sulla riuscita del lavoro, ma mi sento più propenso al positivo.
Per pubblicare le nostre osservazioni non ci sono problemi. Ma vorrei ricordarti che i siti web, e quindi anche i forums come FNM, sono "aperti al pubblico" e quindi hanno tutte le caratteristiche di una pubblicazione, non ufficiale per poterne usare i relativi titoli. Ti suggerirei infine di meditare sulle rivolte civili che si stanno verificando nell'area nordafricana. Sono tutte partite via internet. Non sottovalutare la "potenza" della rete.
Se alcuni di noi, magari un bel gruppo, affermano in una discussione che quella tale specie non è accettabile per i motivi a, b, c; il resto del mondo scientifico non può ignorare la cosa anche perchè è nel forum e visibile a tutti.

Claudio Fanelli
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Ferdinando Giovine
Utente V.I.P.

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Biologia Marina

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 11:06:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io credo che alla comunità scientifica internazionale poco importi di quanto si scriva nei Forum importanti come questo o anche più importanti di questo.
Tutto è ancora strettamente legato alle pubblicazioni su riviste (giusto o sbagliato che sia) e più è importante la rivista (con referees e livelli di riconoscimenti) più ciò che si scrive ha una ricaduta pratica sull'accettazione o meno delle affermazioni che si fanno.
Purtroppo ancora non c'è un articolo del Codice di Nomenclatura Zoologica che preveda che le specie possano essere descritte solo in alcune riviste e questo permette a chiunque di creare specie e sottospecie per puri fini commerciali, basta essere gli editori di una rivista. Altresì è possibile stampare un libro nella tipografia sotto casa e fare tanti danni a livello tassonomico-nomenclaturale, basta che il libro abbia avuto una distribuzione seppur minima.
Insomma il cartaceo conta ancora tantissimo. Questo è lo stato dell'arte da cui si parte.
Alcuni Enti scientifici hanno cominciato a pubblicare sul web loro riviste (vedi ad esempio il Notiziario della Società Italiana di Biologia Marina), ma siamo ancora a livello di mosche bianche. Quando gran parte delle Società Scientifiche Internazionali faranno la stessa cosa forse anche ciò che viene scritto nei forum avrà una ricaduta pratica.
Questo è il mio pensiero.
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Estuans Interius
Moderatore

Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


2987 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 11:42:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo con Ferdinando sul fatto che per sciogliere sinonimie/misidentificazioni/segnalazioni spurie non sia sufficiente pubblicare due righe (ma anche duecento) su un forum o anche su un sito internet maggiormente riconosciuto. Ora come ora su internet ci trovi tutto e il contrario di tutto, cose vere e cose false, o meglio, cose sensate e cose imbecilli, e la sinonimia Dendropoma cristata = D. petraea se soltanto su web (ancor meglio su forum) ha lo stesso valore di un'eventuale sinonimia Erosaria spurca = Neverita josephinia.
Io penso che informalmente possiamo anche discuterne, e volendo anche organizzare le spedizioni alla ricerca dei tipi perduti, ma senza una pubblicazione come Dio comanda non si ottiene niente.
Spero di non aver detto nessuna fesseria, è poco tempo che mi occupo di questo ambito.

Joachim
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Fabiolino pecora nera
Moderatore


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


5000 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 13:37:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Infine, altra cosa da sottolineare.
Innanzitutto, un olotipo esiste solo per la descrizione di specie nuove, non per le segnalazioni, quindi: "una spedizione tra amici nelle zone di ritrovamente dell'olotipo per confermarne o meno la presenza" non è una frase che abbia senso compiuto. Non ha senso compiuto perchè una cosa è la descrizione di una specie ed una cosa è la sua presenza in un sito. Una specie nuova viene descritta e basta, magari si designa un "luogo tipico", ma non è detto che la specie debba per forza essere stabile in quel sito. Se non sbaglio (ma qualcuno che conosce il codice meglio di me potrà correggermi) il luogo tipico è costituito dai dati di rinvenimento dell'olotipo. Ora, è possibile che un alieno XY mai descritto da nessuna area del globo arrivi in un sito, venga campionato e sia descritto come specie nuova, ma poi non riesca ad acclimatarsi e muoia nel nuovo sito di distribuzione (quello da cui è stato descritto). Ora, alla scienza formale non frega davvero nulla che in quel sito non sia più presente, è stato descritto da quel sito punto e basta. Quindi, anche se tu non lo trovassi più lì perchè non si è mai stabilizzato in situ...non importa quasi a nessuno, è solo un tuo sfizio personale di voler avere la specie nella tua collezione e quindi la vai a prendere da dove è stata segnalata per avere più speranze di trovarla rispetto ad andare a cercarla al buio a Canicattì. Quindi non c'è una base troppo scientifica in quello che proponi a meno che non cerchi del materiale topotipico. Ma questo prevede il passo che scriverò qui sotto.

La vera ricerca dei tipi perduti non si fa a mare ma in museo. E' una cosa che tra l'altro credo sia assai noiosa. Quanti malacologi presenti su questo forum avrebbero la costanza, la preparazione e le finanze di passare magari un anno in un museo alla ricerca di un tipo piuttosto che andare un anno a mare? Tra l'altro con nessuna possibilità di mettere un esemplare in tasca? Secondo me nessuno di voi. Ecco perchè fare malacologia a livello serio diventa un lavoro e non una passione, perchè è una cosa che di base è assai noiosa. Inoltre, per avere accesso a collezioni, musei e quant'altro devi per forza affiliarti ad un qualche universitario che può garantirti un accesso ai tipi (non è che domani Claudio Fanelli si presenta al Museo di Londra, chiede la visione dei tipi e gli stendono il tappeto rosso), e quindi devi avere un amico "forte", lui deve credere che tu lavorerai bene, devi avere un occhio superbuono, una conoscenza della bibliografia superba e altre decine di cose che non sono assolutamente facili da avere. Se tutte le strade sono impercorribili, dopo magari un anno di lavoro in museo (e magari su di 1 singola specie delle 2000 che hai in catalogo) forse vai a mare a cercare materiale vivo o materiale topotipico. E poi magari ti fai un altro anno di lavoro (sempre su di 1 singola specie delle 2000 che hai in catalogo).

Ora, io capisco benissimo che qui (me compreso) siamo tutti cresciuti a pane e Giannuzzi-Savelli, ma poi arriva il momento in cui capisci perchè l'Atlante è stato fatto da collezionisti e non da professionisti e capisci anche il perchè puoi proporre il tuo progetto a chi vuoi tu, ma poi visto l'approccio tutti coloro che tentano di fare malacologia ad un livello almeno decente si defileranno alla svelta da quello che tu gli proponi...

Levatemi tutto ma non il mio mare...
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Estuans Interius
Moderatore

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Biologia Marina

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 13:48:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Fabiolino pecora nera:



La vera ricerca dei tipi perduti non si fa a mare ma in museo. E' una cosa che tra l'altro credo sia assai noiosa.



Per ricerca dei tipi perduti intendevo questo - forse non si era capito.

Joachim
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ang
Moderatore


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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 13:54:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io direi che alla base della richiesta di claudio ci siano due situazioni piuttosto diverse
la prima è quella che ha occupato molta parte di questa discussione fino alla lunga risposta di fabiolino e che riguarda questioni che giustamente non possono essere risolte da chiunque (v. qui un delizioso esempio di tipica empasse tassonomica)
la seconda riguarda quella di specie niente affatto misteriose se non per la loro rarità o per le difficoltà legate all'identificazione, come nell'esempio di ferdinando, ed è qui che a mio avviso possiamo mettere insieme le forze e costruire discussioni efficaci

ciao

ang
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Estuans Interius
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Biologia Marina

Inserito il - 30 gennaio 2011 : 13:59:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qui faccio una domanda: una volta archiviata la revisione delle specie, ritenete (chi partecipa alla discussione) che sia possibile contribuire a confutare o stabilizzare eventuali segnalazioni dubbie di specie aliene? Per fare un esempio, il caso dell'Umbonium.

Joachim
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hofanec
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 15:22:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei rispondere e commentare riportando uno stralcio di una e-mail tra noi nonnetti della malacologia:
___________________________________________
Ci divertiamo a fare cose che comunque restano agli altri e a chi viene dopo di noi. Ti ricordi quando ai tempi di Settepassi e dell'unico libro con foto di D'Angelo e Gargiulo conoscevamo tre tricolia: T.pullus, T. speciosa e T.tenuis e tutto il nostro mondo malacologico era li?
Grandi passi in avanti sono stati fatti e, soprattutto grazie ad internet, ora tutto è reperibile e leggibile.
Un poco di vanteria e di orgoglio sono giustificati: siamo stati noi a produrre tutto ciò. Che uso ne faranno i nostri figli e i nostri nipoti?
Se penso a giovani come PS mi riempio di speranza.
Avremo modo di vedere ancora molto e non possiamo ritirarci dalla scena senza continuare a dare il nostro contributo!___________________________________________

Comprendo molto bene che nei giovani, costretti nel mondo del precariato, della incertezza e della instabilità, si sia creato una sfiducia generalizzata in tutto e in tutti. Personalmente ho sempre proposto ai giovani le parole di Gandi che suonavano più o meno così:"...dovete vivere e ragionare sapendo che il destino di tutto il mondo dipenda da ciascuno di voi singolarmente...".
Abbiate più fiducia e fede in voi stessi, non per essere arroganti e considerarvi meglio degli altri, ma per costruire, costruire, costruire.
Chi vi impedisce di creare e gestire una pubblicazione ufficiale se ritenete che questo sia il problema?
Ci vi impedisce di inviare un manoscritto ai vari CLEMAMM o simili per confutare con le dovute ragioni e pezze di appoggio una specie o altro?
Proviamo invece ad apprezzare il senso e il valore di discussioni come questa: creano scambi di opinioni che prima o poi sfoceranno in qualche risultato.
Personalmente mi sono trovato a parlare in vari ambienti di molti di voi, a volte molto bene altre un poco meno, ma resta il fatto che ne abbiamo parlato e il vostro nome gira. Questo vi sembra un risultato da nulla?
Ovviamente di coloro che si impegnano, che collaborano, che risultano puntuali negli impegni presi, che sono cortesi e disponibili, non si può che parlare bene.
Ultima considerazione: il fatto che in molti stiamo dicendo la nostra in questa discussione vuol dire che l'esigenza esiste e che vale la pena muovere qualche forum in merito.

Claudio Fanelli
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Laser
Utente Senior


Città: Valle Mosso
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


1685 Messaggi
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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 18:02:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Claudio,vorrei avere un nipotino ma anche senza posso egualmente considerarmi nella classe dei nonnetti (non forse proprio malacologico).
Comunque

Sergio
--------------------
Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
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Delta
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 20:01:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Claudio,
forse il mio valore è minimo,ma se hai un pochino di pazienza,mi metto al tuo fianco.
Facciamo,giornalmente,tante cose noiose,una in più non guasta.
E forse si tornerà a parlare della collezione di Roma (Settepassi),dove l'ingresso sembra sia OUT.
Personalmente andrei avanti,solo per il gusto di vedere cosa succede.
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