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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

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Flora e Fauna

Inserito il - 17 novembre 2010 : 20:45:19 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Messaggio originario di grigo:

se ne trovo uno spiaggiato ancora vivo lo ributto in acqua , non ce la faccio a lasciarlo li a crepare ... Sicuramente però non li aiuto a diffondersi ...


hehehe... materiale buono per almeno altre 10 pagine di post più o meno svalvolati e deliranti.
Se tanto mi dà tanto sarai crocifisso, scorticato vivo e sciolto nell'acido per questa tua posizione (che da pochi anni è grossomodo anche la mia, nei confronti di quasi ogni alloctono ivi compresi pesci, insetti, aracnidi, ortaggi, bariste brasiliane e parrucchiere moldave).
Punti di vista.


"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."

Modificato da - etrusko in Data 13 dicembre 2011 12:19:22

grigo
Utente Junior

Città: Salò
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Flora e Fauna

Inserito il - 17 novembre 2010 : 20:53:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso mi prenderò le mie responsabilità , mi fa piacere però pensare che c'è chi la vede come me , cavoli non riusciamo a estirpare dei procambarus clarkii in emilia romagna vogliamo riuscire a toglierli dal Garda ? Poi al massimotra un centinaio di anni si indeboliranno a livello genetico e schiatteranno di loro come stanno facendo adesso i pesci gatto che ho letto stanno diventando tutti nani
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 novembre 2010 : 00:03:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un gambero in più o in meno in un lago come il Garda non cambia (quasi) nulla.
Un amur (tanto per non parlare sempre delle stesse specie ) di 5 kg in un canale può cambiare qualcosa? Direi di sì.
Eliminarlo può cambiare tutto e può evitare l'estinzione locale di qualche specie.
Non si può fare di tutta l'erba un fascio, bisogna discernere tra specie e specie e comportarsi di conseguenza come siamo abituati a distinguere persona e persona e ad applicare i comportamenti opportuni per ogni situazione.
A mio avviso se si cede al "buonismo" (che peraltro credo assolutamente doveroso all'interno dell'umano consorzio) non si può essere buoni naturalisti.
Abbiamo a che fare con organismi dotati di una capacità riproduttiva maggiore di quella a cui siamo abituati noi mammiferi di qualche potenza del dieci (anche il pesce oviparo più K-selezionato fa più uova in una botta che il mio pollaio in 10 anni ).
Sappiamo benissimo che queste uova ed i relativi avannotti finiranno in buona percentuale in bocca a qualcuno in brevissimo tempo (e meno male).
Se vogliamo inserirci in questo meccanismo, senza diritto ma con il dovere che deriva dall'essere gli unici responsabili dell'affaire alloctoni, non ci possiamo accostare ad esso seguendo gli schemi che applichiamo con i nostri simili.
Dobbiamo, abbiamo il dovere di essere spietati.
Peraltro questo "cinismo" non implica assolutamente l'indifferenza verso le sofferenze degli animali. Le tecniche di eutanasia esistono ed è doveroso applicarle.

Io la penso così.
Ma naturalmente la si può pensare pure al contrario senza temere gravi conseguenze.

Esistono dei gulag così confortevoli ormai

NO all'autostrada in Maremma!
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 11:51:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Daccordo all'80%.
La spietatezza, mio sanguinario mod (), si accompagna a buon senso ed efficacia solo laddove si ha una perfetta, cristallina e puntuale conoscenza della problematica in oggetto. Cosa che ahimè, anzi ahinoi, pochi possono vantare... e qui non circoscrivo la considerazione ai Louisiani (che ormai sono un caso da manuale direi ovunque), ma la allargo un po' a tutto.
Il ragionamento è semplice: presupponendo in ipotesi di essere tutti biologi o naturalisti (non necessariamente funzionari dell'ASL) se stai a casa a farti gli affari tuoi, e non bracchi la specie alloctona (presunta) infestante, nessuno ti può dire nulla, in quanto di sicuro non aggravi il problema (sempre che problema sia).
Se invece non stai a casa, ma vai a giro per boschi e fiumi in veste di pescatore, fungaiolo, fotografo o padre che mostra al suo bambino qualcosa della natura, devi stare attento a non trovare nulla di alloctono, altrimenti lo dovresti sentire crocchiare sotto il tacco dello stivale per non essere messo all'indice come amico e diffusore di specie invasive, eccetera.
Mai che a qualcuno passi in mente che lasciare le cose come si sono trovate non sia una colpa così grave (a parte i sacchetti di rifiuti -non suoi- che uno si porta via ogni volta che lascia lo spot). Il risultato qualitativo e quantitativo è esattamente il solito, solo che nel primo caso non hai imparato nulla e non hai insegnato nulla a nessuno, nel secondo hai osservato qualcosa di nuovo, fatto magari qualche buona foto e portato via un po' di spazzatura.
E la logica deviata dell'italico approccio a queste problematiche vuole che nel primo caso tu sia una persona normale, nel secondo un pericoloso delinquente.
E tale situazione si ripropone non solo nei forum e nelle discussioni tra amici, ma anche a livello normativo, dove osserviamo chicche degne di Totò e Peppino.
Vabbè, mi pare che il mio contributo a questo OT l'ho dato ampiamente (magari sarebbe una discussione da scindere), ma ci sono ancora tante cose da dire, e se qualcuno non lo avesse capito l'argomento mi intriga.

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
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grigo
Utente Junior

Città: Salò
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 14:44:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Accopparlo , lasciarlo li , aiutarlo , è sempre quello il problema , ognuno agisce secondo coscienza . Se tutti facessero il proprio dovere probabilmente le cose andrebbero meglio , io accopperei sul colpo il gambero spiaggiato , nessuno scaricherebbe sostanze tossiche nei fiumi e probabilmente non dovrei passare le estati a convincere i bambini sulla spiaggia a liberare le salarias che pescano con i retini e tengono dentro le loro bottigliette visto che sono a rischio d'estinzione .
Io abito in una zona a cavallo tra il lago di Garda è un fiume noto come Chiese , che fortunatamente non sfocia nel lago , dove ogni 3 per due ci sono morie di pesci e come al solito non è colpa di nessuna delle fabbriche che si sviluppano sul fiume verso Vobarno e via di là . In conclusione dico che secondo me il primo alloctono da estirpare è "l'homo me ne sbattus moltissimus" . Dunque se penso di dover ributtare un gambero perchè mi fa pena credo che sia perchè trovo di un'ipocrisia schifosa prendercela con delle creature che non solo son qui per colpa nostra , ma fanno anche molti meno danni di noi all'ambiente .
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 15:39:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di grigo:

trovo di un'ipocrisia schifosa prendercela con delle creature che non solo son qui per colpa nostra , ma fanno anche molti meno danni di noi all'ambiente .


Io quoto questo pensiero al 100%, sempre che non si manifesti un rischio concreto nei confronti di qualcosa che solo chi conosce bene le cose può determinare e quantificare. E' che ora va di moda la crociata contro il non indigeno, fregandosene di tutto il resto. E questo funziona splendidamente al bar dopo il quinto aperitivo, soprattutto se nelle vicinanze non c'è un biologo o un naturalista che ha studiato davvero.
Ed è molto più comodo unirsi al coro di chi urla "ammazziamo il grillotalpa alloctono" (sto inventando, eh...) che porsi qualche domanda che necessita di conoscenze specifiche. Guarda caso, chi urla di più è chi conosce meno le cose.


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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
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Inserito il - 18 novembre 2010 : 16:14:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente al convegno AIIAD è emerso che la maggior minaccia per la gran parte delle specie minacciate in Italia risulta essere proprio la presenza di specie aliene.
Epèpure di biologi ce n'erano assai! Anzi, c'erano solo loro (e nessuno urlava )!

Non facciamo dell'allarmismo ma non facciamo nemmeno del negazionismo o del "sottogambismo", sono tutte forme di uno stesso problema, il pressappochismo. Forse il problema più grave dell'Italia di oggi in tutti i campi.



NO all'autostrada in Maremma!
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grigo
Utente Junior

Città: Salò
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 16:42:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
.. per ulteriori informazioni vedi lago d'Idro che si sta prosciugando per una diga un tempo paradiso dei persici più belli della Lombardia , oggi con divieto di balneazione
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

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Inserito il - 18 novembre 2010 : 17:17:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Peraltro il persico con ogni probabilità non è nemmeno un autoctono vero e proprio


NO all'autostrada in Maremma!
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marcocrusca
Moderatore

Città: Castiglione della Pescaia
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Inserito il - 18 novembre 2010 : 17:26:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Peraltro il persico con ogni probabilità non è nemmeno un autoctono vero e proprio


NO all'autostrada in Maremma!


...Max fra un po' ci dirai che anche l'Homo sapiens è alloctono in Italia!!!!
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 18:00:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungendo un "peraltro" al tuo "peraltro", direi che di Perciformi in questo piccolo stivale che è la nostra penisola non ce ne sono mai stati fino a quando non ci è venuto in mente di spalmarli qua e là (escludendo pesci marini come le Spigole, oltre che roba di origine comunque marina come Ghiozzi e Cagnette che già ci stavano, beninteso). Stessa cosa per i Siluriformi, che oggi sono rappresentati da udite udite... ben tre famiglie, quattro generi e almeno sette specie (forse otto), per la maggior perte naturalizzate. Occorre tenere ben presente che se proprio si vuol fare i giustizialisti bisogna essere serenamente equi.
Quindi ammazzare tutto, non si sa bene come, non si sa bene perchè... E soprattutto non si sa bene cosa.

Tornando al discorso che tanto ci accalora, vedo posizioni che denunciano un'imbarazzante ignoranza dell'argomento (malamente vomitate qua e là), a fianco di altre più ragionate e meno ascrivibili a dogmatismo.

Il mio sogno è un topic in proposito che non si sporchi.

Riusciremo mai?


"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
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Modificato da - ugandensis in data 18 novembre 2010 18:45:09
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Carlmor
Moderatore Trasversale


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 18:40:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:


Il mio sogno è un topic in proposito che non si sporchi.

Riusciremo mai?


"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."


ottimo proposito
invito quindi chi vorrà intervenire sull'argomento ad espimere opinioni e riportare informazioni e fatti, evitando di giudicare l'opinione o la competenza altrui
in caso contrario ritengo difficile che il topic possa portare ad un confronto invece che ad uno scontro ...

Carlo
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ugandensis
Utente Senior

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Inserito il - 18 novembre 2010 : 18:48:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh... la competenza un filino c'entra.

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grigo
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 18:53:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
massi dai scannarsi non ha senso , sarebbe più utile sapere se ci sono leggi a riguardo... Voglio dire ci sarà qualche legge che dice come comportarsi nel caso in cui si trovino specie alloctone in difficoltà ,il mio cado di rilascio in natura non credo sia l'unico , visto che per far le foto ai vari gamberi e non li devono aver per forza prsi dall'acqua ...
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ugandensis
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 19:26:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Leggi a riguardo ce ne sono eccome...non ultima quella dell'Emilia Romagna che ti obbliga ad uccidere -non sai cosa, non sai come, non sai perchè- qualsiasi cosa non sia autoctono, ma pare più una presa per i fondelli che un provvedimento dettato da esigenza di tutelare qualcosa.
Fortunatamente non esistono ancora leggi così cretine a livello nazionale, per cui ognuno dovrà rifarsi a ciò che è stato emanato nel territorio di competenza.
E, nel caso, rispettare le norme.
Oppure non ripettarle autodenunciandosi.

Sempre più nutrito è il gruppo di chi sceglie la seconda.

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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 19:40:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:

Beh... la competenza un filino c'entra.

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
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come fa il vento alla schiena.."


vero ... ma per mantenere la discussione su toni civili è meglio se a valutarla siano autonomamente coloro che leggono la discussione facendo a meno delle "interpretazioni" altrui

riguardo al divieto di rilascio dei pesci alloctoni si è legiferato anche in Lombardia e in Piemonte

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Carlo
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grigo
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 20:03:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
cavoli ! Non sapevo ! Quindi pesci sole , pesci gatto e così via sarebbero da accoppare una volta pescati o metterli in un 'acquario ( cosa evidentemente impossibile ). Che brutte leggi !
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Estuans Interius
Moderatore

Città: Pisa
Prov.: Pisa

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Biologia Marina

Inserito il - 18 novembre 2010 : 20:10:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ora dico una bestialità... ma non sarebbe meglio se ci fosse un ente cui consegnare gli alloctoni, in caso di divieto di rilascio? Perché alla fin fine, non è che ributtare cadaveri sia molto meglio, per l'ambiente.

Joachim
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2010 : 20:46:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sulla carta questo esiste già... nelle pertinenze delle regioni più solerti...
Si chiamano bacini di stoccaggio, sono acque chiuse, sorvegliate, in cui mettere il pesce che hai catturato, che per legge non puoi rilasciare e che per decisione autonoma strettamente personale non vuoi uccidere.
Il vero Uovo di Colombo.
Col piccolo problema che di fatto non esistono.
Pertanto in ogni realtà amministrativa si fa un po' come accidenti ci pare.

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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
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2252 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 18 novembre 2010 : 22:31:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premetto: niente è più lontano da me che la volontà di scatenare flame, litigi o battibecchi.

E lungi anche da me l'ipotesi dell'uccisione di pesci come regola.
(figuratevi, sono vegetariano, mangio solo i miei pesci, qualche faraona del mio pollaio e i cinghiali di zio )

E lasciamo perdere anche leggi e regolamenti, siamo in Italia, prendiamo le leggi come suggerimenti più che come obblighi. E poi non conosco a sufficienza la legislazione in merito per poterne parlare .

Come ho già detto bisogna distinguere caso da caso.
Un gambero o dieci gamberi nel lago di Garda, un persico sole o cento persici sole nel lago Trasimeno, un carassio o mille carassi nel Po non possono pregiudicare le popolazioni delle rispettive specie nei relativi ambienti.
Quindi è inutile (e quindi crudele) ucciderli se non per motivi alimentari.

Ma non tutti i casi sono così disperati. Ci sono singoli esemplari o gruppi di pochi individui che hanno un significativo impatto in ambienti di minori dimensioni e/o popolati da specie degne di tutela.
Un amur in un lago può esercitare una tale azione su un ambiente da renderlo rapidamente inadatto a tutta una serie di piccoli ciprinidi fitofili, per esempio.

Ho già detto altrove che ritengo numerosissimi ambienti ormai ecologicamente persi, mi riferisco principalmente a corsi d'acqua planiziari o a laghi eutrofici. In questi ambienti la presenza di alloctoni, spesso favorita dal degrado ambientale e segnatamente dall'aumento del grado di trofia, è tale da rendere impraticabile l'ipotesi di una eradicazione. A meno che non si usi il naplam ma di solito le province non hanno dotazioni sufficienti .

Io dico di essere spietati dove ancora esiste un certo contingente di specie autoctone e una naturalità da potersi preservare. Oppure dove un'invasione sia appena all'inizio.

Distinguere caso da caso, con un minimo di elasticità mentale che ci consenta nè di perdere energie in battaglie contro i mulini a vento nè di mandare a...escort una popolazione di endemici per non aver preso provvedimenti in tempo.

Nessun obbligo di morte, insomma, ma nemmeno un garantismo biologico esagerato e masochistico.

Tra la'altro al convegno AIIAD è uscito fuori un interessante filone di ricerca, applicato ai siluri dell'Arno, riguardo al controllo degli alloctoni.
E' stata fatta fare un'analisi dei tessuti di questi siluri, è risultato che sono del tutto adatti al consumo umano.
Basta diffondere la notizia...e senza dover obbligare nessuno al siluricidio ci sarà una schiera di volontari che spontaneamente ridurranno il numero di questi pesci.
Mi è subito balenato in mente di proporre la stessa analisi sui pesci gatto dell'Ombrone e i Procambarus...

NO all'autostrada in Maremma!
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2010 : 08:47:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rieccoci con la solita questione!
Ma lo dico senza polemica, perché l'argomento è bene che via via sia ripreso.
Spero tanto che questo non porti a radicalismi opposti, che possono mettere in difficoltà chi non è ben informato. Forse sono anch'io uno di questi, anche se ho le mie idee sugli alloctoni in genere (scrissi un'articolo su Nuovo Consumo): sono un vero problema! Ma a dirlo non sono io, sono i fatti a dimostrarlo. Io però sono fra quelli che non ce la fa ad uccidere un animale alieno, manco un pescetto. Questa estate, esplorando con un retino un fossetto in Vald i Cornia, vicino al mare, ho tirato su un gambero "killer", ma non ce l'ho fatta ad ucciderlo. E se l'avessi fatto, non sarebbe cambiato nulla, data l'abbondante presenza (magari l'avessi trovato in un luogo incontaminato, sarei rimasto sconvolto e l'avrei rimosso).
Dunque che dire? Non posso certo condannare chi ha una coscienza (giusta o sbagliata) che lo porta a "salvare" certi "animalcci". Magari potrebbero essere spostati una volta catturati in ambienti già da loro compromessi (la butto lì, ma legalmente non si può comunque).L'importante è capire che in genere i pesci alloctoni (e non solo i pesci) costituiscono un problema per la nostra biodiversità. Su questo dobbiamo avere tutti lo stesso pensiero. Il metodo per combattere il problema deve essere maturato da studi specifici e affrontato con serietà, non con l'improvvisazione, anche se non condanno chi cerca di tutelare in qualche modo certi luoghi specifici (è più che comprensibile).
Il mio è dunque un invito a stare tutti a sedere metaforicamente allo stesso tavolo per tutelare i nostri fiumi, laghi, stagni, ecc. So bene che tutti abbiamo questo fine.

Ric
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