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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Domanda sui corsi d'acqua
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ART
Utente nuovo

Città: Zinxkryll, frazione del comune di Grayskull


8 Messaggi
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Inserito il - 17 agosto 2010 : 00:31:44 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve,
non sono un geologo nè studente di geologia quindi scusate l'eventuale idiozia delle mie domande, che faccio per avere informazioni generali ed elementari utili nel contesto di mie ricerche in altri campi.

Vengo al dunque. Che età possono avere i corsi d'acqua naturali di piccole dimensioni (torrenti, ruscelli, rigagnoli) più giovani? Suppongo che abbiano età geologiche molto diverse a seconda dei casi, ma ne possono esistere di epoche relativamente recenti, ad esempio di formazione molto successiva all'ultima glaciazione?

Modificato da - ART in Data 17 agosto 2010 00:38:17

mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 17 agosto 2010 : 09:21:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao art,
in quali contesti ti muovi per le tue ricerche: pianure alluvionali, aree carsiche, aree vulcaniche, aree montane glacializzate?

ciao

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


6632 Messaggi
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Inserito il - 17 agosto 2010 : 13:22:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salve Art,

la domanda di Maurizio è pertinente.

Ciao

Franco
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ART
Utente nuovo

Città: Zinxkryll, frazione del comune di Grayskull


8 Messaggi
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Inserito il - 18 agosto 2010 : 06:08:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' nel contesto della Pianura Padana.
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 18 agosto 2010 : 08:57:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
beh,
nelle pianure alluvionali si verificano spesso diversioni e mutamenti di tracciato di corsi d'acqua in seguito ad eventi di piena, o almeno si sono verificati fino a quando, in tempi storici relativamente recenti, i corsi d'acqua sono stati "ingessati" e irrigiditi dentro alvei artificialmente delimitati da argini più o meno alti, decretando così, in un certo senso, la "morte" della normale dinamica fluviale; in questi casi, quindi, la "comparsa" di un nuovo corso d'acqua più giovane è in realtà lo spostamento di un tracciato di un corso d'acqua (o di un suo affluente secondario) preesistente; l'analisi geomorfologica anche da foto aeree, di solito, riesce ad identificare facilmente gli antichi tracciati superficiali e "sepolti" (paleoalvei), che hanno un'importanza notevole anche nella definizione dei fussi idrici nelle falde di subalveo. Alcuni elementi si possono dedurre anche da elementi, diciamo così, antropici. Il tracciato delle strade di pianura: spesso queste, poichè correvano parallelamente al tracciato dei fiumi o torrenti "scomparsi", hanno un andamento magari "meandriforme" o comunque non rettilineo dove, in effetti, oggi non se ne ravviserebbe la necessità; i confini tra comuni: spesso seguono questi antichi tracciati; è interesante, ad esempio, il fatto che - succede qui da noi - i territori di un certo comune si estendano talvolta, per un breve tratto, al di là di un corso d'acqua che, per il resto, fa da confine comunale: questo è prova di sicura diversione del tracciato del fiume; a metà del 1600, nelle Marche, in seguito ad un aprile praticamente di pioggia continua (coì dicono le cronache), quasi tutti i corsi d'acqua, nel tratto terminale in prossimità della costa, deviarono verso nord - il loro andamento è est-ovest - di quasi un chilometro.

Nelle pianure, poi, un posto particolare come agente morfogenetico, è riservato a quell'animale strano che risponde al nome di uomo; i vari "vallati", le sistemazioni di vario tipo hanno modoficatio profondamente il reticolo idrografico delle pianure e, dirò di più, lo stesso carattere idrologico dei fiumi; qui l'analisi storica, assieme a quella gelogica, ci da elementi certi a partire almeno dalle sistemazioni agricole romane...pensa solo alla foce del Pò

in certe aree della pianura padana, poi, alcune modificazioni dei reticoli idrografici sembrerebbero conesse alla cosiddetta "neotettonica" (movimenti tettonici recenti) e ai conseguenti fenomeni di "cattura fluviale" tra corsi d'acqua con bacini confinanti...

ciao e buona giornata!




maurizio
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basalto
Utente Junior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 agosto 2010 : 16:12:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ottimo post.
ti domando: dove e quando la neotettonica ha influito?
zona comasca? piemonte orientale? altro?

Dawkins santo subito
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 18 agosto 2010 : 19:17:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
beh, sì,
ad esempio in piemonte la deviazione del Tanaro, che confluiva all'altezza di Carmagnola nel Pò, è molto probabilmente dovuta anche, non solo, a movimenti tettonici recenti e alla subsidenza differenziata di parti della pianura padana

io conosco le mie zone e, addirittura, spero di spiegarmi perchè non è semplice, nei tratti in cui i corsi d'acqua attraversano perpendicolarmente le dorsali costiere, il profilo della superficie dei terrazzi è convessa a grande scala, indicando che si tratta di anticlinali "in crescita";

sempre a tettonica recente è dovuta la deviazione verso destra di quasi tutti i corsi d'acqua marchigiani in prossimità della foce (basta vedere una carta geografica per rendersene conto.

ciao





maurizio
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basalto
Utente Junior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 20 agosto 2010 : 00:00:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie per le risposte

Dawkins santo subito
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ART
Utente nuovo

Città: Zinxkryll, frazione del comune di Grayskull


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Inserito il - 20 agosto 2010 : 08:56:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie della spiegazione, Maurizio, in quello che hai scritto ho ravvisato certi elementi interessanti a cui non avevo pensato: la formazione di corsi d'acqua come conseguenza di manomissioni umane su quelli preesistenti, specialmente nelle terre più abitate in antichità.

Mi facevo queste domande perchè nel dettaglio sto riflettendo su un corso d'acqua di piccole dimensioni nella città di Pavia. In questo frammento di un'intervista a un mio concittadino che ci ha fatto sopra una ricerca approfondita si dice che

Oggi è ancora un mistero riuscire a scoprire da quando esiste, però io so con certezza, per via dei miei studi approfonditi avallati da vari esperti storici, che esisteva già nella preistoria, prima della venuta dell'uomo. Per parlare di questa roggia, però, devo prima farvi capire di quale Carona sto parlando. Pavia come sapete era cinta da mura di difesa e fossati pieni d'acqua che lambivano le stesse. Le Carone a quei tempi erano due, una detta Carona Orientale, che lambiva le mura a Nord Est e una detta Carona Occidentale che lambiva le mura Nord occidentali; a Sud vi era il Ticino. A Nord le Carone scorrevano parallele alla via per Milano. Con il passare dei secoli e delle guerre Pavia si ampliò talmente tanto che si giunse alla decisione di abbattere le vecchie mura ed erigerne altre nuove. La cosa si ripetè per ben tre volte e di conseguenza anche i fossati vennero spostati e scavati di nuovo lungo le mura. Durante i lavori di costruzione dell'ultima cerchia i nostri governatori decisero di fare in modo che un corso d’acqua, utile per la produzione di energia, attraversasse la città dentro le mura. Così, il fossato dell'ultima cerchia venne mantenuto intatto e fatto passare attraverso una volta muraria

In pratica mi chiedevo se è veramente possibile che un corso d'acqua di piccole dimensioni possa esistere "da sempre" così come lo si vede oggi o se e quanto è più probabile che quello che si vede oggi sia il risultato di mutamenti geologici o umani recenti.


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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 20 agosto 2010 : 09:20:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
beh, conosco per nulla Pavia, ma la posizione mi sembra strategica, difesa su tutti e tre i lati da due fossi e dal Ticino;
e, senti, sempre per ragionare, quei due fossi (uno è un canale artificiale sembra) che si vedono sono le Carone a cui fa riferimento il tuo concittadino?; si vedono delle cose interessanti...
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Domanda sui corsi d''acqua
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maurizio
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ART
Utente nuovo

Città: Zinxkryll, frazione del comune di Grayskull


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Inserito il - 20 agosto 2010 : 15:21:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No, quelli che si vedono lì sono due canali artificiali scavati a partire dal XIV secolo. A sinistra è il Navigliaccio, solo per l'irrigazione, mentre quello a destra è il Naviglio, per irrigazione e navigabile, che arriva da Milano.

Da queste parti fra la miriade di canali artificiali e le "modifiche" di quelli esistenti nel corso dei secoli è un casino in cui districarsi è veramente un'impresa ardua. La Carona ha origine in un fontanile in un paese in provincia di Milano e a quanto sono riuscito a capire il tratto naturale dovrebbe essere quello che arriva a Pavia costeggiando l'attuale statale per Milano dal lato opposto al Naviglio per poi confluire nel Navigliaccio. I diversi tratti artificiali ricavati dentro o vicino (e anche sotto, perchè c'erano parecchi percorsi sotterranei) alla città vecchia sono quasi del tutto scomparsi, rimane qualche alveo e pochi altri segni.

__
Comunque mi viene da fare una considerazione "morale" a parte. Se veramente la Carona esisteva fin dalla notte dei tempi preistorici come hanno trovato il coraggio di fare uno scempio simile? Mi sa tanto che nei territori densamente abitati di veramente "naturale" c'è molto poco, o almeno molto meno di quanto pensassi prima d'interessarmi a questo caso...




Modificato da - ART in data 20 agosto 2010 15:33:39
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 20 agosto 2010 : 21:27:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quindi non saresti in grado di indicarli, approssimativamente sulla mappa di google?


maurizio
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ART
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Inserito il - 21 agosto 2010 : 07:54:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se intendi i tratti scomparsi non è possibile vederli su Google map, però negli ultimi post di questa discussione Link c'è una mappa di Pavia del 1914 dove sono segnati chiaramente.
Il primo tratto in superficie era quello che entrava in città a destra del bastione più a nord, l'altro aveva origine dal Naviglio subito a nord-est del castello e costeggiava le mura est (sulla mappa lo chiamano "Scarteatore del Naviglio").

Per il tratto originale basta seguire su google la strada per Milano, quella racchiusa fra i due corsi visibili: non so esattamente a che punto comincia (a quanto ho capito) quella che dovrebbe essere la Carona naturale originaria, sul lato sinistro.

Modificato da - ART in data 21 agosto 2010 07:55:54
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 21 agosto 2010 : 09:04:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il tracciato dello scarteatore del naviglio è ancora chiaramente visibile e si segue bene dal castello fino alla sua confuenza con il ticino;
l'altro, quello il cui tracciato non è stato spostato dopo l'ultimo allargamento delle cinta murarie (bastione di nord-est), non è quasi per nulla visibile, è stato pratcimanete interrato del tutto. E' di quest'ultima che parla il tuo concittadino, vero?

perchè parli di scempio, a quale periodo ti riferisci? comunque, è vero, nelle nostre pianure non esiste più un ambiente che possa dirsi, in senso stretto, "naturale";

p.s. per il ticino, a sud, si vede chiaramente quanto ti dicevo a proposito del tracciato di "vecchie strade": la strada canarazzo segue l'antico (n questo caso neanche tanto) tracciato de fiume quando questo, prima che i suoi meandri migrassero verso nord, scorreva alcune centinaia di metri più a sud.

ciao





maurizio
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Modificato da - mauriziocaprarigeologo in data 21 agosto 2010 09:05:14
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Inserito il - 21 agosto 2010 : 12:29:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
il tracciato dello scarteatore del naviglio è ancora chiaramente visibile e si segue bene dal castello fino alla sua confuenza con il ticino;
l'altro, quello il cui tracciato non è stato spostato dopo l'ultimo allargamento delle cinta murarie (bastione di nord-est), non è quasi per nulla visibile, è stato pratcimanete interrato del tutto.


Si, l'hanno interrato nel 1959.

Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
E' di quest'ultima che parla il tuo concittadino, vero?


Di quella e nel suo studio in generale degli altri tratti non più usati, come quelli sotterranei che venivano utilizzati come pozzi o per muovere i mulini. Uno dei tanti fino al 1934 veniva fatto esondare da una botola e scorrere per la via principale della città, che è in discesa verso il Ticino, per pulirla o togliere la neve.

Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:

perchè parli di scempio, a quale periodo ti riferisci? comunque, è vero, nelle nostre pianure non esiste più un ambiente che possa dirsi, in senso stretto, "naturale";


Al periodo recente. Non so, forse sarò troppo antiquato o ingenuo ma a me fa impressione che si sia manomesso in modo così pesante il territorio. Non ne faccio un discorso di ecologia... semplicemente mi fa impressione pensare che corsi d'acqua naturali antichi forse di milioni di anni vengano manomessi con tanta leggerezza dall'uomo per gli affari propri...

Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
p.s. per il ticino, a sud, si vede chiaramente quanto ti dicevo a proposito del tracciato di "vecchie strade": la strada canarazzo segue l'antico (n questo caso neanche tanto) tracciato de fiume quando questo, prima che i suoi meandri migrassero verso nord, scorreva alcune centinaia di metri più a sud.


Si, quella è cosa nota dove passano fiumi di grandi dimensioni come il Ticino, che ha variato diverse volte e in modo spesso vistoso il suo percorso anche vicino alla città.
Anche qui oltre le strade che curvano in modo apparentemente assurdo ci sono diversi casi di piccoli pezzi di comuni rimasti al dà del fiume.

Modificato da - ART in data 21 agosto 2010 12:46:15
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Inserito il - 21 agosto 2010 : 13:14:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giusto adesso ho scovato un video su Youtube che spiega il percorso di Carona dalla sorgente ai pressi di Pavia! Al contrario di quanto pensavo non scorre lungo la statale per Milano ma fa un percorso abbastanza tortuoso attraverso vari territori... anche se ancora non capisco dove finisce oggi a prescindere dalle modifiche fatte in passato nel tratto terminale di Pavia...

Comunque il territorio interessato è quello subito a nord di Pavia fino al paese di Zibido San Giacomo, dove c'è il fontanile da cui nasce Carona. Geologicamente ti dice qualcosa di particolare? Non so se è possibile o con quanta eventuale precisione è possibile ma mi piacerebbe riuscire a quantificare a grandi linee l'età geologica di Carona...
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 29 agosto 2010 : 10:09:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
perchè non alleghi il link?
ciao

maurizio
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Inserito il - 12 settembre 2010 : 05:24:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E'assurdo...
Tutto quello che riguardava la Carona è sparito da Internet, rimangono solo le cache ad alcune pagine del sito che ne parlava:



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Modificato da - ART in data 12 settembre 2010 05:24:37
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