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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 marzo 2006 : 22:58:51
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Cerambycidae Genere: Niphona Specie:Niphona picticornis
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Può sembrare strano parlare già adesso di Cerambicidi , quando ancora, anche in Sicilia, le temperature si mantengono basse e i giorni senza pioggia, vento, nuvole minacciose e altri segnali ancora tipicamente invernali si contano sulle dita di una mano.
Questa Famiglia di Coleotteri, con specie esteticamente quasi sempre molto particolari e appariscenti, si associa solitamente alla bella stagione, anche perchè i suoi rappresentanti, in massima parte xilofagi, si incontrano più di frequente nelle zone boscate montane, che al momento sono ben coperte di neve anche in Sicilia.
Esistono però alcune specie che vivono anche in pianura e lungo la fascia costiera, soprattutto alle latitudini più meridionali. Molte hanno già completato la metamorfosi in questi primi mesi dell'anno, ma se ne stanno ancora ben rintanate e riparate nella loro celletta ninfale, attendendo con pazienza i primi segnali di una stagione primaverile ben iniziata, prima di intraprendere la loro attività allo scoperto.
Così qualche giorno fa sono andato in campagna, sperando di trovare un…fico secco.
Non fraintendetemi, non sono un naturalista masochista, intendo letteralmente che andavo alla ricerca di un fico (Ficus carica) con rami e rametti secchi.
Nelle campagne di Terrasini (PA), ne ho visto uno che sembrava fare al caso mio
Il fico, ancora spoglio, cresciuto dentro un profondo fosso (dove per poco non finivo dentro) si vede a malapena, circondato com'è da una fitta e intricata vegetazione.
Ho notato subito dei rametti secchi, ne ho staccato alcuni e con molta attenzione ho cominciato a spezzarli. Dopo un paio di tentativi andati a vuoto, ho finalmente trovato quello che volevo mostrarvi:
La bestiola, disturbata dalle mie attenzioni eccessive, dopo un po’ si è mossa ed è uscita allo scoperto, permettendomi di scattarle qualche altra foto.
La Niphona picticornis è un Cerambicide di medie dimensioni, (questo era lungo poco meno di 20 mm), ricoperto da una bella pubescenza bruna e biancastra. Ha una distribuzione tipicamente mediterranea ed è presente in tutta Italia, negli ambienti di macchia costiera o di bassa quota.
È una specie ancora frequente in Sicilia, dove è in attività da aprile ad ottobre, ma nella bella stagione si incontra raramente in natura, avendo abitudini soprattutto crepuscolari e notturne.
Dopo qualche minuto il Cerambicide si è lasciato cadere fra la vegetazione, dove l’ho perso di vista.
Prima di andarmene ho esaminato un altro rametto secco attraversato al centro da una galleria con rosume fresco e, come speravo, ho fatto il secondo incontro con una larva ormai matura della nostra Niphona.
La larva è estremamente polifaga e si sviluppa anche su molte altre piante sia arboree che arbustive, come il lentisco, il leccio, diverse ginestre, l’euforbia arborescente. Mi è capitato di incontrarla anche sul comune nespolo.
Un'ultima foto più da vicino alla pasciuta larva, prima di ricollocarla all'estremità della galleria di un altro rametto secco ancora attaccato all'albero, dove in breve tempo la vedo scomparire.
Riflessione finale
Le larve dei Cerambicidi hanno un aspetto generale molto omogeneo (potete vederne alcuni esempi qui) e per potere riconoscere i diversi Generi o addirittura la specie, bisogna ricorrere ad accurate indagini microscopiche delle appendici del capo e delle altre poche parti sclerificate del corpo: che differenza coi bruchi delle farfalle, quasi sempre immediatamente riconoscibili dalla loro livrea.
Questo è uno dei tanti fenomeni naturali ai quali non riesco a dare ancora una risposta: da un lato la varietà di forme e colori delle larve dei Lepidotteri, dall’altro l’estrema omogeneità, almeno all’interno delle diverse Famiglie, che si riscontra in tutti gli altri Ordini di Insetti, compresa la maggior parte degli Imenotteri, solitamente considerati i più evoluti fra gli Esapodi.
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in Data 14 marzo 2006 23:37:01
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EffeCi
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
2668 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2006 : 01:05:08
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Bel reportage... Da come scrivi scommetterei che adori leggere Fabre...
Per quanto riguarda invece il tuo interrogativo finale...
Credo dipenda in parte dal tipo di ambiente in cui le larve compiono il loro sviluppo... nei lepidotteri le cui larve vivono all'aria aperta c'è in effetti una notevolissima variabilità di forme e colori, ma questa scompare o si attenua nelle larve ipogee, xilofaghe, minatrici, o che vivono a spese di derrate, ambienti dove forma e colore hanno importanza relativa o nulla... e comunque, a livello di famiglia c'è una notevole omogeneità morfologica... Nei coleotteri questa variabilità si evidenzia ugualmente in quelle larve che vivono costantemente esposte (Chrysomelidae, per esempio), mentre manca o è minore nelle specie cacciatrici (che generalmente sono notturne o cacciano "all'aspetto"), in quelle xilofaghe, etc. etc. Negli imenotteri le larve sono di solito sottoposte a intense cure familiari (imemotteri sociali), o comunque in qualche modo protette dai genitori, o parassite... quindi non necessitano di particolari adattamenti e sono estremamente semplici (almeno allo sguardo) e poco appariscenti...fanno eccezione le specie fitofaghe le cui larve assomigliano non poco a quelle dei lepidotteri... Le larve dei Ditteri sono di solito parassite o vivono perennemente immerse in qualche tipo di substrato, solido o liquido che sia, quindi hanno forma ad esso funzionale, con i leggeri adattamenti del caso... ma quelle predatrici (Sirphidae) sono più colorate e d'aspetto più variabile. Il tutto, ovviamente, con le solite eccezioni che si dice confermino la regola... Morale della favola... Per come la vedo io, la variabilità in termini di forma e colori esiste in tutti gli Ordini di insetti, ma in linea di massima soltanto se e quando è funzionale...
Ciao, e complimenti ancora
Franco
-------------------------------------- Dubito, ergo sum.
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Modificato da - EffeCi in data 15 marzo 2006 01:17:16 |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2006 : 07:38:00
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| Messaggio originario di EffeCi:
Da come scrivi scommetterei che adori leggere Fabre... |
Prima di leggere il commento di Franco, stavo già pensando la stessa cosa. Comincio a leggere i tuoi interventi e già alle prime righe mi metto comoda nella sedia per godere l'esperienza al meglio. Eccezionale... come sempre peraltro.
Sarah
Lynkos - attraverso altri occhi
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2006 : 10:44:44
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Sempre un piacere leggerti, grazie come sempre! Condivido in pieno anche l'analisi di Franco, se consideri ad esempio i bruchi dei nottuidi del genere Apamea (vivono sottoterra cibandosi di radici), o i bruchi delle Maculinea che passano la maggior parte della loro esistenza all'interno dei formicai cibandosi di larve di formica, vedi che le forme e i colori diventano il soilto nocciolino sbiadito delle larve dei buprestidi... mentre le larve di tentredinidi e cimbicidi vengono da molti scambiate per bruchi di farfalle!
Paolo Mazzei |
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MarcoU
Utente Senior
Città: Codevigo
Prov.: Padova
Regione: Veneto
697 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2006 : 13:57:55
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Ringrazio Marcello per la bella (come sempre!) scheda, e mi accodo ai commenti di Franco e Paolo. Quando non serve, il colore scompare, segno che è costoso produrlo.
Generalmente il colore viene usato per relazionarsi con gli altri (farsi vedere dal partner, segnalare la propria aggressività o il proprio stato di salute, nascondersi...) E anche negli insetti, come un tutti gli animali, il colore serve anche per difendersi dal sole. Così, in grotta abbiamo coleotteri giallognoli (pensate a certi carabidi), con tegumenti semitrasparenti, quando i loro parenti che vivono al'esterno sono molto spesso neri e di certo non usano questo colore nella vita di relazione.
Fra i bruchi depigmentati sono significativi anche quelli dei sesidi, che vivono dentro al legno e quelli che si fanno gli astucci, come tignole e psichidi. E mi viene in mente anche una delle eccezioni che confermano la regola: pensate al brucone del Cossus cossus... vive dentro alle piante, ma è di un bel colore rosso violaceo, più scuro sopra e più chiaro sotto. Paolo, conosci altri bruchi di cossidi oltre a Z. pyrina (che invece è biancastro)? |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2006 : 15:05:10
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Mai visti di persona, ma mi risulta che sia Dyspessa ulula che Phragmataecia castaneae siano molto poco pigmentati, a differenza anche di Zeuzera pyrina, che tende decisamente al giallo
Paolo Mazzei |
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MADH
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Italy
160 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2006 : 12:06:01
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anke a me è kapitata la stessa cosa alsando una corteccia di quercia ho visto venir giu questo cerambice. ke io ho poi posizionato su una pianta per dare un po di vita alla foto!
Immagine: 90,37 KB ciao |
Modificato da - MADH in data 16 marzo 2006 12:07:41 |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2006 : 13:09:12
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Dovrebbe trattarsi dell' Herophila (= Dorcatypus) tristis, Cerambicide Lamiino. Non hai per caso una foto che lo ritragga dall'alto? Sarebbe fondamentale per la conferma della determinazione. Non dimenticare di aggiungere alle tue foto un'indicazione di località, magari generica (per motivi protezionistici) e la data.
Puoi confrontare la tua immagine con quella dell' H. tristis postata qui da Sarah.
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 16 marzo 2006 15:07:00 |
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Carabus
Utente Senior
Città: Sciara
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
831 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 luglio 2006 : 21:40:27
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Indagando su un cerambicide che ho incontrato qualche giorno fa a porto palo (Ag) attirato dalla luce di una lampada, mi sono imbattuto in questo splendido post che resuscito, inserendo due foto che ho fatto a questa creaturache credo sia proprio la Niphona picticornis...
Immagine: 63,06 KB
Immagine: 97,21 KB
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 gennaio 2008 : 23:34:38
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Riapro questo vecchio post per aggiungere due foto fatte oggi ad un bell'esemplare di Niphona picticornis, con le quali riapro ufficialmente la stagione di foto entomologiche del 2008, augurandomi ed augurandovi sia proficua e ricca di scatti belli e interessanti.
SICILIA - Terrasini (PA), 5 gennaio 2008
Marcello
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