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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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andy74
Utente Senior


Città: Cabras
Prov.: Oristano

Regione: Sardegna


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Inserito il - 20 gennaio 2010 : 21:53:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, ecco la Sfinge testa di morto è una di quelle grosse falene che secondo il folklore portano cattivi presagi.Come dice Andrea (Theco) il nome scientifico nn promette nulla di buono...Atropo infatti,secondo la mitologia greca, era una delle tre Moire,le dee del destino.Le tre sorelle che filavano la vita degli uomini,e Atropo appunto era la più pericolosa, lei alla fine tagliava il filo del destino e quindi il malcapitato aveva finito i suoi giorni.L'Acheronte, se nn ricordo male era uno dei fiumi (o un lago??)dell'Ade ,il regno dei morti.
Basta avere un disegno simile ad un teschio sul torace per far si che la fantasia umana si scateni e faccia di una farfalla inoffensiva un'animale infernale.Al limite può infastidire qualche apicoltore visto la sua passione per il miele

AndreaM

Modificato da - andy74 in data 20 gennaio 2010 22:38:58
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


619 Messaggi
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Inserito il - 20 gennaio 2010 : 22:40:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proposito della falena, cercando, ho trovato che in Sardegna sarebbe chiamata su puzone 'e Santu Antoni (l'uccello di Sant'Antonio). Però porterebbe fortuna (anche nella tradizione di altre regioni).
L'insetto in questione sarebbe questo:
Link
Nella zona dove sono nato (prov. di Alessandria) si dice che porta nuvela (= porta notizia, intesa buona), e mi pare venga solitamente associata a Macroglossum stellatarum.

La falena è comunque ricca di simbologie (un'anima che non trova pace, la trasformazione, la ricerca della luce, di conoscenza perchè viaggia tra il mondo delle tenebre e quello della luce). La farfalla nel greco antico era chiamata psyché (anima), e anche nel medioevo c'era l'accostamento (in Dante rappresenta l'anima "non v'accorgete voi che noi siam vermi, nati a formare l'angelica farfalla, che vola a la giustizia sanza schemi?", Purg. X).
Poi c'è la letteratura (es. La Falena e la Candela; la Falena e la Stella) e anche un'opera lirica di fine ottocento (la Falena è una fanciulla che adesca un principe; ruolo di mezzo-soprano).
Ciao a tutti
Alessandro
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Caterina Azara
Utente Senior

Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 08 febbraio 2010 : 21:48:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao a tutti!
Bell'argomento davvero questo, complimenti a chi l'ha postato e a chi continua ad arricchirlo con interessanti contributi!
anche da noi in Gallura esistono innumerevoli versioni sulla leggendaria 'Musca Machedda'. qui è soprattutto legata all'uso nuragico di seppellire i morti nelle grotte naturali di granito, sigillate con muretti, le cosiddette tombe in tafone, contemporanee, pare, alle più conosciute 'tombe di giganti'.
I nostri nonni però non erano affatto convinti che le ossa umane ritrovate spesso entro questi anfratti fossero di genti ivi seppellite in tempi preistorici. la spiegazione tramandata dagli antenati era sempre la stessa. Per loro quelle ossa erano i resti delle vittime della Musca Machedda, una mosca...'manna cant'è lu capu d'un boiu' (grande quanto la testa di un bue), questo in alcune versioni, in altre invece era 'manna cant'è un'agnoni', (grande come un agnello) e a volte, come nella vicina isola sorella, la Corsica, era grande come una mucca!
Quali che fossero le dimensioni, la pericolosità di questo terribile flagello non cambiava. Quasi tutte le versioni parlano di un suo ronzìo talmente forte e assordante che poteva uccidere chi lo ascoltava, di zampe dotate di terribili unghioni che ghermivano chiunque gli fosse a tiro, e di un alito talmente puzzolente..che seccava persino le piante sulle quali alitava, e della sua puntura... mortale. secondo la maggior parte delle versioni, quando un malcapitato sentiva il ronzio della musca machedda avvicinarsi, scappava spaventato e si rifugiava dentro un tafone, ma la musca machedda lì lo raggiungeva e pungendolo con un temibile pungiglione, soprattutto in testa, faceva addormentare il poveraccio, che non riusciva più a risvegliarsi e moriva di inedia. una versione raccontatami da una mia vecchia zia faceva collimare perfettamente tutte le incongruenze di questa curiosa credenza. a lei avevano raccontato sin da bambina che la musca machedda era piccolissima, con le ali rosse, ed un ronzìo fortissimo che uccideva. la gente sentiva il ronzìo e si rifugiava nel tafone, cercava di proteggersi erigendo muretti e chiudendosi nella grotticella, ma qualche piccolo buchetto dovevano lasciarlo per poter respirare, e da lì la mosca malefica entrava nel tafone e li li pungeva.
la giustificazione del fatto che spesso nei tafoni si trovavano scheletri in posizione rannicchiata e con le ossa delle braccia posizionate vicino al cranio, era che i malcapitati cercavano di proteggersi l'unico punto debole,la testa, perchè la puntura della mosca in questa parte del corpo li avrebbe inevitabilmente portati alla morte. da bambina, come molti miei conterranei galluresi e non solo, ero affascinata ed intimorita da questa credenza che i nostri nonni spacciavano sempre e comunque per pura verità. quando chiedevo a mia nonna della musca machedda, lei era solita sentenziare: -' lu mundu s'è sfattu tre volti: una olta pa lu focu...una olta pà l'ea......e una olta pa la musca machedda!- ( il mondo è stato distrutto tre volte: una volta dal fuoco, una volta dall'acqua....e una volta dalla musca machedda!.
Attenti quindi..a strani ronzii quando capitate in Gallura...Lei potrebbe ancora essere tra noi!
una saluto

caterina azara
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salvob
Utente Senior


Città: Trabia
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 08 febbraio 2010 : 22:46:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"U purcidduzzu ri Sant'Antoniu" qui in Sicilia è il porcellino di terra, stranamente considerato animale neutro almeno nelle mie zone. L'onisco infatti non è ne pericoloso, ne tantomeno portatore di gioie o sventure.

Il Macroglossum stellarum è invece considerato portatore di buone nuove...

Animale pericolosissimo è invece la "musca japana", dove con questo termine si indicano in genere i Sirfidae, la cui puntura (immaginaria) si ritiene quasi mortale!
Come punture in generale mi viene in mente invece la vespa che "ad agosto è pazza" e quindi comincia a pungere chiunque gli capiti sotto tiro.
Un'altra cosa che raccontano di api, vespe e calabroni in generale è che siano attratti dal colore bianco delle pupille. Mio nonno mi diceva sempre: se infastidisci per sbaglio un'alveare buttati per terra e copriti la faccia perchè altrimenti ti pungono gli occhi (e il resto del corpo?!!?)

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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 08 febbraio 2010 : 22:50:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Posso ringraziare personalmente Caterina per le bellissime notizie sulla "Mosca macedda"?

Link
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Caterina Azara
Utente Senior

Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 09 febbraio 2010 : 00:32:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Giovanni! ..Ci si reincontra con le leggende...dopo i canti delle lumache!
Anche in Gallura le sfingidi sono foriere di notizie.
Nel nostro dialetto 'li Pupureddi' sono genericamente le farfalle notturne o crepuscolari.
Il Macroglossum stellatarum è chiamato invece 'Pupureddu di Sant'Antoni', a volte annuncia malattie, la febbre in particolare, In genere però l'ingresso in casa di questo insetto viene interpretato come notizia di un evento positivo. Chissà, forse anche qui da noi anticamente doveva esserci una distinzione tra falene chiare e scure, tra falene che portavano con se cattive e buone notizie, e odiernamente se ne è perso il ricordo...

caterina azara
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2010 : 12:00:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Forest:

Posso ringraziare personalmente Caterina per le bellissime notizie sulla "Mosca macedda"?

Link


Mi accodo ai ringraziamenti espressi da Forest, interessantissime informazioni !!!
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Caterina Azara
Utente Senior

Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 09 febbraio 2010 : 18:56:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

..felice che le storie sulla Musca Machedda siano di vostro gradimento...

.....Animale pericolosissimo è invece la "musca japana", dove con questo termine si indicano in genere i Sirfidae, la cui puntura (immaginaria) si ritiene quasi mortale!


A me ha colpito e incuriosito molto questa citazione di salvob...Potresti darci qualche altra indicazione in merito? In quale zona della tua isola è diffusa questa credenza?

In Gallura si ritiene invece ancora oggi che la puntura delle Mutille, le femmine attere di queste strane vespe colorate, sia estremamente pericolosa, mortale anch'essa,e lo dimostra il fatto che anch'esse vengono comunemente denominate 'Aglia'. Il nome dato a questi insetti crea confusione con il ragno chiamato in altri luoghi 'Argia' (Latrodectes tredecimguttatus), la pericolosa malmignatta...... [:251


caterina azara
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2010 : 19:46:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Caterina Azara:


..felice che le storie sulla Musca Machedda siano di vostro gradimento...

.....Animale pericolosissimo è invece la "musca japana", dove con questo termine si indicano in genere i Sirfidae, la cui puntura (immaginaria) si ritiene quasi mortale!


A me ha colpito e incuriosito molto questa citazione di salvob...Potresti darci qualche altra indicazione in merito? In quale zona della tua isola è diffusa questa credenza?

In Gallura si ritiene invece ancora oggi che la puntura delle Mutille, le femmine attere di queste strane vespe colorate, sia estremamente pericolosa, mortale anch'essa,e lo dimostra il fatto che anch'esse vengono comunemente denominate 'Aglia'. Il nome dato a questi insetti crea confusione con il ragno chiamato in altri luoghi 'Argia' (Latrodectes tredecimguttatus), la pericolosa malmignatta...... [:251

caterina azara



Grazie Caterina!
Aglia è inteso come l'aglio? Chiedo perché qui "catif cume l'ai" (Cattivo come l'aglio) è una locuzione che viene utilizzata per indicare una persona particolarmente maligna. Argia e Argiope mi sembrano imparentati. argios(il forum non accetta i caratteri grechi), "di un bianco brillante", non sembra indicare alcunché di maligno. Argia, con il suo significato minaccioso, potrebbe dunque essere mediato da altri ragni del genere. (Sto solo formulando delle ipotesi).

E poi "japana" incuriosisce anche me. L'etimologia è riferita al Giappone (dunque la provenienza esotica come potenzialmente perniciosa) o ad altro ?

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)

Modificato da - orsobblu in data 09 febbraio 2010 19:48:05
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Barbadoro
Utente Senior

Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2010 : 21:46:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Caterina Azara:

...Anche in Gallura le sfingidi sono foriere di notizie.
...
Il Macroglossum stellatarum è chiamato invece 'Pupureddu di Sant'Antoni', a volte annuncia malattie, la febbre in particolare, In genere però l'ingresso in casa di questo insetto viene interpretato come notizia di un evento positivo.
...


Anche nelle Marche lo stesso insetto (o un suo congenere) citato da Caterina viene denominato "uccellino della buona nuova".
Ricordo che erano decisamente apprezzate le sue visite quando veniva sul balcone o in giardino a passare in rassegna i fiori con il suo volo da "colibrì"

Ciao
Franco

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salvob
Utente Senior


Città: Trabia
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 09 febbraio 2010 : 21:58:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Caterina Azara:


A me ha colpito e incuriosito molto questa citazione di salvob...Potresti darci qualche altra indicazione in merito? In quale zona della tua isola è diffusa questa credenza?

caterina azara


Certo, tutte le indicazioni che vuoi . E' una credenza che c'è nel palermitano (che poi è dove vivo). "Japana" significa più o meno "che sembra un'ape" (leggi la J come una I). Tutte le volte che me lo hanno raccontato hanno aggiunto casi di persone moribonde portate di corsa in ospedale (mah!!!). In un caso invece mi hanno detto che le "musche japane" derivino dall'incrocio tra le api e "i muschi cavaddini" (Hippobosca equina) e per questo il loro morso è così pericoloso...

Modificato da - salvob in data 09 febbraio 2010 22:00:17
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Forest
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Inserito il - 10 febbraio 2010 : 00:49:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre più interessante.
Ah, sul nome dell'Argia devo aver letto qualcosa, ma non ricordo dove…
È un fenomeno molto studiato.
Se si fa una ricerca su Google con i termini "argia rituale Sardegna" escono molte cose.
Vedi, solo come esempi, qui, qui, qui e qui.
Dovrei andare a vedere se sull'etimologia di "Argia" c'è qualcosa sui libri sulle tradizioni sarde scritti dalla bravissima Dolores Turchi (che ho), oppure sulla rivista da lei diretta "Sardegna Mediterranea". Oppure, se volete, potrei chiedere ai miei amici etnomusicologi sardi. Credo comunque che possa derivare da "splendente" ("argós", vedi "argento"), riferito forse ai colori vivaci della Malmignatta.


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ospitone
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Flora e Fauna

Inserito il - 10 febbraio 2010 : 09:15:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Argia, ardza, algia e varianti dialettali provengono dal lat. VARIA 'variegato, picchiettato, pezzato'. E' un termine che spesso si applica al manto degli animali. Nella mutilla e nel Latrodectus il nome è ovviamente riferito proprio alla livrea maculata!

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Caterina Azara
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Inserito il - 10 febbraio 2010 : 16:59:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Argia, ardza, algia e varianti dialettali provengono dal lat. VARIA 'variegato, picchiettato, pezzato'. E' un termine che spesso si applica al manto degli animali. Nella mutilla e nel Latrodectus il nome è ovviamente riferito proprio alla livrea maculata!


confermo ...in gallurese 'vaglia' ( che si pronuncia 'aglia') significa 'a macchie', 'pezzata', e si riferisce al manto degli animali. nel Sassarese la famosa chiesa di Saccargia, in stile Romanico-Pisano, pare debba il suo nome alla mucca dal manto pezzato scolpita su uno dei suoi capitelli, una 'vacca argia' appunto, che ha ispirato la leggenda di fondazione di questa splendido monumento divenuto una delle icone della Sardegna.


caterina azara
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ospitone
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Flora e Fauna

Inserito il - 10 febbraio 2010 : 20:48:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


nel Sassarese la famosa chiesa di Saccargia, in stile Romanico-Pisano, pare debba il suo nome alla mucca dal manto pezzato scolpita su uno dei suoi capitelli, una 'vacca argia' appunto, che ha ispirato la leggenda di fondazione di questa splendido monumento divenuto una delle icone della Sardegna.

caterina azara


Interessante ipotesi, anche se da quelle parti l'aggettivo non dovrebbe suonare argia, pronuncia questa, limitata ai dialetti sardi meridionali!

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Caterina Azara
Utente Senior

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Inserito il - 10 febbraio 2010 : 21:47:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Interessante ipotesi, anche se da quelle parti l'aggettivo non dovrebbe suonare argia, pronuncia questa, limitata ai dialetti sardi meridionali!



Certamente! e' anche vero che le...contaminazioni tra dialetti in Sardegna è molto diffusa. se aggiungi poi le varie dominazioni ...



Caterina
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Forest
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Inserito il - 11 febbraio 2010 : 15:54:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
…giustamente, le etimologie dal sardo le sanno i sardi…
Grazie per l'approfondimento!
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