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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 12 gennaio 2006 : 21:23:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che fantasia questi ragazzini, vorrei che me ne vendessero un po'

Alessandro PD
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 gennaio 2006 : 22:11:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
è sicuramente il fiore all'ochiello della scuola
rinnovo i complimenti per l'iniziativa
Carlo
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 13 gennaio 2006 : 06:40:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un successone, bravissimi i ragazzi ma soprattutto bravissimo Aldo. Magari ci fossero più insegnanti come te con la voglia, l'entusiasmo e forse un tocco del missionario . Purtroppo credo che siano pochi se non una rarità assoluta.

Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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cinciarella
Utente V.I.P.


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


409 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 gennaio 2006 : 16:17:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
all'epoca...neanche poi tanto tempo fa..istrice non figurava come insegnante ma come direttore dell'Oasi di Palo...e collaborava con le scolaresche come esperto esterno..in quanto vicepresidente anche della coop Darwin che si occupa tra le altre cose di educazione e didattica ambientale......da lì si è poi sviluppato il suo interesse per l'insegnamento che però oggi esula un pò dall'educazione ambientale in quanto i suoi studenti hanno prima bisogno di capire cosa sia la scuola, perchè ci vengono, e come fare per seguirlo visto che alla bella età di 15/16 anni non sanno fare neanche le 4 operazioni base e c'è il rischio che non sappiano scrivere neppure il loro nome correttamente...non perchè non siano mai andati a scuola ma per il semplice fatto che "e perchè lo devo fare tanto a che mi serve?"
un saluto claudia
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 13 gennaio 2006 : 16:22:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cinciarella:

"e perchè lo devo fare tanto a che mi serve?"

Perdonami se rido!!! Hai ragione, hai ragione. Mannaggia, ma che famo con questi ragazzi???

Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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cinciarella
Utente V.I.P.


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


409 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 gennaio 2006 : 17:30:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
cara sarah....guarda una risposta ce l'avrei...ma non è degna di me, anzi secondo loro, i ragazzi, sarebbe da telefono azzurro....perchè seppur tollerante e con una pazienza infinita ti direi (citando la battuta di Sergio Rubini da "Manuale d'amore")..."ma du' schiaffi? no eh?"
il fatto è che sono profondamente contraria a questi metodi..ma a volte...quando anche l'ultima goccia di pazienza è finita che fare...o meglio....voi che fate?
nicole, 4 anni e mezzo, alla mia domanda "nic, ma perchè fai così?" lo sai che mi ha risposto? e ti cito le parole esatte, non una mia interpretazione... "mamma io ho la mia testolina enella mia testolina ci sono le MIE idee"....dico 4 anni e mezzo!!! che fa ad otto mi butta fuori di casa?
ciao cla
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 13 gennaio 2006 : 17:41:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cinciarella:

che fa ad otto mi butta fuori di casa?

Aspetta 12 .

Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 21 gennaio 2006 : 22:45:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cinciarella:

all'epoca...neanche poi tanto tempo fa..istrice non figurava come insegnante ma come direttore dell'Oasi di Palo...e collaborava con le scolaresche come esperto esterno..in quanto vicepresidente anche della coop Darwin che si occupa tra le altre cose di educazione e didattica ambientale......da lì si è poi sviluppato il suo interesse per l'insegnamento che però oggi esula un pò dall'educazione ambientale in quanto i suoi studenti hanno prima bisogno di capire cosa sia la scuola, perchè ci vengono, e come fare per seguirlo visto che alla bella età di 15/16 anni non sanno fare neanche le 4 operazioni base e c'è il rischio che non sappiano scrivere neppure il loro nome correttamente...non perchè non siano mai andati a scuola ma per il semplice fatto che "e perchè lo devo fare tanto a che mi serve?"
un saluto claudia




Cara Cinciarella, provo a scrivere qui quello che tempo fa si era inghiottito la macchina.

Io credo che lo sforzo grande vada fatto proprio con quelle persone che apparentemente sembrano perse, i ragazzi di 15-19 anni.
Se è vero che sono le elemtari che danno un'imprinting è altrettanto vero che il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta si ha proprio in quella fascia di età. Fascia di età che da un po' di tempo in qua è letteralmente scippata della propria dignità in nome di un'adolescenza inventata e costruita, in nome di non so quale rispetto per la persona (persona che viene poi venduta e svenduta in trasmissioni che mi fanno rabbrividire).
E' a quest'età che il futuro adulto muove i suoi primi passi, mettendosi alla prova sperimentandosi e spesso scontrandosi con il "fuori da sè". La messa in situazione in un ambiente naturale vero fornisce un feedback non manipolabile. Se poi l'educazione ricavabile sia o meno imputabile all'ambiente e quanto ciò sia importante è da discutere e analizzare, parlandone.

Per questo lamento un po' il fatto che la discussione iniziata si sia esaurita (forse solo per stanchezza) ma anche, io credo per il tentativo di ingabbiarla e dirigerla. Forse per un eccesso di ordine mi sembra che si sia caduti un po' nel tecnicismo e si sia perso quella parte un po' più aerea (non voglio dire filosofica, sennò Francesco sobbalza) che mi sembrava qualificasse la discussione.

Finisco lo sfogo con un'altra lamentazione.
Mi intristisce profondamente veder oscurate le foto che contengano visi di bimbi. E' mai possibile che si debba sottostare a un'ipocrisia simile? I giovani fanciulli che vengono quotidianamente sfruttati dalla nostra società consumistica, che sono resi schiavi dipendenti da cose invereconde (dalle merendine al wrestling) vanno salvaguardati in effige? Boh forse sono deviante io.
Perché una legge che doveva proteggere la gente dalle inferenze non desiderate e dal controllo di un "grande fratello" ha provocato così tanti effetti collaterali fastidiosi? Siamo così ridotti male che accettiamo tutte le distorsioni senza nemmeno tentare di dire "mi sembra una monata". (spero che monata si possa dire).
Scusate l'ultima parte, s'è un po' allargata ma mi è uscita dal cuore.
Ciao Claudia e tutti gli altri

Bruno, l'orso.
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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

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Inserito il - 21 gennaio 2006 : 23:06:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispondo prima all'ultimo tuo sfogo!!!
Purtroppo ora come ora non è possibile pubblicare nessuna foto senza l'autorizzazione della persona in questione, adulti o bambini che siano....
in secondo luogo sarebbe poco deontologico (scusami la parola) mettere foto con visi di bimbi o ragazzi su siti internet....

passiamo al resto del tuo post....

lavorando anch'io con i ragazzi delle superiori mi sento chiamato in causa....
per tanti anni ho lavorato con le scuole elementari e medie e il salto con i ragazzi più grandi è stato purtroppo spiazzante....

i "bisogni indotti" che hanno i ragazzi ora sono totalmente al di fuori del mondo scuola..questa viene considerata come ultimo anello di una catena...e questo ormai sin dalle elementari...

c'è prima lo sport, il catechismo, il gioco, lo shopping e poi se me lo ricordo faccio i compiti!!!!!

il venerdi sera e il sabato sera ci sono le discoteche fino alle 6 di mattina e il giorno dopo ci si sveglia il pomeriggio...

il lunedi mattina questi ragazzi sembrano dei fantasmi sia per il mancato sonno sia forse per altro....

l'ambiente? fare una passeggiata? e che è????

non generalizzo..lungi da me....
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

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Inserito il - 21 gennaio 2006 : 23:32:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Istrice:

Rispondo prima all'ultimo tuo sfogo!!!
Purtroppo ora come ora non è possibile pubblicare nessuna foto senza l'autorizzazione della persona in questione, adulti o bambini che siano....
in secondo luogo sarebbe poco deontologico (scusami la parola) mettere foto con visi di bimbi o ragazzi su siti internet....


Certo, che ci sono le autorizzazioni. Ma chi le ha inventate e perché?
Quanto alla deontologia... da quando la deontologia si misura in cm di viso mostrati? Ancora una volta qualcuno ha cominciato a dire ciò e a sollevare un gran polverone. Ma non è detto che sia una grande idea. Comunque non voglio farne una questione, solo rimpiangere un modo un po' più naive di essere.


passiamo al resto del tuo post....
lavorando anch'io con i ragazzi delle superiori mi sento chiamato in causa....
per tanti anni ho lavorato con le scuole elementari e medie e il salto con i ragazzi più grandi è stato purtroppo spiazzante....
i "bisogni indotti" che hanno i ragazzi ora sono totalmente al di fuori del mondo scuola..questa viene considerata come ultimo anello di una catena...e questo ormai sin dalle elementari...
c'è prima lo sport, il catechismo, il gioco, lo shopping e poi se me lo ricordo faccio i compiti!!!!!
il venerdi sera e il sabato sera ci sono le discoteche fino alle 6 di mattina e il giorno dopo ci si sveglia il pomeriggio...
il lunedi mattina questi ragazzi sembrano dei fantasmi sia per il mancato sonno sia forse per altro....
l'ambiente? fare una passeggiata? e che è????
non generalizzo..lungi da me....


Questo è l'altra faccia del problema.
La scuola è stata surclassata, si è arresa, è svuotata di appeal.
Ma è mai possibile? Chi lo ha permesso? Ci siamo arresi? Ma i ragazzi non sono forse figli nostri (metaforicamente e realmente parlando)? Ma dove eravamo mentre qualcuno induceva i bisogni?
Dobbiamo dare mucchio?
Forse vivo nella bambagia o fuori dal tempo ma nutro ancora un po' di speranza che, come si sa è l'ultima dea.
Ciao

Bruno, l'orso.
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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
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Inserito il - 21 gennaio 2006 : 23:38:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
se stiamo qui a parlarne è perche non ci siamo arresi bruno....
ma dobbiamo trovare un modo "adeguato" di fare scuola...

io insegno anche in una scuola per il recupero della scolarità, quindi una cosa tipo bronx....

e li le cose sono di un altro mondo....
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

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Inserito il - 22 gennaio 2006 : 00:01:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Istrice:

se stiamo qui a parlarne è perche non ci siamo arresi bruno....
ma dobbiamo trovare un modo "adeguato" di fare scuola...

io insegno anche in una scuola per il recupero della scolarità, quindi una cosa tipo bronx....

e li le cose sono di un altro mondo....



Uh ci credo... c'è ancora qualche cosa che mi sfugge, che non riesco a cogliere, a spiegare.

Credo che tu abbia detto la frase giusta: un modo adeguato di fare scuola.

La società è cambiata, il mondo è cambiato, la scuola, culo di pietra è ancora lì che si bea di quanto è stata brava ad accogliere le idee crociane nel fare cultura!
Il bello è che le circolari che liberano la scuola dalle pastoie sono state scrite e riscritte, lette e rilette ma apparentemente solo come esercizi di stile.

E' mezzanotte ed è ora che vada a dormire.
Ciao e saluti

PS Per quello che riguarda il Bronx, credo di comprenderti e mi reputo fortunatissimo di stare qui. Riciao

Bruno, l'orso.

Modificato da - bruno in data 22 gennaio 2006 00:03:12
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Salvatore Caiazzo
Moderatore


Città: Monteveglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 22 gennaio 2006 : 00:23:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ringrazio Aldo per averci presentato questo bellissimo esempio di progettualità scolastica.
Sono profondamente convinto che sia l'insegnante a fare la scuola. Col suo modo di rapportarsi con gli studenti può farla amare oppure odiare. Ho l'esperienza di mio figlio: cinque anni di elementari bellissime, buona parte passate tra il verde del parco dell'Abbazia, due insegnanti con una energia contagiosa, tutta la classe, TUTTA, portata avanti fino alla fine, adeguandosi ai ritmi più lenti per non perdere nesssuno. Tre anni di medie in stand-by, nessun progresso e segni di noia, insegnanti demotivati. Scuole superiori, non più insegnanti, burocrati cavillosi e legge della giungla, chi sopravvive va avanti, chi si ferma si arrangi. Non vorrei dare l'idea che sono tutti così, qualcuno si salva, ma non ne ricordo il nome.

Siamo parte della natura - Salvatore
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 22 gennaio 2006 : 09:56:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di salvatore:

Ringrazio Aldo per averci presentato questo bellissimo esempio di progettualità scolastica.
Sono profondamente convinto che sia l'insegnante a fare la scuola. Col suo modo di rapportarsi con gli studenti può farla amare oppure odiare. Ho l'esperienza di mio figlio: cinque anni di elementari bellissime, buona parte passate tra il verde del parco dell'Abbazia, due insegnanti con una energia contagiosa, tutta la classe, TUTTA, portata avanti fino alla fine, adeguandosi ai ritmi più lenti per non perdere nesssuno. Tre anni di medie in stand-by, nessun progresso e segni di noia, insegnanti demotivati. Scuole superiori, non più insegnanti, burocrati cavillosi e legge della giungla, chi sopravvive va avanti, chi si ferma si arrangi. Non vorrei dare l'idea che sono tutti così, qualcuno si salva, ma non ne ricordo il nome.


Descrivi bene quello che penso anch'io, Salvatore. La cosa tragica è che non c'è scritto da nssuna parte che la scuola superiore debba essere burocratica e cavillosa e giunglesca, anzi!
Solo che è invalso il vezzo, in nome non so nemmeno io di che cosa, di considerare gli studenti come esseri amorfi e senza sugo che vanno protetti in primo luogo da loro stessi in quanto minorati (forse una brutta lettura di minorenni) e poi dalla società cattiva che li circonda (a iniziare dall'attraversamnto delle strade dove rischiano di essere travolti da cammelli -poco probabile, ma non si sa mai- fino ad arrivare alla protezione della pricacy non esponendo i voti delle persone respinte, solo una riga vuota con la scritta ammiccante non ammesso alla classe successiva).
Tutto questo, questa impossibilità di esprimersi, condito da quello che i genitori, parenti, nonni dicono loro: "Io alla tua età mi guadagnavo da vivere, io alla tua età facevo 10km in bicicletta per poter andare a scuola, io alla tua età mangiavo polenta e profumo di aringa...". Naturalmente loro, i figli, sono cresciuti a merendine, abiti firmati e accompagnati fin sull'uscio di scuola da automobili furistrada impressionanti. Una delle motivazioni addotte da una madre di Predazzo, in val di Fiemme, (i fiammazzi, tradizionalmente sono gente di montagna, abituati alle avversità, fino a pochissimo tempo fa era normale che i bambini passassero l'estate sui pascoli montani) che portava il figlio, quando poco poco pioveva fino sull'uscio della scuola elementare è stato questa: "Beh, con le stecche dell'ombrello rischia di accecare i propri compagni". Questo bambino, una volta giunto alle soglie dell'età matura, pronto per spiccare il volo, quanta fiducia avrà in se stesso?
E allora come ppossiamo arginare questa deriva?
Perché le nostre paure non ammesse devono trasformarsi in una, finta, iperprotezione dei nostri figli?
Mia sorella, che fa la tages-mutter e che bada a bambini piccolissimi dice, con cognizione di causa, che il periodo di accoglienza che fa quando arriva un nuovo bambino serve alla mamma e al papà più che al ambino. e allora perché chiamarlo accoglienza e non periodo di separazione, riconoscendo l'origine vera delle ansie? Non che dica che le ansie siano ingiustificate, solo che mi sembra non etico scaricarle sugli altri spacciando ciò come amore e proccupazione.
Mi fermo qui scusate la lunghezza, d'altra parte il tema è complesso e non si può ridurre a quattro stereotipi.
Ciao Bruno

Bruno, l'orso.
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cinciarella
Utente V.I.P.


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Flora e Fauna

Inserito il - 22 gennaio 2006 : 22:17:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Bruno, scusa se non ho risposto prima...
mi inserisco nella discussione...proprio questa sera parlavo con una carissima amica degli adolescenti, della scuola e facevamo un paragone con noi stesse alla loro età....io non riesco a capire...come tu stesso dici ci sono troppi motivi perchè essi siano richiusi in quattro stereotipi....eppure quando vedo questi ragazzi uscire dal liceo vicino casa e quindi non dalla scuola stile bronx di aldo...li vedo tutti uguali...tutti con lo stesso frasario....
credo però che se non clicchi qualcosa nella loro testa resteranno inchiodati lì per sempre negli stereotipi che la società, di cui però anche noi facciamo parte...crea ad hoc per loro..
parto da un presupposto e non so dove andrò a parare...vediamo se riesco...la maggior parte delle famiglie "normali"(cioè quelle non allargate, quelle non disastrate, quelle insomma che non dovrebbero avere problemi) hanno entrambe i genitori che lavorano....i bambini fino a che sono piccoli vengono seguiti da scuola, nonni, baby sitter vari ma un minimo di contatto con i genitori lo hanno non foss'altro che per il piacere di condividere i primi anni di vita, di "vederli crescere"...ma ad un certo punto sembra come se i genitori dicessero...beh oramai puoi provare a camminare da solo (per anni ci hanno detto che l'autoritarismo non serviva ma serviva l'autorevolezza, che bisognava dare fiducia)..e gli adolescenti ben contenti di questo, specie se poi i genitori sono veramente assenti, ne approfittano per ritorcerti contro tutta questa libertà...perchè in definitiva tu genitore saresti ben contento di riporre al meglio la tua fiducia...ma in quanto genitore ti senti pure un pò frustrato e colpevole nel sottrarre la tua attenzione ai figli..ed ecco che si innesca un meccanismo perverso...per quanto tu faccia non sarà mai abbastanza....così diventa un dare per ricevere. Quanti genitori vedo che premiano i loro figli per i bei voti presi a scuola!!!!(ma anche quanti che premiano dove invece sarebbe da dire...ma che stai facendo?) ma dove è finita la responsabilizzazione, il lavorare per se stessi, per la propria soddisfazione personale? nel marasma della mediocrità dove dettano legge la televisone del grande fratello con la sua super esaltazione della mediocrità...dove risulta vincente chi non sa nulla e se ne vanta pure....
Insomma fare i genitori adesso è davvero un'impresa e la paura di sbagliare tanta..ma soprattutto il lassismo da una certa età in poi è imperante..se ti dice bene avrai un figlio con degli interessi..ma se poco poco lo lasci solo a cadere nel gorgo della mediocrità è un attimo....mediocrità?non credo riconoscano il significato di questa parola!!!!
un saluto claudia
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bruno
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Inserito il - 22 gennaio 2006 : 23:22:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Insomma fare i genitori adesso è davvero un'impresa e la paura di sbagliare tanta..ma soprattutto il lassismo da una certa età in poi è imperante..se ti dice bene avrai un figlio con degli interessi..ma se poco poco lo lasci solo a cadere nel gorgo della mediocrità è un attimo....mediocrità?non credo riconoscano il significato di questa parola!!!!
un saluto claudia


Io credo che fare i genitori sia stato da sempre difficile.
Credo però che adesso questi ragazzi siano frastornati: iperprotetti quando vorrebbero sperimentarsi (quanti genitori lasciano i loro figli LIBERI nei cortili che una volta esistevano e adesso no? Ma come mai adesso i cortili non ci sono più? Quanti figli sono LIBERI di fare sport -o meglio giocare- senza sottostare alle tiranniche regole della squadra di calcio con tanto di divisa e allenamenti OBBLIGATORI?) e, di contro, lasciati a loro stessi quando la fragilità indotta diventa evidente e diventano adultolescenti? (la frase precedente non brilla per chiarezza, ma se ci provi un paio di volte forse la sbrogli)
Se, quando avevo 17 anni non mi fossero stati a sentire o mi avessero impedito di attraversare la strada perché adolescente minorenne me ne sarei avuto a male. Adesso anche i ventenni si scusano dicendo: in fondo siamo adolescenti.
Di solito qui cito il padre del film "Come te nessuno mai" che se la prende col figlio che fa occupazione e quando questo gli dice che lui (il padre) si vantava delle sue occupazioni risponde dicendo: "Ma, per noi era diverso, eravamo più...".
Ai bambini moderni non è più permesso di mettersi DA SOLI alla prova. Basta guardare come vengono bardati i bambini per andare in bicicletta: paraginocchia, paragomiti, caschetti spaziali. Ma è così grave una sbucciatura? Quanti bambini sono morti per aver sbattuto la testa con la bicicletta? (più o meno tanti quanti si sono cecati con le stecche d'ombrello, suppongo).
Gli insicuri siamo noi e dobbiamo smetterla di fare ricadere la nostra insicurezza sulle spalle dei bambini, con la scusa di difenderli, perché crediamo di non reggerla noi, la NOSTRA paura.
Questo è una parte...
Ora è tardi è tempo di dormire, piacere di averti risentita, alla prossima Ciao

Bruno, l'orso.
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lynkos
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Inserito il - 23 gennaio 2006 : 06:55:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vorrebbero sperimentarsi (quanti genitori lasciano i loro figli LIBERI nei cortili che una volta esistevano e adesso no?

Mi trovo sempre vergognosamente fuori tema in questi dibattiti, ma non potevo non esprimere il mio perfetto accordo con te Bruno. Almeno in questo mio figliolo ha avuto un inizio alla vita un po' diverso . Ma per quanto riguarda i cortili, meglio evitarli, ormai sono pieni di siringhe.

Sarah


Educazione ambientale: progetto riqualificazione giardino Lynkos - attraverso altri occhi
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Istrice
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Inserito il - 23 gennaio 2006 : 07:11:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ma quanti bambini tra l'alternativa di uscire fuori nei "cortili" (pieno o meno di siringhe!) e restare dentro con sta cavolo di playstation, sceglierebbero la prima?????

ma la playstation da chi l'hanno avuta????

io ho passato la mia infanzia tra la strada sotto casa e i giardinetti....

poi si tornava a casa e seguiti dalla mamma si facevano i compiti per il giorno dopo!!!!

adesso si torna a casa (se sei andato fuori) e chi ti fa fare i compiti? si gioca alla playstation....
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cinciarella
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Flora e Fauna

Inserito il - 23 gennaio 2006 : 08:17:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Bruno...razionalmente mi trovi in accordo con quanto dici....dare fiducia, spronare i figli verso la libertà, non essere oppressivi...ma....c'è un ma...diventare genitori ti fa cliccare qualcosa in testa cui prima pensavi con molto raziocinio "io farò così"....ti racconto la mia esperienza che in quanto personale non può essere generalizzata...ma sono circondata da amici che nel giro di 4/6 anni anni hanno avuto chi due e chi tre figli...e si trovano tutti nella stessa barca.
Prima che nascessero...tutti dicevamo bisognerebbe fare questo...non bisognerebbe fare quello e diciamo che ad occhio e croce erano e sono tutte cose molto importanti....stargli vicino il più possibile senza delegare ad altri, instillargli fin da piccoli degli interessi, stimolarli...dargli fiducia quando sono un pò più grandini...queste sono tutte cose che ancora pensiamo e cerchiamo di attuare...ma poi quando nascono e ce li hai tra le braccia (e Stefania forse più di te, te lo potrà dire...ebbene si mamma e papà avranno differenti emozioni pur diventando genitori entrambe)è amore....amore a prima vista?boh non so a me è scattato dopo qualche ora...ma un amore incondizionato, totalitario che non provi per nessun altro...famiglia e partner compresi che ami in modo diverso...sei disposta a tutto...e in alcuni casi non sei per niente razionale perchè ti domandi?ma sto veramente facendo bene a fare così?i paraginocchi, caschetto e altro che tu citi sono dettati da un senso di iperprotezione che noi non abbiamo subito ma che ci sono stati instillati da tutta una serie di realtà circostanti (se il bambino si fa male accidentalmente e lo porti in pronto soccorso te ne accorgi...ti fanno il terzo grado..e perchè così?e perchè non ha fatto questo? e come mai?con un tono così inquisitorio che per un genitore non sentirsi adeguato è la norma...ma lei dov'era? ero al lavoro mi hanno chiamato dall'asilo e mi sono precipitata! ah dunque il bambino non era con lei!!!...santa pace no! devo pur lavorare...e via dicendo)e i cortili..la dottoressa Doltò, in un suo libro scriveva che i bambini in Francia negli anni 50 andavano a 4 anni a scuola da soli e a fare un pò di spesa...provaci adesso....un tempo c'era anche più solidarietà tra mamme...una magari buttava un occhio su tutti...adesso nell'era dell'individualismo spinto tu ti fideresti prima che abbiano raggiunto una certa età con tutto quello che si sente accada anche tra coetanei?per non tornare poi al discorso degli adolescenti dove ripeto se non fai un grosso lavoro iniziale si crea un muro di gomma difficilmente superabile con tutta la più buona volontà...ti puoi immedesimare quanto vuoi...ma quando ti guardano con quello sguardo provocatore...oppure annoiato...o arrabbiato è difficile non domandarsi "che ho fatto di sbagliato?"
un saluto Claudia
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
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Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 23 gennaio 2006 : 14:40:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
attuare...ma poi quando nascono e ce li hai tra le braccia (e Stefania forse più di te, te lo potrà dire...ebbene si mamma e papà avranno differenti emozioni pur diventando genitori entrambe)è amore....amore a prima vista?boh non so a me è scattato dopo qualche ora...ma un amore incondizionato, totalitario che non provi per nessun altro...famiglia e partner compresi che ami in modo diverso...sei disposta a tutto...e in alcuni casi non sei per niente razionale perchè ti domandi?ma sto veramente facendo bene a fare così?i paraginocchi,


Dunque mia madre, che mi permetteva la bicicletta senza paraginocchi, anzi un po' più grande, perché non c'erano soldi e ci era stata regalata, o mia sorella che, madre alla finestra, mi permetteva, in cortile, di togliere le rotelle alla bici del nipote non ancora treenne non hanno-avevano amore incondizionato e totalitario?

O questo amore incondizionato e totalitario si è evoluto (involuto?) nel tempo e adesso è diverso?

Per la playstation di Istrice
adesso si torna a casa (se sei andato fuori) e chi ti fa fare i compiti? si gioca alla playstation....


E' proprio così forte la spinta al ribasso?
Non si riesce a DECIDERE cosa si vuole?

Faccio un esempio: amici, agnostici, per non dire atei, quando hanno avuto un bambino lo hanno subito battezzato: "sai non è per noi, ma quando andrà a scuola si sentirà fuori posto a non poter frequentare l'ora di religione, il paese è piccolo, noi qui ci viviamo"
Mi suona come: "Non posso negare a mio figlio i vestiti firmati all'ultima moda, si troverebbe a disagio con gli altri, le trasmissioni sceme le deve vedere perché sennò a scuola non saprebbe di che cosa parlare, i capelli dritti, con la cresta da Mohawk e la gommina Simmons, lo rendono così carino..." etc.

Non so come sarò io come genitore, sono consapevole che la cosa sia totalizzante, vorrei solo non essere un talebano (ne ho visti tantissimi, soprattutto per quel che riguarda l'alimentazione) ma spero anche di riuscire a delineare una linea di condotta abbastanza coerente. Vedremo.

Saluto Lynkos, era un po' che non ci si incrociava.
Riguardo alle siringhe vorrei chiedere se è così difficile bonificare un po', senza però cadere nelle ronde armate di vigilantes?

A presto


Bruno, l'orso.
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