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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
Albisn
Utente Senior
Città: Seregno
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
4284 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 00:05:59
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Un applauso a tutta questa discussione. Proseguite che mi piace un sacco.
Foto e dettagli oltre ogni limite umano. Info tecniche interessantissime. Lezioni da manuale. Si era già parlato delle tecniche di avvicinamento, ma qui si va oltre e poi repetita iuvant. Ma le libellule vedono i colori? Io mi vesto di verdolino... mi muovo piano. Ma il cavalletto poi... non è una tortura?
Per le ali una considerazione. Le strutture triangolari sono rigide rispetto al piano. Quelle a 4 o più lati sono deformabili. Ma le ali non sono piane ma tridimensioni (vero?). Le ali hanno probabilmente dei punti di deformazione predeterminati. Ci vorrebbe un ingegnere areonautico per capirne qualcosa. Anch'io penso che la seghettatura sia connessa all'aerodinamicità e o al rumore (ronzio o meno?): ma chissà!
E poi nella dsicussione si sente tanta passione. Clap, clap, clap!
Ciao Alberto |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 00:17:07
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| Messaggio originario di vespa90ss:
io mi domandavo come mai, Luigi, il bordo delle ali è seghettato. Forse per aprire meglio l'esuvia? Che scopo avrebbe altrimenti ai fini del volo?
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Non credo possa servire ad aprire l'exuvia; credo che l'exuvia si spacchi per la pressione; mi sembra plausibile l'ipotesi di Alberto per ridurre le turbolenze. Comunque, bisogna considerare che il fatto che i bordi sono seghettati non si sapeva prima delle tue foto ....
luigi
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Modificato da - elleelle in data 02 giugno 2009 00:18:33 |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 11:08:33
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| Messaggio originario di Albisn:
Un applauso a tutta questa discussione. Proseguite che mi piace un sacco.
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grazie
| Foto e dettagli oltre ogni limite umano. Info tecniche interessantissime. Lezioni da manuale. Si era già parlato delle tecniche di avvicinamento, ma qui si va oltre e poi repetita iuvant. Ma le libellule vedono i colori? Io mi vesto di verdolino... mi muovo piano. Ma il cavalletto poi... non è una tortura? |
Non so se riescano a vedere i colori, ma ti garantisco che tu vedi meglio te stesso nel contesto naturale e quindi operi con un coinvolgimento maggiore . Un vestiario che comunque presenti una colorazione non uniforme bensì spezzata come quello mimetico, anche se non intellegibile nel colore lo è nelle forme che appaiono appunto spezzate e che sicuramente non offrono una sagoma perfettamente distinguibile ma abbastanza omogenea all'ambiente esterno. Ma appare chiaro che qualsiasi movimento rapido fa saltare all'occhio anche un cespuglio che cammina.
Il cavalletto? E' una tortura, la peggiore che ci si possa immaginare specie se il peso è elevato e si opera sotto la fornace del sole. Ma...un certo genere di foto può risultare assolutamente perfetto solo con l'uso del cavalletto.
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Per le ali una considerazione. Le strutture triangolari sono rigide rispetto al piano. Quelle a 4 o più lati sono deformabili. Ma le ali non sono piane ma tridimensioni (vero?). Le ali hanno probabilmente dei punti di deformazione predeterminati. Ci vorrebbe un ingegnere areonautico per capirne qualcosa. Anch'io penso che la seghettatura sia connessa all'aerodinamicità e o al rumore (ronzio o meno?): ma chissà! |
ho fotografato di proposito le ali con grandissima cura e dettaglio avvicinandomi a distanza non superiore ai 12 centimetri, proprio per evidenziare queste strutture particolari e innescare la discussione che ci sta appassionando. Quella interruzione della linearità nel bordo esterno seghettato che ho evidenziato a bella posta, ad esempio, presuppone una possibilità di flessione. Anche la struttura trasversale che sorregge questa frattura ha una funzione di rinforzo e di sostegno. Andrebbe verificato se tutte le libellule ne sono in possesso e come hanno modificato queste nervature. Interessanti quelle piccole tarsie colorate di grigio argentato che decorano le estremità, quasi ad attribuire una firma o una sponsorizzare al velivolo. Ci troviamo di fronte a qualcosa che ricorda un po' l'amorevolezza degli aquiloni con cui noi, quasi sessantenni, giocavamo da bambini, fatti di canne tagliate a strisce che sottendevano fogli di carta velina colorata.
| E poi nella dsicussione si sente tanta passione. Clap, clap, clap! Ciao Alberto
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a nome di tutti i partecipanti ti ringrazio Alberto, perchè lo scopo è soltanto questo: coinvolgere nella discussione per dare un senso ai come e i perchè che sorgono come funghi. Penso sia solo questo il vero fine di chi desidera sentirsi un naturalista.
Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 11:16:17
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| Messaggio originario di elleelle:
| Messaggio originario di vespa90ss:
io mi domandavo come mai, Luigi, il bordo delle ali è seghettato. Forse per aprire meglio l'esuvia? Che scopo avrebbe altrimenti ai fini del volo?
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Non credo possa servire ad aprire l'exuvia; credo che l'exuvia si spacchi per la pressione; mi sembra plausibile l'ipotesi di Alberto per ridurre le turbolenze. Comunque, bisogna considerare che il fatto che i bordi sono seghettati non si sapeva prima delle tue foto ....
luigi
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sto pensando come mai l'uomo non ha sentito la necessità di praticare questa seghettatura nei profili alari dei velivoli o sui profili esterni delle chiglie della barche, se lo scopo fosse quello di ridurre le turbolenze. Semmai una seghettatura dovrebbe crearne di turbolenze anzichè diminuirne, così ad occhio e croce. Ma forse la seghettatura non è finalizzata al volo quanto ad una funzione di contributo a praticare una presa solida (non so bene di cosa...delle prede catturate...del sostegno in caso di vento...dell'esemplare dell'altro sesso). Penso che sia interessante venirne a capo. Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 11:30:04
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| Messaggio originario di vespa90ss:
sto pensando come mai l'uomo non ha sentito la necessità di praticare questa seghettatura nei profili alari dei velivoli o sui profili esterni delle chiglie della barche, se lo scopo fosse quello di ridurre le turbolenze. Semmai una seghettatura dovrebbe crearne di turbolenze anzichè diminuirne, così ad occhio e croce.
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Guarda che l'aerodinamica è una disciplina per niente intuitiva: a volte succede il contrario di quello che si immagina e solo con le sperimentazioni nella galleria del vento si riesce a capirci qualcosa. Per quello che riguarda l'acqua, per esempio, sembra che anche i dentelli sulla pelle degli squali riducano, anziché aumentare l'attrito. Magari, certe asperità, come certi peli dei ditteri, creano microturbolenze che sono meno dannose di quelle più ampie.
luigi
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 11:55:21
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| Messaggio originario di elleelle:
Guarda che l'aerodinamica è una disciplina per niente intuitiva: a volte succede il contrario di quello che si immagina e solo con le sperimentazioni nella galleria del vento si riesce a capirci qualcosa. Per quello che riguarda l'acqua, per esempio, sembra che anche i dentelli sulla pelle degli squali riducano, anziché aumentare l'attrito. Magari, certe asperità, come certi peli dei ditteri, creano microturbolenze che sono meno dannose di quelle più ampie.
luigi
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si, ne sono convinto Luigi che solo la galleria del vento può svelare le soluzioni più giuste, ma....sono ormai diversi decenni che si sperimenta nella galleria del vento. Mi sembra quindi strano che a nessuno sia venuta questa idea. Comunque..c'è sempre una prima volta a tutto, specialmente se le soluzioni appaiono come le più illogiche. Mi viene in mente l'effetto cucchiaio utilizzato dalle Ferrari creando una forma concava sul pianale della vettura che creasse l'effetto ventosa al suolo (prova a mettere un cucchiaio dalla parte concava, anche inclinato, sotto un getto d'acqua del rubinetto e vedrai come il getto se lo risucchia al suo interno tirandotelo via dalle dita che lo sorreggono). Chi l'avrebbe mai supposto? Semmai si sarebbe pensato ad una repulsione anzichè ad un'attrazione. E mi viene in mente anche con quanta cura negli anni 60 si "scotchavano" con nastro isolante le grondaine sul tettuccio delle Fiat 500 Abarth elaborate per eliminare le turbolenze che creavano. Oggi, a distanza di tanto tempo, mi viene da sorridere...eppure ci credevamo nell'efficacia di queste misere operazioni di correzione dell'aerodinamica... eccome! Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
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BIBIUS
Utente V.I.P.
Città: Scandicci
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 12:13:23
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Salve, purtroppo siamo rientrati in anticipo dalla mini vacanza viste le condizioni atmosferiche piuttosto "bagnate"! Ci siamo subito messi a guardare il risultato della nostra caccia fotografica alle libellule..Ragazzi, è veramente dura con un alito di vento in fuoco manuale con soggetti tanto piccoli basta un attimo che il tutto scappa fuori fuoco.. Io (Sofi) ho scattato con iso 400, F13, senza flash e con l'ausilio del cavalletto a mo' di monopiede (Gigi la testa snodabile in questo caso mi è stata anche d'aiuto per l'avvicinamento al soggetto) Mi rendo conto che il flash avrebbe aiutato ad evitare il micromosso per il quale mi scuso.. Mi sono trovata in apnea nello scattare le foto per restare il piu ferma possibile..ora vi proponiamo alcuni scatti fatti da me e Simone. Non sono certo all'altezza di quelle di Vespa,ma si fa quel che si può..
Queste foto le ho scattate col SIGMA 105 Macro:
Sofi1: 268,33 KB
Sofi2: 273,31 KB
Sofi3: 274,54 KB
Sofi4: 261,74 KB
Sofi5: 280,16 KB
Sofi6: 236,4 KB
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Modificato da - BIBIUS in data 02 giugno 2009 12:24:48 |
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BIBIUS
Utente V.I.P.
Città: Scandicci
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 12:18:23
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Queste foto le ha scattate Simone col Tamron 90 Macro, a mano libera
Questa libellula ha l'occhio rovinato???
Simone 1: 224,03 KB
Simone 2: 290,4 KB
Simone 3: 282,94 KB
Simone 4: 286,6 KB
Possiamo dare un nome anche alla Specie nelle foto di Simone4 e di Sofi5? Altre foto le metteremo nella sezione macro appena pronte.. Ciao! Sofia e Simone
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu) |
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gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 15:14:45
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ciao ragazzi
ultime battute prima della partenza... un ritaglio di tempo mentre sto ultimando i preparativi
non è vero che "... comunque, bisogna considerare che il fatto che i bordi sono seghettati non si sapeva prima delle tue foto ...", le denticolazioni delle venature alari (presenti in tutti gli odonati) sono state studiate in dettaglio anni fa, in lavori che ora però non ho il tempo di rintracciare
è possibilissimo che i dentelli (magari c'è pure scritto sui lavori in questione, ora non me lo ricordo) servano (anche) a migliorare l'aerodinamica; tenete conto che l'ala portante di un aereo lavora in modo alquanto diverso da quella battente di un insetto
l'ala di un odonato è resistente alla piegatura durante il volo grazie al fatto che le venature longitudinali principali, a sezione circa triangolare e sporgenti da uno dei piani della superficie alare, sono alternativamente una convessa (cioè sporgente dorsalmente) e una concava (cioè sporgente ventralmente)
per quanto riguarda l'abbigliamento mimetico... almeno per alcune specie ho constatato che fa differenza, eccome... non so (e non ho fatto le prove) quanto le libellule vedano i colori, ma le differenze di luminosità, e quindi gli indumenti vistosamente più chiari o più scuri dell'ambiente circostante, direi proprio che li vedono ; ovviamente l'abbigliamento non è tutto, bisogna evitare non solo gli abiti vistosi ma anche le movenze sgraziate , ricordiamo che le libellule vedono molto bene i movimenti anche piccoli ma bruschi e piuttosto male gli oggetti fermi o in movimento lento e graduale
infine
| Messaggio originario di BIBIUS:
... Possiamo dare un nome anche alla Specie nelle foto di Simone4 e di Sofi5?... |
certo che possiamo ... e, potere per potere , possiamo cortesemente postare le foto di specie evidentemente diverse in altrettanti messaggi separati in modo di poterle se è il caso taxare, invece che lasciare a qualcun altro il lavoro di spezzettare il messaggio? non è la prima volta che lo si dice ...
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 giugno 2009 : 15:24:46
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| Messaggio originario di gomphus:
...non è vero che "... comunque, bisogna considerare che il fatto che i bordi sono seghettati non si sapeva prima delle tue foto ...",
R.: .....in effetti, non ne avevo la minima idea; intendevo solo fare un complimento a Beppe per le sue foto
.....è possibilissimo che i dentelli (magari c'è pure scritto sui lavori in questione, ora non me lo ricordo) servano (anche) a migliorare l'aerodinamica; tenete conto che l'ala portante di un aereo lavora in modo alquanto diverso da quella battente di un insetto.
R.: Ad essere pignoli, le ali degli odonati, a differenza di quelle della maggior parte degli insetti, sono sia battenti che portanti, dato che sono ampie ed hanno una posizione di equilibrio orizzontale, e quindi devono rispondere anche alle leggi dell'aerodinamica classiche. |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 giugno 2009 : 17:27:30
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| Messaggio originario di gomphus:
è possibilissimo che i dentelli (magari c'è pure scritto sui lavori in questione, ora non me lo ricordo) servano (anche) a migliorare l'aerodinamica; tenete conto che l'ala portante di un aereo lavora in modo alquanto diverso da quella battente di un insetto
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Gli uccelli hanno l'alternarsi delle penne che creano una specie di seghettatura ed il discorso ci potrebbe stare. Ma i Pipistrelli ad esempio? E gli altri insetti, tipo imenotteri e ditteri che hanno una frequenza di battito piuttosto simile, come hanno il profilo?
| l'ala di un odonato è resistente alla piegatura durante il volo grazie al fatto che le venature longitudinali principali, a sezione circa triangolare e sporgenti da uno dei piani della superficie alare, sono alternativamente una convessa (cioè sporgente dorsalmente) e una concava (cioè sporgente ventralmente) |
fatto, questo, che lascia a dir poco sgomenti (circa quel famoso discorsino dell'evoluzione.... ) se uno studio di fisica e di meccanica è in grado di confermare questa affermazione.
| ... possiamo cortesemente postare le foto di specie evidentemente diverse in altrettanti messaggi separati in modo di poterle se è il caso taxare, invece che lasciare a qualcun altro il lavoro di spezzettare il messaggio? non è la prima volta che lo si dice ... |
Sofi....non mi fare incavolare il Gomphus altrimenti poi mi costringi a tirargli il collo la prima volta che lo incontro...
ora vi posto un altro paio di immagini di "Evinrude" (visto mai Bianca e Bernie? )
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 giugno 2009 : 17:27:50
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Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
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Aedes caspius
Utente Junior
Città: Imola
Prov.: Bologna
Regione: Italy
79 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 07 giugno 2009 : 20:05:31
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Quest'ultima immagine mi piace un sacco!
Maurizio |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 giugno 2009 : 12:01:15
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.....fatta gattonando come la Pantera Rosa...
grazie Maurizio Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 giugno 2009 : 13:08:59
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che sguardo ... belle, soprattutto l'ultima
Carlo
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 giugno 2009 : 13:37:43
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Grazie anche a te Carlo. Devo riconoscere anch'io che è venuto uno scatto interessante. Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
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Discussione |
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