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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Un Aeshnidae da det. ... no un Libellulidae... anzi due
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vespa90ss
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Inserito il - 28 maggio 2009 : 19:00:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
altre due foto:
Beppe



Un Aeshnidae da det. ... no un Libellulidae... anzi due




Un Aeshnidae da det. ... no un Libellulidae... anzi due



Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore.
Blaise Pascal - Pensées 1670.



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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 31 maggio 2009 : 15:10:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ieri sera mi chiama al cellulare Sofia (BIBIUS) e mi dice che è giunta a Castiglione insieme a Simone in un campeggio a qualche chilometro dal mio per trascorrere il ponte. Ci mettiamo daccordo per stamattina in modo da incontrarci molto presto e trascorrere una mezza giornata insieme. Ho tanti posticini da insegnarle ma ci tenevo particolarmente a portarla nel luogo delle libellule.
Nella notte purtroppo è piovuto abbondantemente al punto che stamattina avevamo rinunciato all'escursione: ma verso le 10 cessa di piovere ed un raggio di sole comincia ad apparire....
Bene, ok, un colpo di cellulare e ...."allora tra mezz'ora davanti all'Etruria", il loro campeggio che è proprio vicinissimo al luogo dove saremmo dovuti andare.
Ed eccoci finalmente insieme.
Appena scendiamo di macchina scopriamo che il terreno è brulicante di migliaia di rospetti (mai visti prima in due anni che ci vado con un certa frequenza).

Sofia può finalmente confrontarsi con le Libellule: un breve scambio di dritte ed eccola subita in mezzo alla vegetazione a far fuoco....

Che bello vederla apprendere con immediatezza tutti consigli che le offro per avvicinarsi senza farle volare. Sono proprio soddisfatto della mia bimba.
Purtroppo dopo nemmeno un'oretta comincia a piovere. Peccato...
Aspetto il suo ritorno a Firenze per vedere cosa avrà saputo fare.


Simone, Sofia(BIBIUS) e Beppe
Un Aeshnidae da det. ... no un Libellulidae... anzi due




riprende a piovere...
Un Aeshnidae da det. ... no un Libellulidae... anzi due








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gigi58
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Inserito il - 31 maggio 2009 : 15:40:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Beppe, vedo che Bibius mostra un manfrotto leggero, chissa chi gli lo ha suggerito
Ma la testa con quell'obiettivo non tende a muoversi? Io la mia l'ho sostituita con una testa a sfera più robusta
ciao, a presto

Gigi
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Juventino
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Inserito il - 31 maggio 2009 : 17:23:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissima!!!
Ciao!!!

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L’école buissonnière
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elleelle
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Inserito il - 31 maggio 2009 : 18:58:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dice il proverbio: "riunione di volpi .......strage di galline".
Chi sa le foto che avrete fatto insieme!
Aspettiamo di vederle.
luigi



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gigi58
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 10:16:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Offro un paio di scatti credo della stessa specie
Immagine:
Un Aeshnidae da det. ... no un Libellulidae... anzi due
90,59 KB

Gigi
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gigi58
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 10:18:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Un Aeshnidae da det. ... no un Libellulidae... anzi due
115,58 KB

Gigi
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vespa90ss
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 10:21:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Dice il proverbio: "riunione di volpi .......strage di galline".
Chi sa le foto che avrete fatto insieme!
Aspettiamo di vederle.
luigi


spero che Sofia abbia potuto fare delle belle foto: la tecnica di avvicinamento l'ha compresa alla perfezione, al punto che anche lei è riuscita a scattare avvicinandosi in maniera vergognosa.
Non è facile attuarla questa tecnica specie se si ha un cavalletto da dover gestire. Purtroppo l'uso del cavalletto (lei lo ha usato come monopiede) è l'unico sistema efficace per poter realizzare foto assolutamente a fuoco nel punto esatto che tu desideri. Certo poi la profondità di campo ti aiuta moltissimo ma bisogna poter avere ben chiaro il punto chiave di messa a fuoco. Altrimenti gli scatti sono casuali e comunque molto aleatori nel risultato.

Posizionare un cavalletto pesante all'altezza giusta fino a giungere nel punto esatto di minima messa a fuoco, avvicinandosi gradualmente al soggetto senza farlo volare via è stressante. Ma si può fare. Ve lo garantisce Beppe.
Si parte da lontano e si comincia a scattare. Poi un altro passo ed altri scatti. Poi ancora più vicino e scatti.
E' un gioco di Shangai. Nell'erba alta uno stelo d'erba, un rametto, una canna se appena toccata maldestramente, trasmette la vibrazione a quella accanto innescando una reazione a catena. Tutte le erbe sono collegate in qualche modo fra di loro e si trasmettono vibrazioni l'un l'altra. Bisogna guardare bene il punto esatto dove infilare i piedi propri e quelli del cavalletto individuandoli in anticipo, evitando nel modo più assoluto movimenti che non siano lentissimi e appena percepibili.
In quel modo ci si trasforma in qualcosa che fa parte dell'ambiente e sarai accettato come tale. Perchè la tua presenza sarà inglobata nello scenario con una grande naturalezza. Ecco perchè preferisco indumenti mimetici. Magari non servono a nulla ma psicologicamente mi sento meglio inserito nell'ambiente e lavoro con più serenità.
Ma tutto dovrà essere terribilmente lento. Fino al ridicolo.
Particolarmente il movimento delle mani intorno all'obiettivo, quando si giunge proprio "sotto", che dovrà essere focheggiato manualmente con gesti "lumacheschi" e privi di qualsiasi rumore (per me l'autofocus potevano risparmiarselo in un macro).

Se poi i soggetti sono molti, ci si può permettere anche di sceglierli in funzione dell'altezza, dell'angolazione, del substrato dove avanzare, dell'appoggio più o meno sensibile al vento. Sono valutazioni che impari con un minimo d'esperienza.

Ieri la luce era molto bassa e l'uso del flash era praticamente obbligatorio perchè con f/11 a ISO 600 veniva fuori 1/30 sec. Ed un tempo così lungo, a quei rapporti d'ingrandimento è assolutamente insufficiente per una immagine non "mossa". Ho visto che spesso Sofia non lo usava....Comunque, come in tutte le cose, sbagliando si impara. Se le foto saranno risultate mosse non dimenticherà di certo la lezione.
Ma aspettiamo prima di esprimere giudizi.
Intanto sono soddisfatto per la tecnica di avvicinamento: è la parte più difficile da apprendere nel fare macrofotografia con il cavalletto.
Beppe


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Modificato da - vespa90ss in data 01 giugno 2009 10:26:35
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vespa90ss
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 10:23:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedo solo adesso le tue immagini Gigi: complimenti vivissimi.
Che peccato che siamo così distanti. Staremmo sempre in giro assieme a far foto.
A proposito....hai per caso una foto del tuo Manfrotto modificato? Perchè non posti un articolino corredato di foto? (ma forse magari lo hai già fatto ed io l'ho perso)

Ciao Beppe


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Modificato da - vespa90ss in data 01 giugno 2009 10:30:39
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gigi58
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 10:32:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

Vedo solo adesso le tue immagini Gigi: complimenti vivissimi.
Che peccato che siamo così distanti. Staremmo sempre in giro assieme a far foto.
Ciao Beppe


Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore.
Blaise Pascal - Pensées 1670.


Grazie Beppe, penso proprio che sia un peccato che si abiti in posti così lontani, effettivamente farei volentieri delle battute assieme, maestro e allievo.
Forte la tua descrizione sull'avvicinamento, quante volte dopo un estenuante e lento avvicinamento un filo d'erba maldestramente urtato ha vanificato il tutto o ancora giunti alla giusta distanza nella fretta di mettere a fuoco con un movimento troppo rapido della mano si fa involare l'oggetto del desiderio!!
Ma come hai detto sbagliando si impara
Ciao Beppe spero a presto

Gigi
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elleelle
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 11:05:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' verissimo il discorso sull'avvicinamento. Io l'ho sperimentato l'estate scorsa con gli ortotteri. Per ora, ho poca esperienza con gli odonati, ma conto di farmene in un posto bellissimo che ho scoperto da poco: il fiume Liscia, in Sardegna.
Con gli ortotteri in un prato, si comincia con una partita a golf: l'insetto (=pallina) schizza via e tu cerchi di vedere dove è caduto e cammini lentamente con gli occhi fissi in quel punto. Se ti va bene, lo vedi prima che lui veda te; altrimenti, altro lancio e si ricomincia......
Alcuni, come il Decticus albifrons, sono fetenti: appena atterrati stanno fermi per 10-20 secondi; poi si muovono e si portano al riparo del cespuglio più vicino e, nel punto dov'erano atterrati, non c'è più niente. Per questo, l'avvicinamento non può essere troppo lento.
Comunque, con abbastanza pazienza, si arriva a toccarli. L'anno scorso feci delle foto di Anacridium aegiptium sulla mia mano; alla fine, c'era salito di sua spontanea volontà, mentre all'inizio spiccava il volo a 3 metri di distanza.
luigi


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vespa90ss
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 12:16:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

allego il dettaglio croppato di alcuni particolari la cui attenta osservazione può incuriosire e fornire qualche spunto di ricerca:

Beppe




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vespa90ss
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 12:16:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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vespa90ss
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 12:17:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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gigi58
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 12:20:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da queste ultime si comprende bene chi è il maestro e chi l'allievo

Gigi
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elleelle
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 17:18:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non avevo mai visto dettagli così in una foto di un insetto vivo e libero.
Veramente, la struttura delle ali degli odonati è leggerissima ... e le nervature non sembrano orientate come uno se le aspetterebbe.
Ma, se sono così da centinaia di milioni di anni, evidentemente sono progettate benissimo.
luigi



Modificato da - elleelle in data 01 giugno 2009 17:19:14
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Carlmor
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 20:58:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
belle foto come sempre Beppe e ottimi i dettagli

Carlo
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vespa90ss
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 21:24:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie Carlo. Cerco sempre di fare il massimo. E' diventato un mio chiodo fisso, ormai, cercare di tirar fuori il meglio dalla mia attrezzatura. Ma ho ancora tantissimo da imparare. E con voi cresco di giorno in giorno.
Beppe


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vespa90ss
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 21:29:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Non avevo mai visto dettagli così in una foto di un insetto vivo e libero.
Veramente, la struttura delle ali degli odonati è leggerissima ... e le nervature non sembrano orientate come uno se le aspetterebbe.
Ma, se sono così da centinaia di milioni di anni, evidentemente sono progettate benissimo.
luigi


io mi domandavo come mai, Luigi, il bordo delle ali è seghettato. Forse per aprire meglio l'esuvia? Che scopo avrebbe altrimenti ai fini del volo?
Beppe



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gigi58
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Inserito il - 01 giugno 2009 : 22:08:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

Messaggio originario di elleelle:

Non avevo mai visto dettagli così in una foto di un insetto vivo e libero.
Veramente, la struttura delle ali degli odonati è leggerissima ... e le nervature non sembrano orientate come uno se le aspetterebbe.
Ma, se sono così da centinaia di milioni di anni, evidentemente sono progettate benissimo.
luigi


io mi domandavo come mai, Luigi, il bordo delle ali è seghettato. Forse per aprire meglio l'esuvia? Che scopo avrebbe altrimenti ai fini del volo?
Beppe



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Forse ad evitare le turbolenze?

Gigi
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