Salve, mi sono iscritto da poco, e per ora ho postato solo nel forum sulla fauna, ma vorrei dare il mio contributo anche qui . Ho fatto un giretto in questa sezione, e ho notato con dispiacere che non c'è un topic che parli dei fossili e delle orme dei dinosauri italiani.Infatti, al contrario di quel che si crede, l'Italia è ricchissima di reperti "dinosaureschi", alcuni dei quali molto rari e decisamente eccezionali. Ecco alcune delle specie di dinosauri italiani più conosciute:
Scipionyx samniticus
E il primo dinosauro italiano, riotrovato per la prima volta nel 1981 a Pietraroja (in Campania), ma ritornato allo "status" di dinosauro (inizialmente era stato scambiato per un pesce) solo nel 1993. "Ciro" (così è stato soprannominato il dinosauro) è vissuto circa 113 milioni di anni fa, ed era un cucciolo, probabilmente già autosufficiente, e secondo recenti teorie, era ricoperto di penne e piume come un attuale uccello. Il suo fossile è in ottime condizioni di conservazione, e nonostante al suo scheletro manchino le zampe posteriori e altre parti del corpo, sulla pietra su cui si trova si sono individuate addirittura le impronte di alcuni suoi organi interni "impressi" sulla roccia, fatto più unico che raro in questi casi.
"Antonio"
E il secondo dinosauro italiano ritrovato (a Villaggio del Pescatore, in Friuli), scoperto casualmente nel 1992, è però solo nel 1996 che si riesce a estrarlo.Si tratta, anche in questo caso, di un reperto eccezionale (uno dei fossili più completi in Europa).Il dinosauro (che a dispetto del nomignolo a esso assegnato pare fosse una femmina) apparteneva al gruppo degli adrosauridi (era dunque un "becco d' anatra", come l' anatosaurus [oggi edmontosaurus] e il parasaurolophus), era lungo 4 metri e visse circa 73 milioni di anni fa (e ciò fa di esso il più antico adrosauride finora conosciuto).Accanto ad "Antonio", sono stati ritrovati altri 9 dinosauri della stessa specie, oltre a piccoli coccodrilli, tartarughe, pesci e crostacei. Nonostante ciò, di questa specie non si ha ancora una descrizione ufficiale nè il nome scientifico.
saltriosaurus
E fino ad ora il più grande dinosauro italiano (lunghezza stimata: circa 8 metri), un carnivoro di 200 milioni di anni fa rinvenuto a Saltrio, località in provincia di Varese. Nonostante di esso si abbiano solo pochi reperti, il saltriosaurus (nome non ancora definitivo per una specie non ancora descritta) è il più antico tetanuare (un gruppo di dinosauri carnivori dalla coda "rigida", molto più evoluti rispetto ai loro primitivi "cugini" ceratosauridi) mai ritrovato.
Scusatemi per la lunghezza del post, ma è da un po' che volevo aprire questa discussione.Comunque spero di avervi interessato!
Ciao e grazie per avere proposto questo argomento che molto raramente è stato trattato... provo ad aggiungere qualche informazione a quello che hai già detto tu.
A proposito di Ciro, Scipionyx samniticus qui c'è un bel servizio fotografico, proposto dal Museo Civico di Storia Naturale di Milano, LINK
Per quanto riguarda Antonio e i suoi nove amici, presunto adrosauro, ecco qui un documento che mi sembra interessante, LINK
Infine, circa il Saltriosaurus tutto quello che ho trovato lo riporto di seguito: "Saltriosaurus" Dalla Vecchia, 2001 Sinemurian, Early Jurassic Saltrio Formation, Italy Material- (MSNM V3664) (8 m; 1.5 tons) lateral tooth, dorsal rib fragments, scapular fragment, furcula, humeri, metacarpal II, phalanx II-1, phalanx III-1, phalanx III-2, manual ungual III, proximal fibula, distal tarsal III, distal tarsal IV References- Dalla Vecchia, 2001. A new theropod dinosaur from the Lower Jurassic of Italy, Saltriosaurus. Dino Press. 3, 81–87. Del Sasso, 2003. Dinosaurs of Italy. Comptes Rendus Palevol.
<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin
Il fatto è che molti di noi preferiscono parlare dei piccoli fossili che si possono trovare facendo una girata in campagna. Non che i vertebrati non siano interessanti, anzi! Poi in Italia sono stati rinvenuti anche alcuni importanti giacimenti con impronte di tetrapodi
Il fatto è che molti di noi preferiscono parlare dei piccoli fossili che si possono trovare facendo una girata in campagna.
Ovviamente la frase "ho notato con dispiacere che non c'è un topic che parli dei fossili e delle orme dei dinosauri italiani" l' ho inserita senza alcun intento polemico e/o sarcastico .
Benvenuto a Glypto. Direi che il tuo contributo al forum è estremamente importante proprio perchè ci aiuterà a conoscere cose e fatti sinora non trattati. Direi che gli intenti del forum sono proprio quelli di arricchire gli altri con le nostre conoscenze e noi stessi con le conoscenze altrui: l'ago della bilancia, per me, è decisamente a favore di ciò che ho appreso. Ciao ed a presto.
Un ottima notizia per la paleontologia italiana: "Antonio" ha finalmente un nome: Tethyshadros insularis! Ecco la notizia:Link (strano però che diano la scoperta del dinosauro come "Nuova" quando "Antonio" è stato trovato una decina di anni fa).
Luca <<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin
Rispolvero questa vecchia discussione,nel weekend scorso sono stato nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e,fra le varie cose viste,sono capitato in Alta Val Cellina,nei pressi della Casera Casavento,dove su un masso c'è una impronta di un dinosauro.
Ora io non me ne intendo assolutamente di queste cose, ve la faccio vedere solo come documento.
In questa foto la valle che si vede dove si lascia l'auto Immagine:
e in pochissimo tempo,non più di 5 minuti dalla casera si arriva in questo paradiso,l'orma è su quel sasso di cui si vede un lato liscio a dx. del torrentello:mia moglie ne indica la direzione! Immagine:
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E' un posto idilliaco.
Modificato da - carolan in data 20 novembre 2010 18:32:31
Vi lascio con un'immagine di una splendida faggetta della bassa Val Cellina,in comune di Claut,sperando che vi sia piaciuto. Io no me ne intendo veramente,per me è stato curioso,spero si tratti di una cosa vera,mi sembra che c'è scritto che è un'orma di circa 215 milioni d'anni fa!
Ciao Carolan, volevo proprio elogiarti per il tuo reportage. Dalla foto della presunta orma non si può essere sicuri che si tratti effettivamente di un'orma di rettile (io parlerei di rettili più che specificatamente di dinosauri). Però sembrerebbe, anche se talvolta la natura plasma forme strane. Ti invito a segnalare la tua possibile scoperta poichè un'orma sola non è molto interessante, ma è interessante sapere per eventuali future ricerche che in quella zona ne sono state trovate. Del resto, il Friuli ha dato il dinosauro Antonio ed altre impronte di dinosauri, quindi è plausibile che vi siano altri siti ad impronte non ancora noti. La tutela del patrimonio paleontologico dovrebbe essere una prerogativa della Sovrintendenza, tuttavia secondo me faresti meglio a segnalare la possibile orma a chi studia i fossili (non i reperti archeologici) al Prof. Avanzini di Trento (studioso di orme di rettili) oppure al Prof. Dalla Vecchia (Univ. di Trieste) mi pare. Evita poi di indicare con precisione il posto a gente non fidata. Se hai altre foto dell'orma potresti pubblicarle. Ciao
Complimenti per il bellissimo reportage fotografico e per averci resi partecipi di questa tua escursione! Solo una domanda, avresti una foto in cui si riesce a leggere quello che c'è scritto nei riquadri del cartello? Grazie!
Aggiungo alcune informazioni che ho appena trovato in rete:
On the morning of September 30, 1994, a group of school children visiting the Park accidentally discovered the first footprints of a Theropod found in Park area in a layer of Dolomia Principale, a rock formation deposited during the early Triassic period over two-hundred million years ago. The discovery of dinosaur tracks in the Dolomia Principale layer of the Dolomiti Alps fuelled a heated discussion already in progress because they provided undeniable evidence that the presence of these forms of life in the Italian peninsula was much more common than previously believed. Although others have since been found, the Casera Casavento Dinosaur Tracks (visible in a rock in the nearby Torrente Ciol de Ciasavent Stream) are the most commonly visited and admired. This trail is clearly marked; informative panels provide more information and lead the way to the site.
La mattina del 30 settembre 1994 un gruppo scolastico in visita d'istruzione al Parco scopre casualmente le prime impronte fossili di Dinosauro teropode del Parco, impresse su di un masso di Dolomia Principale, una formazione rocciosa depositatasi nel triassico superiore, più di duecento milioni di anni fa. Le impronte di Dinosauri nella Dolomia Principale delle Dolomiti aprono una tematica di grande interesse, in quanto queste scoperte dimostrano in modo inequivocabile che nella penisola italiana la presenza di tali forme di vita fu tutt'altro che occasionale come sempre ritenuto. Questa prima scoperta ha stimolato ulteriori ricerche nel territorio del Parco, ed altre conferme non hanno tardato a venire. Le impronte di Casera Casavento (osservabili su un masso nel vicino torrente chiamato Ciol de Ciasavent) rimangono comunque le più visitate ed apprezzate. Il percorso è in fase di allestimento (segnaletica e pannelli informativi) per raggiungere più facilmente il sito di Casera Casavento-Ciol de Ciasavent. Presso i Centri visite, gli Uffici informazione e presso i locali del Paese di Claut sono a disposizione dei pieghevoli-guida utili per una più facile individuazione del sito.
Link [...] Ai piedi della cascata del Rio di Casavento si trova un masso caduto dalla sovrastante parete rocciosa e sulla cui superficie sono conservate due orme di dinosauro. Una impronta intera si osserva quasi al centro della superfice, l’altra è parziamente conservata sul bordo del masso. Esse appartengono ad una stessa pista, lasciata dal bipede 215 milioni di anni fa. L’impronta intera è stata impressa dalla zampa posteriore destra è a tre dita ed è lunga 35 centimetri.
Purtroppo il geosito a icnofossili è stato in passato esposto ad atti di vandalismo, segno di profonda ignoranza di alcuni! Dalle tue foto vedo però che le orme sono attualmente in buono stato... per fortuna immagino sia bastato un po' di alcol per togliere l'inchiostro!
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein
Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin
ho solo questa,fatta male ma leggibile lo stesso. In realtà le orme sono 2,una su un bordo del sasso,ma molto poco visibile rispetto a quella centrale,allora ho fatto la foto solo a quella in centro. Che tristezza quelle scritte......
Ciao Carolan e ciao agli amici di questa sezione.. Sò di altre impronte di dinosauri anche nel vicino Cadore e nel vicinissimo Monte Pelmo,per la precisione sul Pelmetto,dal passo Staulanza in un'ora di "piede" ci si arriva anche lì è tutto segnalato Immagine: