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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
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maxthewildcat
Utente V.I.P.

Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 09:00:37 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Comunicato dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sul terremoto del 6 aprile 2009 ore 6:50

La Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha registrato un terremoto di Magnitudo 5.8 (Magnitudo Richter) (6.2 Mw=magnitudo momento) nella zona dell'Aquilano, il 6 Aprile 2009 alle 3:32 (ora italiana). Le coordinate epicentrali risultano: Lat. 42.33N e Long. 13.33E. La profondità dell'ipocentro è pari a 8.8 km. Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica).

La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4:37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Tutte queste scosse sono avvenute a profondità crostali (entro i 10-12 km), tipiche dei terremoti dell'Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale.

Tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV hanno rilevato chiaramente le onde sismiche generate dalla scossa principale.

Sul sito dell'INGV(alla voce Terremoti Recenti) vengono riportate tutte le informazioni sull'evento sismico e sul suo inquadramento nel contesto della sismicità precedente e della classificazione sismica del territorio.

La zona è stata oggetto di una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dal mese di gennaio 2009, con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all'evento di magnitudo 4.0 avvenuto il 30 marzo scorso.

Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili.

La zona in oggetto è stata sede in passato di forti terremoti. In particolare, l’attività di questi giorni si colloca tra la terminazione meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (Int. MCS del X grado MCS, pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata “Ovindoli-Piani di Pezza”.

Si ricorda che i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria della classificazione sismica del territorio nazionale. Negli ultimi anni la zona non è stata interessata da forti terremoti.

Subito dopo il manifestarsi dell'evento l'Istituto si è mobilitato inviando nell'area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori.

Roma 6 Aprile 2009 ore 6:30




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geologo, per lavoro faccio altro, musicista per hobby, trekker e fotografo amatoriale

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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 06 aprile 2009 : 10:26:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le immagini di stamattina alla televisione hanno mostrato una palazzina crollata che all'apparenza sembrava una villetta piano terra/primo piano piuttosto moderna.
Come si può spiegare un crollo di tal genere quando poco più in là palazzi molto vecchi ed anche alti non sono venuti giù? Può dipendere dalla tipologia del suolo dove sono state piantate le fondamenta? E se così fosse, esiste una normativa che obbliga a seguire certe specifiche costruttive in funzione della tipologia del suolo e non soltanto in considerazione del grado di rischio sismico della zona entro cui verrà costruito il nuovo edificio?
grazie Beppe


I gatti vengono a sedersi al tavolo dello scrittore tenendo compagnia al suo pensiero e guardandolo dal fondo delle loro pupille spruzzate d’oro

Théophile Gautier
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 06 aprile 2009 : 11:28:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Forse, ci possono essere differenze nel suolo, ma secondo me, il motivo principale è che si è persa l'arte di costruire.

Tanti pensano che basta progettare bene le strutture in cemento armato e il gioco è fatto. Evidentemente, non è così.
In fase di realizzazione ci sono un'infinità di errori che non bisogna commettere, e gli antichi lo sapevano meglio di noi.

Lo dimostrano i crolli della basilica di Assisi, delle mura aureliane e tanti altri casi, in cui ha ceduto il nuovo e il vecchio ha resistito.

Intanto, risulta che i danni sono stati molto gravi e ci sono molti morti.



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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 12:18:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Luigi,

anche io la penso come te....

guarda il Ponte Vecchio a Firenze, quanta acqua e passata sotto questo ponte e quante alluvioni...eppure resiste, altri nuovi sono già crollati, ricostruiti e ricrollati...

Purtroppo la situazione è drammatica molti paesini e centri abitati ancora non sono stati raggiungi per colpa dell'interruzione delle strade di comunicazione, e di conseguenza porterà allo sfollamento anche di quei piccoli paesini rimasti ancora abitati.



simo





Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 12:34:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' una situazione tipica e strutturale, una costruzione in cemento armato se non tiene, collassa.
In genere gli edifici antichi, costruiti con tecniche tradizionali e antisismiche reggono molto meglio.
Non ci dimentichiamo che molte normative antisismiche furono già imposte dai vari reganti d'Italia già nel '700.

Mia moglie ha un palazzo del '700 vicino a Benevento, costuito all'epoca per resistere ai terremoti, che ha avuto lesioni di scarsissimo rilievo per il terremoto dell'Irpinia ma è stato lesionato dall'incompetenza umana.
Durante i lavori di resturo l'ingegnere che seguiva i lavori ha infognato una gronda che scaricava da secoli nello stesso punto.
Sotto c'era una massa argillosa che si è disseccata producendo lo svirgolamento di un'ala del palazzo.
Risulato, demolizione dell'ala che aveva resistito a svariati e gravi eventi sismici, speso una fortuna tra palificazioni, sottofonadazioni e riedificazione.
Il bello è che io, pur non sapendo dell'argilla, mi ero raccomandato asplicitamente di non gettare in fogna l'acqua piovana per non sottarre l'acqua alle piante del giardino!!
Inoltre, dato che è sulla cresta di una collina, ho notato uno spostamento di alcuni centimentri verso valle...Speriamo bene!!!

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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nick87
Utente Senior


Città: Caserta
Prov.: Caserta

Regione: Campania


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 13:37:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
eppure diceva un esperto in tv che è necessario una rivisitazione di tutti i centri storici perchè secondo lui sono quelli il problema, non gli edifici nuovi!

Nic
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sergio45
Utente Senior


Città: Sanremo
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 13:55:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono nuovo in questa sezione del forum e porgo un saluto a tutti.
A proposito della grave tragedia che ha colpito l'Abruzzo, durante l'edizione odierna di "Studio Aperto" delle 12,30, ho sentito che un ricercatore, credo si chiami Giampaolo Giordani, avrebbe rilevato nei giorni precedenti il sisma caratteristiche anomale dello sciame sismico, e in particolare l'emissione di gas Radon sprigionato dalla terra.
Sembra che abbia tentato di avvertire le autorità e la popolazione, ma sarebbe stato denunciato per "procurato allarme".
Qualcuno ne sa qualcosa di più? Grazie.

Sergio.


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Gli alberi e le erbe e ogni cosa che cresce o che vive in questa terra non hanno padrone.
J.R.R. Tolkien

Modificato da - sergio45 in data 06 aprile 2009 14:02:41
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vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 14:15:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
approfitto di questa di discussione per esporvi una domanda che mi assilla da tempo.
Tutti sanno cosa sono le "equivalenze", ma pochissimi sanno cosa sono i logaritmi, ed anche le persone che erano state costrette a studiarli al liceo, per lo più (l'ho sperimentato !!!) non se ne ricordano affatto.

Così, se diciamo che il canale sotto casa è lungo 330 m., ed il Po circa 660 Km., tutti si rendono conto che il Po è lungo circa 2000 volte il nostro canale.

Invece quando si parla di magnitudo dei terremoti si utilizza una scala logaritmica,...ma nessuno lo sa!
E perchè questa scelta?
Mi pare che in nessun'altra branca della scienza accessibile alla gente comune
venga utilizzata una scala non lineare...

Così sembra che un terremoto di magnitudo 8 sia "di poco" superiore ad uno di magnitudo 8, o addirittura quasi uguale ad uno di magnitudo 7.4!
Perchè questa scelta?
Non si può parlare di Kiloton, Megaton, migliaia di Megaton, come si fa con gli ordini nucleari?

Sarebbe certo tutto più chiaro alla stragande maggioranza della gente!

Che ve ne pare?
Ciao

Vladim
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nick87
Utente Senior


Città: Caserta
Prov.: Caserta

Regione: Campania


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 14:35:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche io vorrei conoscere il parere di qualcuno più esperto in merito alla validità del metodo usato dal ricercatore Giordani per prevedere i terremoti...

Nic
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 15:02:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premettendo che di geologia so poco e nulla ho osservato che nei paesi interessati dal terremoto di Avezzano ci furono molti fattori che portarono alla distruzione o alla salvezza dei paesi circostanati.
Alcuni molto distanti furono danneggiati gravemente, altri vicinissimi, come Scurcola Marsicana ebbero danni inferiori.
Scavando nei miei lontani studi di fisica ricordo che le onde cambiano a seconda della densità e alla matura dei corpi in cui propagano .
A Scurcola per esempio fu raso al suolo solo una porzione di paese, forse il resto del paese rimase nel cono d'ombra del monte Salviano.

Quanto agli studi condotti da Giampaolo Giuliani all'Aquila ne parlano tutti i quotidiani on line

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Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 15:09:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per la misurazione ''empirica'' si usa la Mercalli.

Come detto non ne so nulla, menso sia difficile valutare l'effettiva energia spesa in tali fenomeni, data la varietà e anche la poca conoscenza degli strati profondi, chi va a misurare l'effettiva energia diffusa verso gli strati inferiori della terra?

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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giomatese
Utente V.I.P.


Città: piedimonte matese
Prov.: Caserta

Regione: Campania


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 16:09:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso abbiate letto tutti la probabile teoria di Giancarlo Giuliani ricercatore all'osservatorio sismologico del Grna Sasso:innalzamenti della concentrazione di radon in prossimità di possibili sciami sismici!ora mi chiedo: per qual motivo la comunità scientifica in tutti questi anni(perchè Giuliani affermava e ha anche confermato già dal 2002), e l'ingv non ha sperimentato questi attrezzi?se c'è davvero la possibilità di prevedere i terremoti che a mio parere sono tra i fenomeni naturali, i più distruttivi, come mai queste notizie non sono state prese in considerazione??? è stato anche denunciato per tentato allarmismo, ma con tutti i soldi che sprechiamo, non poteva essere questa una buona arma, contro un "disatro" annunciato?è vero che ci vogliono anni per validare le ipotesi e farle coincidere con le tesi, ma dal 2002, se non prima, invece di far costruire una macchina rilevatrice di Radon al povero Giuliani, poteva anche metterci mano il CNR e sperimentarlo in tutto il mondo!...per qunato riguarda il crollo delle case, siamo diventati un popolo di arronzoni, e non è possibile che nel 2000 crollino ancora le case!è vero che siamo un paese con un basso rischio sismico, ma mai scherzare contro la natura!
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 16:23:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia



Ciao Gio,

non ti sei mai chiesto il perchè?


1 - se accordassero ulteriori indagini a Giuliani, vorrebbe dire finanziare ulteriolmente la ricerca, quando si stanno facendo tagli alla grande.

2 - ora che l'Italia vanta di avere il sistema più efficace di Protezione civile d'Europa, non si può togliere il piacere di giocare agli eroi e soldatini, perdipiù le spese sono incontrollabili, chi va a contare quanti pasti vengono consumati o sommistrati, e quante coperte date.
Un amico che era ufficiale dell'esercito quando c'è stato nell'Irpinia mi ha raccontato cose raccapriccianti compreso il fatto che nessuno più cucinava compreso chi era in grado di farlo nella propria casa, tanto c'era chi cucinava per loro e gratuitamente.

3 - dietro a queste ricostruzioni ci sono degli interessi economici non indifferenti di vario genere, da quello politico a quello della delinquenza organizzata.


questo è il mio pensiero, ma non credo sia il solo....


simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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nick87
Utente Senior


Città: Caserta
Prov.: Caserta

Regione: Campania


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 16:31:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi piacerebbe tanto credere che non sia come dice simo..
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
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Inserito il - 06 aprile 2009 : 18:59:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vladim:

....
Invece quando si parla di magnitudo dei terremoti si utilizza una scala logaritmica,...ma nessuno lo sa!
E perchè questa scelta?
Mi pare che in nessun'altra branca della scienza accessibile alla gente comune
venga utilizzata una scala non lineare...



Provo ad iniziare il mio ruolo di moderatore della sezione paleontologica, ma anche di questa geologica, rispondendo al quesito di vladim.
Probabilmente dirò cose ovvie ai più, ma spero che per altrettanti possano tornare utili!



La forza dei terremoti

La forza di un terremoto può essere misurata in molti modi diversi, che consentono di costruire vere proprie scale sismiche.

Il sistema più utilizzato in Europa è la SCALA MCS (Mercalli, Cancani, Sieberg). Il metodo di valutazione su cui si fonda tale scala fu messo a punto da Mercalli nel 1902 e successivamente modificato, senza tuttavia apportare sostanziali cambiamenti. La scala MCS misura in modo empirico l'intensità di un sisma, basandosi sugli effetti che le scosse sismiche producono in superficie, quindi sul grado di distruzione che provocano nelle regioni in cui il sisma viene rilevato.
La scala MCS assegna a ogni sisma un valore numerico, cioè un grado di intensità, variabile dal I al XII. Le scosse di grado inferiore al V provocano vibrazioni e scuotimenti, senza causare veri e propri danni, dal VI all'VIII grado vengono lesionati più o meno gravemente gli edifici, oltre il IX gli edifici vengono distrutti, si verificano frane, ecc.
Il grado d'intensità di un terremoto misurato con questo metodo non può essere considerato una caratteristica di quel sisma, ma piuttosto una valutazione del modo in cui il sisma si è manifestato e dei danni che ha provocato. Inoltre, l'intensità di un sisma diminuisce progressivamente allontanandosi dall'epicentro e quindi dipende dalla distanza dall'epicentro. Normalmente perciò si indica come intensità di un sisma il massimo valore registrato. Nello studio di un terremoto in ogni località interessata viene registrato un particolare valore d'intensità. Dopo aver riportato su una carta geografica i valori dell'intensità calcolati, se si congiungono tutti i punti in cui il terremoto ha avuto la stessa intensità, si ottiene una serie di linee curve chiuse, dette isosisme, che separano zone in cui il terremoto si è manifestato con intensità differenti, via via minori più ci si allontana dall'epicentro.
La scala Mercalli è basata su giudizi soggettivi, che possono variare e dare risultati diversi. La valutazione dei danni, infatti, dipende da molti fattori assolutamente estranei e indipendenti rispetto alla forza del terremoto. Per esempio, la presenza o meno di centri abitati, la posizione dall'ipocentro (più o meno superficiale), le caratteristiche del territorio sono fattori che incidono fortemente e rendono molto difficile valutare correttamente la forza di un sisma in base all'intensità rilevata. In effetti sismi con uguale forza possono avere diverso grado di intensità per le diverse circostanze in cui avvengono. Nonostante queste imprecisioni la scala Mercalli è ancora largamente impiegata perchè è in grado di fornire immediatamente un'idea, anche se molto imprecisa, delle conseguenze visibili di un sisma.


La SCALA RICHTER, proposta da C. Richter nel 1935, è invece una scala quantitativa. E' basata sulla determinazione della magnitudo,cioè sulla misura dell'ampiezza delle onde sismiche registrate da un sismografo in una qualsiasi stazione di rilevamento, corretta tenendo conto della distanza dall'epicentro e del conseguente indebolimento delle onde man mano che tale distanza aumenta. La magnitudo di un terremoto si ottiene confrontando l'ampiezza massima delle oscillazioni registrate, con l'ampiezza massima delle oscillazioni prodotte da un sisma di riferimento. La magnitudo di un sisma è anche in questo caso un numero ma contrariamente all'intensità, può essere considerata una misura indiretta, ma attendibile, dell'energia liberata durante un qualsiasi evento sismico.
La scala Richter si basa sul principio che tanto maggiore è l'energia liberata da un sisma, tanto più l'ago del sismografo oscilla. In effetti si osserva che l'ampiezza delle onde registrate in una stazione, qualunque ubicazione abbia rispetto all'epicentro, per terremoti diversi (purchè con lo stesso epicentro), varia a seconda dell'energia liberata: tanto più forte è il terremoto tanto più ampie sono le oscillazioni che produce. Inoltre, confrontando dati provenienti da stazioni diverse, è possibile osservare che il rapporto tra le ampiezze delle onde di due diversi sismi è approssimativamente uguale per tutte le stazioni di rilevamento. La scala delle magnitudo proposta da Richter è una scala logaritmica dove la magnitudo M è data dalla seguente relazione:

M = log10 A - log10 A0

in cui A0 è l'ampiezza massima delle onde di un terremoto di riferimento e A è l'ampiezza massima delle onde del terremoto che si sta osservando. Normalmente il terremoto di riferimento viene scelto in modo che provochi un'oscillazione massima di 0,001 mm, su un sismografo posto alla distanza di 100 Km dall'epicentro. Aumentando di una unità di magnitudo, si ha un valore dell'ampiezza delle onde sismiche 10 volte maggiore, un sisma di magnitudo 4 è, quindi, 1000 volte più forte di un terremoto di magnitudo 1.
L'energia liberata dipende dalla magnitudo del terremoto, ma aumenta salendo nella scala delle magnitudo in modo ancora più vertiginoso: l'aumento di una unità della scala Richter comporta un aumento dell'eneria dissipata di circa 30 volte. Per questa ragione i terremoti disastrosi, che in percentuale sono molto pochi, liberano da soli in un anno una quantità di energia di molto superire a quella rilasciata nel corso dei moltissimi (centinaia di migliaia) microsismi registrati annualmente.
La magnitudo è una valutazione obiettiva possibile solo per quei terremoti di cui sono disponibili i sismogrammi e non è in relazione con la posizione della stazione di rilevamento o con la sua distanza dall'epicentro. La magnitudo in genere varia da 1 a 8,9 (valore massimo registrato nel corso del terremoto del 1960 in Cile, a Vaparaìso), ma sono possibili valori inferiori a 1, corrispondenti alle registrazioni delle scosse più deboli ottenute dagli strumenti più sofisticati e moderni, e valori superiori a quelli massimi finora rilevati.
La maggior parte dei terremoti registrati in un anno ha magnitudo inferiore a 5: valori di magnitudo inferiore a 3 provocano scosse che non vengono quasi percepite, mentre tra 3 e 5 le scosse sono evidenti e possono causare danni, sebbene questi in genere non siano rilevanti. I terremoti disastrosi hanno sempre magnitudo superiore a 5.


Non è facile correlare le due scale, che si basano su principi concettualmente molto diversi: la scala MCS è una scala empirica, di scarso valore per quanto concerne la determinazione della forza reale del sisma, mentre la Richter è una scala strumentale che fornisce misure quantitative definite. Intensità e magnitudo sono due modi concettualmente diversi di valutare un terremoto, ma è evidente che a parità di condizioni se aumenta la magnitudo aumentano anche gli effetti, cioè l'intensità del terremoto.


<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 19:17:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giomatese:
[e non è possibile che nel 2000 crollino ancora le case!è vero che siamo un paese con un basso rischio sismico, ma mai scherzare contro la natura!


Uno dei tanti problemi è che abbiamo dei centri storici con degli edifici che in alcuni casi superano i 2000 anni, almeno qui a Roma ma non solo.
Mediamente i nostri centri storici sono sui 500-300 anni.
E' scandaloso come si costuiscono i nuovo edifici e i vari condoni edilizi non hanno certo aiutato la cosa.

Non siamo a basso rischio sismico, al contrario, siamo ad alto rischio sismico, l'Italia si sta formando dallo scontro tra due titani, la zolla africana ed europea..

Quanto allo non scherzare con la Natura sono più che d'accordo.

Confesso..durante la scossa ho avuto vari stati d'animo,
uno da appassionato dei vari fenomeni naturali è stato proprio godere della sensazione del terremoto, è una sensazione strana e pure istruttiva (se non ricevi danni) ,
ti rendi conto di quanto sei un totale nulla di fronte alla forza della Natura.


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 06 aprile 2009 19:25:17
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 19:38:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tartagnan:

Quanto allo non scherzare con la Natura sono più che d'accordo.

Confesso..durante la scossa ho avuto vari stati d'animo,
uno da appassionato dei vari fenomeni naturali è stato proprio godere della sensazione del terremoto, è una sensazione strana e pure istruttiva (se non ricevi danni) ,
ti rendi conto di quanto sei un totale nulla di fronte alla forza della Natura.



Leggera, ho avuto anche io l'emozione di sentirlo, però per e con un pò (tanto) spavento, fino a quando non si sa dove sia stato epicentro, ma ne avrei fatto volentieri a meno, compreso per quelle povera gente....

Comunque ho notato, che purtroppo di terremoti ne ho già senti diversi nel corso dei miei anni, il cielo prende sempre un colore molto strano...

simo




Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Federico Marini
Utente V.I.P.

Città: Prato


328 Messaggi
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Inserito il - 06 aprile 2009 : 22:27:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Provo a rispondere sul perchè la previsione di Giuliani non era attendibile.

E' stato rilevato che un'anomalia di radon presso le faglie attive può precedere un terremoto. Tuttavia questo legame non é unanimemente riconosciuto come affidabile e, in ogni caso, non basta un singolo dato che registra un'anomalia puntuale di radon per poter dire che vi è stato anche solo un aumento dell'emissione di radon, bensì serve un'opportuna modellizzazione della zona. Inoltre, l'anomalia di radon può essere ricondotta -anche qualora si assuma il legame con l'attività sismica- allo sciame sismico che ha caratterizzato la regione anche prima della scossa principale
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vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 22:30:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lucabio:

Messaggio originario di vladim:

....
Invece quando si parla di magnitudo dei terremoti si utilizza una scala logaritmica,...ma nessuno lo sa!
E perchè questa scelta?
Mi pare che in nessun'altra branca della scienza accessibile alla gente comune
venga utilizzata una scala non lineare...



Provo ad iniziare il mio ruolo di moderatore della sezione paleontologica, ma anche di questa geologica, rispondendo al quesito di vladim.
Probabilmente dirò cose ovvie ai più, ma spero che per altrettanti possano tornare utili!


Allora non sono stato chiaro!
Cercherò di esserlo.
Quello che io contesto è proprio l'utilizzo della scala logaritmica.
Se un Kg di X costa 7 €, ed un Kg di Y costa 8 €, significa che Y
costa circa il 14% più di X.
Quindi, CHI NON SA CHE SI TRATTA DI UNA SCALA LOGARITMICA (cioè quasi l'intera umanità) ritiene che un terremoto di magnitudo 8 abbia una forza distruttiva del 14% in più di un terremoto di magnitudo 7 !!!!!!!
E questo è assurdo!
Non si può ritenere che la gente comune possa ragionare in scala logaritmica.
Ecco perchè, secondo me, occorrerebbe utilizzare una scala lineare:
es. Terremoto di "potenza" 1, di "potenza" 100,...di "potenza" 10.000.000 !!!

Spero ora di aver chiarito a cosa mi riferissi.
Ciao

Vladim
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 06 aprile 2009 : 22:40:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Federico Marini:

Provo a rispondere sul perchè la previsione di Giuliani non era attendibile.

E' stato rilevato che un'anomalia di radon presso le faglie attive può precedere un terremoto. Tuttavia questo legame non é unanimemente riconosciuto come affidabile e, in ogni caso, non basta un singolo dato che registra un'anomalia puntuale di radon per poter dire che vi è stato anche solo un aumento dell'emissione di radon, bensì serve un'opportuna modellizzazione della zona. Inoltre, l'anomalia di radon può essere ricondotta -anche qualora si assuma il legame con l'attività sismica- allo sciame sismico che ha caratterizzato la regione anche prima della scossa principale


dal messaggero

Mi stupisco sempre di frointe alla volontà esplicitata di non voler conoscere.
Giuliani ha cinque misuratori del Radon in Abruzzo e quindi e' in grado di fare "triangolazioni" sule anomalie. Quanto al Radon ed ai terremoti basta cacciare in Google tre parole magiche "Radon earthquake precursor" e saltano fuori 8860 citazioni...............................
Da uno dei lavori,:, pubblicato nel 2004: "" The earthquakes with magnitude >3 at epicentral distances < 200 km were recognized by means of radon anomaly. Empirical equations between earthquake magnitude, epicentral distance and precursor time were examined, and respective constants were determined.

Author Keywords: Radon in soil; Nuclear track detector; Radon anomaly; Earthquake precursor ""
I lavori sono di geologi, geologi nucleari geofisici di tutto il mondo, dall' Islanda alla Croazia. Forse i nostri burocrati della protezione civile non ne hanno preso visione e sono tutti presi a ripetere, per pararsi il c....o, che i terremoti non sono prevedibili. Peccato che qui avevamo due elementi predittivi che si assommavano: lo sciame sismico (che non sempre porta a un terremoto devastante) e l'aumento significativo del Radon. Poi se non hanno voluto ascoltare Giuliani perché non é uno scienziato facente parte dell'establishment scientifico nazionale, questo fa parte dei nostri costumi deteriori.


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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siciliaria
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Inserito il - 06 aprile 2009 : 22:52:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Signori....io ho il sedere poggiato su una bomba atomica!!!
L'Etna??? NO! Uno dei sistemi di faglie più pericolosi del mondo (scarpata Ibleo-maltese), che nel tempo ha generato terremoti senza precedenti: 1169, 1693, 1908, 1990, ecc..ecc...
Sulle mie spalle ho l'Etna che incombe con le sue potenziali minacce sismiche e soprattutto di invasioni laviche (quelle del 1381 e del 1669 raggiunsero la città ed il mare!)
Ora ditemi....se arriva il primo pincopallino a dire che prima o poi Catania verrà distrutta da un terremoto o invasa da una colata gli si può dare credito? Che fa, facciamo sfollare tutti? E' ovvio che accadrà, ma ci vogliono concreti dati scientifici per dimostrarlo. Se scopro che la gente diventa più irascibile perchè il gas esalato dalle faglie la rende tale, e ciò significa che sta per avvenire un terremoto, prima devo dimostrarlo pubblicando i miei dati e poi dare allarmi.
A me sembra che ognuno che dice la sua, anche a proposito delle eruzioni etnee, ad esempio, lo fa ANCHE per farsi pubblicità...del resto in tv vanno per la meglio i servizi basati sulla spettacolarizzazione degli eventi oppure quelli che parlano di catastrofi con tanto di conduttore munito di martello da geologo.
Insomma smettiamola, c'è gente morta e purtroppo tanta altra ne seguirà. Viviamo in un paese altamente sismico, c'è tanta gente sotto il Vesuvio, sotto l'Etna, lungo lo stretto di Messina.....insomma non possiamo prendercela con lo Stato soltanto. Abbiamo ricostruito nel tempo, negli stessi posti e peggio di prima. NON impariamo dalla storia, c'è poco da fare.

Vogliamo dire che non si spendono soldi per rimodernare il paese dal punto di vista antisismico? Vogliamo dire che forse a qualcuno conviene più la distruzione e l'elargizione di denaro a ....... che movimentano terra, mezzi, rifiuti, ecc..ecc..???? E' la solita situazione vergognosa che ruota attorno al mondo politico. Spero che questa discussione non degeneri nella politica, come forse sta facendo.

Per il resto credo che alla gente non serva ne una scala logaritimica ne di altro tipo. Quando un terremoto ti sveglia all'improvviso (io ne ho provati tanti) non te ne frega nulla della scala....se non quella per scendere da casa verso la salvezza.

Con questo chiudo, scusate il tono, ma sarebbe meglio far silenzio per rispetto di chi sta patendo.



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