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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Identificazione fossili - 1
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gilbonol
Utente Senior


Città: Cesenatico
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


3151 Messaggi
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Inserito il - 22 febbraio 2009 : 14:32:50 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un caro amico ha fatto pulizia in casa e mi ha "regalato" una scatola con tanti fossili per lo più gasteropodi), che credo appartengano al Pliocene medio e/o inferiore. Purtroppo di molti non conosco la provenienza. Comincio con le natiche, che dovrebbero provenire da Portopalo di Menfi-Agrigento.
Mi sapete indicare la specie esatta? A me sembrano di specie diverse, che ne pensate?
Immagine:
Identificazione fossili - 1
219,26 KB
Immagine:
Identificazione fossili - 1
231,1 KB

Grazie per l'aiuto.

Gilberto Bonoli

Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
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Inserito il - 22 febbraio 2009 : 17:37:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Carissimo,
per quanto i naticidae siano comuni, risulta abbastanza complicato determinare
con certezza una specie da un'altra, senza prendere in considerazione certi
parametri.
Innanzitutto ti ricollego a questo link precedente sui naticidae:
Link
e ti segnalo come disse Oxon che: "I Naticidae andrebbero postati
innanzitutto in vista frontale, come nell'esempio che riporto più sotto, con
l'asse della conchiglia perpendicolare alla base della fotografia e parallelo
al piano di posa, in modo da apprezzare alcuni fattori, quali l'angolazione
della parte interna della bocca rispetto all'asse della conchiglia, lo
sviluppo del funicolo ombelicale e quello della spira."

A presto!
Luca


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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Modificato da - Lucabio in data 22 febbraio 2009 17:38:39
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gilbonol
Utente Senior


Città: Cesenatico
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 23 febbraio 2009 : 10:28:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Luca, cerco di rimediare subito. Ecco le viste frontali, al meglio delle mie possibilità tecniche (ancora non mi trovo completamente a mio agio con la fotografia naturalistica), in ordine grande-media-piccola come da prima immagine postata.
Immagine:
Identificazione fossili - 1
183,46 KB
Immagine:
Identificazione fossili - 1
163,65 KB
Immagine:
Identificazione fossili - 1
166,55 KB

Gilberto Bonoli
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
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Inserito il - 23 febbraio 2009 : 14:33:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per i primi due esemplari per ora non mi esprimo.. attendiamo il parere
dei malacologici più esperti!
Per il terzo esemplare, il più piccolo, credo di poter dire che
si tratta di Cochlys vittata (Gmelin, 1791) ma anche in questo caso
aspettiamo conferme o smentite.

Ciao!
Luca


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


11322 Messaggi
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Inserito il - 23 febbraio 2009 : 22:00:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
anche a me la terza ha dato la stessa impressione

ciao

ang
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gilbonol
Utente Senior


Città: Cesenatico
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


3151 Messaggi
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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 16:15:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, almeno una su tre l'abbiamo identificata!
Grazie a Luca ed Ang.
Ciao

Gilberto Bonoli
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oxon
Moderatore

Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


1958 Messaggi
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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 18:21:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'identificazione di questo gruppo su fotografie, ed anche quella diretta su esemplari, è oltremodo problematica, presindendo da alcuni caratteri abbastanza difficilmente osservabili, quali le dimensioni della protoconca e la struttura dell'opercolo, quest'ultimo in particolare raramente presente in esemplari fossili.
Inoltre bisogna tenere presente che l'indicazione del periodo Pleistocene è quantomai generica, essendovi varie fluttuazioni climatiche che hanno influenzato la tipologia della fauna in maniera decisamente significativa.
La somiglianza del terzo esemplare con Cochlis vittata è notevole e questo indirizzerebbe verso una fauna commensurabile con quella attuale, visto che vittata è ancora vivente nel Mediterraneo occidentale.
Riguardo ai primi due esemplari mi pare possano avvicinarsi a Cochlis hebraea (Martyn, 1784), anche questa attualmente vivente in Mediterraneo e citata per il Quaternario della Sicilia in Greco e Lima, 1974. Repertorio dei molluschi marini plio-pleistocenici della Sicilia.
La figura ci condurrebbe pure a Cochlis sulcogradata Pedriali e Robba, 2005, presente nel Pleistocene inferiore ed apparentemente non superandone i limiti.
Sarebbe interessante il parere di Siciliaria che meglio di tutti conosce gli aspetti paleomalacologici della sua isola.
Ciao.

oxon
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