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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 febbraio 2009 : 15:19:43
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ciao francesco, mi accodo nel farti i complimenti per la pozza, se ci fossero più persone sensibili alle problematiche degli anfibi si formerebbo molte più popolazioni di questo tipo.... la pozza in realtà sembra piuttosto naturale, anche se scavata non è un vero e proprio "laghetto" quindi dovrebbe crearsi un buon equilibrio. qualche pianta acquatica non danneggerebbe l'ambiente, anzi per gli anfibi sarebbe un aumento dei nascondigli e della sopravvivenza delle larve. anchio mi sento di consigliare la chara, cosiddetta "alga a candelabro", proprio perchè tipica di pozze temporanee e stagni, abbastanza profilica ma grazie al disseccamento non infestante. forse però se la pozza è piccola è in pieno sole potrebbe prendere il sopravvento. un altra pianta ancora meno soffocante è la callitriche, tipica per le foglie che escono in superficie. il potamogeton puo essere inserito, ma sarebbe meglio se fosse contenuto con lo stesso metodo della ninfea. invece penso che le piante acquistate nei negozi non sarebbero molto d'aiuto e probabilmente morirebbero presto. i tritoni sicuramente saranno nascosti sul fondo o intorno alla pozza ed appena la temperatura aumenta ritorneranno in acqua. al limite se vuoi puoi posizionare intorno allo stagno qualche roccia o corteccia, che fornirà maggiori nascondigli e prede nella fase terrestre. comunque leggendo le discussioni consigliate da riccardo e dario troverai molte informazioni, (precise e lineari nella discussione di riccardo, più varie e confusionarie nell'altra) tienici informati sugli sviluppi della pozza!
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
Modificato da - triturus in data 24 febbraio 2009 15:22:37 |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 febbraio 2009 : 22:59:54
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| Messaggio originario di bernardo borri:
E' probabile. Spesso accade che i punteggiati giungano prima; ma potrebbe essercene già qualcuno nascosto bene e difficile da notare. Tu basati sul fatto riscontrabile che se in una pozza vedi 5 tritoni di solito ce ne sono almeno 20...
Bernardo Borri
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Si, è molto probabile. Poi se ci sono delle foglie si mimetizzano che è un piacere...
Gazzotti Roberto |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 febbraio 2009 : 23:28:20
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| Messaggio originario di bernardo borri:
Ti chiedo scusa allora Roberto a proposito della ninfea alba; mi avranno informato male...io sapevo che riesce a crescere soltanto in presenza di acque profonde almeno un metro se non di più, ma dai fatti che mi racconti sembra non essere sempre così. di sicuro i bulbi delle ninfee, penso tutte le specie o quasi, resistono all'essiccamento stagionale. Interessante questa storia del ciclo dell'azoto! Mi piacerebbe saperne di più. Pensi che introducendo dei micro organismi idonei nella pozza, qualora vi siano le condizioni necessarie alla loro prolificazione, potrebbe essere di aiuto?
Bernardo Borri
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Scherzi? Non mi devi nessuna scusa, parlando ci si confronta e si impara reciprocamente! La storia dalla tifa per esempio, non la sapevo. La ninfea è molto adattabile come acqua e profondità, ma non hai sbagliato del tutto. Alcune specie necessitano realmente di molta acqua, solo che non ricordo se sono tropicali o meno... Per il ciclo dell'azoto ci vorrebbe molto per spiegarlo appieno ma provo a sintetizzare. In un ambiente chiuso c'è un continuo scambio di elementi (azoto, fosforo e potassio ad esempio) tra piante e animali. Uno mangia l'altro che a sua volta muore o viena mangiato, i batteri decompongono la materia organica le piante la riassorbono e il ciclo ricomincia. Questo molto in sintesi per non fare un papiro... In un ambiente non chiuso, come la pozza in questione, c'è (o almeno potrebbe) un continuo apporto di nutrienti (concimi) che potrebbe portare ad uno sbilanciamento pronunciato a favore delle alghe col rischio di eutrofia. Se fosse solo una pozza che si riempie e si secca periodicamente senza un'affluenza esterna di nutrienti o concimi, probabilmente avrebbe già un suo equilibio di base: elghe unicellulari che ossigenano e metabolizzano e insetti stagionali come le larve di chironomidi che trasformano i vegetali marcescenti insieme ai batteri. Un'altra pianta che il buon Doe potrebbe trovare e usare è la trapa natans. Filtra bene l'acqua, non ricopre mai troppo la superfice pur facendo una rosa di foglie triangolari, e lascia molto spazio sotto.Ombreggia discretamente e rallenta essiccamento della vasca. In caso di siccità rimane il seme nel fango. E per sfoltirla basta toglire qualche ''rosa'' di foglie
Gazzotti Roberto |
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bernardo borri
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
3002 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 febbraio 2009 : 00:34:01
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Bella pianta la Trapa natans, che se non sbaglio è quella che viene denominata "castagna d'acqua" e consumata come alimento da alcune tribù africane; però è una pianta alloctona (anche se non è invasiva e non comporta rischi), è di climi caldi o temperato-caldi e difficilmente supera l'inverno nella nostra penisola almenochè non venga coltivata in apposite serre durante i mesi più freddi.
Bernardo Borri |
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triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 febbraio 2009 : 11:09:34
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mi ricordo di aver letto che muore sotto lo 0 ma i semi restano nel fango della pozza fino al miglioramento delle condizioni.confermate o sto dciendo delle baggianate?
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 febbraio 2009 : 17:45:42
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No, non è alloctona ed è presente anche in altre parti d'Europa. Addirittura nel milanese ne esisteva una varietà tipica della zona che aveva come peculiarità il fatto di avere la ''castagna'' con quattro uncini anzichè due come la tradizionale. Nelle anse dei canali a corso lento si ammassano tutte formando dei vasti tappeti che spariscono durante l'inverno
Gazzotti Roberto |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 febbraio 2009 : 17:54:57
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In questo link è possibile vederne la distribuzione a livello italiano ed europeo Link
Gazzotti Roberto |
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saltimpalo
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
2642 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 febbraio 2009 : 18:14:59
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La trapa natans (castagna d'acqua) è una pianta autoctona e guarda caso l'unica popolazione esistente in Toscana si trova al confine tra la provincia di Siena e Perugia... Una pianta che sicuramente è adatta secondo me è la Ludwigia Palustris che tende a crescere (bassa come l'erba) proprio al confine tra l'acqua e l'asciutto. Poi è una pianta degna della massima tutela perchè diventata rara ed in forte regressione in tutta Italia. Ciao e complimenti per l'attenzione (lo avrei fatto pure io) verso l'ambiente.
Ciao Francesco.
STOP al consumo di territorio.----> Renato for President! |
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bernardo borri
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
3002 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 febbraio 2009 : 19:03:09
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Ok, d'ora in poi sulle piante terrò la bocca chiusa!!!
Bernardo Borri |
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doe
Utente nuovo
Città: perugia
8 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 marzo 2009 : 15:17:42
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oggi ho visitato la pozza mentre pioveva e ho visto 2 grossi carnifex,oltre a 2 vulgaris.non ho visto uova di rana benché sia certo che ce ne siano.è possibile che biscie o altri predatori le eliminino ? |
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albill
Utente Senior
Città: Poncarale
Prov.: Brescia
Regione: Lombardia
640 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 marzo 2009 : 19:25:28
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le uova di rana sono certamente parte della dieta dei tritoni, ma se il numero dei girini è elevato nn ti devi preoccupare certamente metamorfoseranno in numero sufficiente per continuare la colonia. Francesco sarebbe bello se riuscissi a fare delle foto allo stagno, sono/siamo curiosi di vedere come si presenta in modo da poterti dare altri consigli. Alberto |
Modificato da - albill in data 01 marzo 2009 19:27:17 |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 marzo 2009 : 09:21:55
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Sì, ti avevo chiesto anch'io di inserire qualche foto. Ormai ad essere curiosi siamo davvero in parecchi...
Ric |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 marzo 2009 : 13:29:42
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Sono d'accordo anche con la soluzione di ''saltinpalo'', la ludwigia mi sembra un'ottima idea! Ha un'ottima azione sulla chimica dell'acqua ed è un'ottimo nascondiglio per gli anfibi. Per non parlare della funzione di substrato per le uova... Si si, mi piace come idea. Francesco se ti interessa ti do l'indirizzo mail di un vivaio che la vende via internet (costa pochissimo...). Lunica cosa secondo me, dovresti creare una zona ben più fonda, anche se solo da un lato, per evitare il disseccamento totale. Visto che è un ambiente artificiale perchè non renderlo il più naturale e funzionale possibile...
Gazzotti Roberto |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 marzo 2009 : 13:31:04
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Comunque una foto, anche fatta con il cellulare, sarebbe ottima
Gazzotti Roberto |
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AleP
Utente V.I.P.
Città: Verona
434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 marzo 2009 : 13:51:56
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Ciao il mio consiglio e' di introdurre piante palustri che favorirebbero il mantenimento dell'acqua a temperature e livelli di eutrofia contenuti. Inoltre se possibile, introdurrei piante non comuni per un semplice motivo, cosi' darai la possibilita' a specie a rischio di mantenersi. Credo che il danno fatto prelevando una piantina da dove ve ne sono molte sia ben bilanciato dal fatto che poi la farai crescere liberamente nel tuo stagno. Una specie che ti e' stata gia' consigliata da Bernardo, l'Hydrocaris morsus-ranae e' adatta al tuo stagno, come pure piante tipo Alisma o la rara Sagittaria sagittifolia. Tra quelle galleggianti, piuttosto che una ninfea, introdurrei o Potamogeton o Polygonum (ci sono varie specie quando lo stagno dovesse seccarsi, crescono in forma terrestre). In acqua o la Chara o il Ceratophyllum vanno bene (gia' citate da Riccardo). Riguardo al canneto che citi: sei sicuro fosserro canne (tipo Phragmites) o erano Typha? Si tratta in ogni caso di specie molto resistenti, purificanti, ma alla lunga ultra-invasive che dovrai contenere. Conosco stagni che sono stati letteralmente "inglobati" dalla Typha latipholia. Se hai una foto postala.
AleP |
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