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 Verrà distrutto l'Habitat dei cheloni sardi
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 febbraio 2009 : 11:57:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che il nucleare costi meno è tutto da dimostrare: se nel costo del kWh ci mettete tutte le "voci", includendo lo smaltimento delle scorie e la messa in sicurezza e lo smaltimento dell'impianto stesso al termine del suo ciclo di vita, e fate lo stesso per le altre tipologie di impianti, ecco che il nucleare diventa la meno conveniente delle fonti di energia.

L'Italia non ha uranio, e dipenderà sempre dall'estero; l'Italia è un paese sismico, e ci saranno grossi problemi per decidere dove realizzare le centrali e dove mettere le scorie; l'Italia è un paese che non è stato in grado di gestire la spazzatura ordinaria (e non lo è ancora, fatevi un giretto nella periferia sud di Napoli e ditemi come stanno le cose, io c'ero l'altro ieri, a S. Giorgio a Cremano ), figuratevi cosa può succedere quando camorra, mafia e ndrangheta avranno il nuovo business dello smaltimento delle scorie radioattive.

Io lavoro da 20 anni sull'hw e sw in sicurezza intrinseca, sono un fisico, ho lavorato due anni al Cern a Ginevra, ho visitato, da tecnico, la centrale nucleare di Beznau in Svizzera, e... il nucleare non lo vorrei nemmeno in cartolina. E non sono l'unico tra i fisici a pensarla così, vedi, un esempio "pesante" per tutti, queste interviste al premio nobel per la fisica Carlo Rubbia:
Link
Link
e se cercate in rete ne trovate parecchie altre.

La tanto decantata sicurezza dei reattori di terza generazione si basa su criteri strettamente probabilistici, e la probabilità di guasto con emissione di radiazioni aumenta ovviamente all'aumentare del numero degli impianti esistenti; si legge che a Chernobyl è successo quello che è successo perché era un impianto preistorico realizzato con criteri "sovietici": e Three Mile Island? La centrale nucleare stava nell'americanissima Pennsylvania, e si è sfiorato il disastro (ho letto tutto il rapporto della commissione federale d'inchiesta) per una serie di "fatalità e coincidenze" impreviste. In Francia una decina di operai, se non sbaglio l'anno scorso, è stato colpito da radiazioni fuoriuscite da una centrale nucleare.

E noi vogliamo ripercorrere quella strada? Auguri...

Quanto alla necessità di decrescita drastica della popolazione mondiale, sono molto più che d'accordo, ma vaglielo a spiegare alla chiesa cattolica.



Verrà distrutto l''Habitat dei cheloni sardi Paolo Mazzei   Link   Link
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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


424 Messaggi
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Inserito il - 26 febbraio 2009 : 12:19:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

Quanto alla necessità di decrescita drastica della popolazione mondiale, sono molto più che d'accordo, ma vaglielo a spiegare alla chiesa cattolica.


Magari fosse solo questione di Chiesa cattolica, mi sa che ci sono in gioco interessi economici di gruppi altrettanto potenti, se non di più.

Verissimo il discorso sui costi del nucleare.
Ma lo sfruttamento dell'energia nucleare (prodotta in Italia o comprata dall'estero) sarà in futuro evitabile? O saremo costretti a sfruttare tutte le fonti possibili per coprire il fabbisogno energetico? Le altre fonti possono bastare? Lo chiedo qua:
Link


Silvia
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 febbraio 2009 : 14:19:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Paolo Mazzei,
sono d'accordo con te al 101%. Questo non significa che chi la pensa diversamente da noi non si auna persona intelligente e consapevole. Conosco molte persone che stimo che hanno opinioni contrastanti al riguardo...
Che facciamo? Spostiamo la discussione dove indicato da Silvia? Volendo possiamo anche riproporre qualche ripetizione dei concetti...
Qui in effetti siamo davvero "off topic".

Un saluto, Ric

E l'importante è avere come obbiettivo la tutela dell'ambiente, quindi anche la tutela di noi stessi!
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32778 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 febbraio 2009 : 14:36:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sento responsabile di questo off topic, anche se penso che sia stata una discussione utile.
Per riportare un po' la discussione sui binari, vorrei ricordare che io non avevo fatto nessun accenno ai costi (questo, sì che è off-topic).
Avevo solo osservato che una centrale nucleare, se non si guasta (e da 20 anni non ci sono stati più incidenti importanti) è un oggetto del tutto irrilevante per l'ecosistema, perché produce solo un po' di calore; occupa uno spazio ridotto in relazione alla potenza che produce e non emette nulla né nell'aria, né nel suolo.
Che vogliamo di più per salvaguardare la natura? I problemi dei costi e della nostra sicurezza (per chi continua ad avere paura nonostante i dati statistici)sono problemi nostri, mentre animali e piante non pagano nessun prezzo.
In conclusione, non volevo difendere la scelta nucleare in sé, che può essere anche costosa e tardiva, ma solo dire che, di fatto, è di gran lunga la più ecocompatibile.
luigi



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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


2617 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 febbraio 2009 : 21:40:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Off-topic ottimo.....
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


0 Messaggi
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Inserito il - 26 febbraio 2009 : 22:18:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
State tranquilli, non le faranno mia, è solo uno spot propagnadistico e un modo come l'altro per smazzarsi un altro po' delle nostre tasse.

l'uranio è destinato ad esaurirsi in una quindicina di anni, diverrà sempre più costoso, se lo papperanno tutto Cina per le sue industrie e USA più che altro per usi militari.
Negli usa le aste per le concessioni di alcune licenze sono andate deserte perché essendo lì la produzione tutta privata le compagnie elettriche hanno valutato assolutamente non conveniente economicamente l'attuale tecnologia.
In Finlandia hanno speso già un miliardo di euro e ne dovrarnno spendere almeno altrettanti per finire l'unica ( credo ) centrale attualmente in costruzione in Europa e hanno dichiarato che: il valore dell'energia che riusciranno a produrre non riuscirà a coprire neanche la metà dei costi di fabbricazione ed impianto.
In Francia il 40% delle acque dolci è destinato al raffreddamento delle centrali e nella torrida e siccitosa estate del 2003, se ricordo bene, dovettero mettere il regime al minimo per mancanza di acqua e non fu assicurata l'energia per i condizionatori e morirono migliaia di anziani, malati ai polmoni ecc.
Poi come è stato detto c'è il problema scorie, i tempi di dimezzamento sono di alcune centinaia di migliaia di anni..
Mettiamo che ci sia un crollo di civiltà e di trasmissione del sapere, è già successo, per esempio non sappiamo nulla delle civiltà megalitiche, molta parte della cultura greco-romana si è persa per sempre, c'è il rischio che tra qualche decina di migliaia di anni venga manomesso un deposito di scorie da chi non sa cosa sono..
Vi rammento che basta un solo grammo di plutonio distruggere ogni forma di vita in un'area di 500 metri..



Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 26 febbraio 2009 : 22:21:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo, abbasso la nuova religione del PIL, evviva lo sviluppo sostenibile!!


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


6360 Messaggi
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Inserito il - 26 febbraio 2009 : 23:50:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tartagnan:

Aggiungo, abbasso la nuova religione del PIL, evviva lo sviluppo sostenibile!!


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.


sante parole, amico mio
ma credo che "qualcuno" non sia d'accordo
nin
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 febbraio 2009 : 09:26:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo.

Comunque, per quanto riguarda l'argomento energetico, la discussione si è spostata sul forum di "Biodiversità"; qui eravamo partiti coi cheloni sardi...

Ric
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32778 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 febbraio 2009 : 09:43:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarebbe interessante parlare delle varie minacce ai cheloni sardi. Lo spazio vitale non mi sembra il problema principale, date le loro abitudini molto parche.
E' realistico pensare che il problema principale sia la predazione dei piccoli, come avevo ipotizzato io osservando che non se ne incontrano praticamente più?
E chi li preda, soprattutto? mammiferi? uccelli? turisti?
Oppure, ci sono altre spiegazioni?

Ci vorrebbe Roberto. Ora che la discussione sembra "bonificata", magari, interviene.
luigi


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Stefano Doglio
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


1599 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 febbraio 2009 : 10:37:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:
E chi li preda, soprattutto? mammiferi? uccelli? turisti?


sempre nella discussione su HerpNet che ho già citato si parlava appunto di cinghiali/maiali (giovani e uova, ovviamente)
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


0 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 febbraio 2009 : 23:29:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Iniziamo a descrivere le situazioni tipo di cui sono a conoscenza in caso di distruzione dell'habitat per urbanizzazione.
Con gli sbancamenti per le varie opere una gran parte finirà tritatata sotto i cingoli delle benne e di altri mezzi o seppellita nella terra movimentata.
Una parte verrà catturata dagli operai, tra quelle che si salveranno una parte finirà sotto le ruote delle macchine dei turisti, un'altra catturata dai turisti e nuovi residenti, altre sgranocchiate dai cani ecc.
Le superstiti non potranno riprodursi liberamente perché ogni villetta verrà cintata da muretti che impediranno gli spostamenti, solo chi ne avrà almeno una coppia e l'ambiente adatto garantirà la riproduzione in cattività..
Il cibo è il problema minore, anzi quelle nei giardini ben irrigati ne avranno in gran quantità, anche troppo.
In pratica nei primi tempi si avrà un crollo verticale degli esemplari, per poi risalire grazie alle riproduzioni in cattività, ma addio a quelle selvatiche.

Messaggio originario di elleelle:

Sarebbe interessante parlare delle varie minacce ai cheloni sardi. Lo spazio vitale non mi sembra il problema principale, date le loro abitudini molto parche.
E' realistico pensare che il problema principale sia la predazione dei piccoli, come avevo ipotizzato io osservando che non se ne incontrano praticamente più?
E chi li preda, soprattutto? mammiferi? uccelli? turisti?
Oppure, ci sono altre spiegazioni?

Ci vorrebbe Roberto. Ora che la discussione sembra "bonificata", magari, interviene.
luigi





Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


2617 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 febbraio 2009 : 08:02:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le superstiti non potranno riprodursi liberamente perché ogni villetta verrà cintata da muretti che impediranno gli spostamenti, solo chi ne avrà almeno una coppia e l'ambiente adatto garantirà la riproduzione in cattività..
Il cibo è il problema minore, anzi quelle nei giardini ben irrigati ne avranno in gran quantità, anche troppo.
In pratica nei primi tempi si avrà un crollo verticale degli esemplari, per poi risalire grazie alle riproduzioni in cattività, ma addio a quelle selvatiche.


Purtroppo però non tutti i tartamanti sanno che le Furculachelys nabeulensis sarde non possono essere tenute insieme ad altre tartarughe, perchè sono portatrici sane di herpesvirus.
Questo comporta il fatto che spesso il virus, virulentatosi, dopo aver ammazzato tuttte le altre specie, faccia morire anche questa specie tipica della Sardegna....

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