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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2009 : 19:10:24
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| Messaggio originario di Gyps:
Non riesco a trovare il nesso tra rarefazione della specie - eccesso di ormoni - eccessiva aggressività... (mi sembrerebbe più "logico" il contrario, cioè aumento del livello ormonale in individui appartenenti a popolazioni numerose, e quindi più soggetti alla competizione)
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per come la interpreto io, penso che le 'alterazioni' siano più che altro comportamentali, mi spiego: se in un habitat frazionato c'è, mettiamo, un solo maschio di cedrone che non ha mai avuto modo di incontrare/scontrarsi con dei suoi conspecifici dello stesso sesso, ma che comunque è aggressivo per la maggiore quantità di ormoni in circolo dovuta al periodo riproduttivo, questo maschio isolato tenderà a sfogare la sua aggressività su altro che non sia un gallo cedrone; le femmine della sua specie logicamente non le attacca, quindi rivolge le sue bellicose attenzioni ad altri esseri viventi, che possono essere altri animali che passano nei paraggi, tra cui l'uomo.
*è puramente una mia opinione, non ho studi scientifici da linkare stavolta
...per contro, come è stato fatto notare, se questa cosa si verifica invece in areali in cui la consistenza della popolazione è buona, tenderei a condividere quanto detto da Gyps:
| mi sembrerebbe più "logico" il contrario, cioè aumento del livello ormonale in individui appartenenti a popolazioni numerose, e quindi più soggetti alla competizione
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Gabri |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2009 : 19:15:03
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...stavo scrivendo il mio intervento mentre Acipenser scriveva il suo:
| Messaggio originario di Acipenser:
La frammentazione dell'habitat è correlata ad una diminuzione della variabilità, nonché ad una variazione stocastica delle frequenze alleliche. Tra le frequenze alleliche alterate vi possono essere quelle di tare genetiche, fra cui appunto alcune inerenti eccessi di aggressività.
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non avevo pensato a questo, che effettivamente è vero e sacrosanto...grazie Acipenser
...penso però anche a questo: il fenomeno dei galli matti è proprio di zone diverse in tutto l'esteso areale del Cedrone, in Italia come in Scandinavia come altrove, quindi penso che anche questo non possa spiegare completamente la cosa...ritengo che sia l'effetto della presenza di più fattori.
Gabri |
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2009 : 20:29:04
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Anche le femmine in quel periodo assumono comportamenti strani,ricordo una femmina investita una decina di anni fa a pochi metri da casa mia,una che stazionò per parecchi giorni sulla palestra delle scuole di Silandro,mi pare!
Le femmine però non devono combattere!
Mah non so se il fenomeno sia comprensibile !
Sostituisco Gabri nella nota bibliografica,per questa volta:
Attenzione quà, perchè sto spolverando un testo sacro...
Tratto da "I TETRAONIDI" di Sisinio Ramponi. Edizione Biblioteca Venatoria Trento. Anno 1928 !!!
..."Nel periodo degli amori i cedroni vanno soggetti alle più strane incredibili follie. Narra il Wildungen di un cedrone che balzò addosso ad un taglialegna,che lavorava nella foresta,tempestandolo di colpi di becco e di ali senza lasciarsi spaventare da esso e dai suoi compagni. Narra il Brehm che suo padre vide un cedrone che eccitava l'ammirazione di tutti collocandosi presso una via frequentata e tenendo un contegno provocante. Invece di sfuggire i passanti,li inseguiva,scuoteva le ali e li beccava.Era impossibile allontanarlo tanto che un cacciatore lo ghermi e lo porto in posizione assai lontana lasciandolo poi libero. L'indomani però il cedrone era di nuovo al posto di prima rinnovando le sue gesta provocatrici. Un altro cacciatore si impadroni del gallo ribelle se lo mise sotto il braccio per portarlo alla guardia forestale ma il prigioniero tanto seppe lavorare di unghie e di becco che non tardò a recuperare la sua libertà. La gente superstiziosa credette che il cedrone fosse stato invaso dallo spirito maligno e questo contribui a prolungargli la vita finchè un bel giorno venne ucciso da uno che non credette ai pregiudizi altrui." ...
Da Wikipedia : Alfred Edmund Brehm (Renthendorf, 2 febbraio 1829 – Renthendorf, 11 novembre 1884) è stato un naturalista e scrittore tedesco.
Wildungen non l'ho trovato!
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Gyps
Utente Senior
Città: Nuoro
Prov.: Nuoro
Regione: Sardegna
1386 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 aprile 2009 : 20:49:35
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Grazie ad Acipenser e a Gabri!
Che scena il cedrone che balza addosso al taglialegna! Il testo sacro non ipotizza qualche motivazione ai comportamenti descritti?
Ciao, Laura
"Ho vissuto coi venti, coi boschi, con le montagne, ho guardato per giorni, mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo, ho mille e mille volte appoggiato la testa ai tronchi degli alberi, alle pietre, alle rocce, per ascoltare la voce delle foglie, ciò che raccontava l’acqua corrente; ho visto l’alba, il tramonto, il sorgere della luna nell’immensa solitudine delle montagne; ho ascoltato i canti e le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo, e così si è formata la mia arte, come una canzone od un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo.” [Grazia Deledda, "La mia Sardegna"]
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2009 : 21:01:01
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| Messaggio originario di Gyps:
Grazie ad Acipenser e a Gabri!
Che scena il cedrone che balza addosso al taglialegna! Il testo sacro non ipotizza qualche motivazione ai comportamenti descritti?
Ciao, Laura
"Ho vissuto coi venti, coi boschi, con le montagne, ho guardato per giorni, mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo, ho mille e mille volte appoggiato la testa ai tronchi degli alberi, alle pietre, alle rocce, per ascoltare la voce delle foglie, ciò che raccontava l’acqua corrente; ho visto l’alba, il tramonto, il sorgere della luna nell’immensa solitudine delle montagne; ho ascoltato i canti e le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo, e così si è formata la mia arte, come una canzone od un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo.” [Grazia Deledda, "La mia Sardegna"]
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Cosa vuoi che ipotizzassero a metà 800?! E anche se fosse ... sarebbero appunto solo ipotesi!
Comunque no,evidentemente non lo consideravano un "problema",ma solo una curiosità!
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 aprile 2009 : 16:16:13
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| messaggio originario di Tetrao
Anche le femmine in quel periodo assumono comportamenti strani,ricordo una femmina investita una decina di anni fa a pochi metri da casa mia,una che stazionò per parecchi giorni sulla palestra delle scuole di Silandro,mi pare!
Le femmine però non devono combattere!
Mah non so se il fenomeno sia comprensibile !
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beh, per strano che possa essere, qualche tara a prescindere dagli ormoni ce l’avranno pure loro (come capita anche tra noi umani, d'altronde)!
Non so se siete al corrente di quella vicenda del Gallo cedrone di Segonzano (TN), esemplare maschio estremamente confidente che gli abitanti del paese si sono ritrovati per le strade e sui balconi a più riprese nell’inverno 2005-2006. Questo Gallo era stato raccolto dal Centro Recupero Fauna Selvatica del Bondone ma siccome in cattività non voleva alimentarsi era stato liberato a Segonzano il 15 dicembre; pur volando con difficoltà, era andato a posarsi su un albero e “dopo averlo osservato a distanza per qualche tempo ed averne constatata l'apparente autonomia” i forestali lo avevano abbandonato alla sua vita nei boschi. Solo che il peregrino volatile era ricomparso in centro abitato una settimana dopo, il 23 dicembre; ricatturato “con facilità” era stato liberato nella stessa località della settimana precedente. Ma lui, proprio testardo, è ricomparso il 28 in un’altra frazione del paese, proprio di fianco ad una strada trafficata; allora i forestali lo hanno ricatturato per l’ennesima volta e messo a dimora in una voliera presso la loro stazione, per evitare che facesse una brutta fine. Questa volta, nonostante la cattività, il Gallo si alimentava senza problemi e quindi lo si è conservato in voliera fino alla ricrescita delle penne timoniere, la cui assenza sembra fosse la ragione della sua momentanea inettitudine al volo (“questo volatile cui la perdita delle penne timoniere impediva di volare”). È stato liberato alla fine del febbraio 2006 e che fine abbia poi fatto non ci è dato saperlo…
per cui: ok, l’assenza temporanea delle timoniere poteva anche rendergli difficile il volo, ma non penso che il fatto di mancare delle timoniere abbia un qualsiasi nesso con l’eccessiva confidenza ostentata dall’esemplare!
Voi che cosa ne pensate?
Gabri |
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