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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 13:18:33
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Ora visto un giovane,alcuni potrebbero chiedersi com'è un "vecchio"!? Ecco... Il re dell'arena
si avvicina incuriosito al mio obiettivo! Questo mostra fiero una "lira" invidiabile. Difficile valutrne l'età 6...7...8 anni,chissà?!
Nella tradizione di montagna,si parla di Galli vecchi,piacerà o meno,ma il termine "adulto" non esiste. O sei un giovane o passi subito a vecchio,come dire che se sopravvivi un anno sei già un furbone! A me le tradizioni piacciono,e le porto avanti,con orgoglio!
Non se ne vedono molti di Galli cosi'! Questa foto è dell'anno scorso chissà se quest'anno avrò la fortuna di rivederlo? |
Modificato da - Tetrao in data 09 marzo 2009 13:34:50 |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 14:58:41
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grazie anche per questa foto confrontandola con l'altra si vede bene la differenza
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*una cosa sull'altra foto, riallacciando il discorso anche a quanto si diceva prima in merito a canto singolo e sull'arena:
| Messaggio privato di Tetrao (citato con la sua autorizzazione):
Si intendevo dire che era un esemplare abbastanza giovane,ma propriamente era di 1 anno e mezzo,alla seconda primavera! Le timoniere sono si sottili e poco ricurve,ma dietro a quelle centrali si intravedono alcune penne bianche del sottocoda! Ecco queste ultime non superano le timoniere centrali nell'esemplare di quasi un anno!
Ora individuato che è un esemplare abbastanza giovane,ben poco può combinare in arena,allora che fa? fa parata dalla pianta rugola rugola,se va in arena ci sta per poco in posizione defilata arriva dopo e va via prima!
E come questo canta "l'inno al sole" !
Tutto questo è per dire che è tremendamente difficile farsi una reale idea del canto in gruppo o del canto singolo! Non sempre il canto singolo è un brutto segnale a volte invece è naturale!
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P.S. su come distinguere giovani e vecchi dalla coda, se n’era parlato qui: Link
Gabri |
Modificato da - spielhahn in data 09 marzo 2009 15:00:01 |
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Paolo Martinelli
Utente Senior
Città: San Giovanni in Persiceto
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
1104 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 21:46:51
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Seguo con interesse. Sta evolvendo una interessante discussione con tanto di foto allegate. Paolo. |
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 marzo 2009 : 21:17:50
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| Messaggio originario di Paolo Martinelli:
Seguo con interesse. Sta evolvendo una interessante discussione con tanto di foto allegate. Paolo.
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Grazie Paolo dell'interesse! Sono un pò geloso delle mie foto ai forcelli,ma qualcosa!!! |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 18:39:16
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| Messaggio originario di Tetrao:
In teoria l'arena sembra il miglior metodo selettivo di un buon riproduttore
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Sicuramente hai ragione! È chiaro che sull’arena le femmine possono vedere senza ombra di dubbio quale dei contendenti è più grosso e forte, e quindi miglior padre per i loro pulli. Sono stati fatti uno sproposito di studi in merito a questo; si è andati a indagare quanto gonfie sono le caruncole, quanto lunghe e curve le penne della coda, eccetera eccetera, e quel che si è dedotto è ciò che tu hai sintetizzato in questa frase
Poi ci sono tante sfumature…per esempio degli studiosi hanno rilevato come nelle arene di canto situate su laghetti ghiacciati (studi scandinavi, naturalmente) la gerarchia dei maschi e il maschio dominante sono più evidenti e facilmente individuabili* …altri studi hanno rilevato che i maschi che solitamente cantano sulla stessa arena sono in genere molto imparentati tra di loro, imputando il fatto alla forte filopatria natale dei giovani maschi***, cosa che non c’entra molto con quanto sopra ma effettivamente (e qui parte una congettura mia che con lo studio poco c’entra) il fatto che ci sia questa parentela implica che più o meno i geni ‘buoni’ non sono poi così rari e quindi magari anche senza accoppiarsi con il ‘campione’ una femmina ha la probabilità di dare vita a una prole di buona qualità
| Messaggio originario di Tetrao:
Hai sottovalutato solo le femmine,che come abitudine sono loro a scegliere, l'accoppiamento non avviene per caso,un giorno qualunque. Visitano le arene nel periodo giusto più volte,chissà magari ne visitano più di una e quando decidono si concedono!
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Giustamente, sono le femmine ad avere l’ultima parola… Generalmente pare che le femmine preferiscano i Galli in posizione centrale, e capita che ciò porti i maschi relegati in posizioni marginali ad avvicinarsi ai dominanti per sembrare più ‘interessanti’**; in certi casi le femmine, per stuzzicare il maschio dominante, invece che avvicinarlo direttamente preferivano avvicinare altri maschi di minore prestanza per metterlo alla prova: il maschio dominante le inseguiva e gli altri galli scappavano vedendolo arrivare* (comunque trovo che se un gallo non dominante approcciato in questo modo dalla femmina riesce a copulare sia furbino e decisamente meritevole di tramandare i suoi geni )
* Alatalo R.V., Hovi M., Siikamäki P.; 1995. Black Grouse leks on ice: Female mate sampling by incitation of male competition? Behavioral Ecology and Sociobiology, 37 (4): 283-288.
** Rintamäki P. [Male reproductive success and female choice in the Black grose courtship] […]
*** Høglund J., Alatalo R.V., Lundberg A., Rintamäki P., Lindell J.; 1999. Microsatellite markers reveal the potential for kin selection on black grouse leks. Proc. R. Soc. Lond., 266: 813-816.
P.S. mi sa che per ora ho finito gli abstract ...d'ora in poi solo farina del mio sacco
Gabri |
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Gyps
Utente Senior
Città: Nuoro
Prov.: Nuoro
Regione: Sardegna
1386 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 19:14:48
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| Messaggio originario di spielhahn: …altri studi hanno rilevato che i maschi che solitamente cantano sulla stessa arena sono in genere molto imparentati tra di loro, imputando il fatto alla forte filopatria natale dei giovani maschi***,
Generalmente pare che le femmine preferiscano i Galli in posizione centrale, e capita che ciò porti i maschi relegati in posizioni marginali ad avvicinarsi ai dominanti per sembrare più ‘interessanti’**; in certi casi le femmine, per stuzzicare il maschio dominante, invece che avvicinarlo direttamente preferivano avvicinare altri maschi di minore prestanza per metterlo alla prova: il maschio dominante le inseguiva e gli altri galli scappavano vedendolo arrivare*
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Questo si che incuriosisce! Ora mi tocca cercare informazioni sui galli, non l'avrei mai immaginato!
Ciao, Laura
"Ho vissuto coi venti, coi boschi, con le montagne, ho guardato per giorni, mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo, ho mille e mille volte appoggiato la testa ai tronchi degli alberi, alle pietre, alle rocce, per ascoltare la voce delle foglie, ciò che raccontava l’acqua corrente; ho visto l’alba, il tramonto, il sorgere della luna nell’immensa solitudine delle montagne; ho ascoltato i canti e le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo, e così si è formata la mia arte, come una canzone od un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo.” [Grazia Deledda, "La mia Sardegna"]
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 20:05:21
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Gabri ti sei meritato un ... Duello
tra vecchi galli!
Sempre interessanti i tuoi abstract!
Allora,dalla mia esperienza la situazione sull'arena da osservatore esterno mi è sempre sembrata abbastanza confusionaria! Mi spiego meglio,quando i galli sono numerosi,7,8,9 e cosi' via interpretare i giusti ruoli è complicato,aggiungendo anche che a mia opinione difficilmente il Gallo più forte è in grado di fecondare tutte le femmine! Inoltre credo che alcuni galli si equivalgano e nelle grosse arene si "spartiscono" le femmine,anche perchè queste spesso giungono a gruppi,e quando ce ne sono 3o4 è difficile,tenere a bada la situazione!
Scusa Laura,ma sul Supramonte nun ce stanno i Forcelli ?! |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 22:37:15
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Tetrao, stai iniziando a viziarci con le tue immagini rugolanti …che belle code…di lire così ne ho vista una sola…davvero due bei vecchioni!
Grazie per la foto e per le tue preziose osservazioni
…adesso che sembra proprio arrivato il bel tempo comincio a fremere…non vedo l’ora che sia aprile… lì in ‘alta quota’ come è la situazione? Quest’inverno ha messo giù veramente tanta neve, anche in montagna è di più degli altri anni, ho fatto il confronto l’ultima volta che sono stato su in Valle…questo potrebbe determinare un ritardo nell’inizio del canto?
| Messaggio originario di Gyps:
Questo si che incuriosisce! Ora mi tocca cercare informazioni sui galli, non l'avrei mai immaginato!
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Bravissima Laura tienici aggiornati su quel che trovi Comincio con il consigliarti questi due testi…di cui uno citato sopra, il tuo inglese potrebbe essere migliore del mio te lo ricordi, vero, cosa sono i marcatori microsatellite…?!! (io sì, qualche volta me li sogno ancora di notte…brrr…)
Microsatellite markers reveal the potential for kin selection on black grouse leks Link
Polimorphic microsatellite DNA markers in black grouse Link
...
Gabri |
Modificato da - spielhahn in data 13 marzo 2009 22:38:36 |
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 21:08:40
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Che fatica trovare sta discussione Gabri,credo che convenga prima o poi parlarne in privato dei Nostri Galli! Beh proseguiamo il dialogo... accennavi al tempo e alla quantità di neve!
Sicuramente influirà prevedo un inizio serio dell'attività ai primi di aprile come sempre,naturalmente le giornate brutte e ventose verrano deserte,ma quelle calde e soleggiate saranno presenti al loro posto!
Per quel che riguarda il periodo centrale quello degli accoppiamenti,si sposterà in avanti di massimo 2 settimane,non di più le femmine dovranno trovarsi un posto adatto per deporre le uova!
Personalmente ritengo la cosa positiva per molti aspetti: -primo,dovranno deporre più tardi e quindi le schiuse in giugno saranno rare cosi' da evitere la burrasca solita di fine giugno!
-secondo e più importante,deporranno molto più in basso e ciò è sicuramente un bene,minor predazione,ho riscontrato che le femmine soprattutto giovani quando non c'è neve salgono spesso sopra la vegetazione a deporre,ma li non si scampa,le loro uova sono troppo chiare e vengono regolarmente predate,e ovviamente si risparmiano anche qualche nevicata e covano con qualche paio di gradi in più!
Lo scorso w.e. ho visto sciando qualche traccia,i "ragazzi" stan prendendo posizione! Per ora non vado,la stagione è molto lunga e se inizio a metà Marzo a Giugno rischio il ricovero! |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 marzo 2009 : 13:59:49
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Grazie per le informazioni
A proposito della burrasca di fine giugno, ricordo che tre anni fa c’era stato un tempo orribile la prima-seconda settimana di luglio, forse aveva anche grandinato da qualche parte, di sicuro mi ricordo che ero in montagna con i parenti e andavamo in giro con maglione e cappotto per il freddo che faceva e la pioggia che era venuta! Questo significa, se non sbaglio, tante covate perse…
...comunque che bello, il momento clou è sempre più vicino…!
Gabri |
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 marzo 2009 : 10:24:04
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Sono comunque più resistenti di quanto si pensi! Sono letali in genere 3 giorni continui di brutto tempo intenso,con pioggia e temperature prossime allo zero nella prima settimana di vita!
La cosa è comunque molto complicata e con diverse variabili,sintetizzando in modo estremo il successo riproduttivo è comunque garantito principalmente dalla lunghezza del periodo delle schiuse,questo occupa 2o3 settimane permettendo comunque a qualche covata di andare a buon fine! |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2009 : 18:14:56
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Ho avuto modo recentemente di rinfrescarmi la memoria sulle posture che il maschio assume durante la parata di corteggiamento; generalmente non amo l’anglofonia, ma convenzionalmente la maggior parte di queste pose vengono codificate in lingua inglese, ed è così che le riporto in questo breve intervento.
Postura di allarme È la classica posizione che il Gallo assume non appena avverte qualcosa che non va nei paraggi (sente un rumore, vede qualcosa che non gli garba, avverte la presenza di un possibile predatore o di un rivale), ma la può assumere anche quando è appena arrivato sull’arena e osserva i dintorni in cerca appunto di possibili pericoli o di rivali. La postura è caratterizzata dal collo disteso verso l’alto e dalla coda ripiegata in giù ma non completamente chiusa.
Upright-display Il Gallo assume aspetto tozzo, tiene il collo sollevato e la coda aperta a ventaglio; le caruncole sono gonfie ed evidenti. Le ali possono essere tenute leggermente aperte e anche sfiorare il terreno. La postura di upright-display può essere mostrata sia da maschi in canto singolo che da maschi che si fronteggiano, e nel secondo caso può preludere allo scontro fisico. Generalmente però il termine di questo tipo di display si ha nel soffio.
Crowing-hiss (Soffio) Si tratta del caratteristico richiamo nuziale del Gallo, che prelude ed accompagna il rugolio; viene emesso durante il repentino allungamento del collo che ne segue la ritrazione. Spesso è accompagnato da un sonoro battito d’ali o da veri e propri brevi voli.
Forward-posture Il Gallo assume un aspetto ancora più tozzo e raccolto, ritrae e gonfia il collo e apre completamente la coda a ventaglio; le caruncole sono gonfie e le ali semiaperte toccano terra. La postura accompagnata dal rugolio (“rookooing” in inglese).
*Tutte queste posture si riscontrano sia nei Galli in canto solitario che in quelli che si ritrovano sulle arene di canto; nella gamma di atteggiamenti propri dei secondi si annoverano anche il parallel-walking (quando due o anche più maschi camminano affiancati rugolando senza scontrarsi) e il bowing-duel (ovvero un ‘finto duello’ tra due maschi), che però io non ho mai potuto osservare direttamente mancandomi la ‘materia prima’
Gabri |
Modificato da - spielhahn in data 17 aprile 2009 18:22:59 |
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2009 : 21:42:44
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Interessante,anch'io detesto gli inglesismi,sarà perchè siam montanari tradizionalisti!
Belli i tuoi disegni!
Non capisco granchè del finto duello ?!
Da quello che ho visto io le giornate che se le danno di santa ragione si contano sulle dita di una mano,per il resto sono finti duelli e grandi rugolate!
Più frequente è il volo sul posto ,con soffio conclusivo,molto spettacolare!
Riguardo alla marcia parallela ti preparerò una sorpresa ... |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2009 : 17:32:02
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| messaggio originario di Tetrao:
Interessante,anch'io detesto gli inglesismi,sarà perchè siam montanari tradizionalisti!
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sì, credo proprio che sia per quello
| messaggio originario di Tetrao:
Non capisco granchè del finto duello ?!
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‘parallel-walking’ e ‘bowing-duel’ non me li ricordavo ed ero andato a vedermeli sul libro giusto per accennarli qui; non è chiarissimo ma immagino che si riferisca a quando i maschi si fronteggiano, fanno qualche inchino e poi riprendono ognuno per gli affari propri invece che accapigliarsi e prendersi a beccate. (...scena che non ho mai visto dal vivo solo in alcuni documentari)
| messaggio originario di Tetrao:
Riguardo alla marcia parallela ti preparerò una sorpresa ...
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non sto nella pelle!!
| messaggio originario di Tetrao:
Belli i tuoi disegni!
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grazie non sono niente di speciale in realtà ma mi fa piacere che li apprezzi (…devo decidermi a riprendere in mano gli acquerelli…)
Gabri |
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Paolo Martinelli
Utente Senior
Città: San Giovanni in Persiceto
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
1104 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 aprile 2009 : 15:44:50
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...e piano piano il periodo si avvicina. Paolo. |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 maggio 2009 : 14:31:15
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| Messaggio originario di spielhahn:
| messaggio originario di Tetrao:
Riguardo alla marcia parallela ti preparerò una sorpresa ...
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non sto nella pelle!!
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| Messaggio originario di Paolo Martinelli:
...e piano piano il periodo si avvicina
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già...ormai siamo quasi nel pieno delle danze
Gabri |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 maggio 2009 : 22:15:37
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| Postura di allarme È la classica posizione che il Gallo assume non appena avverte qualcosa che non va nei paraggi (sente un rumore, vede qualcosa che non gli garba, avverte la presenza di un possibile predatore o di un rivale), ma la può assumere anche quando è appena arrivato sull’arena e osserva i dintorni in cerca appunto di possibili pericoli o di rivali. La postura è caratterizzata dal collo disteso verso l’alto e dalla coda ripiegata in giù ma non completamente chiusa.
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il Gallo di questa foto era appena arrivato in volo sull'arena da un punto di canto solitario; si notano la postura eretta, il collo allungato e sottile e non si notano invece le caruncole, che infatti sono rimpicciolite rispetto alle posizioni di display
postura d'allerta
*non si nota molto per via dei rami di larice che ci sono davanti, ma questo era un signor Gallo, una lira veramente maestosa...un vecchione!!
Gabri |
Modificato da - spielhahn in data 04 maggio 2009 22:27:48 |
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ELAFO
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 maggio 2009 : 05:45:54
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Una bella discussione di un animale che purtroppo non conosco... Continuate così!
Alessandro "ELAFO" ___________________________
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Nessuno
Utente V.I.P.
Città: Torino
Regione: Piemonte
118 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 maggio 2009 : 21:23:22
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Ciao ragazzi!Spero che quest'anno sia per me la volta buona di fotografarli...Ho letto un pò di cose su di loro e soprattutto questa discussione mi ha aiutato tanto,però mi manca l'esperienza diretta...Per questo motivo volevo chiedere se c è qualche dettaglio che, in un ambiente adatto ai galli, permetta di riconoscere un'arena da una zona che invece non è usata per le parate? |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 maggio 2009 : 22:41:47
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| Messaggio originario di Nessuno:
volevo chiedere se c è qualche dettaglio che, in un ambiente adatto ai galli, permetta di riconoscere un'arena da una zona che invece non è usata per le parate?
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Beh per quanto ne so io è un po’ un terno al lotto Per farti un esempio: sull’arena dove vado abitualmente il punto che dovrebbe essere l’ ‘arena’ vera e propria l’ho visto usare dall’unico gallo come punto di canto una volta sola in otto anni! In generale l’arena dovrebbe essere uno spazio aperto (verso il limite della vegetazione…ma anche una radura in pieno ontaneto…)…ma non è mica detto! Sia i solitari che i maschi in gruppo possono parare nei siti più disparati, dal cucuzzolo erboso più in vista del crinale alla macchia di ontani più nascosta di tutta la valle. Dipende non solo dalla vegetazione, ma dal tempo meteorologico, dalle condizioni di innevamento, dal disturbo o meno nei giorni precedenti, e naturalmente dalla fantasia del soggetto. E i posti ‘storici’ non restano necessariamente tali a lungo. Ogni anno per individuare il luogo esatto di canto, in vista del censimento o per vezzo personale, mi raccontavano gli addetti anni fa, dovevano fare più di una uscita perché il posto cambiava di anno in anno (e di giorno in giorno, se gli animali vengono importunati dalla presenza di entità sgradite, siano esse volpi, aquile o gli stessi rilevatori e appassionati). In generale però l’area è limitata perchè i maschi adulti non si spostano di molto (almeno in teoria), il ‘problema’ è che l’habitat del Forcello è quello solitamente definito ‘patch’, mosaico, cioè include svariate tipologie ambientali/vegetazionali (nel caso del Forcello: la prateria alpina, l’ontaneto, il lariceto, il rodorovaccinieto, spesso e volentieri strapiombi allucinanti) nel raggio di poco. In breve: la ricetta per l’arena di canto…non esiste!
L’unica cosa da fare è informarsi presso le persone del luogo che sanno con precisione dove si dovrebbe trovare all’incirca il punto più o meno esatto (sempre che gli stessi siano propensi a rivelarlo ) e sperare di piazzare il capanno in un posto dove i Galli avranno il ghiribizzo di passare.
Mi permetto (forte anche di passati errori, miei o raccontatimi) di dare anche qualche consiglio ‘etico’: - non penso ci sia bisogno di ricordarlo, ma siccome repetita juvant: il-benessere-degli-animali-è-prioritario. Vanno sempre evitati comportamenti che possano disturbare gli accoppiamenti (ormai le femmine stanno iniziando a frequentare le arene per accoppiarsi, penso che il periodo ideale per fotografare senza il rischio di disturbare questa delicata fase sia la fine del mese di maggio e, meglio, l’inizio di giugno, quando ormai le femmine sono già in cova altrove e i maschi ancora si ritrovano sulle arene); - richiamare gli animali a mezzo di registrazioni può anche non essere antietico per qualcuno (per me lo è), ma se non mi sbaglio è vietato dalla legge, pertanto sconsigliato (…e anche pensare di richiamarli imitando il soffio - che non è affatto facile! - non mi piace come idea, fa troppo ‘cacciatori al balz’ ); - nelle ZPS e, se non sbaglio, anche nei SIC, la caccia fotografica sulle arene di canto dei tetraonidi è espressamente vietata dall’ordinanza dell’anno scorso (o di due anni fa, non ricordo di preciso, la devo cercare).
Come consigli pratici direi che il capanno è indispensabile; per le mie osservazioni sulle arene io non l’ho mai usato, per il semplice fatto che o mi trovavo ad osservare gli uccelli in canto dal versante opposto della valle (…evviva i binocoli!), oppure perché restavo nascosto dietro a degli alberi ma sempre a una distanza considerevole, tale da non essere visto***. Come per il nascondiglio vegetale, direi che anche il capanno va raggiunto senz’altro prima dell’arrivo dei Galli (che iniziano a cantare mooolto prima dell’alba) e abbandonato solo quando ormai si è sicuri che gli stessi si siano definitivamente allontanati (il che in tutto fa circa 4-5 orette, ma chi è abituato alle poste al capanno manco le sente )
Un’altra cosa a cui prestare attenzione, è il percorso che si fa per raggiungere il punto prescelto: in genere i Galli pernottano appollaiati su larici o abeti e il loro finissimo udito capta ogni minimo rumore; basta un rametto spezzato, un inciampo in un sasso, un fruscio di velcro per farli involare e tanti saluti. La mia esperienza è che il gallo levato dal posatoio durante il sonno poi al mattino non canta . Per lo meno non nel suo sito abituale.
Detto questo, sono sicuro che agirai bene e ti auguro di riuscire a vederli; a prescindere dalle foto, è uno spettacolo che merita. Ciao ciao
***la versione non croppata della foto che ho inserito ieri parla chiaro: fatta al massimo dello zoom a 20X…ci si può immaginare la distanza (…e la copertura vegetazionale dietro a cui mi celavo )
Gabri |
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