|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
ATTENZIONE! Le indicazioni o considerazioni sulla commestibilità o tossicità dei funghi contenute nelle Sezioni del Forum non devono in alcun modo incoraggiare Frequentatori e Utenti al consumo indiscriminato di funghi selvatici. Per tali esigenze la Legge nazionale ha istituito gli Ispettorati Micologici presso le ASL. Allo stato attuale, gli Ispettorati Micologici sono le uniche strutture in Italia in grado di procedere al riconoscimento dei funghi selvatici ed alla relativa attestazione di commestibilità, previa esame gratuito (cernita ispettiva) delle raccolte richiesto dal cittadino. Le finalità del Forum di Micologia, in sintonia con gli scopi di NaturaMediterraneo, riguardano lo studio, l’approfondimento, la valorizzazione e la divulgazione, anche per finalità di tutela, del Regno Funghi. Si declina pertanto qualunque responsabilità, sia penale che civile, derivante dall’inosservanza di questa avvertenza.
|
|
Autore |
Discussione |
|
diegopelo
Utente Junior
Città: Castel di Sangro
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
45 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 19:48:54
Ordine: Russulales Famiglia: Russulaceae Genere: Lactarius Specie:Lactarius salmonicolor
|
Salve, oggi sono andato alla ricerca di funfghi e ne ho trovato di vari tipi. Sicuramente alcuni saranno anche di determinazione banale, ma per un novello come me sorgono sempre dubbi. Comunque tutti i funghi sono stati trovati in un bosco misto, con prevalenza di abete bianco, e in subordine, faggio, a 1300 m slm.
Comincio con il primo fungo, è un lactarius penso deliciosus, confermate? Sapore mite, odore molto tenue
Immagine: 118,09 KB
Immagine: 125,93 KB
Immagine: 134,99 KB
Immagine: 146,79 KB
|
Modificato da - Andrea in Data 19 gennaio 2008 18:23:32
|
|
diegopelo
Utente Junior
Città: Castel di Sangro
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
45 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 19:51:01
Ordine: Russulales Famiglia: Russulaceae Genere: Lactarius Specie:Lactarius scrobiculatus
|
Altro Lactarius, non l'ho assaggiato, stessa zona di ritrovamento
Immagine: 124,31 KB
Immagine: 142,7 KB
Immagine: 135,65 KB |
Modificato da - Andrea in data 27 luglio 2006 14:21:58 |
|
|
diegopelo
Utente Junior
Città: Castel di Sangro
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
45 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 19:53:40
|
Molto carino! Scusate per la qualità delle immagini, ma era già piuttosto buio:
Immagine: 115,51 KB
Immagine: 136,96 KB |
|
|
diegopelo
Utente Junior
Città: Castel di Sangro
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
45 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 19:55:49
|
Queste foto fanno ancora più pena! Ancora un Lactarius, non mi chiedete il sapore:
Immagine: 121,97 KB
Immagine: 118,93 KB |
|
|
diegopelo
Utente Junior
Città: Castel di Sangro
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
45 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 21:12:24
|
Sfogliando guide sui funghi, risulta che il Lactarius Chrysorrheus ha un cappello con diametro variante tra 4 e 8 cm; in realtà i funghi a lattice giallo riportati in foto avevano un diametro ben maggiore, sopra i 15 cm, e, a occhio, un peso di almeno 200 g. Per quanto riguarda invece il Lactarius delle prime foto, ho notato che il colore delle fratture del gambo, inizialmente arancione carota come il lattice, è virato a un rosso vinoso: può trattarsi di Lactarius Deterrimus?
Un saluto a tutti
Diego |
Modificato da - diegopelo in data 23 ottobre 2005 21:17:59 |
|
|
Gaspy
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
1703 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 21:22:50
|
Se vai dietro alle misure dei testi,non identificherai mai un fungo! Ieri non identificavo lo Scleroderma bovista, perché il dato era - di norma - non superiore a 5 cm. Ma qui il lattice giallo del L. chrysorreus è l' unico elemento valido per riconoscere l' unico lattario dal lattice giallo: per glia lti funghi è tirare ad indoivnare. Gaspy
B.Gasparini |
|
|
diegopelo
Utente Junior
Città: Castel di Sangro
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
45 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 22:07:03
|
Grazie Gaspy! Per il primo Lactarius forse potrebbe trattarsi di L. Salmonicolor? Riguardo la possibile Lepista Nuda, le tre foto riguardano gli stessi soggetti, ma ripeto era quasi buio per cui la scarsa luce può aver creato strani effetti.
Un caro saluto a tutti
Diego |
Modificato da - diegopelo in data 23 ottobre 2005 22:49:09 |
|
|
Gaspy
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
1703 Messaggi Micologia |
Inserito il - 23 ottobre 2005 : 23:03:56
|
Citazione: Messaggio inserito da diegopelo
Molto carino! Scusate per la qualità delle immagini, ma era già piuttosto buio:
Immagine: 115,51 KB
Immagine: 136,96 KB
Non rielabori le immagini al computer? dovrestifarlo almeno per correggere i colori Gaspy
B.Gasparini |
|
|
diegopelo
Utente Junior
Città: Castel di Sangro
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
45 Messaggi Micologia |
Inserito il - 24 ottobre 2005 : 02:59:01
|
Caro Gaspy, grazie per il consiglio, sinceramente. Tranne che per la possibile Lepista nuda però, per gli altri esemplari i colori ripropongono fedelmente quelli reali, la scarsa qualità delle foto era riferita alla messa a fuoco.
Saluti a tutti
Diego |
|
|
Alessio
Utente V.I.P.
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
319 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 aprile 2006 : 18:52:40
|
Perché rispondere ad un messaggio vecchio di alcuni mesi ? Perché oggi al Museo dove lavoro - il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell'Università di Pisa - si inauguravano tre nuove sale, dedicate alla paleontologia: una giornata pesantissima consumata tra interventi noiosi di burocrati e l'andirivieni di personaggi più o meno importanti. Il nesso ? Andati via tutti, ho iniziato a perdermi nel forum per rilassarmi un pochino... Brevi osservazioni sul primo fungo: genere Lactarius Persoon 1797. Per il lattice inizialmente colorato, arancio: sezione Deliciosi (Fries 1821)Redeuilh, Verbeken & Walleyn 2001 (= sezione Dapetes (Fries 1838)Burlingham 1908, nome illegittimo), sottosezione Deliciosini Bon 1980 ex Bon & Basso 1998 (quante date !). Le indicazioni sull'habitat, l'abete bianco, suggeriscono Lactarius salmonicolor Heim & Leclair 1953 (= L. salmoneus Heim & Leclair 1950, nome illegittimo; L. deliciosus fo. salmoneus (Heim & Leclair)Kuhner & Romagnesi 1953; L. subsalmoneus POuzar 1954, nome illegittimo). Una delle caratteristiche che permettono il riconoscmento di questa specie, oltre all'ecologia, è l'assenza di inverdimento delle superfici anche negli esemplari più maturi e la debole zonazione del rivestimento pileico. Per quanto concerne il lattario dalle colorazioni brune...la questione è complessa e le foto - senza offes - non aiutano molto. ....
|
|
|
Alessio
Utente V.I.P.
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
319 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 aprile 2006 : 14:58:04
|
...oggi c'è meno confusione ! Una precisazione: tra i sinonimi di L. salmonicolor deve essere inserito anche L. laeicolor (Imai)Imazeki 1959. Come detto l'ecologia è di molto aiuto nella deterinazione di L. salmonicolor: è la sola specie europea della sezione infatti ad essere associata ad Abies alba (abete bianco). Il Lactarius deterrimus Groger citato da Diegopelo è una specie simbionte specifica dell'abete rosso (Picea abies). Recentemente ho sentito dire che proprio questa specificità rende immediata la dterminazione di L. deterrimus. Un grande scienziato inglese dell'800, Hooker, amico e paladino di Darwin, ha coniato una bellissima espressione - almeno secondo l'agiografia posteriore: "Una grande teoria distrutta da un piccolo noioso fatto". Nel nstro caso il piccola fatto è L. fennoscandicus Verbeken & Vesterholt, anch'esso simbionte dell'abete rosso. L. fennoscandicus, descritto per la prima volta nel 1998, si distingue da L. deterrimus per la presenza di toni lilla grigiastri nel patten cromatico del rivestimento pileico, che si presenta inoltre zonato. L. deterrimus ha cappello tipicamente arancio e totalmente azonato oppure tale soltanto verso il margine. Per quanto riguarda il lattario a lattice ingiallente la determinazione pone problemi essenzialmente per la colorazione. L. chrysorrheus è un taxon con cappello asciutto e zonato con tonalità variabili dall'ocraceo al crema rosato, carnicino e - almeno per esperienza diretta e per quanto riportato da Heilmann-Clausen, Verbeken & Vesterholt nella loro monografia dedicata ai lattari del nord-europa (1998; non ho sotto mano più generale quella della Basso) - associato a querce o castagni. Prendendo per buona questa indicazione e non sembrando il cappello zonato, escludiamo quindi come possibile determinazione L. chrysorrheus. A proposito del rivestimento pileico mi sembra, soprattutto nella terza foto, piuttosto tomentoso. Il lattice ingiallente è tipico anche dellle specie gravitanti attorno a L. scrobiculatus (Scopoli:Fries)Fries: tuttequeste specie presentano cappello viscido e tomentoso almeno verso il margine. Cerchiamo quindi di dare al nostro fungo una interpretazione analizzando queste entità: come per i lattari a lattice arancio o rosso, un buon aiuto ci viene dalla particolare ecologia. Sempre prendendo come riferimento il lavoro di Heilmann-Clausen et al., la crescita in un bosco con dominanza di abete bianco e faggio permette di escludere (salvo per la presenza inosservaa di abeti rossi...) L. scrobiculatus, L. leonis Kytovuori, L. olivinus Kytovuori, L. auriolla Kytovuori e L. tuomikoskii Kytovuori. Restano quindi L. aquizonatus Kytovuori, L. citriolens Pouzar e L. resimus (Fries:Fries)Fries. Il primo si caratterizza per il cappelo biancastro, con zonature acquose verso l'esterno e margine ornato da lunghi peri immersi in una matrice gelatinosa. Le spore di questa specie si caratterizzano per un quoziente lunghezza/larghezza (Q) compreso tra 1,30 e 1,65. L. citriolens è invece un lattario con cappello d biancastro a giallastro pallido, con peli marginali non immersi in una matrice gelatinosa; il Q delle spore varia tra 1,25 e 1,55, con valori medi generalmente inferiori a quelli osservati in L. aquizonatus (1,35 contro 1,45). L. resimus è una specie di grandi dimensioni (diametro pileico fino a 200 mm)con cappello bianco, azonato e profondamente depresso, pubescente al margine; il Q sporale varia tra 1,25 e 1,45, con valori medi di 1,35. Quello che abbiamo appena fatto è un esercizio, diciamo così, di lettura comparata: una metodologia di determinazione non ortodossa e da evitare se non per esercizio intelletuale (magari in un giorno come questo di scarso lavoro...). I funghi non possono essere determinati in base a sole foto. Comunque, per dare un senso a tutto questo sproloquio, se proprio dovessi tentare una determinazione per vincere un milione di euro in quele insulse trasmissioni televisive proverei a dire L. citriolens malandato. Foto di tutte le speie citate le potete trovare nel sito Russulales News all'indirizzo:Link Ciao !
|
|
|
gambr
Moderatore
Città: Martignacco
Prov.: Udine
Regione: Friuli-Venezia Giulia
1576 Messaggi Micologia |
Inserito il - 10 aprile 2006 : 00:33:26
|
Ciao Alessio, avrei una domanda. Perchè non hai preso in considerazione anche L.intermedius? A me sembra di vedere dei riflessi rosati nelle lamelle dell'esemplare capovolto.
Ciao Gianni |
|
|
russula
Utente Senior
Città: Pergine Valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1158 Messaggi Micologia |
Inserito il - 11 aprile 2006 : 09:57:36
|
Prima di tutto grazie ad Alessio per il generoso contributo. In secondo luogo, penso che Gianni abbia visto giusto, anche se il riflesso rosa nelle lamelle lo hanno in misura maggiore o minore tutte le specie del gruppo dello scrobiculatus, con l'eccezione proprio di L. scrobiculatus.
Però il fatto che il fungo sia stato raccolto nella stessa zona di L. salmonicolor (quindi con presenza di abete bianco) ci indirizza proprio verso questa ipotesi, e le caratteristiche visibili in fotografia mi sembrano confermarla.
Ciao a tutti, russula |
|
|
Alessio
Utente V.I.P.
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
319 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 aprile 2006 : 15:13:32
|
In difesa dell’eresia e della superficialità è il titolo di un saggio di Stephen Jay Gould dedicato alla fauna del primoperiodo del Cambriano , l’era in cui gli animali pluricellulari di tipo moderno – e con parti dure che si conservano facilmente come fossili – appaiano per la prima volta in modo così improvviso rispetto alla scala geologica (episodio noto come “esplosione del Cambriano”). Con il massimo rispetto per questo grande paleontologo, biologo e storico della Scienza, mi approprio di questo bellissimo titolo per queste righe.. Perché, se non proprio eresia, è certo superficialità l’essersi dimenticato che, nel gruppo di specie gravitanti attorno a L. scrobiculatus, esiste pure L. intermedius (Krombholz)Berkeley & Broome ! Una dimenticanza importante ai fini della discussione: è l’unica specie del gruppo simbionte specifica dell’abete bianco ! Ho perso il milione di euro miseramente ! Mi scuso soprattutto con l’amico Marco, autore di un bell’articolo in cui si discute i problemi nomenclaturali di questa specie. Ho scritto di getto lo sproloquio sui lattari a lattice giallo senza prendermi un minuto, perché questo bastava, per verificare se nulla mi era sfugguito, per verificare che nelle: ho appena sfogliato la monografia di Heilmann-Clausen et al. per la conferma di alcuni ricordi sull’ecologia delle diverse specie ! Una superficialità imperdonabile ! al limite dell’eresia ! PERDONO ! (come gridava Caterina Caselli negli anni sessanta !) Noi dobbiamo tutti trattare la mente umana con il massimo rispetto poiché la Natura non ha creato alcuno strumento più mirabile. Ma dobbiamo anche sforzarci di prendere le distanze e di sottoporre a controllo tutte le nostre certezze: soprattutto quando si cerca di interpretare dati o fatti. Soprattutto quando ci perdiamo, magari dopo una lunga ‘astinenza’, a discutere sulle materie che preferiamo. Dopo giorni e giorni di fossili e disquisizioni paleontologiche però, vi confesso, è stata una goduria mentale il perdersi liberamente tra le brumose nebbie della micologia ! Ciao a tutti !
PS: per altro ho sbagliato anche una delle mie citazioni preferite ! Una vergogna ancora più grande per uno che di lavoro cerca di spegare ai bambini ed agli adulti la teoria dell’evoluzione e la sua Storia. Non è stato Hooker, botanico, a dire “Una bella teoria distrutta da un piccolo noioso fatto” (o altre forme in cui è solitamente trascritta) ma uno dei più grandi amici di Charles Darwin, il primo e più importante difensore della teoria darwiniana, T. H. Huxley !
|
|
|
russula
Utente Senior
Città: Pergine Valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1158 Messaggi Micologia |
Inserito il - 13 aprile 2006 : 10:19:21
|
Va bene va bene va bene, per questa volta sei perdonato... ma che non si ripeta più. Alla prossima che ci combini ti farò deglutire un Lactarius zonarioides crudo!!!
Ciao, russula |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|