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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Razze del pliocene piemontese 2: Dasyatis sp.
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Lucabio
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Inserito il - 23 gennaio 2009 : 20:56:04 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Il secondo tipo di denti trovati nei sedimenti della Cava di Cortiglione, appartengono alla famiglia Dasyatidae.

Dasyatis sp.:
Razze del pliocene piemontese 2: Dasyatis sp.
37,12 KB


Immagine:
Razze del pliocene piemontese 2: Dasyatis sp.
90,09 KB

La famiglia Dasyatidae comprende 76 specie di pesci d'acqua salata comunemente conosciuti come Pastinache o "Trigoni". Comune in tutto il Mediterraneo ed in tutte le acque tropicali del mondo. Sono attualmente presenti nel Mar mediterraneo solo tre o quattro specie.

Immagine:
Razze del pliocene piemontese 2: Dasyatis sp.
61,35 KB
Sono caratterizzati dal corpo piatto romboidale, grandi pinne pettorali a forma di ali, coda sottile e lunga, occhi posti sul dorso, bocca ventrale. Si differenzia dalla cugina razza per la presenza dell'aculeo velenoso della coda che produce l'ittioacantossina e che provoca effetti simili alla cancrena e al tetano. Il trigone o pastinaca è un pesce che può misurare 2,5 metri di lunghezza, di cui metà è occupata dalla coda e 1,40 metri di larghezza.
E' un pesce insidioso, poiché si nasconde sotto la sabbia e se casomai qualcuno inavvertitamente lo urta, si sente minacciato, attorciglia la coda intorno al "nemico" fino a che non lo punge con il suo aculeo.
Negli esemplari di maggiori dimensioni, l'aculeo può arrivare fino a 35-40 cm di lunghezza; ha un profilo dentellato ed è rivestito da una guaina epiteliale. Alla radice dell'aculeo si trovano due ghiandole velenifere che secernono una sostanza composta dagli enzimi 5-nucleotidase e fosfodiesterase, che distruggono le cellule, e da serotonina, che provoca contrazioni muscolari. L'azione di tale cocktail è necrotizzante e ad essa si unisce la possibilità di infezioni batteriche anche severe. A seconda della zona colpita dall'aculeo, il decorso può arrivare ad essere mortale (si veda l'esempio del conduttore televisivo Steve Irwin, morto in Australia in seguito ad un colpo ricevuto da un trigone il 4 Settembre 2006). L'aculeo generalmente si spezza e rimane nella ferita: per l'animale non è un grave danno, poiché l'aculeo ricresce con una velocità di circa 1-1,5 cm al mese.



Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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Modificato da - Lucabio in Data 23 gennaio 2009 20:56:44

Estuans Interius
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Biologia Marina

Inserito il - 24 gennaio 2009 : 15:02:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le specie segnalate nel Mediterraneo del genere Dasyatis sono in realtà cinque:
Dasyatis pastinaca
Dasyatis centroura
Dasyatis chrysonota marmorata
Dasyatis tortonesei
Dasyatis (Pteroplatytrygon) violacea

inoltre vi sono due specie che però probabilmente non si trovano come fossili, in quanto sono tropicali: Himantura uarnak e Taeniura grabata.
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
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4359 Messaggi
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Inserito il - 24 gennaio 2009 : 17:36:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Estuans per le indicazione delle specie presenti attualmente, avevo cercato qualche riferimento on line, senza però grande successo!

In realtà, credo che per le caratteristiche che aveva il Mar Mediterraneo nel pliocene
(mare praticamente tropicale) certi denti fossili potrebbero verosimilmente essere più simili
a certe specie tropicali attuali, che non alle specie attualmente presenti nel Mediterraneo!
Tant'è che nell'articolo che ho già citato sono presentati per il pliocene piemontese
denti proprio dei generi che hai citato tu: Taeniura aff. grabata e Himantura!


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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Modificato da - Lucabio in data 24 gennaio 2009 17:42:48
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Estuans Interius
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Biologia Marina

Inserito il - 24 gennaio 2009 : 19:21:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Uh... d'altra parte di specie fossili proprio non me n'intendo... ma avrei potuto ricordarmelo che la zona da cui provengono i denti, all'epoca dei proprietari era tropicale
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