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   APHYLLOPHORALES
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 Aphyllophorales invernali.
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 16 febbraio 2009 : 20:43:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Osservando la palizzata imeniale nelle sezioni perpendicolari ai tubuli si può notare che non sono presenti elementi sporgenti

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Aphyllophorales invernali.
164,24 KB
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


9103 Messaggi
Micologia

Inserito il - 16 febbraio 2009 : 20:45:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una dei due miei dubbi è dato dalla presenza di basidioli con un accenno di apice capitolato.


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Aphyllophorales invernali.
139,58 KB
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 16 febbraio 2009 : 20:49:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il secondo mio dubbio riguarda questa caratteristica riportata da Paoli di uno spiccato odore di anice al taglio. Odore che ho avvertito anch'io, ovviamente molto meno spiccato, nel campione seccato..

Attendo il parere di altri!!
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paoli
Moderatore


Città: Castelnuovo Garfagnana
Prov.: Lucca

Regione: Toscana


2784 Messaggi
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Inserito il - 18 febbraio 2009 : 15:49:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intanto mille grazie a Marco per il lavoro svolto sul campione. Sono ritornato oggi sul luogo del ritrovamento ed ho verificato che questi funghi producono una carie color marrone scuro. Allego anche una foto del tronco di cedro sul quale si sono sviluppati. Il tronco è circa un metro di diametro.
Saluti, Maurizio.


Immagine:
Aphyllophorales invernali.
278,9 KB



"i dilettanti hanno costruito l'arca, i professionisti il Titanic"...anonimo...
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Annarosa
Moderatore

Città: bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 18 febbraio 2009 : 16:51:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quest specie mi ha incuriosito e dico ad Aphyllo di portarlo a Bologna quando verrà, ricordati.
Ciao a tutti da Annarosa

annarosa bernicchia
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Gérard 57
Moderatore

Città: Neufchef
Prov.: Estero

Regione: France


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Micologia

Inserito il - 18 febbraio 2009 : 20:02:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
C'est l'aspect tout à fait insolite des échantillons photographiés initialement par Paoli qui avait semé la confusion sur la reconnaissance de cet Ischnoderma. Ces basidiomes avaient sans doute subi quelques outrages hivernaux qui les avaient rendus pratiquement méconnaissables, d'autant plus qu'il s'agit d'une espèce assez peu longévive. Par contre, en bonne fraîcheur, c'est un polypore identifiable sans aucune difficulté, déjà sur le terrain.
À propos de ce taxon, que même les polyporologues confirmés répugnent à examiner systématiquement au microscope, justement en raison de la facilité de sa détermination, il faut noter ici la variabilité - réelle ou présumée - des dimensions sporales trouvées dans la littérature. Selon les auteurs, la fourchette des longueurs est de (4,5)5 - 7 µm et celle des épaisseurs de 1,5 - 2,5 µm.
J'ignore s'il s'agit toujours de relevés personnels ou - par facilité - de simples compilations. À l'appui de mon interrogation, je me permets de vous faire part d'une expérience personnelle assez récente. Comme beaucoup d'entre nous probablement, je ne m'étais jamais donné la peine d'examiner cette espèce au microscope. Pour réparer cet injuste oubli, je me suis penché un jour sur une récolte correspondante. Et quelle n'a pas été ma surprise de noter, sur sporée, des spores bien allantoïdes et nettement plus petites que celles qui lui sont attribuées par son état - civil "officiel", à savoir (3,8) 4 - 4,5 X 1,5 - 1,8 µm . Deux spécimens successifs étudiés dans ce sens, et récoltés dans des stations différentes, ont confirmé ce constat en me fournissant les mêmes petites spores. J'ai alerté mon ami Bernard Rivoire, spécialiste reconnu dans le domaine des polypores, sur ce détail. Après m'avoir avoué que lui non plus n'avait pas souvent vérifié les caractéristiques sporales de cette espèce, il est allé le jour même en faire un récolte fraîche pour s'apercevoir lui aussi que ses spores étaient de dimensions plutôt modestes.
Quant à toi, Marco, tu as fait des relevés un peu intermédiaires sauf pour l'épaisseur, ce qui donne aux spores une silhouette plus trapue. Je présume, cependant, que tes mesures ont été prises sur le basidiome et non pas sur sporée.
Bonne soirée à tous.

Gérard TRICHIES
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 18 febbraio 2009 : 22:06:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Appena ho visto il campione arrivato per posta ho capito che si trattava di Ischnoderma sp. per via del tipico bordo rigato, lobato-plissettato e ripiegato verso il basso.

Hai ragione Gérard, le misure non le ho prese sulla sporata, ma ho misurato quelle già presenti nei pori. Come ho già scritto le misurazioni fatte alcuni anni fa in un campione fresco della stessa specie (anche quella vlta non ho osservato la sporata) mi ha dato risultati molto simili. Ho notato anche che sono un po' più incurvate verso l'apicolo rispetto a quelle riportate nei vari testi. Nella mia prima osservazione avevo annotato una forma "a virgola".

Hai mai notato che questi basidiomi avessero odore di anice?
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Gérard 57
Moderatore

Città: Neufchef
Prov.: Estero

Regione: France


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Micologia

Inserito il - 18 febbraio 2009 : 23:59:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
À vrai dire, Marco, je ne me souviens pas avec précision de l'odeur de cette espèce assez commune chez moi sur Picea abies, sauf qu'elle m'a paru plutôt agréable. Marchand (Champignons du nord et du midi, vol. 3, p. 263) parle à son propos d"une odeur inconstante, presque anisée". En tout cas, l'épithète spécifique fait référence au benjoin, qui est une substance aromatique employée en parfumerie. Ce n'est donc certainement pas sans raison que Wahlenberg l'a choisie en 1828 pour caractériser son espèce...
Buona notte!

Gérard
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Sirente
Moderatore


Città: Gilly ( Belgio) - - - Castel di Ieri (Italia)
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


7190 Messaggi
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Inserito il - 19 febbraio 2009 : 03:53:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ischnoderma benzoinum... vedi questa discussione

oppure

QUI


Mario
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 19 febbraio 2009 : 08:00:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Su cedro non è mai stato trovato, che io sappia...
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 19 febbraio 2009 : 19:43:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Campione n.2
Trametes gibbosa (Pers.) Fr. come aveva ipotizzato Fomes.
Si distingue dagli altri Trametes per avere i pori abbastanza larghi ed allungati in senso radiale, per non avere odore di anice e spore abbastanza piccole.

Le ife generative, i basidi e i basidioli in questo campione sono tutti collassati, questo capita spesso nelle Trametes sp. seccate e un po' vecchiotte.

Comunque il sistema ifale è trimitico. Nella foto (in phaco) sono in giallo le ife strutturali e in blu-azzurro quelle connettive:

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Aphyllophorales invernali.
156,17 KB
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

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Micologia

Inserito il - 19 febbraio 2009 : 19:46:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le spore erano veramente poche, le ho cercate in lungo e in largo e alla fine ne ho trovate 5! La loro misura è centratissima per questa specie.

Numero campioni =5 misure in micron
Lunghezza Larghezza Q
Min 4,540 2,100 1,850
Media 5,040 2,308 2,184Max 5,530 2,480 2,420
Varianza 0,213 0,026 0,044

Immagine:
Aphyllophorales invernali.
32,78 KB
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
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Micologia

Inserito il - 20 febbraio 2009 : 13:07:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Campione n. 3
Il solito Stereum che mi mette in imbarazzo! Sembra S. sanguinolentum ma è su castagno!
Fomes ne aveva trovato uno simile sempre su Latifoglie.

Microscopia:

Acantohyphydia assenti
Presenti, anche se rare pseudoacantohyphydia (con poche prtuberanze) e cistidi con la tipica piccola sporgenza all'apice.
Cistidi a contenuto bruno-rossastro e parete ingrossata da un po’ sotto l'apice fino alla base.
Spore un po’ amiloidi.
Numero campioni =10
Lunghezza Larghezza Q
Min 6,080 2,430 2,330
Media 6,635 2,631 2,525
Max 7,300 2,830 2,740
Varianza 0,128 0,017 0,019

L'imenio dei carpofori è fortemente igrofano: molto chiaro, quasi bianco nel secco e molto scuro nel campione inumidito.

Qui si vede bene la differenza:

Immagine:
Aphyllophorales invernali.
180,16 KB
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 20 febbraio 2009 : 13:11:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Queste sono le spore in phaco:

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Aphyllophorales invernali.
207,45 KB
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 20 febbraio 2009 : 13:15:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
queste le spore in campo chiaro e in Melzer. Sono leggermente amiloidi!


Immagine:
Aphyllophorales invernali.
177,3 KB
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Fomes
Moderatore

Città: Prov. Milano


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Inserito il - 20 febbraio 2009 : 19:42:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Aphyllo,
Mi sembra che l’habitus, l’habitat e alcuni caratteri micro che hai descritto siano conformi a quelli di S.rugosum.
Poi come spesso accade le misure sporali contribuiscono a complicare l’identificazione.
Sentiamo altri pareri……….




Fomes
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Gérard 57
Moderatore

Città: Neufchef
Prov.: Estero

Regione: France


1180 Messaggi
Micologia

Inserito il - 20 febbraio 2009 : 22:15:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'aspect macroscopique de ce champignon, très significatif sur la belle image de Paoli, nous conduit tous immanquablement du côté des Stereum rougissants. À ce point de vue, seules trois espèces paraissent en lice: S. rugosum, S. sanguinolentum et S. gausapatum, et la photo à elle seule correspondrait mieux aux deux derniers qu'à S. rugosum qui, selon mon expérience, est d'une couleur différente, tirant davantage sur le gris ochracé. Si l'on ajoute l'habitat, on aboutit alors plutôt au duo gausapatum - rugosum, presque exclusifs des feuillus, en éliminant sanguinolentum, inféodé essentiellement aux conifères. Mais ici, on doit se montrer très prudent, car il faut d'abord être sûr de la nature réelle du substrat...
Vient alors le "juge de paix" que constituent les caractères microscopiques observés par Marco. Et c'est là que l'affaire se corse!
L'absence d'éléments (pseudo)acanthophysoïdes élimine impitoyablement S. gausapatum.
Reste donc les spores: à ce point de vue, leur silhouette subcylindrique révélée par les expressives images de Marco nous mène obstinément vers S. sanguinolentum. D'autant plus que les dimensions relevées, à savoir 6 - 7,3 X 2,4 - 2,8 µm, correspondent sensiblement aux données fournies pour cette espèce par Jacques BOIDIN in Bull. Soc. mycol. Fr. (105 (2), 1989, p.147), c'est - à - dire 6 - 8 X 3 - 3,5 µm, ainsi que, par ailleurs, par d'autres auteurs comme Breitenbach & Kränzlin, par exemple. Par contre, ces mesures infirment celles nettement supérieures fournies par Eriksson & al. à la page 1431 des Corticiaceae of North Europe. Mais, d'une part, j'accorde, par expérience, plus de crédit dans ce domaine, à J. BOIDIN qui prend toujours ses mesures sur sporée; et, d'autre part, S. rugosum possède des spores manifestement trop grandes et il convient donc de l'écarter.
Par conséquent, en tenant compte de ces différents paramètres, je considère que Stereum sanguinolentum (Alb. & Schwein. : Fr.) Fr. est le nom le plus plausible pour désigner le spécimen en cause. Et que son substrat est peut-être plus probablement du cèdre que du châtaignier...
Qu'en pensez - vous?
Cordialement.

Gérard TRICHIES
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 20 febbraio 2009 : 23:00:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le spore sono veramente molto cilindriche... e Paoli di solito riconosce bene il substrato. Se questo è un'altro S. sanguinolentum su latifoglie allora sembrerebbe non tanto raro su questo substrato. Come ho già detto anche Fomes aveva trovato qualcosa di corrispondente su latifoglie...
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Annarosa
Moderatore

Città: bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 21 febbraio 2009 : 11:54:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi piacerebbe poter fare delle osservazioni microscopiche di questa specie e, se possibile, avere anche un pezzetto del substrato di crescita perché non è difficile disinguere al microscopio se si tratta di conifera o latifoglia.
Grazie e ciao da Annarosa

annarosa bernicchia
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Fomes
Moderatore

Città: Prov. Milano


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Inserito il - 21 febbraio 2009 : 18:00:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Aphyllo:

Se questo è un'altro S. sanguinolentum su latifoglie allora sembrerebbe non tanto raro su questo substrato. Come ho già detto anche Fomes aveva trovato qualcosa di corrispondente su latifoglie


Ciao Aphyllo,
se ti riferisci alle raccolte che ho proposto in questa discussione Link
la mia idea è che fossero ascrivibili a S.rugosum e non a S.sanguinolentum ; il maggior dubbio riguardava la raccolta su abete mentre per quella su betulla mi sembrava che anche le misure sporali fossero conformi a quelle di S.rugosum.



Fomes
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