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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
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Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 09 gennaio 2009 : 14:48:05
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Immagine: 134,26 KB
grazie
Rossella |
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symphodus
Utente V.I.P.
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
300 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 09 gennaio 2009 : 16:34:25
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Per me morfologicamente L. racemus potrebbe starci, con tutte le riserve espresse egregiamente dal Prof. Guido Bressan in un'altro post sulla determinazione delle alghe calcaree....
Link
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paolinoB
Moderatore
Città: Favignana
Prov.: Trapani
1165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 gennaio 2009 : 16:49:31
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Ciao Rossella! Si! si tratta di lithophyllum racemus!
Link
Ciao....ciao! |
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Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 09 gennaio 2009 : 17:16:01
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Grazie ad entrambi. Mi chiedevo anche se è comune trovare tanti rodoliti in acque così superficiali... sapevo che solitamente si trovano più in profondità.
Rossella |
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Guido Bressan
Utente nuovo
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
14 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 gennaio 2009 : 19:18:14
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...certo che i rodoliti vivono meglio lì dove è garantito un ricambio d'acqua continuo (ad es. flussi laminari prodotti dall'energia di fondo); quelli dell'immagine mostrerebbero un bel grado di vitalità, facendo pensare che la condizione sia proprio quella attesa. Nel benthos c'è spesso una corrsispondenza biunivoca tra la presenza di determinate specie e la presenza di definite condizioni ambientali.
La determinazione macroscopica (che rappresenta solo una tappa di avvicinamento alla determinazione ultima - tanto per cominciare a districarsi) andrebbe però verificata all'interno di un gruppo di specie con caratteristiche simili, quali (nell'ordine di approssimazione): L. racemus (appunto - ma ne sono poco convinto, perché le estremità delle escrescenze bitorzolute - di altezza sensibilmente uguale - non mi sembra si rigonfino sino a essere coalescenti), Lithothamnion philippi, Lithothamnion minervae, Lithothamnion valens e meno ancora Spongites fruticulosus.... si potrebbe trattare anche di un gruppo di più specie.
Servirebbero immagini più ravvicinate soprattutto delle estremità dei bitorzoli dove potrebbero trovarsi i concettacoli che potrebbero essere più orientativi.
CERTO CHE LE IMMAGINI SONO BELLISSIME! parola d'autore. Guido |
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Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 10 gennaio 2009 : 10:49:34
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Grazie mille per la chiarissima spiegazione e per i complimenti comunque anche io sono dell'opinione che ci siano più specie tra i rodoliti che ho trovato nel sito... allego un'immagine delle estremità dei bitorzoli di uno di questi che si era spiaggiato.
Immagine: 85,17 KB
grazie ancora Rossella
Rossella |
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Guido Bressan
Utente nuovo
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
14 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 gennaio 2009 : 19:19:33
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Grazie per la foto ingrandita, che aiuta a capire come proprio guardando i concettacoli [quando ci sono, perché prominenti(!) - allora in forma di piccole verrucche] ci si debba orientare tra Lithothamnion minervae, Lithothamnion philippi: sono in effetti in entrambe i casi raggruppati sulle o in prossimità delle estremità dei rami bitorzoluti (prevalentemente multipori); a livello di certezza, oltre una certa soglia, solo il SEM può aiutare nella determinazione. Nel caso di Lithophyllum racemus i concettacoli, immersi o appena prominenti, anche molto numerosi, si presentano come piccoli fori, quasi "punture di spillo", sempre unipori. Per fare un confronto diretto tra le specie indicate basta andare sul sito Link dove l'iconografia riportata è sicuramente orientativa.
Volendo poi imparare a conoscere queste "pietre" .... un libro, ampiamente illustrato è: "Bressan, G. & Babbini, L. (2003). Biodiversità marina delle coste Italiane: Corallinales del Mar Mediterraneo: guida all deteminazione. Biologia Marina Mediterranea 10(Suppl. 2): 1-237." in vendita presso Erredì Grafiche Editoriali- via Transacco 11 - Genova. Esiste una edizione su supporto CD, interattivo. Non si pagano diritti d'Autore !!!
Non vuol essere autopromozione, ma un servizio che la stessa SIBM ha voluto e in buona parte reso possibile.
A disposizione ..... nei limiti della mia conoscenza Guido
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Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 gennaio 2009 : 13:02:26
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Grazie Prof per la risposta proprio controllando nel suo magnifico testo mi sembra che la specie più simile a quella da me fotografata (foto macro) è L. minervae che però nella distribuzione geografica non è riportata in puglia...
Rossella |
Modificato da - Ro in data 12 gennaio 2009 13:02:58 |
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