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Estuans Interius
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2987 Messaggi Biologia Marina |
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Paoloerre
Utente Senior
Città: Venezia
Prov.: Venezia
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1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 novembre 2008 : 14:40:15
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No, è varia Paolo |
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Diego
Utente V.I.P.
Città: Rivolta d'Adda
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182 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 novembre 2008 : 21:16:25
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Scusa ma mi sembra di vedere che alcune delle costoline non iniziano dall'umbone ma si formano successivamente e questo è tipico di C.multistriata .
Ciao Diego |
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Paoloerre
Utente Senior
Città: Venezia
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1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 novembre 2008 : 21:56:03
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Non c'è nulla di cui scusarsi, siamo qui per questo, ma a me continua a sembrare varia: se noti nella parte alta le costole hanno una spaziatura che non si riscontra in multistriata. Ciao Paolo |
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Diego
Utente V.I.P.
Città: Rivolta d'Adda
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
182 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 novembre 2008 : 23:42:24
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Ho dato un'occhiata rapida ai miei varia e multistriata. In varia le costole sono tutte della stessa dimensione, regolarmente spaziate e tutte che giungono fino all'umbone. In multistriata non sono tutte della stessa dimensione, la spazzkiatura non è regolare ed il loro numero cresce con il crescere della conchiglia in quanto compaiono delle nuove costole. Dalla fotografia mi sembra che le coste non sono tutte uguali, sono irregolarmente spaziate e sono più numerose lungo il margine rispetto alla zona mediana per cui confermerei multistriata.
Ciao Diego |
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Estuans Interius
Moderatore
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2987 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 novembre 2008 : 18:48:57
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L'avevo determinato come multistriata perchè i numerosi varia della stessa provenienza (compreso uno un po' più piccolo trovato proprio insieme) hanno costole radiali molto più distanziate e regolari e sezione quasi triangolare, mentre questo ha costole vicine, poco regolari e a sezione arrotondata. Non avrei problemi a determinarlo come varia se non fosse che mi sembrerebbe strano che due forme così differenti coesistano (o siano coesistite) nello stesso ambiente. |
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Paoloerre
Utente Senior
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1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 novembre 2008 : 21:30:54
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Ciao Joachim La varia e la multistriata non sono forme ma specie diverse per cui coesistono tranquillamente vivendo nel medesimo ambiente. Dovresti per favore pulire la valva con un vecchio spazzolino da denti (ad es.) e sapone neutro, poi lo metti sotto un getto d'acqua ed in questo modo si potrà capire finalmente cos'è. Non è assolutamente importante chi ha ragione è importante arrivare ad una determinazione certa. Ciao Paolo |
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Estuans Interius
Moderatore
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2987 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 novembre 2008 : 21:39:38
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So che multistriata e varia sono specie buone... le chiamo Chlamys per pigrizia ma secondo la check-list di Peter apparterrebbero addirittura a due generi differenti. Per forme intendevo le due di varia che si trovano in certe zone - ma raramente in concomitanza: quella con relativamente poche coste radiali ben distanziate e quella con numerose coste molto ravvicinate; se questo è varia, si tratterebbe della forma con coste molto ravvicinate, e poichè ho trovato nella stessa occasione un esemplare con coste molto distanziate, mi viene da chiedere come mai tanta variabilità. La struttura delle coste è oggetto di una discreta variabilità intraspecifica, però è anche legata alla selezione naturale: ci saranno ambienti in cui per qualche motivo sono favoriti Chlamys con poche coste distanziate, ed altri in cui sono favoriti Chlamys con coste fitte. Per cui la coesistenza di ambedue le forme di varia nello stesso ambiente mi incuriosiva. Per forme intendevo soltanto questo. |
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myzar
Utente Senior
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3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 novembre 2008 : 21:57:49
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Caro Joachim, anzitutto concordo appieno con il consiglio...spazzolare di Paolo, che ci aiuterà tutti a dare una interpretazione più affidabile. In secondo luogo mi incuriosisce molto quel tuo passaggio ove accenni ad una "forma con coste molto distanziate" per Chlamys varia (a proposito non ti preoccupare del nome generico, tanto fra qualche anno magari tornerà la moda riunificaticva dei generi e torneranno tutte Chlamys): perchè non ne posti una foto, cos' ci rendiamo conto di cosa intendi per coste molto spaziate? myzar |
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Paoloerre
Utente Senior
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1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 novembre 2008 : 22:56:38
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Anch'io sono incuriosito da questa tua descrizione. Le Chlamys sono una mia grande passione e mi interessa molto vedere queste due morpha. Grazie, Paolo |
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Diego
Utente V.I.P.
Città: Rivolta d'Adda
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182 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 07 novembre 2008 : 13:43:39
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| Messaggio originario di Paoloerre:
Ciao Joachim ............. Non è assolutamente importante chi ha ragione è importante arrivare ad una determinazione certa. Ciao Paolo
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Concordo al 100%
Ciao Diego |
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Estuans Interius
Moderatore
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2987 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 07 novembre 2008 : 21:01:10
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In questa foto si trovano le due forme, trovate nello stesso detrito all'Isola d'Elba: uno è l'esemplare della prima fotografia, l'altro è quello che io chiamo "Chlamys varia a coste distanziate", ma ci sta anche che l'abbia misidentificato e sia qualcos'altro. Immagine: 258,59 KB L'esemplare a sinistra mostra meno coste, più distanziate di quello a destra, pressappoco della stessa larghezza ma - e ciò si vede poco da una foto dall'alto - a sezione quasi triangolare, cioè più a lamella. Riguardo al ritrovamento, ho notato che le valve trovate arenate di C. varia sono generalmente con molte coste assai fitte - purtroppo ho fatto casini con la macchina, avrei voluto postare anche qualche C. varia tipico - come anche i C. varia viventi in acque basse. Le valve con coste spaziate invece provengono quasi tutte da fondali abbastanza alti, tranne una sola eccezione, legata a un piccolo Chlamys violetto che ho postato qualche tempo fa, che Paolo mi ha identificato come C. varia, che ho trovato arenato in Sardegna; ma viste le rilevanti correnti di quella zona, non è improbabile che venga da acque più profonde. In conclusione, su questi Chlamys ho le idee molto poco chiare, perciò vi sarei grato se me le poteste schiarire. Riguardo all'aver ragione, anch'io concordo al 100% con Paolo: non è importante chi ha ragione, l'importante è che una ragione si trovi. Ringrazio tutti voi per le stimolanti discussioni con cui ogni giorno aumentate la mia di per sè scarsissima preparazione. |
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Paoloerre
Utente Senior
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1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 09 novembre 2008 : 20:08:08
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Qui le cose invece di chiarirsi si complicano. Dell'esemplare di sinistra posso dire che non ho mai visto nulla di simile e non so che dire: non assomiglia a nulla che io conosca per cui sono necessari altri pareri. Per il noto es. di destra continuano i miei dubbi, multistriata dovrebbe avere le costole molto più fitte e sottili, dovrebbe inoltre avere una forma leggermente diversa tendente al "distorta", questo è molto regolare, forse perchè molto piccolo, ma le costole sono troppo rade. Urgono pareri!! Paolo |
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Fabiolino pecora nera
Moderatore
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5000 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 09 novembre 2008 : 20:34:34
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Paolo, il destro è varia come dicevi, quello sinistro invece è l'opercularis tirrenico
Fabiolino pecora nera ...il vero, l'unico, l'originale... |
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Estuans Interius
Moderatore
Città: Pisa
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2987 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 09 novembre 2008 : 20:56:40
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Ma crescendo l'opercularis tirrenico diventerebbe più vicino alla forma tipica? Perchè ho un adulto da 45 mm da Livorno che è un opercularis assolutamente tipico, ed era appunto in confronto con quello che avevo dubbi. Se i miei "Chlamys varia a coste distanziate" sono semplicemente opercularis tirrenici, la cosa è molto chiara; non essendo varia, la differenza con il primo esemplare postato è ovvia: appartengono a due specie differenti. - qui si pare il fatto che mi occupo di molluschi da davvero poco... - Grazie dell'aiuto e del parziale snebbiamento riguardo a questi pettini. |
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oxon
Moderatore
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1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 novembre 2008 : 20:57:45
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Confermo, tempo addietro veniva pure indicato come C. o. audouinii (Payraudeau, 1826), inoltre al tatto gli esemplari adriatici sono meno scabrosi di quelli tirrenici. Posto un piccolo esemplare da Boccadasse, Genova, pescato a circa 40 m. delle dimensioni di cm. 2 circa. Immagine: 64,54 KB
oxon |
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