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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 settembre 2008 : 19:33:44 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Il cinghiale (Sus scrofa, Linneo 1758) è il progenitore del maiale domestico.

Descrizione
Il cinghiale può avere dimensioni variabili a seconda della sottospecie. Il peso è molto variabile in funzione delle età e delle disponibilità trofiche e nelle Alpi Italiane il peso dei cosiddetti "neri" (soggetti con mantello scuro, grigio-nerastro, morfologicamente adulti), oscilla tra i 100 ed i 200 kg. L'altezza al garrese è di circa 90 cm. Le sottospecie più grandi possono raggiungere anche i 350 kg di peso. La pelliccia è scura e setolosa, il grugno conico e le zampe corte.

Ha dai 36 ai 38 cromosomi, si può dire che i cinghiali dell'Europa occidentale, tranne i cinghiali sardi e corsi, hanno 36 cromosomi. Ma a causa dell'ibridazione con soggetti dell'Est Europa (e spesso con il maiale), ci sono cinghiali che possono avere 36, 37 o 38 cromosomi.[citazione necessaria].

La sua pelle è molto spessa e poco vascolarizzata, il che lo protegge da ferite e infezioni negli spostamenti nella macchia mediterranea oltre che dai morsi di alcuni animali, come le vipere. I maschi soprattutto, nel periodo che precede gli amori (molto indicativamente ottobre-novembre), hanno uno spesso strato di grasso (armatura) a protezione dei fianchi, sia come riserva di energia da utilizzare nel periodo degli amori, quando si alimenteranno pochissimo, sia come difesa dagli attacchi degli avversari, che tenderanno a colpire con staffilate laterali della testa, pericolose per la presenza dei canini molto affilati e sporgenti dal muso.


Abitudini
È un maiale selvatico dal temperamento aggressivo, le zanne lo aiutano oltre che nello scavo anche nei combattimenti. La sua dieta è onnivora e molto adattabile, si ciba di radici, ghiande, e altri vegetali, ma anche di insetti e piccoli animali.

La femmina scava una tana nel terreno e la mimetizza con arbusti e vegetali. I piccoli crescono in febbraio-marzo in numero da 2 a 4, ma fino ad 8 negli anni migliori. Dopo 1-2 anni i maschi si allontanano dalle madri e raggiungono l'età adulta. La struttura sociale è sostanzialmente formata da branchi femminili con i piccoli nati nell'anno più i nati dell'anno precedente. I maschi intorno ai due anni si allontanano dal branco femminile per condurre una vita solitaria o in piccoli gruppi, fino al momento degli amori.

In ambienti boschivi la presenza del cinghiale è positiva, infatti con la sua continua opera di scavo alla ricerca del cibo, interra semi e elimina insetti dannosi, favorendo lo sviluppo del bosco. Tuttavia la riduzione del suo habitat lo ha spinto anche in ambienti agricoli dove risulta dannoso cibandosi di cereali, frutti di alberi o uva. Per questo motivo nella cultura contadina il cinghiale è sempre stato considerato distruttivo e oggetto di battute di caccia


Diffusione
Il cinghiale è presente nella regione mediterranea precedentemente alla comparsa dell’uomo. Oggi vive nei boschi dell'Europa centrale, delle regioni mediterranee e dell'Asia meridionale fino all'Indonesia. Fu importato dagli spagnoli nel Nordamerica alla metà del Cinquecento, e si è naturalizzato in vaste aree degli Stati Uniti (dove viene chiamato razorback).

Simili al cinghiale (pur non facendo parte dello stesso genere) sono il facocero e il pecari, diffusi rispettivamente in Africa e Sudamerica.

In Gran Bretagna il cinghiale, estinto allo stato brado da tempo, è allevato per la sua carne. Alcuni decenni fa, tuttavia, alcuni esemplari fuggiti dagli allevamenti hanno finito per creare una nuova popolazione (concentrata soprattutto nel Weald).


Altre denominazioni
Il termine porcastro è tipico del linguaggio della caccia ed indica un cinghiale il cui peso è inferiore ai 60 kg prima di venire eviscerato.

Lo stesso termine viene utilizzato nel nord Italia, dal bresciano fino al Piemonte, per indicare gli animali generati dall'unione di un cinghiale maschio con un suino domestico femmina.

Con solengo si intende invece il maschio adulto del cinghiale. Si tratta di grossi esemplari che solitamente oltrepassano i 70/80 kg di peso; vivono in modo solitario e si avvicinano solo alle femmine in calore nel periodo degli accoppiamenti. Estremamente pericolosi per le mute di cani utilizzate per la caccia in battuta, sono molto ricercati per il loro trofeo, rappresentato dalle difese, spesso lunghe ed affilate.




Jack

Modificato da - Carlmor in Data 10 giugno 2010 22:11:18

Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

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Flora e Fauna

Inserito il - 11 settembre 2008 : 01:47:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La prima volta che ho visto questo animale se non sbaglio è stata 5 estati fà nei pressi dell'Eremo di Camaldoli all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna,posto molto frequentato dai cinghiali e dai cervidi...era nel tardo pomeriggio e c'era una scrofa che attraversava la strada con i piccoli...purtroppo avevo una macchinetta fotografica di scarsissimo valore senza zoom e dunque foto scadenti...L'anno dopo ho avuto un fugace incontro in un bosco nell'Amiata quando avevo la prima compatta,purtroppo non sono riuscito a fare foto...E' stato nel luglio dell'anno scorso,nel mio posto preferito ( Monte Sole nell' appennino bolognese ) che ho iniziato a vedere con una certa continuità questo animale odiato dagli agricoltori con i piccoli...

Jack
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 settembre 2008 : 01:49:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mamma cinghiale con i piccoli nel luglio 2007 a Monte Sole
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Jack
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Hystrixcristata
Utente Senior

Città: Viterbo
Prov.: Viterbo

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Flora e Fauna

Inserito il - 12 settembre 2008 : 13:48:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Jack,
permettimi qualche appunto/consiglio (e... non me ne volere) qualche correzione al tuo scritto visto che è un animale che conosco bene per vari motivi di studio.

E' lodevole il fatto che si cerchi di sintetizzare in una paginetta o poco più le caratteristiche biologiche di una specie, però si rischia di essere un po' sintetici e in qualche caso fuorvianti soprattutto per chi ne sa meno e si cimenta nella lettura.
Se vuoi dare delle notizie spot è bene concentrarsi secondo me su quelle info piu’ particolari che magari i più non conoscono (possibilmente citando il riferimento bibliografico) invece di riportare quanto si può trovare in forma più dettagliata in testi scientifici.

Se poi vuoi o si vuole dare un’esaustiva conoscenza della specie, forse è bene (ma e’ solo una mia opinione) iniziare inquadrandola da un punto di vista tassonomico e magari descrivere brevemente le varie sottospecie, poi dare cenni morfologici (peso, misure biometriche colore del mantello ecc.), poi passare alla distribuzione sia in termini di areale sia sul territorio nazionale; poi ancora parlare dell’habitat e infine trattare la specie da un punto di vista della biologia e possibilmente dare info anche di etologia.

Io lascerei stare termini dialettali o pertinenti al mondo venatorio perchè c’e’ il rischio di confondere il lettore. Il porcastro, per esempio che tu citi con peso inferiore a 60 kg prima di venire eviscerato, è decisamente aleatorio come termine per identificare la classe di età e soprattutto in riferimento al peso che indichi. Meglio attenersi a documenti e studi pregressi.

Certo cimentarsi su quanto propongo è piu’ impegnativo ma decisamente più didattico e coinvolgente per chi legge! Non ti pare?

Allora senza stravolgere il tuo lavoro mi permetto solo qualche nota aggiuntiva in alcuni periodi.
<<I piccoli crescono (forse intendi NASCONO) in febbraio-marzo in numero da 2 a 4, ma fino ad 8 negli anni migliori>>.
Le femmine sono diventate (a causa di incroci successivi con esemplari dell’est Europa) più prolifiche ed anche il cliclo estrale non è più limitato ad un determinato periodo dell'anno (novembre-gennaio) ma praticamente possiamo rinvenire scrofe gravide e/o con prole in qualunque periodo dell'anno e di conseguenza i piccoli si rinvengono in tutti i periodi anche se la primavera resta il periodo in cui si concentrano maggiormente le nascite. La maggiore prolificità è stata agevolata da habitat favorevoli e climi miti degli ultimi tempi. In alcuni casi (annate di pasciona) le femmine adulte possono partorire anche due volte nell'anno. La riproduzione è subordinata allo stato fisiologico e ad un peso minimo. Cosa di non poco conto se si devono fare studi di dinamica di popolazione....
La femmina non scava una tana! Usa una depressione nel terreno che magari adatta per crearsi un giaciglio. Il giaciglio viene ricoperto con erba, foglie, canne e la femmina crea con l'ausilio del grugno una sorta di cunicolo sotto tale vegetazione. Tale comportamento, oltre che per fini di mimentismo e quindi difensivi, determina anche protezione dal freddo che in questa fase di età per i piccoli è assai limitante per la sopravvivenza. Cionondimeo il giaciglio cosi rivestito è decisamente più comodo e “protettivo” anche per la femmina che si accinge o ha partorito.

Scrivi <<In ambienti boschivi la presenza del cinghiale è positiva, infatti con la sua continua opera di scavo alla ricerca del cibo, interra semi e elimina insetti dannosi, favorendo lo sviluppo del bosco>>.
Dipende dalla densità della specie che incide sull’area!!! In alcune aree e in alcuni periodi la densità è talmente elevata che si hanno danni sia erosivi sia per ciò che concerne il rinnovo naturale del bosco.

Spero di non essere stato inopportuno con la mia “critica” perchè vorrebbe essere piu’ un consiglio.

Un saluto




Alessandro
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 settembre 2008 : 20:29:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie mille Alessandro!

Jack
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u / c
Utente Cancellato

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Inserito il - 12 settembre 2008 : 21:54:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedo che hai riportato la voce Link
Visto che collaboro molto a Wikipedia ti invito a linkare sempre la fonte, anche se ne sei l'autore.
Inoltre mi chiedo perché l'hai postata?
Hai bisogno di aiuto per una revisione della voce o cosa?

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 12 settembre 2008 : 22:15:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

A proposito di cinghiali, oggi ne hanno catturato uno in città, dentro il parco dell'Ospedale di Careggi, era diversi giorni che vagava all ricerca di cibo.


simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 13 settembre 2008 : 02:13:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la scrofa che fugge
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Jack
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 14 settembre 2008 : 23:05:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
2 piccoli striati ai primi di luglio dell'anno scorso a Monte Sole
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Jack
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2008 : 02:01:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
3 piccoli di circa 5 mesi nel bosco
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Jack
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 18 settembre 2008 : 06:18:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Alcuni miei avvistamenti alla Diaccia Botrona, il padule di Castiglione della Pescaia (GR).

Sono delle immagini inserite in fondo alla pagina di un altro mio post per cui se desideri scaricarla devi cliccare qui.
Si tratta di un branco di cinghiali costituito da circa una dozzina di esemplari che a giorni alterni percorrevano il solito tracciato, un'ora e mezza circa dopo l'alba.
I cinghiali sono anche dei robusti e coraggiosi nuotatori: non si preoccupano affatto di attraversare tratti o canali dove l'acqua supera abbondamente la loro statura. Ho valutato che in alcuni punti siamo sopra al metro e mezzo di profondità. Questa caratteristica consente loro di attraversare, anche alla guida di un'intera cucciolata, tutta l'estensione del padule senza alcuna preoccupazione, se non quella di evitare l'incontro con l'uomo.
Prima di guadare un canale ho notato che si radunano tutti sull'argine ed attendono l'iniziativa del capobranco per seguirlo poi, uno ad uno, in perfetta fila indiana.
Beppe


La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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luposibillino
Utente V.I.P.


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 18 settembre 2008 : 07:12:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questi li ho fotografati a Nazzano Tevere-Farfa mentre guadavano il fiume:

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Questo bell'esemplare lo stesso giorno mi osservava nascosto nel sottobosco

Immagine:
IL CINGHIALE
290,8 KB

io sono ucciso ma mai distrutto, io sono il lupo...
Link
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 settembre 2008 : 01:28:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beppe posta pure le tue foto quì se vuoi...complimenti luposibillino per i belli scatti che sei riuscito a fare...

Jack
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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
Prov.: Ancona

Regione: Marche


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Inserito il - 20 settembre 2008 : 12:42:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi capita spesso di girare da solo per boschi, e qui dalle mie parti molti sono abitati da cinghiali. Mi basta fare 10 Km per ritrovarmi in una piccola selva dove poco tempo fa mi sono imbattuto in un cinghiale. Era a una quindicina di metri da me ed era terrorizzato per via di un cane che gli abbaiava da una villa vicino. Era nervoso e ho preferito allontanarmi per non togliergli vie di fuga.
Corro dei rischi a gironzolare qua e la abbandonando i sentieri? Non c'è pericolo di perdermi ho solo paura di incontrare una scrofa con i cuccioli...
Grazie

Giacomo
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luposibillino
Utente V.I.P.


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


124 Messaggi
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Inserito il - 20 settembre 2008 : 18:58:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Padovano:

Beppe posta pure le tue foto quì se vuoi...complimenti luposibillino per i belli scatti che sei riuscito a fare...

Jack

Grazie Padovano!

io sono ucciso ma mai distrutto, io sono il lupo...
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


1570 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 settembre 2008 : 22:20:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Giacomo,in effetti c'è chi dice che sia pericoloso avvicinarsi alle scrofe con i cuccioli anche se finora quando io l'ho fatto le scrofe sono scappate con i piccoli...anche se sarebbe meglio rimanere sul sentiero e non disturbare gli animali

Jack
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brunetto
Utente Senior


Città: chiomonte
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 21 settembre 2008 : 11:44:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa discussione stà diventando sempre più interessante,complimenti a tutti voi x le belle immagini e per tutte le informazioni che stanno venendo fuori!
A me non piace particolarmente il cinghiale,ma visto che talvolta lo incontro nei boschi(anche a distanza ravvicinata)ci tengo a saperne di più!

Lo scorso anno dalle mie parti un cacciatore in battuta è stato attaccato da un grosso maschio che lo ha morsicato più volte fino a lacerargli i muscoli di una coscia e solo dopo l'aiuto di una guardia(riservino)si è potuto notare che più morsi arrivavano fino all'osso!X fortuna alcuni cacciatori del gruppo erano dottori e hanno subito dato le prime cure!

Ciao Brunetto!
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ELAFO
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 24 settembre 2008 : 22:47:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qualche scatto di questa sera.
Cinghiala!

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Alessandro
"ELAFO"
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.. e poi, una notte di settembre mi svegliai...
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ELAFO
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Città: Olbia
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Inserito il - 24 settembre 2008 : 22:47:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Alessandro
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ELAFO
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Flora e Fauna

Inserito il - 24 settembre 2008 : 22:48:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Alessandro
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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32993 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 settembre 2008 : 12:40:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chiedo scusa, ma mi ha sorpreso un po' quest'affermazione:

"In ambienti boschivi la presenza del cinghiale è positiva, infatti con la sua continua opera di scavo alla ricerca del cibo, interra semi e elimina insetti dannosi, favorendo lo sviluppo del bosco. Tuttavia la riduzione del suo habitat lo ha spinto anche in ambienti agricoli dove risulta dannoso cibandosi di cereali, frutti di alberi o uva. Per questo motivo nella cultura contadina il cinghiale è sempre stato considerato distruttivo e oggetto di battute di caccia"

Francamente, mi sembra un'affermazione molto antropocentrica e poco ecologica.
Per quel che riguarda la mia esperienza, i cinghiali sono per lo più dannosi all'ecosistema; quanto meno, quando sono troppo numerosi.
Per esempio, nel "Parco dell'Uccellina" (GR) ci sono aree in cui il sottobosco è stato letteralmente "sarchiato" dai cinghiali e ripulito di ogni forma di vita: dagli insetti "dannosi" (?!) ai rettili, agli uccelli che nidificano sul terreno, per non parlare delle piante che, se l'attività dei cinghiali è eccessiva, non hanno il tempo di germogliare.

Il problema è che, quando la caccia era diffusa, si facevano dei disastrosi "ripopolamenti" che avevano aumentato il numero dei cinghiali e imbastardito le specie o sottospecie. Con la creazione dei parchi, mancando il superpredatore "uomo", l'ecosistema risulta squilibrato e le specie forti come il cinghiale riducono la diversità biologica rendendo difficile la sopravvivenza delle specie più deboli. Secondo me, ci vorrebbero soluzioni coraggiose (anche se, ovviamente, organizzate su basi scientifiche).

Per passare ad un argomento più leggero, voglio raccontare un "attacco" che ho subito da parte di una femmina.


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Nella foto, si vede una femmina con 4 piccoli che frequentavano ogni sera la nostra casa in Sardegna per mangiare gli avanzi; la raccolta differenziata non c'è e, per lo meno, avevamo risolto il problema della "frazione umida".
Di solito, mentre i piccoli mangiavano, la femmina si arrampicava sul masso che si intravede sulla destra, dietro il corbezzolo, alto un paio di metri, e da lì, nella penombra, teneva d'occhio la scena e, a volte interveniva con sbuffi e grugniti di avvertimento.
I piccoli erano molto confidenti e, a volte riuscivo a toccarli per un attimo (sono ispidi come spazzole!). Una sera, la femmina deve aver perso la pazienza ed è saltata giù dalla roccia, passandomi davanti, tra me e i piccoli, a mezzo metro di distanza. Si è svolto tutto in un secondo o due e poi la femmina è tornata sul suo masso.
Penso che si sia trattato di un'azione intermedia, un attacco dimostrativo. Probabilmente, aveva capito che noi non eravamo pericolosi ed eravamo invece una preziosa fonte di cibo; però, quando è troppo è troppo ....

Questo tipo di attacco indiretto l'avevo visto allo zoo di Roma, nella fossa dei Macachi del Giappone, quando un individuo anziano interveniva per sedare una lite tra giovani.





Modificato da - elleelle in data 25 settembre 2008 12:55:33
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