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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
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Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 07:15:05
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Mauro |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
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3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 07:15:39
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Mauro |
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Mauro Grano
Moderatore
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3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 07:16:03
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Mauro |
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Mauro Grano
Moderatore
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3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 07:16:30
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Mauro |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
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3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 07:16:56
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Mauro |
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Mathilda
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3970 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 18:19:04
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| Messaggio originario di Mauro Grano:
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... questo mi ricorda qualcosa ... che misure ha? ti sembra che somigli a questi?
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Angela
"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io) |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 19:45:42
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Immagine: 88,42 KB
A. Nassarius cfr. chlatratus, (servirebbe foto migliore) B. Tellina sp. C. Venus multilamella (Lamarck, 1818) D. Chama gryphoides (Linneo, 1758) E. Nassarius cfr. chlatratus (forse N. denticulatus) F. Natica sp. perforata da una sua simile. (Servirebbe per E e F una foto in cui si veda tutta l'apertura, "di piatto") G. Aporrhais pespelecani (Linneo, 1758) H. Nassarius semistriatus (Brocchi, 1814)
Un fossile può rivivere solamente se visibile a tutti! Link |
Modificato da - Lucabio in data 30 luglio 2008 19:54:57 |
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siciliaria
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2017 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 21:17:16
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Luca la Chama mi sembra forse un po' troppo "foliacea" per essere la gryphoides. Propenderei per la placentina. Ciao
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2008 : 23:19:19
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| Messaggio originario di siciliaria:
Luca la Chama mi sembra forse un po' troppo "foliacea" per essere la gryphoides. Propenderei per la placentina. Ciao
Link
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Ops, mi sono confuso con i nomi delle specie, hai ragione!
Un fossile può rivivere solamente se visibile a tutti! Link |
Modificato da - Lucabio in data 30 luglio 2008 23:20:58 |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 luglio 2008 : 21:22:12
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ottimo lavoro luca, solo un dubbio sull'Aporrhais, potrebbe essere uttingerianus
ciao
ang |
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siciliaria
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2017 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 luglio 2008 : 22:53:25
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Secondo me è Aporrhais uttingerianus mentre il naticidae dovrebbe essere Cochlis raropunctata.
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Verdemare
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
477 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 01 agosto 2008 : 15:28:45
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Complimenti per i fossili, Mauro ! Che località è, lì dove li hai trovati ?
Valerio
Fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te e lascia il mondo, migliore di come l'hai trovato ! |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 agosto 2008 : 17:36:19
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Riguardo all'attribuzione ad Aporrhais uttingeriana (Risso, 1826) del fossile postato, riprendo un'illustrazione della specie in G. Pelosio, 1967. La malacofauna dello stratotipio del Tabianiano (Pliocene Inferiore) di Tabiano Bagni (Parma). Boll. SPI, Vol.5, n. 2, pp 101-183, alla tavola 37. Immagine: 15,72 KB da cui si evince la forma più crassa e conica in uttingeriana, il diverso sviluppo delle due coste che poi evolveranno nelle espansioni digitiformi, la presentazione più "forcata" delle digitazioni, il diverso posizionamento di quella caudale che passa quasi sul dorso in uttingeriana. Non ultima la presenza di noduli sulle costolature in pespelecani, molto leggeri invece in uttingeriana. Delle differenze sopracitate ne tratta Vinassa de Regny, 1896. Il Chenopus uttingerianus Risso e il Chenopus pespelecani L. del Pliocene italiano. Boll. Soc. Malacologica Italiana. Vol. 20. A mio parere è interessante notare la somiglianza di Aporrhais uttingeriana con l'attuale Aporrhais pesgallinae Barnard, 1963, vivente nei mari prospicienti l'Africa occidentale, regione abbastanza vicina a quella da cui ha avuto origine l'attuale fauna mediterranea, al termine della crisi di salinità del Messiniano. Il che non escluderebbe un rapporto filetico fra le due specie. L'immagine di Aporrhais pesgallinae è tratta da: R. Tucker Abbott, P. Dance, 1980. Compendidum of seashells. p. 75. Immagine: 18,27 KB
oxon |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 agosto 2008 : 12:27:11
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| Messaggio originario di oxon:
. Immagine: 15,72 KB
...più crassa e conica in uttingeriana, la presentazione più "forcata" delle digitazioni, il diverso posizionamento di quella caudale che passa quasi sul dorso in uttingeriana, la presenza di noduli sulle costolature in pespelecani, molto leggeri invece in uttingeriana. |
Immagine: 24,23 KB
Un fossile può rivivere solamente se visibile a tutti! Link |
Modificato da - Lucabio in data 02 agosto 2008 12:30:32 |
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